Unimc, istituito il primo Centro interuniversitario in Italia per la ricerca musicologica
Istituito all’Università di Macerata il primo Centro nazionale Interuniversitario per la Ricerca Musicologica che vede consorziati i Conservatori di Fermo e Pescara. Diretto da Vincenzo Caporaletti, professore di musicologia generale di UniMc, si tratta di un progetto ambizioso che fa perno sulla collaborazione scientifica nell’ambito degli studi musicali tra un’istituzione Universitaria e due Istituti di Alta Formazione Artistico Musicale.
Fanno parte del consiglio scientifico Nicola Verzina, musicologo e storico della musica, direttore del Conservatorio Pergolesi, e Paolo Rosato, compositore musicologo, docente in poesia per musica e drammaturgia al Conservatorio "Luisa D'Annunzio" di Pescara.
Varie e articolate le finalità del Centro: organizzazione di convegni di studio e concerti; promozione di pubblicazioni monografiche e altre forme, anche discografiche, di diffusione della ricerca; progettazione di collaborazioni tra le istituzioni sul piano didattico-pedagogico per l’istituzione di master, dottorati, corsi di elevata qualificazione tecnico-professionale e di alta formazione di musicisti e musicologi; organizzazione di progetti congiunti per l’acquisizione di finanziamenti da parte di enti pubblici e privati; disseminazione delle conoscenze nel territorio attraverso conferenze e attività di promozione sociale delle culture musicali, in una caratterizzante inclusività di generi e linguaggi.
“È un accordo importante – ribadisce il rettore dell’Università di Macerata John McCourt – che per la prima volta in Italia vede un Ateneo collaborare insieme a due Conservatori, consentendo un intreccio fecondo tra ambiti di studio e ricerca portati avanti nell’ambito della musica e della creatività e creando un punto di riferimento nell’ambito degli studi musicologici. Un contenitore autorevole per tante future iniziative”.
“Tra le linee di ricerca del CeIRM – spiega il direttore Vincenzo Caporaletti – accanto alle metodologie della tradizione musicologica, vi sarà anche la artistic research, lo studio performativamente orientato. Questa è una innovativa branca dalla ricerca, che parte dall’esperienza performativa e creativa del musicista per individuare nuovi paradigmi e ambiti di indagine. È un tratto caratteristico che innerva tutta la mia Teoria delle Musiche Audiotattili, che conta oggi numerosi centri di ricerca dedicati, come quello dell’Università Sorbona di Parigi, da me diretto, e il suo omologo all’Università brasiliana Ufes”.
“La produzione scientifica, artistico- performativa del CeIRM - ha detto Nicola Verzina – sarà scandita da molteplici attività trasversali alle aree tematiche d’intervento. Il tutto con iniziative destinate alla Comunità e al territorio per la promozione della conoscenza musicale”.
“L’attività del centro – ha precisato il consigliere e maestro Paolo Rosato - è rivolta a tutti coloro che sono interessati al linguaggio musicale e che si interrogano sul significato ed il senso di un fenomeno, la musica, che coinvolge l’uomo più di quanto non si possa immaginare.”
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