Unicam si aggiudica il progetto Europeo LinkPAs – Linking Networks of Protected Areas to Territorial Development
L'Università di Camerino, in qualità di project partner di una cordata internazionale, che coinvolge Università di Roma Tor Vergata, Eurac Research, Università di Vienna, Università di Nizza e Accademia Nazionale delle Scienze della Bulgaria, si è aggiudicata il progetto Europeo LinkPAs – Linking Networks of Protected Areas to Territorial Development.
Il progetto finanziato, dal Programma ESPON2020, è stato appena avviato con il kick-off meeting che si è tenuto a Città di Lussemburgo, presso la sede dell'Ente gestore del Programma (GECT ESPON) e a cui hanno preso parte il gruppo di ricerca internazionale che avrà il compito di svilupparlo e gli stakeholder coinvolti.
Il programma EPSON - European Spatial Planning Observatory Network – finanzia ricerche che contribuiscono a definire scenari di sviluppo territoriale sostenibile ed è il programma europeo per eccellenza in materia di pianificazione territoriale.
In particolare, il progetto LinkPAs mira ad individuare il ruolo che le reti di aree protette possono avere soprattuto in ambito montano per lo sviluppo di una pianificazione integrata e per promuovere azioni di green economy. Le aree interessate dalla ricerca sono aree protette e reti di aree protette europee di dimensioni e scale diverse: le Alpi come area biogeografica alpina, l'Appennino in particolare con l'area dell'Appennino centrale e la Regione Abruzzo, l'area protetta transfrontaliera tra Italia e Francia del Parco europeo Alpi Marittime – Mercantour, e l'area del Parco nazionale Rila in Bulgaria.
Obiettivo del progetto è quello di comprendere come forme di coordinamento e modelli di gestione per determinate aree e reti di aree protette siano in grado di veicolare sviluppo territoriale sostenibile, mettendo a fuoco i punti di connessione tra le politiche di gestione delle aree protette e le politiche territoriali e la pianificazione territoriale. La cornice di riferimento è quello di una gestione integrata del capitale naturale delle aree montane.
In particolare il gruppo di ricerca dell'Università di Camerino coordinato dal Prof. Massimo Sargolini, e di cui fanno parte il prof. Michele Talia, il prof. Elio Trusiani, la prof.ssa Rosalba D'Onofrio e la ricercatrice Maria Teresa Idone, è capofila per il caso studio sull'Appennino e project leader del work package dedicato alle gestione delle reti di aree protette, all'integrazione tra le azioni di queste reti e le politiche e strategie settoriali e all'individuazione di misure per il coinvolgimento del settore privato per l'attuazione di strategie di green economy.
La conclusione della ricerca è prevista per il 2018, quando il report finale diventerà il primo documento ESPON completamente dedicato alle reti di aree protette e andrà a contribuire, insieme con altri importanti risultati di progetti ESPON in materia di servizi ecosistemici e green economy, a definire l'approccio europeo in materia a cui i decisori politici potranno attingere per sviluppare le loro politiche regionali e locali.
Vale infatti la pena ricordare che il Programma ESPON ha una forte valenza strategica e politica, a livello europeo, tanto da essere il programma per eccellenza della Commissione Europea nell'orientare la pianificazione e lo sviluppo territoriale.
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