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La storia della Dc a Unimc, l'ex ministro Scotti: "Falcone fu ostacolato. I colletti bianchi la mafia più pericolosa" (VIDEO e FOTO)

La storia della Dc a Unimc, l'ex ministro Scotti: "Falcone fu ostacolato. I colletti bianchi la mafia più pericolosa" (VIDEO e FOTO)

Si è tenuto lunedì pomeriggio presso l’aula blu del Polo Pantaleoni il secondo appuntamento di "Pagine di Storia", il ciclo di seminari organizzato dal professor Angelo Ventrone volto a ripercorrere le pagine salienti della storia contemporanea italiana e internazionale.  

L’incontro di lunedì 8 aprile è stato dedicato alla storia della Democrazia Cristiana, ripercorrendo le vicende che l'hanno interessata dal 1943 al 1993. Per farlo sono stati preziosissimi gli interventi di grandi esponenti politici, che hanno potuto vivere in prima persona le tumultuose vicissitudini di quegli anni. Su tutti l’importante testimonianza portata da Vincenzo Scotti, una vita ai vertici della politica italiana, come ministro dell’Interno nel governo Andreotti e ministro degli Esteri nel governo Amato. Hanno preso parte alla discussione, moderata dal professor Ventrone, anche lo storico Guido Formigoni e l’ex parlamentare Alessandro Formigoni.

L’occasione è stata propizia anche per la presentazione di due volumi dedicati alla storia della Democrazia Cristiana in Italia. Il primo, "Storia della Democrazia cristiana 1943-1993”, scritto da Guido Formigoni, Paolo Pombeni e Giorgio Vecchio, ha aperto la discussione sul concetto di "partito della nazione" e su come la Dc abbia contribuito alla ricostruzione democratica e costituzionale del paese, proiettandolo in un inedito orizzonte europeo.

Il secondo volume, "Sorvegliata speciale. Le reti di condizionamento della Prima repubblica", scritto da Vincenzo Scotti, si è proposto di "capire cosa è stato il condizionamento delle grandi potenze e dei grandi flussi finanziari, fra cui la criminalità stessa, che in Italia hanno impedito un cambiamento", come dichiarato dall'ex ministro stesso.  

In tal senso, molto toccante, è stata la testimonianza di Enzo Scotti sull’uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, negli anni in cui egli ricopriva proprio il ruolo di Ministro dell’Interno. Particolarmente interessato è stato l’aneddoto raccontato da Scotti sull'iniziale bocciatura di Falcone come procuratore antimafia nazionale, ostacolato in quel caso nella sua coraggiosa battaglia contro la mafia. Scotti si è anche espresso sull’attuale situazione del nostro Paese, schierandosi apertamente contro "la mafia dei colletti bianchi", apostrofata come "l’organizzazione più pericolosa in Italia".

Questo secondo appuntamento con “Pagine di Storia” ha permesso dunque ai tanti studenti intervenuti di poter rivivere, attraverso la voce dei protagonisti dell’epoca, un periodo storico affrontato da un partito che ha profondamente segnato la storia del nostro paese. Enzo Scotti al termine dell’incontro ha dichiarato: "Sono molto contento di aver incontrato questi giovani nell’Università di Macerata, perché il dialogo con loro deve essere molto intenso, dal momento che hanno una grande responsabilità sulle spalle e devono assumere un’eredità, conoscere e avere il coraggio di fare scelte forti. Il mondo ha bisogno di loro, altrimenti finiremo in un vicolo cieco di guerre e distruzioni".

Particolarmente soddisfatto al termine dell’incontro anche Angelo Ventrone, direttore del dipartimento di Scienze Politiche della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali. Il professore ha infatti affermato: "Abbiamo parlato della nostra storia recente, che per i ragazzi sembra preistoria ma invece condiziona ancora il nostro presente. Una storia che ha visto l'Italia diventare un grande paese industriale e una delle democrazie più sviluppate al mondo, chiaramente con tutte le luci e le ombre del caso. Abbiamo potuto ascoltare la voce diretta di uno dei protagonisti, Vincenzo Scotti, che ci ha raccontato cosa successe nel ministero che guidava dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino nei primi anni 90’. Credo che per i ragazzi sia stata una lezione importante per capire come si difende la democrazia, come essa vive all’interno del palazzo e come si difese dalle diverse aggressioni subite in quegli anni".

Il ciclo di seminari "Pagine di storia" ospiterà altri cinque incontri da qui a maggio. Questo pomeriggio, dalle 17:00, si discuterà della strategia della tensione con il giornalista Flavio Tranquillo. Conosciuto ai più come "la voce della pallacanestro italiana", negli anni si è anche dedicato all'approfondimento della strategia della paura, grazie alla serie Sky "Il buco nero"

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