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Scuola e università Macerata

Primo giorno di scuola a Macerata (senza cellulari): "L’intelligenza artificiale ci aiuta anche in classe" (VIDEO)

Primo giorno di scuola a Macerata (senza cellulari): "L’intelligenza artificiale ci aiuta anche in classe" (VIDEO)

Il primo giorno di scuola per i licei e le superiori di Macerata è arrivato, puntuale come ogni settembre, ma con qualche novità, qualche vecchia ansia e una buona dose di ironia. Tra chi sbadiglia dopo poche ore di lezione e chi già pensa all’università, l’anno scolastico è iniziato con emozioni contrastanti.

“All’inizio è stato noioso, sono già stanco, sono andato a dormire tardi perché mi devo ancora abituare. Però, vabbè, dai, si fa”, racconta un ragazzo all’uscita, con l’aria di chi deve ancora riaccendere il motore dopo la lunga pausa estiva.

Per altri invece il rientro è stato più intenso, soprattutto per chi ha trovato nuovi docenti: “Abbiamo cambiato molti professori e questa cosa dei telefoni, per esempio, è nuova. Oggi non li abbiamo consegnati, ma ci hanno detto che presto sarà una procedura più rigida. Però il clima resta tranquillo, i professori ci trattano come dei figli”, racconta uno studente con indosso una maglia della Juventus, fresco della vittoria per 4 a 3 contro l’Inter. Alla domanda se fosse un modo per stuzzicare i compagni, lui sorride: “L’ho fatto per prendere in giro un professore, non i compagni”.

Per qualcuno il ritorno tra i banchi è stato più soft: “Il primo giorno è andato bene. Non hanno spiegato, quindi è andata bene”, dice una studentessa, sintetizzando con ironia il pensiero di molti.

E poi ci sono le circolari ministeriali, come la 3392, che introducono nuove direttive sull’uso dei telefoni a scuola. Charlotte e Sara, al secondo anno, non nascondono qualche difficoltà: “È stato un po' duro perché l'anno scorso eravamo abituati a usarlo sempre. L’utilizzo per noi è fondamentale, anche per la scuola. L'intelligenza artificiale poi è utile, secondo noi. Ci aiuta a capire, a fare gli schemi. Va usata in maniera consona, in maniera didattica, non per altro. Anche i professori, secondo noi la usano”.

Infine, le voci più mature, quelle di chi affronta l’ultimo anno con un misto di nostalgia e determinazione. Natascia e Caterina, all’uscita, condividono il loro stato d’animo: “Cercheremo di fare il nostro meglio, cercheremo anche di collezionare più ricordi, i migliori possibili, perché sono sicura che comunque ci mancherà. Oggi abbiamo pensato tanto che era il nostro ultimo primo giorno, però poi ancora c'è un anno, di cose ne succedono tante, quindi vedremo”.

E sull’università? “Sì, sì, abbiamo gli ultimi dubbi da sciogliere ma iniziamo a pensare già al prossimo anno”.

Nel frattempo, la scuola è ricominciata. Tra zaini pesanti, regole nuove e sogni grandi, a Macerata i corridoi sono tornati a riempirsi

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