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"In acque libere", via al progetto del Varnelli di Cingoli dedicato al nuoto: lo sport è inclusione

"In acque libere", via al progetto del Varnelli di Cingoli dedicato al nuoto: lo sport è inclusione

Mentre Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza affrontavano la cinque chilometri di fondo in acque libere ai mondiali di nuoto a Doha, dall’altra parte del mondo, mercoledì 7 febbraio 2024, a Macerata, nella piscina comunale, ha preso il via il progetto inclusivo "In Acque Libere" dell’Ipseoa 'Varnelli' di Cingoli.

Dieci incontri, da qui a maggio, grazie ai quali otto ragazzi e ragazze con disabilità potranno sperimentare l’attività in piscina, potenziare la sfera dell’autonomia e, ultimo ma non meno importante, divertirsi in acqua. Ad accompagnarli in questo percorso gli studenti e le studentesse della classe quarta indirizzo Accoglienza del Turismo, Sport e Benessere che, in ottica di didattica orientativa, seguiranno gli incontri in qualità di tutor e di osservatori. Tramite questa attività le alunne e gli alunni dell’indirizzo sportivo del Varnelli, sperimenteranno in prima persona cosa significa guidare, assistere e supportare, a livello sportivo e di accoglienza, i loro compagni con disabilità, mettendo alla prova le tante competenze acquisite nel percorso scolastico. Ad avviare all’attività sportiva i ragazzi e le ragazze con disabilità, la professionalità degli istruttori della società sportiva Centro Nuoto Macerata, partner della scuola in questo progetto.

Qual è l’obiettivo prioritario che “In acque libere” si propone di raggiungere? Offrire un'esperienza sportiva inclusiva, formativa e ricreativa agli studenti e alle studentesse dando loro l'opportunità di sviluppare le proprie potenzialità per divenire cittadini e cittadine attive e consapevoli.

La legge 104 e le linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità, insieme alle più recenti disposizioni normative, spingono la scuola ad un impegno quotidiano e attivo per rimuovere qualsiasi ostacolo che rappresenti un impedimento per l'esercizio di attività sportive, favorendo la partecipazione di tutte le ragazze e i ragazzi senza limitazioni. “In acque libere” nasce, infatti, dalla convinzione che lo sport rappresenti uno strumento efficace e potentissimo per lo sviluppo delle potenzialità individuali e delle competenze sociali in particolare per persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.

Ma perché tra tutte le attività sportive si è scelto proprio il nuoto? L'acqua facilita il movimento, stimola la muscolatura e offre un ambiente rilassante che riduce le tensioni psicologiche. Inoltre, il nuoto contribuisce al miglioramento della coordinazione, della respirazione e delle funzioni cardio-circolatorie. Allo stesso tempo contribuisce a rinforzare l'autostima e soprattutto potenzia il lavoro sull'autonomia.

"La società sportiva Centro Nuoto Macerata è sembrata da subito il partner giusto per raggiungere i risultati previsti dal progetto. si legge in una nota dell'Ipseoa Varnelli: da tempo al fianco dell'Associazione Sportiva e Culturale Anthropos, negli ultimi anni, si e distinta in special modo per quanto concerne lo sport delle persone sorde. Dopo aver organizzato diverse edizioni dei campionati italiani invernali e estivi di nuoto per la FSSI (Federazione Sport Sordi Italia), i tecnici della società maceratese sono stati cooptati ai massimi vertici federali. In particolar modo Franco Pallocchini, che ha seguito da vicino la progettazione di In acque libere, è attualmente consigliere Nazionale della FSSI e Mauro Antonini è da alcuni anni direttore tecnico della Nazionale di nuoto. Un punto di riferimento, quindi, nel settore dello sport integrato, una eccellenza nella provincia di Macerata che saprà guidare ragazzi e ragazze in un’esperienza altamente formativa".

Inclusione, interazione fra ragazzi e ragazze con disabilità e non in un contesto condiviso non formale ed extrascolastico, divertimento e scambio di competenze faranno sì che l’apprendimento diventi co-costruzione attiva delle conoscenze. In gruppo, i ragazzi e le ragazze metteranno in condivisione potenzialità, caratteristiche e abilità: 'In acque libere' sarà quindi una palestra di cittadinanza attiva in cui ognuno a suo modo si allenerà al rispetto delle regole, dei tempi e delle necessità dell’altro in un gioco di squadra rispettoso delle differenze e democratico

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