Generazioni connesse per un uso intelligente delle tecnologie digitali: incontro a Tolentino
Da alcuni anni ormai si parla del rapporto tra l’uomo e la tecnologia che oggi diventa sempre più complesso ed articolato. La grande Rete che connette ed avvicina riesce anche talvolta a modificare lo stile di vita, il modo di pensare ed influenza le scelte dei singoli e della collettività.
Di fronte, infatti, alle consistenti risorse e potenzialità che il mezzo tecnologico comporta, è necessario considerare che il rapporto con il dispositivo tecnologico può sfociare, in alcune occasioni ed in determinate personalità, in condotte disfunzionali, additive e compulsive. In alcuni casi, si manifesta un coinvolgimento totale della vita, specialmente tra i più giovani: i ragazzi che tramite lo smartphone non telefonano, ma aggiornano continuamente i vari profili Social, visionano video e postano foto, e sono totalmente immersi nella realtà virtuale, quasi come se il loro vero “essere” coincidesse in pratica, con l’essere on line. In alcune occasioni l’individuo sperimenta inoltre una vera e propria “sindrome da disconnessione” che porta la persona a esperire forti stati di disagio conseguenti all’impossibilità di connettersi alla rete o di utilizzare il proprio device tecnologico. Le dipendenze tecnologiche si caratterizzano per un rapporto patologico dell’individuo con i nuovi mezzi tecnologici, il cui continuo diffondersi ed evolversi stanno definendo l’emergere di nuove sindromi comportamentali e vissuti emotivi.
Tutte queste riflessioni saranno al centro di un incontro dibattito promosso dall’I.I.S. Filelfo di Tolentino con Emanuele Frontoni, professore di Informatica e di Computer Vision del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Questo primo appuntamento costituisce l’inizio di un percorso di prevenzione e sensibilizzazione che intende rivolgersi con un’attenzione particolare alle studentesse e agli studenti, ai docenti, ai genitori e alle famiglie.
Strutturare infatti, nelle scuole di ogni ordine e grado, interventi preventivi di sensibilizzazione e di contrasto ai fenomeni connessi all’uso di Internet, nelle sue potenzialità e rischi, al gioco d’azzardo e al cyberbullismo rappresenta una risposta fondamentale di fronte a un fenomeno in costante crescita e che vede sempre più spesso protagonisti i più giovani e il loro benessere psicologico.
Secondo Zygmunt Bauman la Rete ci permette di comunicare di più, sempre e dovunque permettendoci di superare il timore della solitudine. Ma le tecnologie informatiche e i media nascondono anche il pericolo di divenire nuovi strumenti di emarginazione sociale. Tra i tanti argomenti che il prof. Frontoni affronterà nel corso della serata verrà posta una particolare attenzione all’educazione dei più giovani ad un utilizzo responsabile e consapevole della rete, al potenziamento delle “life skills”, ovvero delle abilità e risorse individuali considerate “di vitale importanza” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (es. problem solving, decision making, empatia ecc.).
Questo primo incontro, a cui seguirà un secondo il 26 novembre dedicato alle studentesse e agli studenti del Filelfo, vuole gettare le basi per un importante lavoro sinergico che dovrà vedere il coinvolgimento e la collaborazione delle istituzioni scolastiche, degli studenti, dei docenti, dei genitori e della intera comunità.
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