L’Università di Macerata arricchisce i propri programmi a doppio titolo di laurea grazie all’accordo con l’Università Europea Viadrina di Francoforte.
Quest’ultima accoglierà gli studenti e le studentesse della laurea magistrale in International Relations (LM-52), curriculum relazioni economiche internazionali dell’Ateneo maceratese. Gli iscritti al primo anno possono infatti candidarsi al programma a doppio titolo e trascorrere così il secondo anno del loro corso presso l’Università partner, ottenendo, oltre alla laurea magistrale maceratese, anche quella in Amministrazione aziendale internazionale dell’Università tedesca.
Grazie a una rete di accordi internazionali, l’Ateneo maceratese permette a tutti i propri studenti di entrare in possesso, tramite bandi che offrono anche sostegni economici, di titoli di studio doppi o multipli validi sia in Italia che nei paesi dell’Ateneo partner. In particolare, sono attivi diversi accordi con università francesi per i corsi di laurea in giurisprudenza, economia internazionale, lingue e scienze filosofiche.
L’Università Europea Viadrina, è stata fondata nel 199, si trova vicino Berlino e ospita studenti e studentesse da più di 100 paesi, indice di una forte vocazione multiculturale.
«Con Dante bisogna fare i conti e se i vostri insegnanti vi invitano a misurarvi con uno dei più grandi geni dell’umanità è perché vi vogliono bene e vi stimano». L’altra mattina, all’auditorium del Liceo “Da Vinci” di Civitanova Marche, Davide Rondoni, poeta, critico letterario e autore televisivo, ha esordito così davanti a duecento studenti di tutte le scuole superiori della città, che avevano raccolto l’invito dell’Associazione Dantesca Civitanovese.
E partendo dalla "selva oscura", il poeta ha fatto capire l’attualità di uno che ha scritto la Commedia settecento anni fa. «Con la “selva” – ha spiegato Rondoni – Dante ci vuol dire che quando si cresce ci si accorge che la vita è un rischio; non accettarlo significa vivere in modo banale, dimenticando i propri desideri».
Per Rondoni, Dante ci dice che si deve imparare a vivere, e che per farlo occorre scegliere una buona compagnia di amici e di maestri. I social e la televisione, a cui tutti fanno ricorso, non sono la risposta.
«Nella Commedia, Dante si sceglie bene guide e compagni di viaggio – ha ricordato Rondoni – come se li era scelti in vita. Uno dei suoi maestri nella vita reale era stato Brunetto Latini, che poi lui metterà all’inferno, fra i sodomiti. Ma Dante non vuol togliere nulla alla figura di Brunetto, perché è convinto che un uomo non possa essere ridotto ai suoi peccati».
Rondoni, grazie anche alle domande dei ragazzi, ha passato in rassegna vari personaggi della prima cantica: Virgilio («un vero maestro, che al momento opportuno, consapevole dei suoi limiti, si fa indietro e lascia Dante»), Paolo e Francesca («due che si fanno guidare da un libro, come voi, quando pensate di imparare che cos’è l’amore dai social o dai programmi televisivi»), gli ignavi («perseguire il quieto vivere è un errore, perché così i colpi della vita si esauriscono in una bolla di sapone che poi svanisce; voi invece dovete impegnarvi con la vostra vita»), fino allo sprofondo dell’inferno.
«Laggiù – ha osservato – nella parte più cupa dell’inferno dantesco non ci sono fuoco e fiamme, c’è il gelo, c’è un lago ghiacciato. Quando ti senti freddo, è allora che tocchi l’inferno. L’intelligenza è fredda e per questo non basta per vivere: occorre l’affectus, cioè l’amore, la volontà di vivere».
Prima di congedarsi, Rondoni ha messo in guardia ancora una volta dai cattivi maestri, «da coloro che diseducano il vostro gusto e vi allontanano dal bello, da chi vi dice che dovete cercare il vostro equilibrio in voi stessi, che dovete fare da soli. La legge della vita è la relazione, non il guardarsi allo specchio: il narcisismo è sterile, solo dalla relazione può nascere qualcosa».
All’incontro era presente anche l’assessore Barbara Capponi, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e dei Teatri di Civitanova che hanno reso possibile il progetto. Il prossimo appuntamento sarà per il prossimo febbraio, con lo scrittore Daniele Mencarelli.
Roberto Canullo, professore ordinario di Ecologia vegetale e Botanica applicata, è il nuovo Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino per i prossimi quattro anni. Direttore Vicario sarà Matteo Cerquetella, professore associato in Clinica medica veterinaria.“E’ per me un grande onore – ha affermato il professor Canullo – essere stato scelto per guidare la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam. Sarà mia intenzione, nel corso del mandato, proseguire lungo la strada tracciata dai quattro “pillars” di sviluppo che caratterizzano la nostra Scuola e che sono sostenibilità ambientale, salute umana, salute animale e nutrizione, tematiche sulle quali tra l’altro sono stati già ottenuti importanti risultati. Contribuiremo agli obiettivi strategici dell'Ateneo nelle sue missioni, partendo dalla ricerca e dalla didattica, perseguendo il consolidamento di quanto raggiunto ed una più marcata qualificazione della Scuola, attraverso una crescente condivisione di buone pratiche, obiettivi ed azioni”.L’intera comunità universitaria di Unicam si congratula con il prof. Canullo e gli augura buon lavoro.
Tornano a riunirsi a Pechino gli Istituti Confucio di tutto il mondo dopo il lungo stop della pandemia. A rappresentare l’Istituto maceratese alla Conferenza mondiale di lingua cinese organizzata dal Ministero dell'Educazione della Repubblica Popolare Cinese dal 6 al 9 dicembre sono stati i direttori Giorgio Trentin e Jia Xinqi. “Si tratta – spiega Trentin - di una manifestazione imponente, su cui il governo centrale investe moltissime risorse in termini di organizzazione e visibilità mediatica e rappresenta un'importante occasione di incontro e confronto che riunisce duemila delegati di centinaia di università e altre realtà accademiche”.
Al termine delle giornate, si è svolta anche la riunione tra la Normal University di Pechino, rappresentata dal suo vicepresidente Zhou Zuoyu, e gli Atenei partner per gli Istituti e le Classi Confucio: Macerata per l’Italia, insieme a quelli di Stati Uniti, Inghilterra, Canada e Norvegia.
“Il nostro era l’unico Istituto modello e ci hanno dedicato grandissima attenzione – racconta il direttore Trentin -. Abbiamo presentato il nostro lavoro, che è stato accolto molto positivamente come esempio per lo sviluppo di scambi internazionali. Ci hanno chiesto il permesso di utilizzare le riprese del nostro Capodanno Cinese per mostrare il livello di collaborazione internazionale. E sono rimasti contentissimi alla notizia che il nostro rettore si recherà da loro in visita il prossimo aprile”.
Sono state confermate le attività di collaborazione e la vicinanza tra i due atenei che si traducono ogni anno nelle numerose attività di insegnamento della lingua cinese nelle scuole di vario ordine e grado, nell’organizzazione congiunta di summer school, nella collaborazione per la realizzazione di attività di ricerca. “Abbiamo avuto altri incontri con i colleghi della Normal – prosegue Trentin -, in particolare con quelli del dipartimento di filosofia da cui vengono le decine di studenti che da anni vengono per frequentare la scuola estiva sulla cultura e la civiltà occidentali”. La delegazione maceratese ha incontrato anche studenti e studentesse attualmente residenti in Cina per studio e lavoro.
Alla fine dei conti, servono 300mila euro per salvare il destino del Liceo Giacomo Leopardi, che il prossimo anno scolastico rischia di dover dire parecchi no a chi vorrà iscriversi. È il succo di quanto emerso dall'assemblea pubblica indetta dal sindaco di Recanati Antonio Bravi per cercare di trovare una soluzione alla mancanza di spazio di Palazzo Venieri, edificio quattrocentesco in centro città e una delle due attuali sedi dell'istituto scolastico insieme a quella di via Aldo Moro.
Attualmente cinque classi sono ospitate temporaneamente alla scuola media Patrizi in via Aldo Moro, e dopo le vacanze natalizie dovrebbero essere spostate all'istituto Bonifazi per arrivare alla fine dell'anno scolastico. Data la norma secondo cui in mancanza di posti non si debbano accettare iscrizioni, oltre al disagio per chi oggi viene sballottato da una parte all'altra della città di aggiunge la triste prospettiva di dover rinunciare a nuovi ragazzi e ragazze nel 2024.
"L'aumento di iscrizioni dovrebbe essere solo una cosa da celebrare - ha detto il primo cittadino - e non essere un problema". Presenti, tra le decine di partecipanti all'incontro, anche il vice Scorcelli, gli assessori Soccio e Nicolini, la dirigente scolastica Marcantonelli, il neonato Comitato a Sostegno del Liceo e Michele Casali, ad del Gruppo Editoriale Eli. Grande assente la Provincia, che pure ha la competenza in materia di edilizia scolastica.
Il piano da qui a tre anni, così come riferito dalla presidente del consiglio d'istituto, è svolgere i lavori di ristrutturazione presso l'ex-convento di Santo Stefano già in programma - circa 7 milioni di euro dal fondo per il terremoto - al termine dei quali un intero indirizzo del Liceo sarà trasferito nei rinnovati locali, insieme agli studenti dell'istituto Bonifazi.
Nel mentre, però, mancano i finanziamenti per affittare una struttura che funzioni ora da succursale, e in questo senso la Provincia avrebbe espresso esplicitamente una richiesta di aiuto economico ai privati. Dai sopralluoghi sul territorio, iniziati lo scorso marzo, sono emerse sostanzialmente due soluzioni: l'edificio scolastico sito in zona Squartabue, potenzialmente pronto all'uso ma scomodo sotto il profilo del trasporto pubblico, oppure l'ex-Agenzia delle Entrate in via Mattei, opzione migliore anche per la scuola data la posizione strategica.
In quest'ultimo caso, l'affare sembrava chiuso all'ultimo incontro con tutte le parti in causa avvenuto il 7 luglio: "Mancava solo la sottoscrizione del contratto di locazione con i proprietari, poi tutto si è interrotto per motivi finanziari", ha raccontato il sindaco Bravi. Nello specifico, sarebbero in ballo circa 100mila euro per lavoro di adeguamento più 70mila euro annui di canone. "Il Comune - ha specificato il primo cittadino - purtroppo non può metterci i soldi: sarebbe come rifare l'asfalto di una strada di competenza provinciale". Per ora gli studenti "in eccedenza" sono 150 e le iscrizioni per l'anno scolastico 2024/2025 cominciano ad arrivare.
Il rettore dell'Università di Camerino Graziano Leoni ha ricevuto nel pomeriggio di oggi in rettorato la prefetta di Macerata Isabella Fusiello. Un incontro cordiale nel corso del quale il rettore, dopo aver dato il benvenuto alla dottoressa Fusiello nella provincia di Macerata e in Ateneo, ha illustrato le principali peculiarità dell'Università di Camerino, nonché nuove progettualità ed iniziative che si potrebbero realizzare in collaborazione, per poi accompagnarla a visitare due eccellenze dell'Ateneo, il centro di ricerca ChIP ed il laboratorio integrato sui nuovi materiali Marlic.
Il rettore e la prefetta si sono soffermati anche di fronte al palazzo ducale, simbolo della storia dell'Ateneo, reso inagibile dagli eventi sismici del 2016. Nel ringraziare per l'accoglienza, la prefetta si è dimostrata molto interessata alle iniziative e alle attività promosse dall'Ateneo.
Il 16 dicembre alle ore 21,00 al teatro “Lauro Rossi” di Macerata, in collaborazione con l’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Sandro Parcaroli, il liceo scientifico “G. Galilei” accoglierà la cittadinanza alla serata di gala del Centenario dalla fondazione dell’Istituto. Presenterà l’evento la speaker radiofonica e giornalista, Giusi Minnozzi, di Multiradio.
L’orchestra sinfonica delle Scuole Marchigiane “Eroica”, diretta da Luca Maria Testa, allieterà il pubblico con brani prestigiosi di W.A. Mozart e di F. Schubert, con l’intervento della pianista solista Roberta Ciampechini, musicista d’eccezione e dirigente scolastico del liceo.
L’evento rappresenta la conclusione di una serie di iniziative, avviatesi dal primo aprile 2023, di successo per ampia partecipazione di pubblico, al cospetto di ospiti illustri, per lo più ex docenti e/o studenti di ieri, coadiuvati da studenti di oggi, preparati e collaborativi, e da docenti che hanno messo in gioco la loro professionalità per la buona riuscita delle numerose giornate di cultura nel segno del centenario.
La dirigente scolastica Roberta Ciampechini, generosa animatrice di ciascuna delle giornate dedicate ai festeggiamenti dell’anno 100 del Galilei, è lieta di incontrare quanti vorranno aderire alla serata di gala. L’evento, gratuito, richiede prenota-zione mediante piattaforma digitale eventribe al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/771584428797?aff=oddtdtcreator
Grazie a un finanziamento ottenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca che ha utilizzato le risorse messe a disposizione dalla Commissione Europea nel programma Next Generation Eu, l’Università di Camerino ha attivato il progetto di ricerca “ESCOP4Green (Enhancing Sustainable Consuption and Production for the Green transition)” dedicato alla sostenibilità.
Il gruppo di ricerca composto da 40 ricercatori di 12 nazioni, avvalendosi di interviste e dati statistici elaborati nel corso di un anno, ha pubblicato un report che analizza in qual misura produttori e consumatori siano favorevoli oppure conoscano l’importanza dello sviluppo sostenibile posto alla base dell’Agenda Onu 2030.
I ricercatori di area giuridica ed economica hanno analizzato le leggi adottate in Europa e in altre aree del mondo per individuare buone pratiche, ma anche fallimenti e problemi posti dalla transizione ecologica. I ricercatori di area scientifica, guidati dalla professoressa Sandra Pucciarelli, hanno, invece, sviluppato uno studio sulla trasformazione in chiave eco-sostenibile delle acque utilizzate nei distretti della carta.
Lo studio pubblicato in lingua italiana e in lingua inglese in linea con le regole dell’open science è consultabile gratuitamente sul sito del progetto (https://escop4green.unicam.it/it) ed è stato oggetto di presentazione durante la International Conference sulla Green Economy svoltasi a Vienna nella magnifica cornice del Palazzo di Schönbrunn e in una conferenza promossa da IFEL presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Nei volumi curati dalla professoressa Lucia Ruggeri, direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto civile e dall’assegnista di ricerca Karina Zabrodina unitamente alla dottoranda Adele Emilia Caterini, un rilevante spazio è dedicato alla giustizia climatica con un esame delle principali decisioni rese dalle Corti di vari Paesi contro le violazioni da parte di Governi e Pubbliche Autorità degli obblighi di decarbonizzazione.
Il tema della giustizia climatica è stato oggetto di un seminario svolto presso lo Studio legale Adler di Vienna con interventi dei dottorandi Unicam Giovanna Di Benedetto, Elisabetta Ceroni, Ari Ferra Jr. e Gianna Giardini, inserita nel dottorato nazionale sulla sostenibilità dello IUSS Pavia, dottorato cui aderisce anche l’Università di Camerino.
La ricerca di durata biennale coinvolge numerosi Comuni non solo italiani, Associazioni dei consumatori e ambientaliste, ma anche imprese impegnate nella transizione ecologica.
Nel corso dei giorni 4 e 7 dicembre, l'Auditorium dell'Iis Matteo Ricci di Macerata è stato il palcoscenico di un importante progetto rivolto alle classi terze, quarte e quinte. Il progetto, intitolato "Io non ho paura... conto su di me", volto a sensibilizzare gli studenti sui temi della difesa personale contro la violenza.
Il progetto ha preso avvio con una serie di incontri guidati dalle dottoresse Francesca Pigliapoco ed Elisa Giusti, psicologhe del Centro antiviolenza della cooperativa sociale "Il Faro" di Macerata.
Le esperte hanno illustrato agli studenti le attività svolte nel territorio, i servizi messi a disposizione e le modalità di contatto del Centro, ponendo l'accento sulle problematiche connesse alla violenza in tutte le sue forme.
Il dibattito è stato innescato dal tragico evento che ha portato all’uccisione della giovane Giulia Cecchettin, vittima di un atroce delitto commesso dal suo ex fidanzato. Questo drammatico episodio è servito da spunto per un'attenta riflessione. Le psicologhe hanno adottato un approccio partecipativo che ha favorito una discussione aperta e profonda.
Le psicologhe, dopo aver presentato le diverse forme di violenza di genere, hanno suddiviso i ragazzi in due gruppi, dando loro la possibilità di esprimere la propria opinione e di riflettere sull'accaduto dal punto di vista di Giulia, per un gruppo, e di Filippo per l'altro.
Gli studenti, soprattutto delle quarte e delle quinte sono stati particolarmente attenti e partecipativi. Nei giorni successivi l'argomento è stato trattato in classe e tutti gli insegnanti e gli alunni hanno restituito dei feedback costruttivi e riflessioni mature.
Il progetto proseguirà nelle prossime settimane con incontri di carattere pratico, orientati a sensibilizzare le ragazze e i ragazzi all’adozione dei comportamenti più adeguati al fine di difendersi in tutte quelle situazioni che possono contenere elementi di potenziale violenza.
L’iniziativa rappresenta una significativa opportunità di crescita e consapevolezza per i nostri giovani che, nell'ambito della società sempre più complessa in cui ci troviamo a vivere, sono chiamati a cogliere le opportunità che si presentano, ma anche, allo stesso tempo, a sapersi difendere dai rischi che si possono correre.
“La trattazione di questi temi tanto attuali, quanto cruciali è un aspetto fondamentale nell'educazione odierna”- afferma la dirigente Scolastica Rita Emiliozzi- ”e la missione della scuola non può non estendersi alla formazione di individui risolti ed emotivamente maturi, pronti ad affrontare le fragilità e a reagire in modo non disfunzionale agli ostacoli e alle frustrazioni, che inevitabilmente accadono nel percorso della vita e nel mondo reale".
"Nel contempo, è fondamentale imparare a intercettare segnali predittivi o prodromici delle più svariate forme di violenza". Aggiunge anche “quanto sia importante realizzare una rete costante con Enti, associazioni e Istituzioni per sensibilizzare gli studenti, i quali, già possiedono una grande bellezza interiore, che, se adeguatamente sollecitata, viene immediatamente alla luce. Necessario sarebbe, non da ultimo, coinvolgere le famiglie in modo che, per il loro primario compito educativo, si attui una autentica, coerente e proficua alleanza con la scuola verso direttrici comuni”.
Il prossimo anno scolastico, 2024-2025, vedrà una nuova proposta didattica per le ragazze e i ragazzi che sceglieranno l’Ite “Gentili” di Macerata: il progetto “Digital Economy” all’interno del percorso SIA (Sistemi Informativi Aziendali).
La dirigente scolastica Alessandra Gattari e il team del dipartimento di Informatica, in occasione degli Open Day, presentano il nuovo corso che prevede innovativi moduli quali la progettazione e realizzazione di siti WEB ed APP con riferimento particolare all’e-commerce, nonché la possibilità di approfondire ricerche sulla robotica, IoT (dispositivi connessi, dotati di sensori che consentono di trasmettere e ricevere dati, da e verso altri sistemi), Big Data, prototipazione in 2D e 3D, cripto valute e smart contract, privacy, sicurezza informatica e le strette relazioni di queste ultime con l’area del Diritto, tra le quali l’informatica forense.
La connessione tra Informatica ed Economia Aziendale prevede la realizzazione della “contabilità in digitale” in un’ottica di sostenibilità con il disuso della carta. Il Progetto “Digital economy” propone anche il conseguimento di una serie di certificazioni informatiche quali Icdl Full Standard, IT Security, Web Editing, Information Literacy e Google Digital Training.
“Un progetto elaborato per rispondere a una concreta esigenza dei futuri esperti dell’economia digitale che opereranno in un ambito in cui senza queste conoscenze e competenze è alto il rischio di rimanere fuori dai giochi” – si legge in una nota dell’istituto. “Una preziosa opportunità all’interno di un quadro generale già ricco e variegato “.
Un ateneo che vale per otto, superando i confini nazionali per abbracciare l’Europa, con nuove strade che si aprono per studenti, docenti e ricercatori. Sta entrando nel vivo la “European Reform University Alliance”, l’alleanza che lega l’Università di Macerata, unica nel territorio marchigiano, ad altre sette di Francia, Germania, Polonia, Spagna, Grecia, Bulgaria e Lituania. Si è concluso in questi giorni l’incontro di avvio tra le istituzioni partner, che hanno portato all’Università di Las Palmas a Gran Canaria oltre 120 partecipanti fra rettori, delegati, professori, personale amministrativo e studenti.
Soddisfatto il rettore John McCourt: “Si apre un percorso ricco e promettente per l’Università di Macerata. Questa forte e vasta rete di relazioni europee, attraverso la condivisione di buone pratiche, offrirà opportunità importanti a tutta la comunità del nostro Ateneo, consentendoci di rafforzare il nostro operato per migliorare e diversificare la didattica, espandere e focalizzare la ricerca, rafforzare l’importantissimo lavoro della Terza missione con un impatto incisivo sul territorio”.
Hanno preso parte alla rappresentanza maceratese anche le delegate per la progettazione europea Jessica Piccinini e alle relazioni internazionali Benedetta Barbisan: “Con il finanziamento alle Università europee come Erua – spiega quest’ultima -, la Commissione europea intende rivoluzionare lo scenario dell’alta formazione in tutto il continente. I progetti di queste alleanze, dunque, non sono ordinari progetti scientifici o didattici, ma si caratterizzano per la loro elevata portata trasformativa. Per il nostro ateneo, che è capofila insieme all’Università di Parigi 8, la sfida è concorrere con le altre sette per costruire una vera alleanza”.
Grazie a questa adesione, “la missione dell’Università di Macerata di diventare un’università europea a tutti gli effetti avrà una forte spinta – prosegue il rettore -. I benefici per i nostri studenti saranno molteplici. Di fatto, chi si iscrive oggi a Macerata si iscrive contemporaneamente a otto università europee. Ci saranno molti scambi, la creazione anche di un campus virtuale, un lavoro congiunto di rafforzamento della nostra didattica e della nostra ricerca. Insieme creiamo una massa critica collocata in otto sedi europee a servizio del nostro e di tutti gli atenei coinvolti. Adesso tocca a tutti noi, professori, studenti e alle studentesse, personale tecnico amministrativo e bibliotecario, impegnarci per far volare il progetto e per far crescere la nostra Università”.
Domani, 13 dicembre, alle 21 al Teatro Lauro Rossi l’UniMc Orchestra, formazione cameristica frutto della collaborazione tra Università di Macerata e Associazione Ut-Re-Mi, accompagnerà i pianisti Ramin Bahrami, considerato dalla critica tedesca “un mago del suono, un poeta della tastiera”, e Adamo Angeletti nella serata “Universo Bachiano”, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Marche e del Comune di Macerata. Saranno proposte pagine del repertorio bachiano che comprende brani solistici, un concerto per pianoforte e orchestra per poi concludere con due concerti per due pianoforti e orchestra d’archi.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria dei teatri in piazza Mazzini 10, la sera stessa a teatro e su vivaticket.com. Ramin Bahrami affronta la monumentale produzione tastieristica di Bach con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane, che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.
Adamo Angeletti, come solista, camerista, pianista accompagnatore, si è esibito per molti teatri e associazioni concertistiche in Italia, Polonia, Austria, Cina, Germania. Il suo talento e la sua dedizione alla musica lo hanno reso uno dei principali pianisti della sua generazione. Ha contribuito come pianista e Korrepetitor a diverse prime assolute di opere teatrali come “Il Gabbiano e il Mare”, “Il Principe della Differenziata” e “Mal di Terra”. Da molti anni, è maestro collaboratore per il Macerata Opera Festival ed è presidente della Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio di Macerata.
La UniMc Orchestra è nata quest’anno dall’accordo tra l'Associazione Ut-Re-Mi e l'Università di Macerata nell’ambito di un progetto complessivo che comprende anche il coro dell’Ateneo diretto dallo stesso Angeletti e volto a fornire agli studenti la possibilità di coltivare le proprie passioni oltre lo studio, come la musica. Questa nuova realtà subentra all’orchestra Lino Liviabella ed è composta da giovani musicisti guidati da Matteo Torresetti. La collaborazione ha l’obiettivo di instaurare un rapporto sempre più ricco con il territorio per diventare un fattore di sviluppo per tutta la comunità.
Nel pomeriggio di sabato 16 dicembre, con inizio alle ore 16:00, presso Palazzo Castelli, in via Pontoni, 5 a Camerino, il Circolo fotografico "Progetto Immagine" di Camerino e il corso di laurea Unicam in "Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali", di cui è responsabile il professor Andrea Catorci, daranno vita ad un pomeriggio dedicato alla fotografia naturalistica, di viaggio e legata ai temi della street photography.
Si tratta di un incontro annuale denominato 'Fotografia a Palazzo', giunto alla terza edizione e dedicato alla divulgazione e condivisione del senso della bellezza esplorato mediante la fotografia e l'utilizzo delle sue tecniche. I relatori, soci del circolo, presenteranno un tema, un racconto fotografico, mediante l'esposizione e la proiezione delle proprie fotografie. Non soltanto, quindi, una mostra fotografica, ma un momento di condivisione di esperienze ed emozioni dei soci del circolo.
Sarà ospite Saverio Barchiesi, fotografo naturalista di Jesi che, mediante videoproiezioni e storytelling, racconterà "La mia Natura". L'iniziativa, aperta alla cittadinanza, alle studentesse e agli studenti Unicam e a quanti interessati dagli argomenti, rappresenta un ulteriore momento del percorso condiviso tra Unicam ed il Circolo fotografico che ha come finalità lo sviluppo di una maggiore consapevolezza del ruolo della bellezza, ed in questo campo della fotografia come testimonial della bellezza, nella vita di ognuno di noi.
"Si tratta di un elemento estremamente importante - ha sottolineato il professor Catorci - anche per le studentesse e gli studenti di materie naturalistiche ed ambientali che trovano nel senso della bellezza una delle motivazioni centrali per il completamento della loro formazione culturale e scientifica. Ecco, dunque, il motivo della partecipazione attiva del corso di laurea Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali a queste iniziative".
Proseguono le iniziative Unicam volte al benessere del personale dell'ateneo. È stata appena avviata, infatti, la campagna di screening gratuito promossa dal CUG-Comitato Unico di Garanzia, in collaborazione con l’Ufficio Sicurezza, Logistica e Patrimonio, dedicata al personale dell’Ateneo che ha già compiuto 50 anni.
Il progetto, che è appena iniziato con lo screening dedicato al personale tecnico e amministrativo, comprenderà esami del sangue che prevedono anche la valutazione di alcuni parametri di prevenzione per il genere femminile e per quello maschile, l’esecuzione di elettrocardiogramma e la valutazione del rischio cardiovascolare.
"Abbiamo fortemente voluto avviare questo progetto - ha sottolineato la professoressa Stefania Silvi, Presidente del Cug Unicam – con l’obiettivo di incoraggiare e promuovere la tutela della salute per il benessere della persona e di tutta la comunità, obiettivo strategico da tempo perseguito dall'Ateneo e previsto anche all’interno del Piano delle 'Azioni Positive-PAP'. Iniziamo con il personale tecnico e amministrativo con 162 persone potenzialmente coinvolte: ricordo che l’adesione è volontaria e gratuita, e nel nuovo anno, poi, la campagna sarà aperta anche al personale docente".
"Ringrazio il Comitato Unico di Garanzia - ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni - per tutte le iniziative che sta proponendo e portando avanti con impegno e dedizione. Lo screening è una di queste e va proprio nella direzione della cura e del benessere della persona, dal momento che è anche tutelando la salute personale che si può generare benessere e motivazione lavorativa, incrementando soddisfazione e risultati. Mi auguro, quindi, la più ampia partecipazione possibile".
Le analisi verranno effettuate presso il Polo Diagnostico Biemme Villalba nella sede di Castelraimondo e la visita medica con valutazione dei risultati delle analisi del sangue, l'esecuzione dell'elettrocardiogramma e il calcolo del rischio cardiovascolare saranno effettuati dal medico competente, Fabrizio Zannoni, presso l’ambulatorio medico di Unicam.
Presentato nella biblioteca dell’IIS “Garibaldi” il volume Il secolo mobile. Storia dell’immigrazione illegale in Europa. L’incontro fa parte del ciclo di appuntamenti sul tema Cambiamenti climatici, migrazioni e cittadinanza:.
Dopo i saluti da parte della dirigente scolastica Maria Antonella Angerilli, sono intervenuti il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court, l’autore Gabriele Del Grande, la professoressa Lina Caraceni (Unimc), Vito Fiorino, il soccorritore dei naufraghi a Lampedusa (che ha anche incontrato gli studenti della scuola) e i docenti dell’Istituto Agrario Grazia Di Petta e Mirko Grasso (responsabile della biblioteca). I temi dell’incontro sono stati il fenomeno migratorio e l’emergenza climatica che induce ogni anno milioni di persone ad abbandonare i rispettivi Paesi d’origine.
Il ciclo di incontri vuole riflettere sul legame tra ambiente e cittadinanza visto in una prospettiva storica e nella dimensione attuale. Il prossimo appuntamento, previsto a febbraio sarà sul libro Attraverso i tuoi occhi. Cronache dalle migrazioni di Angela Caponnetto, con interventi dell’autrice e delle professoresse dell’Istituto Agrario, Grazia Di Petta e Paola De Laurentiis.
L’iniziativa Ambiente, cittadinanza, identità è organizzata dalla Biblioteca scolastica e vanta numerosi patrocini: Università di Macerata, Comitato 3 Ottobre, Macerata Racconta, Università della Terza Età di Macerata, Associazione Culturale “Le Casette”, FAI di Macerata.
Microplastiche, rifiuti, ma anche erbe officinali e piante, sono tanti gli argomenti trattati nel corso dell’anno scolastico dagli studenti, nell’ambito del programma Eco-Schools 2023, il progetto di educazione ambientale della Fee, che partendo dalla scuola si estende a tutta la comunità e confluisce nell’assegnazione delle Bandiere Verdi per i lavori virtuosi realizzati.
Questa mattina, nella Sala del Consiglio comunale, il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore Barbara Capponi (Servizi educativi e formativi) hanno ricevuto una rappresentanza delle classi per la consegna ufficiale dei vessilli ambientali.
In apertura di cerimonia, gli amministratori hanno voluto condividere con i ragazzi il ricordo del professor Camillo Nardini, scomparso qualche mese fa, per tanti anni rappresentante regionale della Fee.
“È importante avervi qui con noi e condividere la cerimonia ufficiale di riconoscimento per le Bandiere Verdi – ha detto l’assessore Capponi nel dare il benvenuto alle classi -. Avete lavorato con solerzia a queste tematiche ambientali e a conclusione del vostro impegno avete ottenuto un prestigioso riconoscimento. Lavorando su questi progetti legati all’ambiente potete ora avere maggiore consapevolezza ed essere ancor di più portatori di buone pratiche”.
Il sindaco Ciarapica ha sottolineato la valenza dei progetti portati avanti dalle scuole anche ai fini dell’ottenimento della Bandiera Blu. “Complimenti a voi ragazzi e ai vostri insegnanti per le 18 certificazioni ottenute che danno lustro alla nostra città – ha detto il primo cittadino. Civitanova è tra le località che in questi anni hanno ottenuto il maggior numero di certificazioni e questo è possibile grazie al contributo di tutti, amministratori, cittadini e anche di voi studenti. Ci teniamo molto a ricevervi qui, perché il Comune è anche la vostra casa. Congratulazioni a tutti”.
In sala erano presenti alunni e docenti dell’ISC Sant'Agostino (Scuola Primaria e Secondaria Ungaretti), ISC Via Tacito (scuola primaria San Marone e Santa Maria Apparente, secondaria Mestica), ISC Via Regina Elena (primaria Don Milani), ISC Via Ugo Bassi (infanzia Ciro Menotti e secondaria A. Caro), Liceo Stella Maris e IIS Bonifazi.
Gli studenti delle classi 3A e 3B dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno visitato, nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento la “Cucine Lube” di Treia, eccellenza del manifatturiero nel maceratese; accompagnati dai docenti Pamela Principi, Barbara Salomoni e Cristian Bureca.
I giovani dell’Ite sono stati accolti dal responsabile Mirko Giardetti che ha presentato l’azienda raccontandone la storia, l’evoluzione e la missione che la stessa si propone nel campo dell’arredamento delle cucine; successivamente si è svolto il tour che ha permesso di conoscere i processi produttivi e la logistica della imponente catena di realizzazione dei manufatti; l’esperienza si è conclusa con la visita allo show room dell’azienda. Non sono mancate le domande da parte dei ragazzi e dei docenti che hanno aperto la strada ad un interessante dibattito con il personale a disposizione della visita studentesca.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari, nel ringraziare la prestigiosa azienda, ha evidenziato che "queste esperienze permettono di rendere concreto il rapporto tra scuola ed enti del territorio, forniscono un riscontro fattuale che traduce la teoria in prassi, orientando anche il percorso formativo delle studentesse e degli studenti in modo da avere un orizzonte sempre più consapevole riguardo la propria realizzazione umana e professionale".
Digitalizzazione, laboratori artistici, laboratori Stem e potenziamento delle materie fondamentali e di indirizzo: questa è la formula adottata dall’IIS “Matteo Ricci” di Macerata per rendere l’attività formativa ancora più coinvolgente, adeguata ai tempi e rispondente alle esigenze degli alunni.
Un presidio educativo importante il “Ricci” lo è stato da sempre, sin dai tempi della sua fondazione, il 1911. E oggi, più di un secolo dopo, la scuola con i suoi 1200 studenti circa, è un vero e proprio punto di riferimento per il territorio maceratese.
La sua offerta formativa si declina in tre indirizzi principali, che si traducono in cinque diverse opportunità. Il Liceo delle Scienze Umane, con le sue due opzioni: classica ed Economico Sociale. L’Istituto Tecnico Chimica - Materiali e Biotecnologie, che a partire dal terzo anno offre la possibilità di scegliere tra percorsi Sanitario e Ambientale. L’Istituto Tecnico Turismo, in cui oltre agli insegnamenti di carattere aziendale ed economico, si studiano ben tre lingue straniere.
A tal proposito, la scuola aprirà le sue porte dando il via agli Open Day di dicembre e gennaio, nella sede di via Di Pietro 12 a Macerata, secondo il seguente calendario.
Sabato 17 dicembre 2023 - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30; sabato 13 gennaio 2024 - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19.00.
Domenica 14 gennaio 2024 - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30; sabato 20 Gennaio 2024 - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19.00; domenica 21 gennaio 2024 - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30;sabato 27 e 28 gennaio 2024 - supporto alle iscrizioni dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Per le iscrizioni ai laboratori: visitare il sito https://www.iismatteoricci.edu.it/ e fare clic sul banner grande in alto
“L’apprezzamento con cui il nostro Istituto è conosciuto in tutta la provincia - afferma la dirigente scolastica Rita Emiliozzi - ci rende davvero orgogliosi. Segno del lavoro svolto in questi anni per continuare a offrire agli studenti un luogo di apprendimento sicuro e coinvolgente, che tiene insieme rigore culturale e innovazione metodologica. Questo fa della nostra scuola il luogo ideale dove maturare le competenze adatte ad affrontare con successo sia il proseguimento degli studi che il mondo del lavoro”.
A proposito di attenzione educativa, sfruttando le risorse del Pnrr, la scuola ha attivato un articolato piano di supporto agli studenti, iniziato già ai primi di settembre con una serie di incontri per avvicinare gradualmente gli alunni delle classi prime alle novità delle superiori, per poi proseguire in questi giorni con attività di orientamento e mentoring gestite da psicologi professionisti.
La scuola promuove una missione educativa chiara, arricchita dalla possibilità di utilizzare le più moderne risorse tecnologiche. Grazie ai fondi del Piano Scuola 4.0, infatti, sono stati acquistati strumenti per potenziare le classi e i laboratori, come le lavagne interattive digitali presenti in ogni aula, un elevato numero di computer a disposizione degli studenti, sofisticate attrezzature per la realtà virtuale e la realtà aumentata, nonché tutta una serie di apparecchiature innovative per le lingue e per la didattica Stem, come i microscopi di ultima generazione.
Un fiore all’occhiello dell’Istituto è sicuramente il suo ruolo di capofila nazionale della Rete Biotech, un network di più di 30 istituti, distribuiti in tutto il Paese, all'avanguardia nell'insegnamento delle discipline Stem. A tal proposito, la scuola parteciperà al progetto pilota nazionale, promosso dalla Fondazione Golinelli di Bologna in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito, intitolato "Apprendere le Biotecnologie e le Scienze della vita in laboratorio con tecnologie e ambienti virtuali", che posiziona l’Istituto come uno dei pionieri nella sperimentazione di laboratori virtuali di biotecnologie e scienze della vita.
Tanti altri sono i progetti messi in campo dal “Matteo Ricci”, come le numerose occasioni per l’internazionalizzazione e la valorizzazione delle competenze linguistiche, le certificazioni informatiche, gli stage coerenti con l’indirizzo di studio (svolti anche all’estero), l’esperienza presso la banca d’Italia, fino ad arrivare al progetto “Centra il bersaglio”, che aiuta gli studenti delle ultime classi a prepararsi per i test di ammissione all’università. Molte di queste iniziative sono svolte in collaborazioni con gli enti del territorio e soprattutto con le università di Macerata, Camerino ed Ancona.
"È bello che un Ateneo si sia posto il compito di scegliere questi testi, che sono discorsi consegnati da grandi personaggi a dei ragazzi che entrano in una università". Così Marino Sinibaldi, ideatore e conduttore del programma di Radio Rai dedicato ai libri e alle idee Fahreneit, ha introdotto la collana "Prolusioni" edita dalla casa editrice dell’Università di Macerata Eum.
Ieri, giovedì 7 dicembre, il giornalista e presidente del Centro per il libro e la lettura ha partecipato alla presentazione degli ultimi due volumi che si è tenuta a Roma durante la Fiera della Piccola e media editoria "Più libri più liberi" insieme al rettore John McCourt e al curatore editoriale Pino Donghi.
Le pubblicazioni propongono discorsi tenuti da personaggi illustri in ambiti accademici, spesso inediti in Italia o dimenticati, tuttora capaci di insegnamento e ispirazione. I titoli freschi di stampa sono “Il credo della pace” di George Marshall e “Della formazione dei futuri cittadini” di John Stuart Mill. L’incontro è stata l’occasione per parlare di confini, traduzioni, dialogo tra lingue e linguaggi diversi.
"L’Università - ha sottolineato McCourt - deve essere luogo di contaminazione di idee. I confini non arricchiscono". E, riguardo alla collana: "Questi interventi meritano di essere letti, perché aprono mondi, sono pieni di fantasia e capacità di guardare verso il futuro, parlando ai giovani e a chi cerca una fonte di ispirazione".
"Il fascino delle prolusioni – ha proseguito Sinibaldi - è che sono dei ponti che portano dentro l’università e dentro un’età, se vengono fatte all’inizio degli anni accademici a dei diciottenni, con un’idea formativa e pedagogica di cui non dobbiamo aver paura, dove si pongono due problemi fondamentali di tutta la comunicazione culturale, ossia che tipo di linguaggio usare per il tipo di pubblico al quale pensi. Avete pubblicato uno dei testi che più mi hanno colpito nella mia vita, quello di Eleanor Roosvelt. Il famoso discorso di Franklin Delano Roosevelt sulle quattro libertà, la teoria che ha fondato le democrazie del dopoguerra e le Nazioni Unite, è tutta farina del sacco di Eleanor".
Le Edizioni Università di Macerata presidiano ogni anno i maggiori saloni del libro in Italia grazie allo stand condiviso con le altre case editrici aderenti alle University Press Italiane.
"Il nostro principio ispiratore – spiega la presidente Simona Antolini - è quello della scienza aperta, per la disseminazione dei risultati della ricerca e l’alta divulgazione scientifica. Ma riteniamo importante mantenere anche progetti più rivolti al grande pubblico, in grado di contribuire alla diffusione del sapere, come la collana Prolusioni".
Il Sistema Sanitario Nazionale rappresenta un valore inestimabile per l'Italia, troppo spesso minacciato per la difficoltà di far fronte con le risorse ad esso dedicate a crescenti spese per soddisfare la domanda di salute.
Paradossalmente è proprio la grande disponibilità di nuove terapie e nuove tecnologie per la cura di patologie complesse e gravi a rendere urgente la necessità di valorizzare la figura professionale che più delle altre è al centro del governo dei fattori di spesa per farmaci e dispositivi medici: il farmacista clinico che opera nel Ssn.
A questa sfida è stata dedicata la terza edizione del convegno "Nuove sfide e strategie professionali per il farmacista ospedaliero e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie" tenutosi dal 30 novembre al 2 dicembre a San Benedetto del Tronto, proposto dal professor Carlo Cifani e dalla professoressa Maria Vittoria Micioni Di Bonaventura dell’Università di Camerino, nell’ambito del vasto programma di formazione offerta dalla Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, dalla laurea alla Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera ai master e ai corsi di perfezionamento.
Una occasione preziosa per confrontarsi e sviluppare competenze necessarie per affrontare l’inarrestabile complessità rappresentata dalle due principali sfide delle cure: cronicità e innovazione. Stretti, infatti, nella morsa di risorse contenute e di fenomeni divergenti che caratterizzano la domanda di salute dei cittadini italiani (rapido invecchiamento della popolazione e aspettative di cura estese a tutte le condizioni gravi ad elevato impatto) i farmacisti del Ssn, valorizzando il proprio profilo "clinico" si trovano in prima fila sul fronte di questa sfida.
Descrivere la cornice di opportunità e difficoltà emergenti, focalizzare l’attenzione su temi clinici paradigmatici di tali condizioni (oncologia e malattie rare per l’innovazione, psichiatria per la cronicità), fissare contenuti e modelli in ambito farmaci, dispositivi medici e modelli organizzativi, diventa particolarmente prezioso in una fase storica caratterizzata da un processo evolutivo sostenuto dai piani di lavoro derivanti dall’attuazione del Pnrr.
Il convegno ha voluto cogliere un’opportunità temporale ideale per alcune valutazioni circa gli impatti di questa evoluzione così come si candida ad offrire un’osservazione privilegiata sui primi effetti della recentissima normativa sugli acquisti che coinvolge certamente i beni sanitari.