Certificazione confermata senza nessuna riserva per il Sistema di Gestione per la Qualità dell’Università di Camerino.
Si è svolto, infatti nei giorni scorsi, in modalità telematica, con esito estremamente positivo, il ciclo di audit esterno da parte dell’Ente certificatore AFAQ-AFNOR per la certificazione, secondo lo standard internazionale ISO9001:2015, del Sistema di Gestione per la Qualità dell’Ateneo.
Si tratta di una conferma importante dal momento che Unicam è stata la prima Università in Italia, nel 2003, ad aver definito modelli organizzativi conformi alle norme ISO 9001 applicabili a tutto l’Ateneo e non adattati a singoli corsi o a specifici servizi.
In questa fase sono stati oggetto di verifica e certificazione anche i nuovi corsi di laurea istituiti recentemente da UNICAM, che non avevano mai ottenuto questo tipo di certificazione, ossia i corsi in Scienze gastronomiche, in Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali e in Scienze geologiche e tecnologie per l’ambiente. Sono inclusi nei processi formativi certificati anche quelli svolti nell’ambito delle attività di supporto per l’orientamento, il tutorato, lo stage e placement e la mobilità internazionale degli studenti.
È stata rinnovata la certificazione anche per il corso di laurea magistrale a ciclo unico di Medicina Veterinaria che, in vista dell’ormai prossimo rinnovo dell’accreditamento europeo EAEVE (European Association of Establishments for Veterinary Education), potrà presentarsi a tale appuntamento con il valore aggiunto indubbiamente fornito da una certificazione ISO9001.
La vera novità di questo nuovo ciclo di audit esterno è stata però la valutazione positiva e la certificazione del Sistema di Gestione Qualità impostato e dedicato all’alta formazione.
Tale sistema è finalizzato ad estendere le logiche della quality assurance anche alla formazione post-laurea, in particolare Master di I e II livello e corsi di alta formazione finalizzata, per i quali in Italia non esiste ancora un sistema di accreditamento nazionale che garantisca gli studenti e tutti gli utenti sulla reale efficacia ed efficienza dei processi formativi progettati e messi in atto.
Nel perimetro del sistema di gestione dei corsi post-laurea sono stati per ora inclusi tre Master di secondo livello: Cardiologia veterinaria, Medicina estetica e terapia estetica, Scienza dei prodotti cosmetici e dermatologici.
La volontà dell'Ateneo è quella di proseguire, già dal prossimo anno, all’allargamento graduale del perimetro di certificazione a tutti i Master e corsi di alta formazione attivati dall’Ateneo.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha sottolineato il Rettore prof. Claudio Pettinari – di questa conferma, che rappresenta da anni uno dei punti di forza del nostro Ateneo. L’Università di Camerino continua a dare evidenza di come prediliga l’utilizzo di strumenti di valutazione esterna e non autoreferenziale, per continuare a garantire agli studenti, agli utenti ed a tutte le parti interessate l’alta qualità dei propri processi formativi, dei servizi erogati e delle prestazioni fornite. Ringrazio il Prorettore alla didattica, il Presidio Qualità dell’Ateneo, il Delegato per l’alta formazione e tutti i colleghi ed il personale tecnico, in particolare quello dell’Area Programmazione, Valutazione e Sistemi Qualità, che garantiscono costantemente che tutto il sistema funzioni nel miglior modo possibile”.
Domani il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato sarà ospite di “Zoom dentro la notizia”, la trasmissione di approfondimento tenuta ogni giovedì a cura di Donato Mulargia sulla web rado di Ateneo Rum.
Sarà un incontro particolare che permetterà di discutere temi fortemente attuali circa l’Università e la pandemia che ha costretto a rivoluzionare completamente la classica modalità didattica. Il rettore parlerà dell’Ateneo al tempo del Covid, analizzando i nodi che caratterizzano l’intero sistema universitario italiano e delineando tutti gli strumenti utilizzati per garantire una didattica più efficiente possibile agli studenti.
La prima parte del programma sarà dedicata, invece, agli attuali scenari in Medio Oriente e Iran con, ospite, Pejman Abdulmuhammadi, docente presso l’Università di Trento. La diretta può essere seguita online all’indirizzo www.unimc.it/playrum o attraverso i canali ufficiali Facebook di Unimc e Radio Rum.
“Il cibo è sempre stato e sarà sempre di più un tema geopolitico. L'emergenza sanitaria e il cambiamento climatico si intrecciano al tema della sovranità alimentare: la pandemia ha reso evidente come questa questione sia fondamentale ad ogni latitudine”. E’ la riflessione di Maurizio Martina, parlamentare, già ministro alle politiche agricole, che ieri ha presentato il suo ultimo libro “Cibo sovrano. Le guerre alimentari ai tempi del coronavirus” durante una conferenza pubblica online organizzata dall’Università di Macerata. A confrontarsi con l’autore sono stati il rettore Francesco Adornato, i docenti Alessio Cavicchi, Fabio Clementi, Pamela Lattanzi e Ilaria Trapè, insieme allo studente magistrale Donato Mulargia. E’ possibile rivedere il dibattito completo sulla pagina Facebook dell’Università di Macerata o sul canale YouTube Unimcwebtv al link https://youtu.be/a7JRTjADk_w. In un mondo pieno di cibo, gli affamati rischiano di aumentare. La pandemia di Covid-19 ha colpito tutti i settori e travolto intere catene di approvvigionamento, comprese quelle del cibo. Il virus è stato un pauroso acceleratore dell’emergenza alimentare, che ha aggravato una lista già lunga di criticità. Quale sarà la strategia vincente per trovare un nuovo equilibrio tra visione “globalista” e visione “sovranista”? Sono questi i temi analizzati in un libro "che guarda al futuro – è stato il commento di Adornato -, alla geopolitica del futuro con il cibo come epicentro dello scacchiere politico mondiale. Il tema della sicurezza alimentare è trattato in prospettiva pluridimensionale e inclusiva”. Sostenitore convinto delle relazioni aperte, cooperative e multilaterali, Martina indica come obiettivo la ricostruzione di un sistema diverso rispetto al passato, in cui sia garantita la giusta sovranità, come viene definita nel libro, cioè politiche agricole e alimentari appropriate, perché, come riporta egli stesso, si stima che tre miliardi di persone nel mondo saranno a maggior rischio povertà dopo la pandemia. Sono numeri che rendono l’idea di come il diritto al cibo e alla sicurezza alimentare siano un’emergenza nell’emergenza. “Abbiamo di fronte un drammatico aumento delle sofferenze alimentari ovunque nel mondo: dobbiamo mettere in discussione il sistema di produzione e di distribuzione alimentare per renderlo più equo”, afferma l’autore, che cerca di far riflettere su quello che sta accadendo e prendere una posizione. “Dobbiamo trovare gli strumenti giusti per consentire al maggior numero di attori del settore alimentare di agganciare veicoli come l'e-commerce. Le istituzioni dovrebbero pensare come consentire un sistema equilibrato per realizzare sinergie utili”. L’attenzione di Martina si è concentrata, da ultimo, sugli strumenti digitali, che hanno avuto un boom di utilizzi dall’inizio della pandemia, e sull’interrogativo di dignità del lavoro che questi comportano. “Opportunità che vanno compensate con quadro regolatorio nuovo, che consenta al piccolo di stare dentro questi flussi con condizioni contrattuali non capestro”.
“Donare un libro a un bambino e alla sua famiglia nei primi anni di vita è un investimento per il futuro, un futuro da lettori per la prossima generazione.” Sono le parole del sindaco Sandro Parcaroli che stamattina insieme all’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta ha fatto visita al nido d’infanzia Gian Burrasca, accompagnati dal dirigente Gianluca Puliti, per consegnare un libro ai bambini in occasione del Natale.
Il dono del libro è un investimento che il Comune di Macerata fa da diversi anni per tutti i bambini dei nidi d'infanzia, insieme alla promozione delle numerose azioni messe in campo dalla rete dei volontari NpL-Leggere è familiare in collaborazione con la Biblioteca Mozzi Borgetti.
“Leggere un libro a un bambino è un gesto d'amore, doniamo libri con l'augurio che nelle famiglie i gesti d'amore si moltiplichino e diventino delle sane abitudini quotidiane.” dice l’assessore Cassetta ricordando come “studi consolidati hanno accertato quanto sia fondamentale avvicinare precocemente i bambini alla lettura, sia per lo sviluppo cognitivo e fisico, sia per attenuare e, se possibile, eliminare le situazioni di svantaggio sociale.”
Motivo per cui anche in questo Natale diverso dal solito, l’Amministrazione comunale guarda al futuro investendo sulle nuove generazioni con un dono che vuole portare nelle case dei bambini più piccoli bellezza, calore e allegria.
Sono tre i titoli selezionati quest’anno per i piccoli dei nidi comunali:
DALLA FINESTRA Pulce Edizioni - Émile Jadoul. Un divertente libro dal finale del tutto inatteso con elementi fondamentali per l’acquisizione delle strategie narrative, indispensabili per rendere il bambino un futuro, forte lettore. Un libro sull’amicizia, un dono che esorta a cambiare punto di vista o meglio a stare attenti a tutti i dettagli.
IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI Carthusia Edizioni - Garilli - V. Petrone, C. Saint-Saëns - Orchestra di Padova e del Veneto - G. B. Rigon - Alberti-D’Errico. Esemplare nella sua semplicità, lieve e divertente, rappresenta l’introduzione ideale alla musica classica. È una suite costituita da 14 pezzi brevi che simulano una parata di animali, con figure e parole insieme che concorrono a rendere viva e presente la composizione. Il bambino può comprendere così che la musica è in grado di evocare gesti, azioni, movimenti e di suscitare emozioni.
TUTTI I BACI DEL MONDO, Castoro - N.Tafuri - L. Baldinucci «Tutti i cuccioli amano i baci. Il pulcino ama i baci coccodè. Il vitellino ama i baci muu». Inizia così questo libro che racconta con grandi, dettagliate illustrazioni il legame di amore che unisce ogni mamma al suo cucciolo. Non solo risponde al bisogno di rassicurazione che il bambino avverte in ambito affettivo, ma propone anche una carrellata di animali, dei loro versi, del contesto in cui vivono.
“Il vostro e nostro impegno - hanno sottolineato gli amministratori durante l’incontro con le educatrici - è nel sostenere la genitorialità e la consapevolezza dell’importanza di soddisfare i bisogni fondamentali dei bambini, in particolare quello di crescere in un ambiente ricco di stimoli vicino a persone che sappiano parlargli con affetto e intelligenza, con rispetto e onestà.”
La visita ai nidi comunali per il dono del libro proseguirà il 18 dicembre con l’Arcobaleno, Topolino, Mi e Ma, il 21 dicembre con il Grande Albero e Aquilone.
Natale è alle porte e l’Istituto Comprensivo “Nicola Badaloni”, come da tradizione, rivolge a tutti i suoi alunni ed alunne l’invito di “abbassare le luci e accendere la lettura” sotto l’albero di Natale.
L’evento dedicato a questo scopo è Natale in Biblioteca, patrocinato dal Comune di Recanati e strettamente legato alla Biblioteca Comunale, che gli alunni di tutti gli ordini di scuola dell’I.C. Badaloni erano soliti “invadere” per un intero pomeriggio organizzando maratone di lettura e laboratori creativi ispirati alle storie che i libri raccontano.
Purtroppo l’emergenza sanitaria non permette, nel corrente anno scolastico, un appuntamento di questo genere, ma l’invito resta, come pure l’augurio che l’aggettivo “virale” possa essere legato solo al gusto della lettura.
Anche l’evento resta, ma con modalità e spazi differenti: non essendo possibile accedere ai locali della Biblioteca e della Mediateca Comunali, sono state la bibliotecaria Erika Carloni e l’assessore alle Culture Rita Soccio a consegnare grandi pacchi pieni di libri ad ogni plesso dell’Istituto Badaloni; non essendo possibile riunirsi nello spazio fisico della Biblioteca per raccontare ed ascoltare storie, è stato creato uno spazio virtuale all’interno del sito della scuola, con un grande albero carico di letture registrate, proprio per gli alunni e le alunne dell’istituto Badaloni, da autori di libri, insegnanti, attori, studenti e non solo…
A questo proposito si ringraziano tutti coloro che hanno dato il loro contributo per sostenere il progetto: l’Amministrazione Comunale, la Biblioteca Comunale, la Casa Editrice ELI La Spiga, la BCC di Recanati e Colmurano, l’Ente San Filippo Neri, la compagnia del Teatro Instabile di Recanati.
È possibile accedere a “Natale in Biblioteca on site” all’indirizzo http://www.icbadaloni.edu.it/
Ennesimo sopralluogo questa mattina del Presidente Antonio Pettinari all’ITIS “Divini” di San Severino Marche per verificare lo stato dei lavori di realizzazione dei nuovi laboratori e di cinque aule.
Di concerto con la scuola, la Provincia ha deciso di mettere subito a disposizione questi locali, mentre nel frattempo sta proseguendo il cantiere che si occupa del secondo stralcio di lavori, ormai in stato avanzato, che interessano l’aula magna e diversi servizi accessori, nonché dei bagni in dotazione all’intero edificio.
Provvisoriamente, per consentire l’utilizzo di tale struttura, grazie alla concessione della Protezione civile regionale, è stato installato un blocco bagni prefabbricato.
Il percorso dei lavori, in questi anni, è stato complesso: il progetto iniziale, dell’importo di 1,768 milioni di euro, era stato appaltato e il cantiere era stato avviato nell’estate del 2016, prima del terremoto. A tale scopo erano stati già demoliti i vecchi capannoni, in cui si trovavano i laboratori, per realizzare la nuova struttura, ma a seguito del sisma, la Provincia ha dovuto sospendere l’intervento. Successivamente l’Amministrazione provinciale aveva dovuto modificare il progetto per adeguarlo a quello del Commissario straordinario per la realizzazione della nuova scuola.
Questa modifica, per cui è stata necessaria anche un’ulteriore variante urbanistica, ha comportato una spesa maggiore, che ha reso necessario il reperimento di risorse aggiuntive di 713mila euro, di cui 278mila riconosciute dal Commissario straordinario e la parte restante proveniente dal bilancio dell’Amministrazione provinciale.
Nell’estate 2019, quindi, si è proceduto all’appalto di questo secondo stralcio, i cui lavori sono ancora in corso, in quanto si è resa necessaria la risoluzione del contratto nei confronti della ditta aggiudicataria che, in pratica, non aveva mai aperto il cantiere.
La realizzazione di questo edificio ha presentato una serie di notevoli intralci che l’Amministrazione provinciale ha cercato sempre di superare, perfino reperendo ulteriori e notevole risorse nel bilancio, anticipando pure la quota spettante all’ufficio commissariale che, a tutt’oggi non è stata ancora liquidata.
“L’obiettivo dell’Amministrazione - afferma il Presidente Antonio Pettinari - è mettere subito a disposizione della scuola i locali realizzati, attesi da troppo tempo dalla comunità scolastica, senza aspettare il completamento dei lavori dell’aula magna. Questo consentirà all’istituto di usufruire dei nuovi laboratori, e di conseguenza permetterà di alleggerire i disagi legati all’utilizzo della sede provvisoria. Nei prossimi giorni, ai fini della messa a disposizione di tale edificio, sarà effettuato un ulteriore sopralluogo con l’autorità scolastica e l’Amministrazione comunale”.
L’Università di Camerino non si è mai fermata in questi mesi di emergenza sanitaria, continuando ad erogare la didattica in modalità telematica e consentendo alle studentesse ed agli studenti di poter concludere il proprio percorso di studi nei tempi previsti.
Si è infatti tenuta nel primo pomeriggio di oggi, di nuovo in presenza, come consentito dalla normativa e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, la discussione della tesi e la consegna dell’attestato degli studi compiuti presso la Scuola di Studi Superiori "Carlo Urbani" all’allieva Angelica Mogianesi.
Molto emozionati per questa prova di ritorno alla normalità e per l’importante traguardo raggiunto dalla dott.ssa Mogianesi tutti i presenti, sia il Rettore Unicam Claudio Pettinari e la Direttrice della Scuola Urbani Loredana Cappellacci, che i familiari dell’allieva.
La Scuola di Studi Superiori “Carlo Urbani" rappresenta un percorso di eccellenza per valorizzare giovani talenti e lo ha pienamente dimostrato anche la giovane neodiplomata, che dopo aver conseguito brillantemente la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza in Unicam, ha ottenuto il diploma della Scuola con una votazione di 100 su 100 e lode.
I giardini e spazi esterni delle scuole si sono riempiti di luci, colori e addobbi realizzati dai bambini, grazie a un’idea dell’assessore all’Istruzione Katuscia Cassetta e al sostegno dell’Amministrazione comunale per colorare e rendere più caldo e accogliente questo Natale a scuola, privato da recite, canti e riunioni di comunità a causa dell’emergenza che stiamo vivendo.
Nei giorni scorsi il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco Francesca D’Alessandro e l’assessore all’istruzione Katuscia Cassetta hanno partecipato all’inaugurazione degli allestimenti esterni realizzati dai bambini delle scuole Istituto san Giuseppe e Convitto, per portare gli auguri dell’Amministrazione comunale a alunni, insegnanti e genitori. Le visite proseguiranno nei prossimi giorni con l’Istituto Comprensivo Fermi e la primaria Natali di Sforzacosta, toccando poi tutte le scuole del territorio che hanno aderito all’iniziativa.
“Vista l’impossibilità quest’anno di svolgere a scuola recite pubbliche, incontri, cori e qualsiasi altra attività ormai consueta durante il periodo natalizio, abbiamo pensato di sostenere le scuole con delle risorse per l’ideazione e la realizzazione di un progetto di allestimento di uno spazio esterno, per offrire ai bambini la possibilità di progettare e sentirsi parte di una comunità educante e festosa nel periodo natalizio”, spiega l’assessore Katuscia Cassetta,
“In questo periodo di emergenza covid in tanti, infatti, stanno ripensando l’educazione e il valore del fuori come spazio educativo ricco di potenzialità e opportunità, per una socializzazione più libera, per restituire ai più piccoli la possibilità di vivere a pieno il rapporto con la natura, per comprenderne e sperimentarne le potenzialità”, aggiunge l’assessore
“È questo un primo passo di un rapporto di collaborazione e dialogo con la scuola che l’Amministrazione intende rafforzare per far uscire fuori la scuola dando valore e dignità al territorio, ai suoi spazi e alle comunità”, afferma il sindaco Parcaroli formulando gli auguri a insegnanti, personale non docente, bambini e famiglie.
Il giardino natalizio delle scuole vuol essere il luogo d’incontro della comunità educante anche in ore extrascolastiche e durante il periodo delle vacanze natalizie, un luogo in cui i bambini potranno sentirsi accolti e giocare tranquilli e senza pericolo sapendo di aver contribuito ad abbellirlo e a prendersene cura
“Cari ragazzi, abbiamo pensato di farvi questo piccolo dono per le Feste di Natale in ricordo di nostra mamma Lina che per tanti anni ha insegnato nella Scuola Elementare con amore infinito verso i suoi alunni. È un regalo che sicuramente troverete un po’ insolito rispetto ai doni che siete abituati a scartare sotto l’albero la mattina di Natale, ma siamo certe che avrà per voi un importante significato in questo particolare momento in cui sta circolando l’antipaticissimo virus Covid-19".
Con queste parole le sorelle Mariella e Gabriella Mazzoli, venerdì 11 dicembre alla presenza del dirigente scolastico, Maurizio Cavallaro e delle responsabili dei plessi Salvo D’Acquisto e Ugo Betti delle scuole primarie di Camerino, hanno fatto dono a tutti gli alunni di una mascherina con il logo dell’associazione “A Cuore Aperto” ricordando l’importanza di indossarla per difendersi dal Covid-19.
Un gesto generoso in ricordo della maestra Lina, la mamma delle dottoresse Mazzoli, sempre sorridente e gioviale, dal carattere aperto, amata dai suoi alunni e non solo.
I bambini hanno gradito il dono, ricevuto da chi spesso è nelle loro preoccupazioni e pensieri perché sanno che le persone come Gabriella e Mariella si dedicano agli altri in momenti difficili sempre col sorriso e con tanta umanità.
In questo anno particolare, in cui non sarà possibile prevedere momenti di festa da condividere insieme agli alunni, l'Istituto Don Bosco ha a cuore che non venga loro a mancare quel calore proprio che contraddistingue il Natale.
In quest’ottica di gioiosa attesa delle festività si inquadra il concorso a premi rivolto agli alunni delle Scuole dell’Infanzia “Bezzi” e “Grandi” e delle Scuole Primarie dei plessi “Bezzi”, “Grandi” e “Don Bosco-Largo “815”.
Il concorso, intitolato “Santa Claus is coming…” prevede la partecipazione volontaria delle bambine e dei bambini frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e tutte le classi della Scuola Primaria.
I bambini di cinque anni e di prima elementare sono invitati a produrre un disegno dal titolo “Cosa fa Babbo Natale la Vigilia di Natale?”, mentre gli alunni più grandi produrranno una lettera, indirizzata sempre a Babbo Natale, in cui potranno esprimere i propri desideri, aspirazioni e sogni.
A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato, mentre per ogni fascia d’età saranno assegnati un premio e due menzioni speciali che verranno consegnati lunedì 21 dicembre. Gli elaborati da premiare saranno individuati da due giurie: una Giuria preliminare composta dalle insegnanti fiduciarie dei vari plessi e da una Giuria finale formata dal Dirigente Scolastico, dott. Giuseppe Calenzo, dal Presidente del Consiglio d’Istituto, sig. Giuseppe Ristoro e dall’Assessore alla cultura del Comune di Tolentino, dott.ssa Silvia Tatò.
Il Giornale di Storia Costituzionale / Journal of Constitutional History, edizioni Università di Macerata, è stato premiato come pubblicazione periodica di elevato valore culturale per il gruppo Scienze Giuridiche dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
L’Eum è una delle poche case editrici universitarie ad aver conseguito il riconoscimento per l’edizione 2019. Sono state premiati i periodici che si sono contraddistinti per il rigore scientifico nella trattazione degli argomenti, nella struttura metodologica e nell’originalità dei contributi, per la qualità e l’impegno nella composizione e della grafica dei testi, per il carattere nazionale o regionale particolarmente significativo del contenuto, per la presenza di studiosi stranieri nel comitato scientifico. Complessivamente sono stati assegnati 72 premi e 72 menzioni speciali.
Il Giornale di Storia costituzionale, diretto dai docenti Luigi Lacché, Roberto Martucci e Luca Scuccimarra, è un periodico semestrale nato nel 2001 con l'obiettivo di promuovere e raccogliere le ricerche e le proposte metodologiche inerenti i molteplici percorsi della storia costituzionale. Gli studi pubblicati si propongono di analizzare, in una prospettiva multidisciplinare e comparativa, i fondamenti e i caratteri di un complesso fenomeno storico e culturale che ha dato vita, pur in una diversità di forme e di concezioni, a un patrimonio comune. Tra presente e passato, gli studiosi del diritto, della politica, delle istituzioni, e più in generale i cultori delle scienze sociali riflettono e dialogano sul terreno del costituzionalismo, contrassegnato da profonde radici storiche e da crescenti tensioni. Nel sito della rivista sono disponibili ad accesso aperto i fascicoli pubblicati nei primi quindici anni.
La drammatica perdita di biodiversità a livello globale interessa molte specie di piante, uccelli, pesci, mammiferi, invertebrati. Il trend generale può però “nascondere” riduzioni ancor più critiche o tendenze opposte, che richiederebbero interventi differenziati.
Comprendere questi aspetti richiede decenni di osservazioni su un gran numero di siti in diverse regioni biogeografiche, come è stato per lo studio dei ricercatori della Rete di Ricerche Ecologiche a Lungo Termine (LTER) pubblicato sulla rivista Nature Communications dal titolo “Meta-analysis of multidecadal biodiversity trends in Europe”.
Al lavoro, che è considerato il più completo del genere e che integra dati su 6.000 specie da 160 serie storiche (15 - 90 anni) in sistemi terrestri, marini e d’acqua dolce, ha contribuito anche il prof. Roberto Canullo della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria, grazie all’esperienza ventennale del gruppo di ricerca Unicam sul monitoraggio della biodiversità vegetale delle foreste.
I risultati descrivono una situazione molto complessa ed eterogenea per il continente Europeo: in alcune zone aumenta il numero di specie o loro abbondanza in rapporto all’innalzamento delle temperature (cambiamento climatico), ma dovuto anche alla maggior naturalità di alcuni biomi; nelle ecoregioni Centro-Orientali (che includono l’Italia fino al Molise) che non presentano riduzione della biodiversità, si verifica invece una graduale sostituzione delle specie specializzate da parte di quelle banali o invasive. Le comunità vegetali risentono maggiormente di questo problema.
Uccelli e invertebrati acquatici mostrano una inattesa tendenza al recupero, mentre gli insetti sono il gruppo più a rischio di declino.
“Lo studio – sottolinea il prof. Canullo – dimostra che gli effettivi cambiamenti della biodiversità a scala regionale e locale sono di natura complessa e di difficile generalizzazione. In alcune aree i caratteri distintivi dei sistemi naturali o semi-naturali potrebbero attenuarsi e scomparire (omogeneizzazione, perdita di identità, ingresso di specie estranee) rischiando di compromettere la resilienza dei sistemi naturali e la loro capacità di durare nel tempo.
“I risultati ottenuti – prosegue il prof. Canullo – dimostrano quanto siano preziosi i programmi di ricerca e monitoraggio a lungo termine, minacciati dalla breve portata temporale dei finanziamenti alla ricerca. Da questo punto di vista, un passo importante è rappresentato dall’iniziativa EU lanciata nel 2018 per costruire una infrastruttura a lungo termine per ricerche negli ecosistemi (eLTER-RI) ed anche il nostro Ateneo introduce nella formazione questa prospettiva, come nel nuovo corso di laurea triennale in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” e nella laurea magistrale in “Biological Sciences”.
“A come Ascolto” è lo sportello di consulenza e assistenza psicologica gratuita, online, dell’Istituto Comprensivo “G.Leopardi” per docenti, genitori e studenti dei plessi di Potenza Picena e Montelupone.
Il servizio sarà fornito dal Dott. Marco Pascarella, Psicologo, Psicoterapeuta in formazione, esperto in Neuropsicologia clinica nonché Presidente e coordinatore delle attività presso Cogito-Servizi per la salute della persona, con un ricco bagaglio di esperienze che metterà a disposizione per aiutare a prevenire e contenere stati di ansia, stress, dipendenze tecnologiche e isolamento sociale.
Il progetto, finanziato con fondi del Ministero dell’Istruzione d’intesa con il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi, è finalizzato a rispondere ai traumi e ai disagi derivati dall’emergenza COVID-19 e prevenire l’insorgere di forme di disagio e/o malessere psico-fisico tra gli studenti delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado.
La Dirigente Alessandra Gattari e il Dott. Pascarella, mediante piattaforma Meet, lunedì 14 e martedì 15 dicembre alle ore 21.15 presenteranno il progetto, il calendario e le modalità di prenotazione.
Info al sito: www.icpotenzapicena.edu.it
Il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato si è unito alla Maratona di scienziati, professori e ricercatori organizzata dall’Università del Piemonte Orientale per Ahmadreza Djalali, il medico iraniano-svedese condannato a morte dalle istituzioni del suo paese per spionaggio. Djalali è stato un ricercatore del centro di Medicina dei disastri dell’Università del Piemonte orientale, della Vrije Universiteit di Bruxelles e del Karolinska Institutet di Stoccolma.
“L’Iran è un Paese di una storia secolare – sono le parole di Adornato -, di una civiltà raffinata e tra le più antiche del mondo e di straordinaria cultura. L’Italia ha un risalente legame di amicizia con la Repubblica Islamica dell’Iran e più ampiamente con la cultura islamica. Gli esempi potrebbero essere tanti.
Una conferma di questa amicizia è data, in particolar modo, dalla lettura ancora oggi diffusa in Italia delle poesie del poeta iraniano Shams al-Din Muhammad Shirazi, meglio conosciuto con lo pseudonimo politico Hafez, ovvero “colui che conosce a memoria” [si intende il Corano], vissuto tra il 1315 e il 1390, di cui vorrei citare un verso da dedicare a Ahmadreza Djalali. “Se pur segretato, velato, egli appare al mio sguardo / sotto gli occhi è pur sempre di questa mia mente serena”.
In nome di questi valori e del legame tra le nostre civiltà, rivolgo il mio appello per la liberazione di Ahmadreza Djalali. Che sia restituito alla ricerca e alla comunità degli studiosi, alla famiglia, al suo stesso Paese”.
Dopo la pubblicazione della “Flora del Parco Nazionale della Majella”, sulla rivista scientifica internazionale Phytotaxa, viene data alla stampa la versione divulgativa in due volumi, che contengono foto di circa 1700 specie delle 2309 piante (specie + sottospecie) registrate.
Ne sono autori Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, ricercatori dell’Università di Camerino, Luciano Di Martino e Giampiero Ciaschetti, botanici dell’Ufficio Botanico del Parco Nazionale della Majella, ed Aurelio Manzi, etnobotanico e storico dell’agricoltura, che dopo 25 anni dall’istituzione ufficiale del Parco Nazionale della Majella, pubblicano un primo ed esaustivo repertorio sulla flora del proprio territorio.
Molti endemismi dell’Appennino Centrale presentano qui il loro locus classicus, ossia la stazione di rinvenimento utilizzata per descrivere la specie.
L’elevato numero di specie vegetali esprime un vasto ed articolato patrimonio biologico, diretta conseguenza dell’ampia varietà climatica e geomorfologica, nonché della fortunata posizione geografica nella fascia di tensione tra i bioclimi mediterraneo e continentale e della lunga storia delle migrazioni floristiche.
L’imponente mosaico di comunità vegetali rende variegato e unico il paesaggio, a cui si aggiungono anche le trasformazioni prodotte dall’azione dell’uomo, che in alcuni casi ha creato nuovi equilibri biologici e culturali. Questo volume divulgativo sulla flora del Parco è un omaggio simbolico a tutti gli esploratori botanici che hanno raccolto dati floristici sulla Maiella.
Molte piante sono state dedicate alla Majella perché qui scoperte e descritte, riportando l’epiteto magellensis/e o majellensis/e.
Tra le entità censite 204 sono endemiche italiane, di cui 17 endemiche del Parco e cioè in tutto il mondo vivono rispettivamente solo in Italia o nel territorio del Parco. Molte altre sono di particolare interesse biogeografico perché molto rare o al limite di areale, queste ultime ammontano a ben 131 entità, costituite soprattutto da piante che hanno nella Majella il limite meridionale dell’areale italiano. Sono state elencate anche 126 piante esotiche spontaneizzate, da tenere sotto controllo perché particolarmente invasive.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha sottolineato il prof. Fabio Conti, coordinatore della ricerca, nel divulgare il ricco elenco di piante corredato da un’eccellente iconografia, nella speranza che possa avvicinare e sensibilizzare sempre più gente a un patrimonio vegetale unico e invidiabile”.
Le esplorazioni floristiche e in generale gli studi botanici (ecologia vegetale, micologia, etnobotanica) sulla Majella e sugli altri rilievi circostanti confermano la notevole importanza floristico-vegetazionale e biogeografica del Parco Nazionale della Majella a livello nazionale ed europeo, scrigno di cultura e di biodiversità.
Gli autori desiderano infine ringraziare colleghi ed amici che hanno fornito dati e foto, e che spesso sono stati spesso compagni di escursioni; in particolare Luca Bracchetti, Marinella Miglio, Marco Paolucci, Pasqualino Paris, Mario Pellegrini, Enzo De Santis, Bruno Santucci.
Finalmente per i bambini della I° E della scuola primaria "E. De Giorgi" di Gagliole è arrivata un'ora di spensierata allegria a suon di musica. Grazie all'Accademia Nazionali di Santa Cecilia e alla Preside Dott.ssa Pierina Spurio i bambini hanno potuto partecipare al laboratorio musicale on-line "Silenzio si suona!" .
I piccoli alunni, emozionati per l'evento, hanno provato l'ebbrezza di suonare uno strumento musicale come se fossero dei veri musicisti d'orchestra. Gli artisti del Settore Education dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno insegnato ai piccoli partecipanti i ritmi base e a suonare sequenze ritmiche, leggendo una partitura musicale, con strumenti a percussione costruiti con materiale di riciclo: una scatola di scarpe, 2 mestoli e 2 cucchiaini.
Grazie alla bravura dell'insegnante/musicista, che li ha saputi coinvolgere fin da subito, i bambini sono stati guidati nella lettura e riproduzione di ritmi base, nel suonare a tempo una vera partitura musicale e soprattutto a suonare la loro parte assieme agli altri, come in una vera orchestra.
I piccoli musicisti hanno scoperto che suonare in orchestra insegna molte cose, che vanno oltre la musica, come l'ascolto e il rispetto degli altri, la capacità di saper aspettare il proprio turno e la gioia di partecipare, ciascuno con la propria individualità, alla realizzazione di un progetto comune.
L'Università di Camerino anche quest'anno sarà presente alla Maker Faire 2020, in programma in modalità telematica dal 10 al 13 dicembre: in questa edizione sarà presentato “MAGAZZINO”, la rivista semestrale fondata e diretta dagli studenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”.
Con due uscite all'anno, Magazzino vuole essere uno strumento comunicativo e divulgativo che promuove il lavoro, il pensiero e il dibattito sui temi che ruotano intorno alla cultura del progetto. La rivista raccoglie i migliori contributi inviati dagli studenti attraverso una call tematica, scelta di volta in volta dalla redazione, oltre a mostrare i progetti che vengono realizzati nel corso degli studi.
Autoprodotta e fatta di dialoghi, la rivista coinvolge futuri designer, architetti e urbanisti che condividono la stessa scuola. L'intento di MAGAZZINO è quello di dare visibilità alle idee progettuali e al dibattito che gli studenti alimentano attorno a temi che vanno oltre il progetto.
Con lo stesso intento della rivista, in questa edizione della Maker Faire, studenti, dottorandi ed ex-studenti che compongono la redazione intendono esporre il progetto MAGAZZINO attraverso presentazioni al pubblico in cui vengono discusse le modalità di produzione e di redazione della rivista, nonché la mostra, sulla piattaforma telematica dedicata, del materiale prodotto fino ad oggi.
La rivista ha già in archivio il Numero #00 e coglie l'occasione per presentare il prossimo numero #01.
Tutte le info su come visitare lo stand virtuale su https://makerfairerome.eu/it/
È in fase di implementazione il progetto Transfer, coordinato dall’Università di Macerata, che rappresenta un'iniziativa pionieristica nella regione Adriatico-Ionica orientata allo sviluppo di un approccio sostenibile, partecipativo e olistico nella gestione dei parchi archeologici e alla definizione di un Modello di governance comune.
“Anche se i paesi partecipanti hanno un'organizzazione politica, legislativa, economica e interna diversa”, ricorda il Prof. Perna, responsabile del progetto per l'Università degli Studi di Macerata “tutti hanno in comune un approccio obsoleto alla valorizzazione e alla gestione del patrimonio, e risentono della mancanza di piani strategici e di politiche che includano i siti archeologici nei processi di pianificazione urbana e territoriale”.
La partnership del progetto è composta da un totale di 12 partner, tra cui, per l’Italia, PlayMarche srl, azienda vocata alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l’uso delle ICT, provenienti da 6 paesi della regione Adriatico-Ionica. I partner sono attori pubblici dei paesi partecipanti come università, enti scientifici e di ricerca insieme ad agenzie e associazioni coordinate congiuntamente dal responsabile del progetto
“Penso che sia molto stimolante confrontarsi con le buone pratiche europee per trovare soluzioni e nuove opportunità di business” afferma Michele Spagnuolo. “Obiettivo del progetto sarà quello di un nuovo approccio transnazionale di sviluppo e sperimentazione congiunta – continua l’amministratore delegato di PlayMarche srl – garantendo la trasferibilità e replicabilità del modello che stiamo studiando. Il nostro supporto sarà votato al mash di competenze ICT e competenze scientifiche in ambito economico e di valorizzazione territoriale”.
Il progetto Transfer è cofinanziato dal programma transnazionale europeo Adrion (Interreg V-BAdriatic-Ionian Program) che promuove la cooperazione tra otto paesi: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. L'obiettivo del programma è sostenere una governance innovativa tra i paesi partner, utilizzando le loro risorse naturali, culturali e umane e, allo stesso tempo, rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale nella regione Adriatico-Ionica.
Il modello di governance comune creato sarà testato attraverso azioni pilota che saranno svolte nei sei parchi archeologici partecipanti, ovvero Urbs Salvia-Italia, Antigonea-Albania, Ptuj-Slovenia, Dodona-Grecia, Omišalj e Šibenik-Croazia. Le lezioni apprese dalle azioni pilota insieme agli input partecipativi provenienti dalle comunità locali e dalle parti interessate rilevanti, organicamente coinvolte nel progetto (Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle Marche, Direzione Regionale Musei del MIBACT per le Marche, ISTAO, solo per citare alcuni dei soggetti coinvolti in Italia), verranno in conclusione utilizzate per rivedere il modello di governance comune e per elaborare una strategia per la conservazione e la valorizzazione sostenibile dei parchi archeologici. La scadenza prevista per l'attuazione di tutte le attività del progetto e dei suoi risultati finali è giugno 2022.
Di conseguenza, Transfer fornirà ad altri territori e comunità sia linee guida pratiche per lo sviluppo di propri piani di gestione esecutiva per i parchi archeologici, sia una strategia politica olistica per affrontare la sfida comune su come valorizzare il ricco patrimonio delle aree archeologiche in un modo sostenibile. L'approccio transnazionale di sviluppo e sperimentazione congiunta, da parte dei paesi partner coinvolti, del modello in diversi contesti territoriali garantirà la sua trasferibilità e replicabilità in altri territori della regione Adriatico-Ionica ed europei.
Fino ad ora, i paesi partner hanno contribuito attivamente agli obiettivi del progetto fornendo il loro know-how sulla situazione esistente dei siti (analisi della situazione esistente elaborata), report sulle buone pratiche disponibili nella gestione, prodotti economici e strumenti TIC (disponibili sul sito web ).
I tre temi centrali: gestione, prodotti economici e strumenti ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) sono temi su cui si fondano i gruppi di lavoro internazionali dei partner. Ciascun gruppo di lavoro si occupa dello sviluppo del modello di governance comune basato sulla conoscenza delle materie fondamentali, sull'esperienza reciproca e sul dialogo condiviso tra i partecipanti.
Maggiori informazioni e aggiornamenti sul progetto Transfer sono disponibili nel sito ufficiale, https://transfer.adrioninterreg.eu/ , nella pagina Facebook e nel canale YouTube del progetto.
La grande generosità della ditta Fol-Vez di Campagnola Emilia in collaborazione con l’azienda THD di Correggio ha segnato un altro capitolo questa mattina, quando il sindaco Luca Maria Giuseppetti, in compagnia dell’assessore all’istruzione Teresa Minnucci, ha consegnato a tutti i bambini e i ragazzi delle scuole le mascherine chirurgiche di alta qualità donate alla comunità caldarolese.
Forte il rammarico della famiglia titolare della Fol-vez per non aver potuto consegnare personalmente le mascherine agli studenti delle elementari e medie di Caldarola, ma a Giorgia Rossi, al marito Antonio e al figlio Alessio i bambini hanno comunque manifestato il loro ringraziamento con una speciale lettera che lo stesso sindaco Giuseppetti gli farà recapitare.
Nelle settimane scorse le mascherine sono state consegnate a quasi tutti i nuclei famigliari di Caldarola direttamente dai volontari della Protezione Civile, mancava appunto l’ultimo tassello, quello degli studenti. Portato a compimento oggi grazie alla disponibilità della dirigente scolastica Dott.ssa Fabiola Scagnetti.
Ancora una volta è corale il ringraziamento da parte del primo cittadino Luca Maria Giuseppetti e di tutta la comunità ai titolari della ditta Fol-Vez per i loro continui gesti di solidarietà e alla ditta THD nella persona del Dott. Paolo Guidetti.
Il progetto TAS (Teatro a Scuola) del liceo Leopardi non si dà per vinto e tiene accesa la fiamma della passione e della creatività: si può riassumere così l’attività degli studenti di classico e linguistico, coordinati dall’operatore Francesco Facciolli.
Domani andrà on line la prima puntata del Podcast “Natale Di Stanza”. Sarà on line ogni due giorni a partire da domani 8 dicembre per 10 puntate che finiranno il 25 (8, 10, 12, 14, 16, 18, 20, 22, 24 e 25 dicembre). In ogni puntata ci sarà un argomento centrale che verrà raccontato con pezzi di letterature, curiosità, ricette natalizie, proverbi ed aforismi e musiche natalizie.
Vista la natura del Liceo nel Podcast si parleranno tutte le lingue studiate dai ragazzi: greco antico, latino, inglese, francese, spagnolo, tedesco, cinese. La spiegazione stavolta è affidata a Lucrezia Cerquetella, una delle studentesse partecipanti al progetto: “So che sarete curiosi e forse leggermente confusi a riguardo. Probabilmente non avreste mai immaginato che nel nostro liceo, già così poliedrico e pieno di opportunità, si potesse arrivare a realizzare perfino dei podcast, eppure eccoci qua! A tenervi compagnia fino a Natale con varie puntate dedicate ad argomenti altrettanto diversi fra loro, ma accomunate dal riferimento a questa festività che unisce tutti nello spazio e nel tempo. Ma lasciatemi introdurre le informazioni generali dell'iniziativa: è una proposta che va ad introdursi nell'ambito del progetto TaS, Teatro a Scuola, coordinato dal regista Francesco Facciolli e dal professor Fabio Macedoni.
Come si può immaginare quest'anno vivremo un Natale atipico, a “distanza” ma è proprio giocando su tale termine che abbiamo voluto gettare la base per questo progetto.
Io e un'altra venticinquina di ragazzi, dal secondo al quinto anno del nostro liceo classico e linguistico, per più di due mesi, ci siamo dedicati a raccogliere e sviluppare testi, citazioni, aforismi, acrostici, lavorando a fondo sulle parole, come un bravo attore deve saper fare. Ed è infatti burlandoci di esse che abbiamo preferito aggiungere uno spazio all'interno di quel termine così spiacevole e asettico, che nell'ultimo periodo sentiamo sempre più con insistenza. Così da “distanza” siamo passati a “di stanza”: per indicare come ciascuno sia stato solo tra le quattro mura della sua camera, ma allo stesso tempo unito agli altri da un progetto, da un'idea, da una voglia di fare e realizzare qualcosa di bello insieme, che ci accomuna tutti.
In tale modo è nato “Natale a Di Stanza”, il quale sicuramente non è la realizzazione dell'idea iniziale, ma qualcosa che di certo sentiamo più vicino e attuale in questo momento così particolare, e soprattutto non dimentichiamoci la frase che un vecchio saggio direbbe in questi casi: “Rispetto a niente, meglio qualcosa!”.
“Hanno realizzato – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – qualcosa di veramente sorprendente, a riprova che le tante difficoltà non sempre debilitano, ma fortificano. Inoltre, nel nostro liceo, i linguaggi della comunicazione bene si accompagnano con il progetto del teatro: è stato così che il podcast natalizio ha potuto essere realizzato, unitamente alla capacità di adattamento che tutti hanno saputo mostrare, dagli studenti agli insegnanti. Non posso che rallegrami di questa iniziativa, l’ennesima, che ci fa sempre ben sperare per un futuro governato dalle loro capacità”.
Il podcast potrà essere visibile sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/NatalediStanzaPodcast e sul profilo instagram: https://instagram.com/nataledistanza?igshid=xjw6s7ps0rd