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Macerata, gli studenti dell'Iis Matteo Ricci impegnati nella tutela degli ecosistemi delle acque dolci

Macerata, gli studenti dell'Iis Matteo Ricci impegnati nella tutela degli ecosistemi delle acque dolci

Tutti sanno quanto fiumi e laghi sono importanti per una comunità, ma non tutti forse conoscono la fragilità e la delicatezza di questi ambienti. È qui che entrano in gioco gli appassionati studenti dell’indirizzo Chimica Materiali e Biotecnologie dell'Istituto di Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata, i quali da molti anni dedicano il loro impegno allo studio dei delicati equilibri degli ecosistemi acquatici.

Anche quest'anno, i giovani del "Ricci", guidati dai docenti del dipartimento di scienze - Annalisa Candelori, Sabrina Rapari, Elisabetta Crucianelli, Maria Letizia Falcioni - e dalla coordinatrice del progetto Maria Teresa Cottini, insieme all'assistente tecnico Lorenzo Morosini, hanno svolto articolate attività di analisi e ricerca sul campo per comprendere e salvaguardare le preziose risorse idriche del territorio. Le operazioni di campionamento si sono concentrate sulle acque di due luoghi di grande valore paesaggistico, come il Lago di Fiastra e il Fiume Fiastrone, punti di riferimento significativi per la biodiversità locale e per le attività ricreative e turistiche della regione.

Il gruppo è stato accolto con entusiasmo dal sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, il quale ha fornito un'approfondita panoramica sulla storia della costruzione della diga e ha illustrato l’impatto che l’impianto idroelettrico ha sulla vita della comunità locale.

L'obiettivo primario del progetto è stato quello di attribuire al corso d'acqua l'Indice Seca, un parametro che valuta lo stato ecologico delle acque superficiali secondo i nuovi standard di tutela ambientale. Questo approccio innovativo mira alla salvaguardia degli habitat naturali e della biodiversità che caratterizzano le nostre acque dolci, in linea con il Decreto Legislativo 159/99.

L’esperienza, oltre ad offrire un’opportunità di crescita per gli studenti che si trovano ad impiegare strumenti specialistici per la raccolta e l’interpretazione dei dati, si configura anche come un vero e proprio servizio nei confronti della comunità. Gli allievi, infatti, in questo tipo di situazioni, che in pedagogia prende il nome di service learning, sviluppano conoscenze e competenze proprio attraverso un servizio attivo a beneficio del contesto sociale.

“La sinergia tra educazione e territorio - sottolinea a tal proposito la Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi - è essenziale per fornire agli studenti un’istruzione che non si ferma alla pura teorica, ma entra nella pratica e fornisce competenze per la vita. La scuola non è mai un’isola, ma un'istituzione strettamente connessa alla comunità, al cui benessere e progresso essa può e deve fattivamente contribuire”.

L'iniziativa non si esaurisce qui: i risultati delle analisi e delle valutazioni ambientali saranno diffusi dalla scuola attraverso il suo sito web e i suoi canali social, al fine di continuare l'opera di sensibilizzazione sui temi ambientali e promuovere azioni concrete volte a preservare le bellezze dei nostri ecosistemi per le generazioni a venire.

 

 

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