L'Università degli Studi di Macerata ha ospitato l'Inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tar Marche - FOTO
Questa mattina presso l'Università degli Studi di Macerata, si è svolta l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2017 del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche. Macerata è stata scelta proprio in segno di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto.
Il Presidente Maddalena Filippi ha aperto la cerimonia con i rispettivi saluti a tutte le persone presenti, in particolar modo agli studenti marchigiani, chiamati a rinnovare il loro impegno in circostanze tanto gravose e un'accurata relazione: "Il processo di ricostruzione della fiducia non sarà facile, non è sufficiente l'intervento del legislatore, ma è necessario il concorso di tutte le istituzioni, prima fra tutte l'Università. Luogo deputato alla formazione dei protagonisti della società di domani, luogo che già oggi deve orientare verso la difesa e il consolidamento della cultura".
Esponendo la relazione il Presidente Maddalena Filippi ha concluso "ringrazio tuttti i colleghi, il personale di segreteria, la dott.ssa Emanuela Gentilezza, tutti gli avvocati, gli interventi dei sindaci e per gli interventi che verranno a seguire". Un piccolo ricordo personale prima di concludere " quando ho partecipato alla cerimonia di inaugurazione della nuova scuola costruita ad Arquata ho provato ammirazione e speranza vedendo il grande striscione preparato dai ragazzi del paese con la scritta 'il coraggio non trema'. Con questa ammirazione e speranza dichiaro aperto l'Anno Giudiziario 2017 presso il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche".
Significativo anche l'intervento del Rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato: "in questa dimensione di comunità collaborativa che noi siamo qui è incoraggiante sapere che le università educano i giovani alla cittadinanza, agli ideali europei, all'etica pubblica, alla solidarietà cioè allo spirito di questa iniziativa. Vogliamo offrire un contributo concreto alla ricostruzione attraverso un supporto e sostegno scientifico. Un sapere accompagnato da reciprocità, elementi di cui abbiamo bisogno per crescere tutti. Proprio in questo senso l'iniziativa di oggi è significativa per il sentimento di empatia che attraversa tutti noi. Un'empatia così intensa e profonda che nonostante i disagi fa di noi una comunità vitale, che non si vuole arrendere, ma che vuole riprendere in mano il proprio futuro e io sono convinto che ce la faremo e ce la faremo tutti insieme"
A seguire sono intervenuti i sindaci delle diverse Comunità colpite dal sisma, rappresentando i loro territori, illustrando le difficili situazioni, non solo delle "macerie fisiche", ma soprattutto le macerie negli animi delle persone.
(Foto Ludovica Scatola)
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