Scuola e università
Macerata
Unimc, le Eum a Roma con le prolusioni di Václav Havel e Aleksandr Solženicyn
«Sì, vivo davvero in un sistema in cui la parola può far tremare tutti gli apparati di potere, in cui la verità di Solženicyn è stata considerata tanto pericolosa da giustificare l’uso della forza per deportare il suo autore su un aereo e allontanarlo». Con queste parole, Václav Havel rende omaggio ad Aleksandr Solženicyn nel suo discorso di ringraziamento per il Premio della pace degli editori tedeschi, pronunciato a Francoforte il 25 luglio 1989. Questo intervento, richiamato da Gaia Seminara durante l’incontro “Parole di verità: Havel e Solženicyn” tenutosi il 5 dicembre scorso alla Fiera “Più libri più liberi” di Roma, è uno dei testi raccolti nel volume “Le parole per cambiare” di Václav Havel, tradotto e curato da Seminara. Il libro è stato presentato dalla casa editrice dell’Università di Macerata (Eum), insieme al volume “Una parola di verità” di Aleksandr Solženicyn, tradotto e curato da Marco Sabbatini, in uscita nella collana Prolusioni.
Dopo una breve introduzione a cura del moderatore Pino Donghi, la presidente delle Eum Simona Antolini ha ripercorso le origini della collana, nata in un contesto conviviale, intorno al tavolo di un pub, da un’idea di Luca De Benedictis, allora presidente della casa editrice, e di Benedetta Barbisan, direttrice scientifica della collana con Raffaela Merlini. L’intenzione è di rendere disponibili i discorsi tenuti da personaggi illustri in ambiti accademici, per «costruire un ponte con le nuove generazioni».
«Václav Havel è diventato famoso perché simbolo di dissidenza politica, di una libertà a lungo negata. Riprendendo “la verità vince”, motto della Prima Repubblica Cecoslovacca per volere di Tomáš Masaryk, Havel concludeva spesso i suoi discorsi e interventi con la frase “La verità è l’amore vincono sempre sulla menzogna e sull’odio”», ha precisato Seminara. «Il titolo del libro “Una parola di verità” si ispira al proverbio russo una sola parola di verità muove a sé il mondo intero. Grazie all’arte gli scrittori possono vincere la menzogna», ha spiegato Marco Sabatini. «I protagonisti di questi libri – ha concluso Raffaela Merlini, rivolgendosi ai numerosi studenti presenti in sala – sono vivi, dicono parole importanti per voi. Le vostre vite sono importanti. Quando osate essere diversi, fare i dissidenti, essere voi stessi, lasciate qualcosa all’umanità».
Grazie allo stand condiviso con l’Associazione delle University Press Italiane, le Eum hanno portato all’importante fiera romana, oltre ai volumi della collana Prolusioni, tante novità: "Il Barbiere di Siviglia" a cura di Paola Nicolini e Carlo Scheggia; "Oskar Lange. Scienza economica e Rivoluzione sociale (1928-1945)” di Roberto Lampa; i due volumi della collana Opuscula "Acta Maceratensia" a cura di Julia-Katharina Horn e Francesco Verrico e "La nascita della longi temporis praescriptio", di Dieter Nörr, edizione italiana a cura di Pierangelo Buongiorno; "Roma e le province tra integrazione e dissenso" a cura di Simona Antolini, Jessica Piccinini e Federico Russo; "Accesso alla professione di trasportatore di merci su strada" a cura di Stefano Pollastrelli.
Commenti