Eleonora Caliri dona un suo quadro all’Università di Macerata: "Dipingo per esprimere le mie emozioni"
Meno di un mese fa discuteva la sua tesi dal titolo “Donne, arte e innovazione sociale: l'esperienza 'libere guerriere' della Global Thinking Foundation” al dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata. Subito dopo la proclamazione, la neo dottoressa aveva lasciato il suo messaggio forte e chiaro: “Dipingo per esprimere le mie emozioni e studio per poter lavorare ed emanciparmi”.
Con lo stesso spirito, Eleonora Caliri ha incontrato questa mattina il rettore dell’Ateneo maceratese John McCourt, per donare uno dei suoi quadri più espressivi e per raccontare la sua esperienza da artista. “Tengo a donare quest’opera, che ho intitolato ‘inclusione sociale, che rappresenta una società di persone in cui siamo tutti uguali, senza distinzioni”, ha spiegato durante la consegna della tela. Ad accompagnarla, i genitori e la docente tutor durante il percorso universitario Isabella Crespi.
“Emozioni su tela” è il titolo che Eleonora ha dato alla sua produzione artistica, una raccolta di quadri astratti in cui i colori vivaci sono il mezzo di espressione delle sue emozioni, che lei stessa ha affermato “posso trasferire su tela”.
Dalla gioia alla preoccupazione, dal dolore alla rabbia, proprio come uno dei quadri più accattivanti che ha tenuto a raccontare al rettore: “Ho una disabilità causata da un incidente avuto a otto anni, e per me questa è una cicatrice che non si può richiudere. In questo quadro è rappresentata proprio questa cicatrice, circondata dalla mia rabbia”.
L’opera di Eleonora è inserita anche nella “Galleria delle Libere Guerriere”, uno spazio dedicato alle artiste under 35 per esprimere la libertà di vivere e per contrastare il problema della violenza di genere. I suoi quadri sono esposti da Parigi a New York. Ma non solo, Eleonora con la sua arte tiene anche a mettere l’accento sull’inclusione sociale, affinché tutti possano essere compresi. Ha infine aggiunto “Ho moltissimi sogni, ma quello più grande è di poter fare della mia passione per la pittura un lavoro”.
Presto il suo dipinto “Inclusione sociale” verrà affisso in una sede dell’Ateneo e per l’autunno è prevista un’esposizione dei suoi quadri in uno dei palazzi dell’Università.
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