"Speranza e riscatto” sono le parole chiave che il premier Giuseppe Conte ha lasciato in un messaggio, durante l’inaugurazione della nuova scuola primaria “Pietro Santini” a Loro Piceno. Il presidente del Consiglio non ha potuto presenziare alla cerimonia per via della situazione di emergenza a Venezia, dove si è recato, ma ha lasciato comunque un messaggio di saluto e vicinanza ai presenti, letto dal commissario alla ricostruzione Piero Farabollini. Una cerimonia piena di gioia e commozione, un piccolo grande traguardo raggiunto nella lunga marcia verso la ricostruzione della Regione Marche, dopo i terribili eventi sismici del 2016.
A presenziare all’inaugurazione il commissario Farabollini, il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Loro Piceno Robertino Paoloni, la dirigente scolastica Annalisa Ruggeri, oltre ai rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato all’impresa. Il progetto del nuovo istituto, demolito in seguito al sisma del 2016, è stato finanziato grazie all’ordinanza 14 del commissario straordinario per la ricostruzione, con il contributo di Unipol e della fondazione Mike Bongiorno.
All’inizio della inaugurazione i bambini della scuola hanno intonato l’inno di Mameli. Emozionata Annalisa Ruggeri, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Colmurano, di cui la nuova scuola fa parte. “Sono onorata - ha detto - di farmi portavoce dei ringraziamenti che il mondo della scuola deve a chi ha restituito dignità a un tassello fondamentale del nostro tessuto sociale”.
Un vero e proprio gioiello di stile e una “struttura idonea di classe 4” l’ha definita il sindaco di Loro Piceno, Robertino Paoloni. “Il terremoto ci ha insegnato quanto sia importante custodire i nostri figli in un luogo sicuro, dove coltivare le loro aspirazioni”.
Visibilmente commosso anche Niccolò Buongiorno, il figlio dell’indimenticato Mike, e ambasciatore della fondazione intitolata al padre, il quale ha sottolineato: “Portiamo allegria in questo paese, proprio come avrebbe detto lui”. Per ringraziare la generosità della fondazione, un’aula della scuola è stata chiamata proprio “Allegria”.
Il commissario per la ricostruzione Farabollini ha parlato direttamente ai bambini. “In queste aule realizzerete, giorno dopo giorno, i vostri sogni più grandi, un nuovo e grande traguardo nella ricostruzione".
Soddisfazione anche da parte del presidente Ceriscioli che ha sottolineato come "questa opera sia importante non solo per la comunità lorese, ma per tutto il territorio, e che proprio dagli istituti scolastici bisogna partire nella lunga marcia verso la ricostruzione post- sisma."
Foto: Francesca Farroni
La Scuola primaria Arcobaleno di Passo Treia, nella giornata dell’11 novembre ha ospitato "Il Sole in Classe", progetto formativo Anter - Associazione nazionale tutela energia rinnovabili - nato per avvicinare i più piccoli alle energie rinnovabili e per diffonderne il corretto utilizzo.
Gli alunni e i docenti delle classi IA, IB, IIIA, IIIB, IVA e IVB sono stati affiancati dai delegati Anter Nocelli Silvano e Giorgetti Giuliano che hanno provato a trasmettere l’importanza di un atteggiamento quotidiano rispettoso dell’ambiente e di uno stile di vita eco-sostenibile.
Gli studenti hanno approfondito concetti legati all’inquinamento e alle abitudini grey; hanno inoltre potuto riflettere sull’importanza di stili di vita green, che rispettino l’ambiente che ci circonda e sulle energie rinnovabili, inesauribili, pulite, gratuite e soprattutto naturali.
Le attività proposte hanno riscosso un altissimo gradimento da parte dei bambini perchè, nonostante affrontassero tematiche importanti, sono state presentate con un approccio attivo, ludico e stimolante che li ha portati a partecipare ed interagire in maniera costruttiva.
“Pur in un contesto complesso, gli scenari internazionali oggi sono ricchi di opportunità per i giovani dotati di passione, curiosità ed entusiasmo vitale”. Ha esordito così Paolo Malatesta, il Direttore Operativo della Elitron, alla lezione che si è tenuta presso la Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, nell’ambito del corso “Strategie per i mercati internazionali” tenuto dal Professor Gabriele Micozzi.
Questo corso cerca infatti - attraverso testimonianze di aziende eccellenti - di portare contributi operativi agli studenti, aiutandoli a cogliere i segreti del successo delle aziende vincenti sui mercati mondiali.
Elitron da oltre 30 anni è un punto di riferimento nel mondo per i sistemi avanzati di taglio, applicati ai differenti settori tra i quali: pelletteria, cartotecnica, arredamento e packaging.
Numerosi sono stati gli stimoli offerti in questa giornata e le domande che gli allievi hanno posto al manager Paolo Malatesta, che ha puntualizzato “la nostra azienda è in costante sviluppo, e pertanto il confronto con gli studenti è un’opportunità per individuare talenti in grado di poter rappresentare al meglio l’azienda sui mercati a più alto tasso di crescita”.
Il prof. Micozzi ha tenuto a precisare che “la sinergia tra mondo universitario e imprese eccellenti consente ai territori di crescere attraverso uno scambio reciproco di stimoli e progettualità, e in questo Elitron da anni si distingue per la sua dinamicità e capacità innovativa rappresentata a pieno dal DNA del suo titolare Giuseppe Gallucci”.
"Sogna ragazzo sogna" di Roberto Vecchioni ha salutato l'inaugurazione del 648esimo anno accademico Unicam alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier, arrivato alle 13:24 all'Auditorium Benedetto XIII, è stato accolto dalle autorità civili e religiose di tutta la Provincia e non solo. Grandissima emozione nei volti del rettore Unicam Claudio Pettinari e del primo cittadino Sandro Sgorbia.
Ecco il video dell'arrivo del premier:
"Bentornato al Presidente del Consiglio che ha dimostrato particolare attenzione per il nostro territorio - le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Il premier ha mantenuto l'impegno raccolto dando segnali ai nostri territori volti alla ricostruzione. Voglio poi ricordare l'importanza degli studenti che sono fondamentali per il rilancio del nostro territorio. Studenti che hanno deciso di non abbandonare l'Ateneo, che rappresenta il grande motore del presente, all'intero di un progetto complessivo di rilancio. Sottopongo all'attenzione del presidente Conte l'importanza dell'area delle Casermette e la sua capacità di fare ricerca; dobbiamo lavorare fattivamente insieme ed essere generosi nel momento di massima necessità."
Il primo cittadino Sandro Sborgia ha rimarcato l'attaccamento del presidente per tutta l'area colpita dal sisma. "Questo è un momento difficile della nostra storia in cui dobbiamo trovare le ragioni per andare avanti come abbiamo sempre fatto con il sacrificio del lavoro e la dignità. A voi studenti la città di Camerino rinnova gli auguri più sentiti: il vostro e il nostro futuro non crollano".
Il presidente Conte, durante tutti gli interventi, ha annotato su fogli bianchi le indicazioni dei suoi interlocutori e in modo particolare quelli dell'intervento di un emozionato rettore Claudio Pettinari. Scrupolo e utopia le parole d'ordine del nuovo anno accademico di Unicam: nella ricostruzione, nella didattica, nella ricerca, nell'economia del territorio e nel futuro.
"Grazie al presidente e alle istituzioni: è per noi importantissimo sentire questa vicinanza - le parole del rettore Pettinari, che si è rivolto direttamente al premier Conte che, con un cenno della testa, ho ringraziato il rettore -. Scrupolo e utopia hanno caratterizzato tutto il mio mandato, perché l'università deve essere a favore di tutti e alla portata i tutti. Scrupolo nel lavoro quotidiano, utopia per la parità di genere, dove i diritti precedono i doveri, dove tutti possono avere un riscatto perché il proprio successo non va mai anteposto al giusto successo degli altri. Utopia in un mondo in cui ciascuno ha diritto alla salute; principi sanciti dalla Costituzione e che non vanno traditi. Scrupolo significa che il colore della pelle non rappresenta ostacoli per la nostra crescita."
Il rettore Pettinari, applaudito da tutta la platea, ha poi ricordato una donna simbolo, Liliana Segre, dedicando a lei l'inaugurazione di questo 648esimo anno accademico. "Vicinanza e solidarietà per ciò che ha subito e che purtroppo continua a subire - ha sottolineato il rettore tornando poi a Camerino -. Scrupolo di chi continua ad abitare in queste zone. Utopia era pensare che saremmo stati ancora Università a tre anni dal sisma, scrupolo è stato crederci comunque, combattendo una giusta battaglia; oggi osserviamo la scia positiva che la nostra nave sta lasciando."
Conte, rivolgendosi a tutti i presenti, si è detto "lieto di partecipare e di essere riuscito, nonostante un periodo e una giornata complessa, a mantenete fede all'impegno preso con questa comunità. Questo passaggio è importante perché l'Università di Camerino è ormai al 648esimo anno - ha continuato Conte -. Una lunghissima tradizione che ha dimostrato una grandissima capacità di affrontare e vincere le sfide; Camerino è inoltre un punto di riferimento per molte discipline a me care."
E poi il premier si è rivolto agli studenti. "State percorrendo un itinerario di crescita culturale e state progettando il nostro e il vostro futuro: siete in un luogo che, per quanto piccolo e raccolto, è fatto di grandissima tradizione. Un dato importante e significativo sta nel fatto che il periodo di occupazione media per gli studenti Unicam dal momento della laurea si configura appena sei mesi dopo." Il presidente Conte ha poi condannato "la piaga del 'lavoretto', in contrasto con il dettato costituzionale."
"Il sisma intenso e distruttivo che ha colpito queste zone nel 2016 ha arrecato una profonda ferita a questi luoghi e a queste persone - ha continuato il premier -. Mi è anche capitato di leggere le pagine toccanti dell'allora pro rettore Pettinari che manifestò la volontà di dimostrare di essere vivi e di programmare la ripresa delle lezioni a pochi giorni dal terremoto. Il sisma ha colpito un'area che per la sua peculiare conformazione ha difficoltà anche nelle comunicazioni: Servono moderne ed efficienti infrastrutture nel rispetto del paesaggio ma queste, sono state parzialmente, o per niente soddisfatte."
"Le luci non devono essere spente - ha proseguito Conte -. La forza d'animo e il senso delle istituzioni sono state ammirevoli in questo territorio: a sette giorni dal sisma alcuni studenti Unicam hanno conseguito la laurea e 14 giorni dopo il terremoto erano riprese le lezioni. Questa comunità, ricordiamolo a quella nazionale, ha saputo stringere i denti e si è impegnata con forza per resistere e mantenersi viva. Avete un grande compito: dovete combattere e lottare per contrastate il rischio dello spopolamento che si è accentuato con il dramma e con la ferita che è stata inferta."
"Questa comunità può costituire un modello di ricostruzione: un genius loci - ha aggiunto il presidente del Consiglio -. Dobbiamo imparare da voi, da una comunità resiliente che ha una grande capacità di adattamento nell'affrontare le sfide, senza dimenticare mai il apporto armonioso con il territorio, il paesaggio e la storia."
"Ma nessuno può fare tutto da solo. Non si possono superare tragedie di questo tipo con la forza di volontà. Noi ci stiamo impegnando e dobbiamo lavorare tutti insieme - ha sottolineato il premier -. Tutti dobbiamo trovare un obiettivo e dare un contributo per quell'obiettivo. Lo abbiamo fatto con il decreto legge per le zone terremotate. Siamo intervenuti e mi sono reso conto che ancora c'era tanto da fare. È nato quindi questo strumento normativo che introduce la semplificazione e l'agevolazione al contrasto dello spopolamento in queste zone. Non dobbiamo rischiare di consegnare al futuro delle comunità locali qualcosa che non esiste. Spero che questo strumento possa essere risolutivo e se necessario torneremo a lavorarci insieme. Ci aspettiamo accelerazioni per l'edilizia privata e abbiamo puntato sull'autocertificazione dei professionisti - ha osservato il presidente -. Nel pubblico invece è fondamentale lo snellimento nello smaltimento delle macerie."
"Nell'augurare a voi studenti un buon anno scolastico voglio salutarvi con un pensiero di Umberto Eco che diceva che l'università è tra i pochi luoghi in cui le persone si trovano ancora faccia a faccia - ha concluso il Presidente Conte -. La dimensione virtuale è l'insidia del nostro tempo; sono lo studio, il dialogo e il confronto invece a renderci migliori. Noi affidiamo a voi la speranza di ciò che vorremmo essere. Grazie infine a questa comunità per ciò che ci ha insegnato in questa drammatica situazione. Buon ano accademico a tutti."
(Foto di Lucia Montecchiari)
Ieri mattino il sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’Assessore alle Culture e Istruzione Rita Soccio hanno letto gli articoli della Costituzione nelle scuole primarie recanatesi di “Pintura del Braccio", “Lorenzo Lotto" e “Beniamino Gigli”. L'occasione è legata al progetto “Libriamoci, giornata di lettura nelle scuole” al quale il Comune ormai partecipa da cinque anni.
"Per Recanati, insignita dal MiBact del bollino Città che Legge, è ormai una consuetudine irrinunciabile - dichiara l’Assessore Rita Soccio -. È un momento educativo importante che avvicina le bambine e i bambini a temi legati all'educazione della cittadinanza. Abbiamo dedicato una parte del nostro tempo per cercare di trasmettere l’importanza della lettura, il piacere di sfogliare un libro e perdersi dentro una storia. Solo con la lettura possiamo immaginare i luoghi e i personaggi descritti, non è un apprendimento passivo come stare davanti a uno schermo ma attivo e creativo. Il libro stimola riflessioni e pensieri aiutando le bambine e i bambini nel loro delicato processo di crescita".
L’iniziativa è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBact) attraverso il Cepell (Centro per il libro e la lettura e dal Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca). L’obiettivo è la promozione alla lettura tra gli studenti invitando tutti gli istituti scolastici a inserire, nelle proprie attività educative e formative, momenti da dedicare alla lettura ad alta voce.
Un flash mob per festeggiare la 30esima giornata internazionale dei diritti dell'infanzia, che ricorre il 20 novembre. La manifestazione per i diritti dell'infanzia è stata organizzata da Unimc e si terrà lunedì 18 novembre, alle ore 15:30, presso il Polo Bertelli.
Il flash mob è stato organizzato dagli studenti e dalle studentesse del quarto anno del Corso di Psicologia dell'Educazione di Scienze della Formazione Primaria, in collaborazione con il Garante rehionale dei diritti della persona.
Sarà inaugurata mercoledì 13 novembre alle ore 16:00 la scuola primaria "Piero Santini" di Loro Piceno, danneggiata dal sisma del 2016. La struttura è stata finanziata con ordinanza commissariale 14 e con il contributo del gruppo Unipol.
Al taglio del nastro della scuola, che è già tornata ad ospitare gli alunni dall'inizio dell'anno scolastico (lunedì 16 settembre, ndr), saranno presenti il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini e il presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Nell’ambito del progetto di sensibilizzazione alle politiche ambientali e del riciclaggio virtuoso dei rifiuti, l’Amministrazione di Potenza Picena ha aderito al programma didattico denominato “AluGame”, gioco a quiz dedicato alle classi delle scuole medie marchigiane promosso dal CIAL, il Consorzio Nazionale che si occupa da circa venti anni di garantire il recupero e l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai Comuni Italiani.
Obiettivo di “AluGame” è quello di far capire ai più giovani, attraverso il gioco, le infinite possibilità di questo metallo, riciclabile al 100% e all’infinito. Nei giorni scorsi si sono svolti due incontri negli Istituti Comprensivi cittadini, al Leopardi di Potenza Picena e al Sanzio di Porto Potenza Picena, condotti dal dottor Gennaro Galdo, responsabile della comunicazione del Consorzio Nazionale Cial. Dopo una lezione teorico pratica, integrata da audio-visivi, sull’importanza di un corretto comportamento ambientale incentrato sulla disciplina e la qualità del riciclo dei rifiuti, con particolare attenzione all’alluminio, si è tenuto il concorso a quiz tematico in cui le squadre composte da ogni classe sono scese in competizione per accedere alla finale regionale di “AluGame” che si terrà ad Ancona il prossimo mese di dicembre.
L’Università di Macerata e l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico hanno stipulato una convenzione triennale di collaborazione scientifica per la catalogazione, metadatazione e digitalizzazione dei manoscritti autografi di Giacomo Leopardi non conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli.
L’obiettivo è un reciproco scambio di esperienze tra ricercatori, collaboratori alle attività di ricerca e personale in formazione nel campo della rappresentazione e della condivisione della conoscenza, per la partecipazione a bandi e progetti di ricerca comuni sia nazionali che internazionali e per la realizzazione di pubblicazioni scientifiche e di strumenti di comunicazione e formazione.
Nell’ottica di favorire la ricerca, la Scuola di Dottorato di UniMC ha attivato, per il ciclo 2018/2021, il progetto di ricerca “Biblioteca digitale leopardiana. Catalogazione, digitalizzazione e metadati dei manoscritti di Giacomo Leopardi conservati nei principali fondi autografi extra napoletani”. La relativa borsa di Dottorato, co-finanziata dalla Regione Marche e dalla Fillippetti s.p.a. e patrocinata dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati, è volta all’elaborazione e alla cura del progetto stesso, con il tutoraggio scientifico della professoressa Laura Melosi, direttrice della Cattedra Giacomo Leopardi UniMC. Il lavoro di ricerca procederà in sintonia con l’analoga attività svolta nella Biblioteca Nazionale di Napoli e si avvarrà del software MOL-ManusOnLine, nel cui portale online verrà presentato tra i progetti speciali.
Il fine dei lavori sarà la costituzione di una banca dati digitale finalizzata alla valorizzazione dei manoscritti autografi di Giacomo Leopardi, capace di creare – sulla base di thesauri e antologie – percorsi tematici e semantici, nonché di offrire agli utenti un’esperienza di consultazione dettagliata e inedita.
Si è rinnovato, per il nono anno consecutivo, l’appuntamento con i ragazzi che agli esami finali di Stato, del I ciclo di Istruzione, si sono distinti per l’ottimo risultato ottenuto: una premiazione che ha visto protagonisti: Ajradinoski Edin, Capanna Diana, Cruciani Leonardo Eliseo e Lacava Sofia diplomatisi con 10/10 e lode; Eleonori Sophia, Mariotti Margherita e Pascucci Matteo con 10/10. A questi studenti si sono aggiunti Ajradinoski Edin (chitarra), Chen Bing Bing (pianoforte), Feliziani Chiara (pianoforte), Mariotti Margherita (pianoforte) e Scorcella Nicola (flauto) che hanno ottenuto 10/10 nello studio dello strumento musicale.
Molto coinvolgente è stato il momento della valorizzazione degli studenti dell'indirizzo musicale che hanno ottenuto il Primo Premio al XXII Concorso Musicale “P. Tacchi Venturi” a San Severino Marche: Ajradinoskj Edin (chitarra), Berrettini Alice (pianoforte), Carbini Giulia (pianoforte), Chen Bing Bing (pianoforte) e Mariotti Margherita (pianoforte). Allo stesso concorso si sono, inoltre, aggiudicati il Primo Premio per l’Ensemble di undici chitarre: Ago Deida, Ajradinoski Edin, Bellesi Federico, Castelli Laura, Scoccia Alessandro, Feliziani Francesca, Maccari Lorenzo, Maiolati Giusy, Muscolini Elisa, Orpello Veronica e Scorcella Sofia. Sono state inoltre premiate due eccellenze in ambito informatico: Hage Chahine Romeo e Ristoro Matteo che hanno conseguito l’ECDL.
Novità di quest’anno è stata la premiazione degli alunni che hanno conseguito la Certificazione KET with distinction: Ajradinoski Edin, Fusaro Matilde, Lacava Sofia, Osayande Ese Odette e Sabbatini Andrea. La suggestiva cornice di quest’appuntamento è stato, anche per questa edizione, il Politeama, dove il nuovo Dirigente Scolastico, il dottor Giuseppe Calenzo, subentrato alla professoressa Corridoni, ha accolto le famiglie degli alunni premiati e le molte personalità intervenute: il sindaco Giuseppe Pezzanesi, l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò, l’Assessore alle Politiche Sociali Francesco Pio Colosi, i consiglieri Sonia Gattari e Luca Scorcella, l’ex Dirigente Scolatico dell’Istituto la professoressa Lauretta Corridoni, la delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale l'insegnante Loredana Leoni, il Presidente del Consiglio d’Istituto Giuseppe Ristoro, il Capitano Giacomo De Carlini e il Tenente Giuseppe Losito della locale stazione dei Carabinieri. Ad applaudire i loro compagni erano presenti le classi terze della Scuola secondaria di I grado, accompagnate dai Professori.
Il Dirigente Scolastico e la professoressa Roberta Carboni, Funzione Strumentale dell’Istituto per la Continuità e l’Orientamento, hanno introdotto l’evento. Sono stati poi invitati sul palco gli alunni premiati per una breve intervista, le foto di rito e l’apposizione della firma nell’Albo d’Oro. I ragazzi hanno raccontato che un buon risultato scolastico è il frutto dell'interazione fra più componenti: lo studio graduale e costante, l’impegno e il “lavoro di squadra” con i professori.
Significative le parole del Dirigente Scolastico il quale, visibilmente emozionato, ha sottolineato che quella di oggi è stata la festa dei ragazzi che, con l’aiuto delle famiglie e il sostegno degli insegnanti, sono riusciti a conseguire alti risultati, proprio nel triennio post sisma, con tutte le emergenze e le difficoltà conseguenti alla situazione. Dopo le premiazioni, le eccellenze musicali si sono esibite alla chitarra e al pianoforte mostrando la loro bravura ed allietando il pubblico intervenuto che ha risposto con un caloroso applauso.
Il Dirigente Scolastico ha, per i saluti finali, ringraziato gli ospiti intervenuti, esternato le sue personali congratulazioni ai ragazzi premiati e ribadito l’importanza delle insegnanti Funzioni Strumentali Roberta Carboni, Katia Cambio e Francesca Marconi.
Continuano gli studi dell’Università di Camerino sulle proprietà salutistiche della mela rosa dei Monti Sibillini, all’interno del progetto di ricerca intitolato “I fitonutrienti della mela rosa dei monti Sibillini: aspetti fitochimici e proprietà salutistiche”, finanziato dal Bacino Imbrifero Montano del Tronto, Regione Marche e Unicam e coordinato dal professor Filippo Maggi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. La mela rosa dei Monti Sibillini è uno dei prodotti gastronomici tradizionali più importanti della Regione Marche e riconosciuto dal 2000 quale presidio Slow Food.
Grazie alla collaborazione con la Baqiyatallah University of Medical Sciences di Teheran è stato possibile studiare l’effetto preventivo della mela rosa nei confronti di stress ossidativo e infiammazione e i risultati della ricerca sono stati pubblicati nella rivista internazionale “Food & Function” edita dalla Royal Society of Chemistry.
“I risultati del nostro studio – sottolinea Maggi - dimostrano come la mela rosa dei Monti Sibillini possieda importanti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e abbia tutte le carte in regola per poter essere utilizzata come fonte di prodotti nutraceutici da impiegare per la prevenzione di malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Tali risultati contribuiscono a certificare le qualità di questo antico frutto incentivandone la valorizzazione e la coltivazione nel territorio dei Monti Sibillini, anche a vantaggio dell’economia del territorio stesso”.
Sono partiti i lavori al cantiere della scuola Beniamino Gigli di Recanati per la demolizione di tutti i massetti e delle travi di fondazione in cemento armato della vecchia scuola per arrivare alla quota dei pozzi e rilevare, quindi, le potenziali interferenze con le fondazioni progettate della nuova Scuola Gigli.
Ultimo intervento, affidato alla ditta PSP di Potenza Picena, per affinare il progetto che l'Ufficio Tecnico invierà entro la fine del mese all'Ufficio Ricostuzione per la verifica e l'acquisizione dei vari pareri tecnici per poi indire la gara d'appalto.
È partito con grande entusiasmo ed energia, giovedì 7 novembre, il progetto di Teatro Civile presso il Liceo Artistico "Cantalamessa" di Macerata, dove ha luogo il laboratorio di teatro "Il Corpo è la Parola" incentrato sulla pedagogia dell'espressione. I docenti coinvolti nel progetto sono Roserita Calistri insegnante di lettere e storia, Matteo Antonini di discipline audiovisive e multimediali, Marco Bozzi del laboratorio audiovisivo e multimediale e Fabiana Vivani operatrice teatrale e regista. Il progetto rivolto alle classi quarte e quinte (sono circa 25 ragazzi) si inserisce sia in un percorso didattico coerente con il programma di Storia di Cittadinanza e Costituzione, sia in un percorso educativo e formativo attraverso il laboratorio di pedagogia dell'espressione.
"Parallelamente, grazie al percorso teatrale - spiega l'operatrice Fabiana Vivani - gli studenti non solo hanno l'opportunità di ricercare, sviluppare e potenziare le proprie capacità espressive, ma attraverso la lettura e la successiva interpretazione di poesie, racconti tratti da romanzi e storie autobiografiche, vengono prese in analisi tematiche civili e sociali come l'antisemitismo, il razzismo, l'odio, la violenza, l'indifferenza che hanno contribuito a guidare i totalitarismi verso lo sterminio del popolo ebraico. Per di più approfondendo l'importanza della memoria, del rispetto dell'altro, dell'accoglienza e della visione di una società futura che aspiri ad una convivenza globalizzata fatta di solidarietà, umanità e giustizia".
Nelle ore di laboratorio audiovisivo e multimediale gli alunni progetteranno e realizzeranno sfondi e scenografie multimediali per videoproiezioni. Le scenografie saranno finalizzate all'allestimento dello spettacolo teatrale che andrà in scena domenica 26 gennaio 2020 presso il Cineteatro "Camillo Ferri" di Montecassiano e sabato 1 febbraio 2020 con due rappresentazioni al Teatro "Don Bosco" di Macerata; entrambi gli eventi saranno inoltre sostenuti dalle sezioni ANPI di Montecassiano e di Macerata.
Si è aperta ufficialmente la manifestazione civitanovese Info Scuole Aperte, inaugurata stamattina dall’assessore alle politiche giovanili e al commercio Pierpaolo Borroni e da Barbara Capponi, assessore all'Istruzione e alle Pari opportunità del Comune di Civitanova. La manifestazione durerà fino al 10 novembre e sarà aperta anche il pomeriggio.
Erano presenti all'inaugurazione anche Katia Fabiani, presidente di Legambiente di Porto Sant'Elpidio, e le autorità civili e religiose, in particolare, il comandante della capitaneria di porto di Civitanova Giuliano Gentilini, e il personale di Polizia e Carabinieri.
“Oggi Macerata è la capitale dello spazio”. Così Bernard Foing dell'Agenzia spaziale europea, direttore scientifico del progetto Smart-1, la prima missione europea sulla Luna, ha salutato gli allievi della Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata che ha inaugurato oggi il nuovo anno accademico. “Apprezzo molto questa Università di stampo umanistico e carattere interdisciplinare. Io ho cominciato la mia carriera come poeta, poi ho studiato musica e, successivamente, ingegneria spaziale”, ha aggiunto.
In prima fila, l’amico e collega Cesare Barbieri, uno dei più autorevoli astronomi italiani, membro del consiglio didattico della Scuola. Sullo schermo scorrevano le immagini della luna, “un libro di storia antichissimo”, ha detto lo scienziato francese, ma che apre nuove prospettive di indagine e ricerca, proiettando l’uomo nella colonizzazione spaziale. Si tratta di una frontiera solo in apparenza lontana, ma che – come ha sottolineato il rettore Francesco Adornato stesso – apre casi di studio e prospettive attualissime legati al diritto, all’economia, alla finanza, tanto che l’Ateneo ha attivato un assegno di ricerca sul diritto nello spazio.
Studio interdisciplinare e innovativo anima la stessa Scuola Leopardi, l’istituzione di UniMc che valorizza e incoraggia il talento dei più giovani. Tre hanno ricevuto il meritato diploma oggi nel corso della cerimonia che ha dato il via al dodicesimo anno di vita accademica della Scuola: Rebecca Marconi, Federica Pancotti e Gaia Pretini. Altri tre, come ormai da tradizione, erano assenti perché impegnati all’estero – Australia e Olanda – o con il lavoro: Pierpaolo Alfei, Mariagisa Landolfi e Chiara Severini. “Siamo in grado di monitorare gli studenti in uscita, che occupano posizioni di grande rilievo in Italia e all’estero”, ha spiegato il direttore Luigi Alici.
Nella sala dell’Auditorium Unimc si sono incontrati i “vecchi” con le nuove dieci matricole che sono riuscite a superare le tre prove di ammissione: Elisa Borghetti, Lucia Copparoni, Valentina Parabella, Chiara Pirani, Benedetta Rucci, Salvador Spadaro, Lorenzo Bertolone, Sofia Marchesini, Maria Elena Milantoni, Sara Petracci. A salutarli anche il sindaco Romano Carancini e, tra le autorità civili e militari presenti, il questore Antonio Pignataro.
Attualmente la Scuola conta 49 allievi provenienti dalle regioni centro-sud di Italia, divisi per sei cicli accademici; 33 sono gli allievi diplomati dall’anno di attivazione
È un crocevia di menti e di idee la “Leopardi”, che, insieme ad altre otto in tutta Italia, fa parte della rete nazionale di scuole di studi superiori. L’ammissione avviene sulla sola base del merito. Gli allievi che superano il concorso si iscrivono al corso di laurea prescelto e, allo stesso tempo, alla Scuola, dove frequentano i seminari con personalità di rilievo del panorama nazionale e internazionale, svolgono attività di ricerca e altre esperienze che favoriscono l’avvio alla carriera accademica o professionale.
Ogni tesoro storico deve essere conosciuto e valorizzato, soprattutto se riguarda il nostro territorio, la nostra città. Mercoledì 30 ottobre i ragazzi delle classi 3A e 3B dell'Ipsia "Gilberto Ercoli", accompagnati dai docenti, si sono recati alla mostra documentaria "Il cuore dell'Europa. I tesori della Sezione di Archivio di Stato di Camerino", promossa dall'Assessorato alla cultura del Comune di Camerino con la collaborazione della Sezione dell'Archivio di Stato. La curatrice e dottoressa Emanuela Di Stefano ha relazionato il percorso espositivo organizzato in sei sezioni, dedicate ai principali aspetti economici della città di Camerino durante il periodo del basso Medioevo e della prima età moderna.
I documenti, raccolti con minuziosa cura e precisione, riguardano le relazioni commerciali intraprese con famose compagnie mercantili come quelle dei Bardi, Pitti e degli Alberti. Camerino, inoltre, era una delle città più attive nella produzione di pannilana e famosa per la carta prodotta nelle gualchiere di Pioraco. La dottoressa ha poi mostrato il più antico e prestigioso Quinternus del 1264, realizzato in carta bambagina e infine alcune lettere estratte dalla corrispondenza fra mercanti-imprenditori molto attivi e facoltosi quali Paoluccio di maestro Paolo e Prato Francesco di Marco Datini. Al termine della visita, un video riepilogativo ha arricchito con delle immagini il percorso espositivo e ha consentito ai ragazzi e ai docenti di elaborare delle riflessioni finali sull'importanza della valorizzazione dei "manufatti" nel territorio camerte. In un prossimo futuro, ben formati e motivati, gli artefici della produzione artigianale nelle zone del maceratese potrebbero essere proprio i competenti studenti tecnico-pratici.
Una app dedicata a bambini e ragazzi che vogliono scoprire la storia e i personaggi della provincia di Macerata su smartphone o tablet. È ‘PlayMarche’, l’applicazione realizzata dall’Università di Macerata e PlayMarche srl, in collaborazione con 15 comuni del maceratese e il supporto di più di 10 aziende.
Un progetto nato dal Distretto culturale evoluto, per aiutare i più giovani a conoscere brand culturali del proprio territorio in un’esperienza che unisce il gioco digitale alla scoperta delle città. “PlayMarche”, scaricabile gratuitamente è disponibile oggi per dispositivi Android, ma a breve sarà presentata anche la versione scaricabile tramite Apple Store. Un percorso alla scoperta di monumenti, personaggi ed eventi della provincia di Macerata, in grado di incuriosire gli utenti, dando la possibilità di sperimentare le proprie conoscenze, imparando nuovi contenuti “giocando”.
“Una bella occasione per incontrare le scuole del nostro territorio – spiega l’amministratore delegato di PlayMarche srl – veicolando in maniera differente e accattivante le icone storiche della nostra provincia. Crediamo fortemente nell’edutainment – continua Michele Spagnuolo – come veicolo di cultura, di incoming turistico e di nuova fruizione dei saperi. Abbiamo già richieste da altri comuni che vogliono entrare nel network di PlayMarche. Questo ci riempie di orgoglio e ci stimola a continuare nelle attività di promozione e valorizzazione attraverso le nuove tecnologie”.
“Valorizzare il patrimonio culturale è compito di quelle discipline di natura umanistica che vengono studiate presso l’Università di Macerata - ha affermato il professor Roberto Perna – ma questi valori possono oggi essere meglio individuati, analizzati e comunicati anche attraverso l’uso delle più moderne tecnologie. È per questo importante, per rendere fattiva l’idea di un ‘umanesimo che innova’, la realizzazione di progetti come PlayMarche”.
Ma il gioco non si ferma online: ogni giocatore potrà approfondire gli argomenti visionati nella app, con contenuti extra, realtà aumentate e ricostruzioni 3D, visitando il sito www.dce.playmarche.com .
“Per parlare ai più giovani e richiamare la loro attenzione – ha continuato l’assessore alla cultura del Comune di Appignano Federica Arcangeli - occorre sempre più usare linguaggi e strumenti loro vicini. Per questo, abbiamo chiesto a PlayMarche di organizzare due appuntamenti, in grado di poter presentare in prima persona cosa siano i Coccià di Appignano” e come sia possibile valorizzare Leguminaria o il Bellente, attraverso una app”.
Un progetto quindi che coniuga il digitale con la fruizione dei territori e dei monumenti attraverso nuovi linguaggi come quello del videogioco per raccontarsi e sviluppare nuovi stimoli nei più giovani.
L’Università di Macerata insieme alla Corte di Appello di Ancona realizzerà un laboratorio di comunicazione sul tema della Giustizia che porterà alla realizzazione di un prodotto multimediale per spiegare il valore della giurisdizione nella società odierna, descrivendo ruoli e funzioni della Corte di appello. Ieri il rettore Francesco Adornato e il procuratore generale Sergio Sottani hanno presentato il progetto agli studenti di scienze della comunicazione e di giurisprudenza.
“Si tratta dell’avvio di una collaborazione che potrà essere ulteriormente corroborata da iniziative congiunte in ambito didattico e convegnistico sui temi della giustizia” il commento del rettore Adornato.
“Conoscere i presupposti dell’agire delle istituzioni è alla base del processo democratico” ha spiegato il procuratore Sottani, ricordando le linee guida elaborate dal Csm nell’ambito della comunicazione istituzionale per promuovere la trasparenza e la comprensibilità dell’attività degli uffici giudiziari, al fine di incrementare la fiducia dell’opinione pubblica e, nel contempo, la stessa indipendenza della magistratura.
Il laboratorio, coordinato scientificamente dalle docenti Lucia D’Ambrosi e Lina Caraceni, sarà condotto dal giornalista radiotelevisivo Paolo Notari. Gli studenti entreranno in azione al termine di una intensa settimana preparativa nelle stanze della Corte di Appello di Ancona con videocamere e microfoni per raccontare, con taglio dinamico e coinvolgente, il lavoro e le attività che lì si svolgono. Il lavoro prevede un approccio multidisciplinare sugli aspetti legati alla cultura della legalità, delle regole e, in generale, della giustizia nelle giovani generazioni. Il progetto pratico applicativo intende, inoltre, essere un’occasione di stimolo alla maturazione di una forte coscienza di cittadinanza.
Le adesioni al laboratorio sono aperte on line sul sito di Unimc a tutti gli studenti dell’Ateneo fino al 10 novembre 2019.
C’è tanta voglia di recitare e fare musica all’Università di Macerata. Nel giro di pochi giorni sono arrivate decine di richieste per entrare a far parte del Coro e del Gruppo Teatro ufficiale UniMc nato lo scorso anno accademico, entrambi pronti a ripartire sotto il coordinamento dell’Associazione Arena Sferisterio. La partecipazione è aperta a studenti, docenti e personale amministrativo.
Dallo scorso anno accademico, infatti, le due istituzioni hanno avviato una stretta collaborazione per rispondere a diverse esigenze dell’Ateneo: la formazione umanistica, la costruzione di percorsi formativi condivisi per gli studenti anche al di fuori delle aule, la costante attenzione alla sinergia con il territorio e con le sue iniziative culturali.
Ieri l’Open Day con la referente di Ateneo Maria Paola Scialdone e la direttrice artistica del Macerata Opera Festival Barbara Minghetti ha dato il via ufficiale alle attività del Coro, che si svolgeranno ogni martedì, dalle 18 alle 20 al Polo Pantaleoni. La novità è di dare vita anche ad una o più sezioni strumentali, a seconda delle adesioni ricevute. Alla direzione di coro ed ensemble musicale ci sarà Gianfranco Stortoni, segretario artistico del Festival.
L’attività teatrale, invece, partirà nel secondo semestre e lavorerà intorno alla figura di Don Giovanni, anticipando così l’omonima opera di Wolfgang Amadeus Mozart, in cartellone al prossimo Macerata Opera Festival 2020. La preparazione teatrale degli studenti è affidata ad Antonio Mingarelli, diplomato presso la Scuola del Piccolo di Milano, allievo di Luca Ronconi, e David Quintili, laureato in storia del teatro, con, al suo attivo, regie e collaborazioni prestigiose di livello nazionale. La preparazione tematica e scientifica sarà affidata a un gruppo di esperti esterni e docenti dell’ateneo maceratese. Il percorso prevede una serie di iniziative e presenze qualificate, atte a fornire agli studenti una formazione a tutto tondo.
Come molti altri atenei italiani e stranieri, l’Università di Macerata, attraverso preziose esperienze come il Coro universitario e il Gruppo teatrale di Ateneo, vuole offrire occasioni per sentirsi parte integrante della comunità accademica, coltivare le doti di leadership e di lavoro di squadra, mantenere vive passioni artistiche che andranno ad equilibrare il carico dello studio e del lavoro con momenti importanti di socializzazione e di condivisione di obiettivi.
Il primo frutto dell’accordo con l’Associazione Sferisterio è stato lo spettacolo Macbeth Rooms: Viaggio nel cuore di tenebra. Guidati da Maria Paola Scialdone, docente di Letteratura e cultura tedesca dell’Università di Macerata, in veste di coordinatrice e responsabile scientifica, e dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, direttori artistici del noto festival di teatro indipendente Utovie, studenti di ogni dipartimento, anche stranieri, hanno costruito una performance negli spazi di Giurisprudenza, nata dall’approfondimento del testo shakespeariano in seminari e workshop dedicati con esperti del mondo accademico e teatrale e poi inserita nel calendario del Macerata Opera Festival Off 2019.
Per il 2019/2020, la collaborazione tra l’Ateneo e l’associazione Sferisterio si amplia e si estende anche alle attività del coro UniMc, una significativa risorsa ricreativo-culturale, anch’essa, come l’esperienza teatrale, in vista di una esibizione pubblica all’interno della Notte dell’Opera.
Qual è oggi il posto della musica negli studi umanistici? Per rispondere a questa domanda è in programma giovedì 7 novembre, alle ore 17, presso l'aula A Shakespeare dell'Università di Macerata si terrà una tavola rotonda coordinata da Marcello La Matina che vedrà Carlo Pongetti, Diego Poli, Vincenzo Caporaletti, Andrea Garbuglia e Filippo Focosi confrontarsi e approfondire le questioni filosofiche, musicologiche, linguistiche e semiotiche.
Si parlerà del suono, umano e digitale, della voce umana, del rapporto tra musica e cartoons, dei vari modi di codificare l’esperienza della performance musicale, infine dei fili che legano la musica al linguaggio e alla ricerca di un senso per la vita umana. La musica infatti, nonostante la sua diffusione nei concerti, attraverso podcasts, dischi e social, rimane un oggetto misterioso. E non si parlerà solo della musica cosiddetta “classica”, alla quale comunque si dedicano ogni anno tanti convegni e pubblicazioni scientifiche; ma neppure soltanto della musica pop, del jazz o della canzone d’autore.
È a musica in sé, come pratica presente in ogni civiltà, che rimane un mistero nel mondo contemporaneo: nella musica, infatti, sembra darsi qualcosa che non è spiegabile o traducibile in termini di robotizzazione o digitalizzazione della vita umana. La musica richiede capacità e spazi del tutto diversi da quelli di una società cibernetica evoluta e dei quali dovremmo riappropriarci. L'incontro è organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata in collaborazione con l'Associazione Musicale Appassionata e l'Associazione Amici dello Sferisterio. Ingresso libero.