Nuovo appuntamento all’Università di Macerata con il corso di formazione sulla leadership democratica, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici in collaborazione con la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. L’incontrò, aperto a tutti gli interessati, anche non iscritti e che non abbiano partecipato ai precedenti appuntamenti, si svolgerà venerdì 12 gennaio alle ore 18, nell’aula A della sede di via Garibaldi 20. Si affronterà il tema della leadership nel guidare le comunità e le associazioni del volontariato sociale. Si tratta di una realtà civile in crescita, che promuove nel nostro Paese la cultura della solidarietà e dell’accoglienza.
La relazione di apertura sarà affidata a don Marco Pagniello, direttore nazionale della Caritas Italiana, un riferimento per tutto il volontariato che opera a favore delle persone escluse o abbandonate. Dopo di lui prenderà la parola Annalisa Ubertoni, dell’associazione “La Goccia”, che si occupa di affido, adozione, sostegno familiare e di far crescere in città la cultura dell’ospitalità. La partecipazione a tutti gli incontri è libera e tutte le persone interessate sono invitate a intervenire.
Saranno assegnati anche quest’anno i contributi a sostegno di genitori con figli iscritti agli asili nido privati, tenendo conto di diversi scaglioni Isee stabiliti nel bando.
Il provvedimento, promosso dall’Assessorato al Welfare nell’ambito della progettualità Civitanova città con l’Infanzia, consiste nell’assegnazione di “voucher” a copertura della maggiore spesa sostenuta per la frequenza nel periodo gennaio-dicembre 2023. A tal fine, l’Amministrazione comunale ha stanziato la somma di Euro 42.250,79, quale parte residua del fondo di solidarietà comunale assegnato con decreto Interministeriale alla Città di Civitanova. Nel 2023 sono state 45 le famiglie ammesse a contributo.
“Vogliamo proseguire accanto alle famiglie anche in questo modo - spiega l’assessore al Welfare Barbara Capponi - convinti che l'opportunità di godere dei servizi per l'infanzia sia un valore importante e che possa fornire un potente strumento di sostegno alle variegate esigenze dei genitori. Una misura di questo tipo mira a sorreggere non solo economicamente ma anche nella logistica familiare e nella possibilità di autodeterminazione lavorativa, anche per le mamme che desiderano o devono tornare al lavoro pur avendo bimbi piccoli. La mancanza di una rete familiare allargata, spesso dovuta a una lontananza dalle famiglie di origine, è un fattore sempre più incisivo per l'autonomia anche lavorativa, e l'obiettivo è poter arrivare a quanti più nuclei, agevolando l'accesso al servizio e fornendo così maggiori opportunità all'intera famiglia".
Gli interessati possono presentare domanda obbligatoriamente in forma telematica dalle ore 8,00 del 10/01/2024 alle ore 23,59 dell’08/03/2024. Il calcolo del voucher sarà effettuato tenendo conto delle fasce e limiti di Isee utilizzate per la frequenza dei nidi comunali. Tra i requisiti, oltre alla residenza nel Comune di Civitanova Marche, occorre la cittadinanza italiana o comunitaria o extracomunitaria, essere in possesso di permesso di soggiorno almeno annuale e avere uno o più figli iscritti a partire dall’01 gennaio 2023 alla frequenza di asilo nido di tipo privato (autorizzati ex L.R. 9/2003 anche strutture domiciliari).
Il Comune erogherà l’importo a copertura dalla maggiore spesa sostenuta dal richiedente per la frequenza dei propri figli, nel periodo gennaio-dicembre 2023 nella struttura privata rispetto alla spesa presunta che avrebbero sostenuto per la medesima frequenza presso gli asili nido comunali quantificata in base alle tariffe previste nella delibera di Giunta comunale n. 502 dell’01.12.2023. Nel caso in cui il finanziamento assegnato non fosse sufficiente a soddisfare tutti richiedenti ammessi per la somma massima possibile determinata, i voucher verranno proporzionalmente ridotti.
Il Fondo di solidarietà comunale è stato inoltre destinato all’ampliamento del Nido comunale "La Lumachina" nel quartiere San Marone, con approvazione del progetto e esecuzione dei lavori avvenuti nel corso del 2023 e in relazione ai quali a partire dall'anno educativo 2023-2024 è stato possibile procedere all'ampliamento della ricettività per complessivi 19 posti aggiuntivi.
"Apprendiamo che con delibera di giunta regionale del 5 gennaio, è stata approvata la fusione dei nostri due istituti comprensivi Don Bosco e Lucatelli per l'anno scolastisco 2024/2025". È quanto dichiarano, in una nota stampa, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e l'assessore all'istruzione Elena Lucaroni.
"Ciò vorrà dire che, pur mantenendo invariate le rispettive denominazioni, i plessi e le attuali classi, avremo una sola dirigenza scolastica e amministrativa – spiegano Sclavi e Lucaroni -. Questo passaggio nonostante presupponga la perdita della presidenza di un istituto, peraltro già in reggenza da quest’anno, ha scongiurato il rischio di accorpamento con altri istituti al di fuori del territorio cittadino con possibili problematiche quali la dispersione scolastica, il disagio per famiglie e docenti e il benessere dell’intera comunità cittadina".
"Non era la nostra prima scelta come avevamo già detto lo scorso ottobre ma siamo anche consapevoli che queste decisioni non competono pienamente la nostra amministrazione, questa soluzione permetterà al nostro Comune di avere un nuovo istituto con una popolazione scolastica di 1.587 studenti, ben al di sopra di qualsiasi ulteriore rischio di sottodimensionamento futuro", si puntualizza dalla Giunta.
"Siamo orgogliosi del nostro personale, docente e non docente, e siamo anche certi che tutto questo rappresenta un nuovo percorso di collaborazione tra due istituti che fondendosi aumenteranno l'offerta formativa e la loro progettualità per i nostri ragazzi. Confidiamo nella capacità collaborativa e costruttiva di tutto il personale e supporteremo con ogni mezzo la transizione verso un nuovo istituto comprensivo tolentinate mantenendo la storia e le caratteristiche dei due istituti da cui esso proviene", concludono Sclavi e Lucaroni.
Trasferta parigina per il rettore dell’Università di Macerata John McCourt, oggi nella capitale francese per una riunione con Hilligje van’t Land, segretario generale dell’Associazione Internazionale delle Università, e il suo vice Andreas Corcoran.
L'associazione Internazionale delle Università (International Association of Universities) è la principale associazione di istituti e organizzazioni di istruzione superiore di tutto il mondo nonché voce globale dell'istruzione superiore presso l'Unesco.
L’occasione ha consentito al rettore di confrontarsi con i vertici dell’Iau su temi di grande importanza. A cominciare dalle alleanze transnazionali tra Atenei, come quella a cui ha aderito l’Università di Macerata, Erua, e delle possibilità che le stesse aprono in termini di internazionalizzazione, soprattutto in un’ottica europea.
McCourt si è soffermato su quelli che potranno essere i vantaggi in campo didattico e scientifico dell’appartenenza di Unimc a una rete estesa a otto atenei di altrettanti Paesi europei. La mobilità anche del personale tecnico amministrativo, inoltre, consentirà lo scambio di buone pratiche per lo sviluppo dell’Ateneo in termini di efficienza e modernizzazione. È stato ribadito poi il ruolo cruciale delle Università negli scenari bellici internazionali per promuovere i principi di dialogo, pace e giustizia sociale.
Nel pomeriggio Mc Court ha partecipato alla commissione per la selezione del segretario generale dell'Erua insieme ai rettori di Parigi 8, Gran Canaria, l’Università Swps di Polonia e l’Università Mykolo Romerio della Lituania in rappresentanza degli otto atenei. Un’ulteriore opportunità per un confronto fra i rettori presenti sui progetti che prenderanno forma nei prossimi mesi.
Sono stati completati i lavori di efficientamento energetico del primo piano dell'asilo comunale "Il Cucciolo" di Tolentino. "Durante la pausa delle festività natalizie l'ufficio lavori pubblici ha portato avanti e messo a terra lo stanziamento del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita a 6 anni di età", lo comunicano il capogruppo della lista "Tolentino Civica e Solidale" Giordano Tasselli e l'assessore alle politiche sociali Elena Lucaroni.
"Questo primo importante passo ha permesso la sostituzione di tutti e 26 gli infissi del primo piano della nostra struttura comunale - sottolineano Tasselli e Lucaroni -. Si tratta di un primo step, infatti sono in corso di preparazione le pratiche per intervenire anche sul piano terra con i fondi dell’annualità 2023 che potranno permetterci di effettuare ulteriori lavori nel 2024. Si sta portando avanti una politica di valorizzazione del patrimonio dell’Ente ed in particolare il raggiungimento di standard di migliore vivibilità, poiché gli esistenti infissi erano obsoleti e necessitavano di interventi di manutenzione radicali".
Il capogruppo Tasselli e l'assessore Lucaroni ringraziano la responsabile del settore Katiuscia Faraoni e il direttore dei lavori Federico Pieroni per aver "incardinato l'intervento in maniera tale da non far perdere ai bambini neanche un giorno di scuola. Lunedì al loro rientro troveranno un ambiente migliorato e più efficiente".
Come era stato annunciato nelle scorse settimane, da lunedì 8 gennaio, gli studenti delle cinque classi del liceo Classico “Leopardi”, trasferite temporaneamente per carenza di spazi da Palazzo Venieri alla scuola media “Patrizi”, riprenderanno l’anno scolastico nel vicino IIS “Bonifazi”.
La ditta Rinnovar2, incaricata dalla Provincia di effettuare i lavori di sistemazione degli spazi, infatti, ha completato gli interventi previsti e, nel fine settimana, saranno spostati gli arredi, di modo che per lunedì sia tutto pronto.
“Vogliamo tranquillizzare le famiglie, i docenti e il personale sul fatto che, così come è stato concordato più volte con le dirigenti scolastiche, le cinque classi del Liceo rimarranno nei locali dell’ex Monastero fino a giugno – spiega la consigliera provinciale con delega all’Edilizia scolastica, Laura Sestili - e smentire voci secondo cui le classi sarebbero state trasferite solo fino a marzo”.
La Provincia, infatti, ha comunicato espressamente tramite nota protocollata del proprio dirigente alle scuole interessate, al sindaco Bravi, all’Ufficio scolastico e alla Prefettura che lo spostamento sarà fino al termine del corrente anno scolastico. Gli ingressi degli studenti del Liceo e dell’IIS “Bonifazi” saranno da due accessi separati, come concordato anche con il sindaco che ha dato la propria disponibilità a far entrare i ragazzi del “Leopardi” dall’edificio di proprietà comunale, il quale, essendo direttamente collegato al chiostro del “Bonifazi” garantirà ai due Istituti percorsi separati”.
È stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova scuola innovativa in contrada Lornano, che ospiterà gli studenti dell’Istituto per geometri “Bramante” e dell’Istituto professionale “Pannaggi”.
Il presidente Sandro Parcaroli, infatti, ha firmato il decreto per il via libera al progetto esecutivo, redatto interamente dall’ufficio tecnico della Provincia, che prevede un complesso innovativo dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica, che verrà realizzato a Macerata accanto all’istituto agrario “Garibaldi” e potrà ospitare fino a 500 studenti, offrendo 20 aule, otto laboratori, una biblioteca, una palestra e un auditorium con 200 posti.
“L’aumento dei prezzi e l’aggiornamento dei prezziari regionali ha comportato un ingente incremento dei costi, dai 12 milioni previsti inizialmente, ai 19 attuali – spiega il presidente Parcaroli -, ma il progetto è molto importante per un territorio come il nostro a forte vocazione professionale. Questo progetto permetterà di realizzare un vero e proprio campus dove verranno trasferiti l’Itg Bramante e il Pannaggi e si andrà a integrare con il vicino Istituto agrario”.
Tutto è stato ora inviato all’Inail che dovrà provvedere sia alla valutazione tecnico-economica del progetto, sia al relativo finanziamento e dovrà occuparsi anche della gara d’appalto e dell’esecuzione dei lavori (come previsto dal bando “Scuole innovative” del Ministero)
L’edificio scolastico si sviluppa su un’area di oltre 4.300 mq, ed è realizzato con una struttura antisismica mista, in acciaio e legno. La scuola si compone di due corpi, ciascuno su due piani: il corpo A ospiterà i laboratori e l’atrio al piano terra, mentre le aule saranno al primo piano; il corpo B ospiterà la palestra, l’auditorium e la biblioteca al piano terra e le aule al primo piano. Rispetto alla progettazione definitiva, che era stata redatta dallo studio di architettura Homu, quella esecutiva si è concentrata maggiormente sulla possibilità di ottimizzare gli spazi interni e le pareti vetrate, sull’integrazione con il paesaggio, sulla facilitazione negli accessi e sugli aspetti di prevenzioni degli incendi.
“Seguendo le ‘Nuove linee guida per l’edilizia scolastica’ pubblicate dal Miur nel 2013 sugli spazi educativi – aggiunge la Consigliera delegata all’Edilizia scolastica, Laura Sestili -, il progetto sviluppa varie tipologie di spazi legati alla didattica immaginando l’edificio scolastico come un paesaggio stimolante che lo studente esplora e di cui si appropria, sviluppando la propria autonomia e curiosità. Tutti gli ambienti, formali e informali, sono pensati per favorire il coinvolgimento attivo degli alunni e i legami cooperativi, lasciando alla libertà e alla creatività dell’individuo la decisione di come appropriarsi degli spazi”.
Quattro milioni di euro per garantire l’accesso ai servizi educativi 0-6 e sostenere le donne e le famiglie nella gestione delle spese e dei tempi della vita quotidiana.
La giunta ha approvato oggi la revisione contenente il documento attuativo del Programma Regionale (PR) – Fondo Sociale Europeo plus (FSE+) 2021/2027 che si propone una modifica della scheda intervento OS 4.c “Voucher di cura”.
“Si tratta di un provvedimento importante a cui tengo molto – spiega il presidente Francesco Acquaroli –. Con questa delibera abbiamo potenziato il contributo regionale sugli asili nido, destinando 4 milioni di euro per favorire l’accesso dei bimbi ai servizi educativi 0-6. Nello specifico per prolungare l’orario pomeridiano dei servizi e della scuola dell’infanzia e per sostenere le donne e le famiglie nella conciliazione dei tempi vita-lavoro, con l’erogazione di voucher come contributo per le rette di frequenza. Un provvedimento a cui tengo particolarmente e che sarà operativo non appena espletate le procedure necessarie”.
“La misura – prosegue l’assessore all’Istruzione Chiara Biondi – si rivolge alle donne occupate o disoccupate a seguito di una maternità, più in generale l’obiettivo è tendere una mano alle famiglie nella gestione delle spese e dei tempi di vita quotidiana, sia appunto con l’erogazione di voucher che con l’ampliamento dell’orario degli asili nido”.
In particolare la nuova scheda, sulla quale vengono allocati i 4 milioni di euro, stabilisce il finanziamento di linee di intervento finalizzate: all’erogazione di voucher per la frequenza di servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia pubblica o privata accreditata e/o autorizzata in favore di famiglie in condizioni di disagio; all’erogazione di voucher per la frequenza di servizi per l’infanzia pubblici e privati accreditati e/o autorizzati; al finanziamento del prolungamento dell’orario pomeridiano dei servizi e della scuola dell’infanzia.
Il provvedimento rientra nel Programma regionale FSE+ 2021-27 della Regione Marche che declina una strategia di intervento in materia di istruzione e formazione professionale, politiche attive del lavoro e inclusione sociale da attuare entro il 31 dicembre 2029.
Alessia Ciriaco della 5D dell’ITE “Gentili” di Macerata ha ricevuto il premio “Pagella d’Oro” della Carifermo al Teatro dell’Aquila di Fermo; l’evento, giunto alla sua 61esima edizione, ha avuto come ospite il presidente dell’ISTAT Francesco Maria Chelli che ha pronunciato un profondo discorso sulle prospettive che il futuro può riservare ai giovani; Il riconoscimento è riservato agli studenti segnalati come migliori da tutte le Scuole secondarie di primo e secondo Grado con sede nei comuni delle province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona e Teramo.
I premiati, insieme al diploma di Benemerenza, hanno ricevuto una somma in denaro messa a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
Alessia Ciriaco ha dichiarato che “non esiste nessun segreto dietro questo successo, solo duro lavoro e tanta costanza; è molto consapevole e soddisfatta del percorso che sta per concludere, percorso segnato da delle significative e profonde esperienze coi compagni di scuola e coi docenti”. Riguardo il proprio futuro Alessia si è detta” ancora indecisa ma consapevole del fatto che la preparazione maturata all’ITE “Gentili” le permetterà di affrontare sia gli studi universitari che il mondo del lavoro”.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari non ha nascosto la propria emozione nei confronti di Alessia che “rappresenta tanti giovani che con forza affrontano ogni giorno il fondamentale cammino della formazione per il futuro”.
Moda Metrics, spin-off del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Macerata, segna il suo ingresso nell’industria della moda con un approccio innovativo che fonde creatività, tecnologia e intelligenza artificiale. Nata grazie alla vincita del premio E-Capital 2022 da parte di alcuni dei suoi soci, si basa sull'innovativa piattaforma B-people che valorizza informazioni chiave per l'industria della moda, rivolgendosi sia ai clienti finali sia alle aziende del settore.
"È una grande soddisfazione per il nostro Ateneo vedere studi e ricerche concretizzarsi in modelli di business innovativi che valorizzano la visione e le idee di giovani preparati e intraprendenti - commenta il rettore John Mc Court -. Questo risultato, insieme all’altro recente spin off, sempre sull’intelligenza artificiale, testimonia il dinamismo di UniMc nel guardare al territorio in un’ottica globale, contaminando tra loro diverse discipline e professionalità”.
La collaborazione con l'Università di Macerata rappresenta un ponte tra il progresso tecnologico e le tradizioni distintive del territorio, esplorando nuove frontiere in uno dei principali settori del made in Italy.“La Spin off – sottolinea la presidente Francesca Spigarelli - è nata da una innovazione premiata dal nostro territorio e frutto del lavoro e dell’intuizione di giovani talenti. In Ateneo l’abbiamo sviluppata, definendo il corretto modello di business e aprendo le traiettorie di crescita in ottica globale, guardando anche alle relazioni con il mercato asiatico. E’ un privilegio far parte di un gruppo di giovani motivati e desiderosi di valorizzare la propria ricerca e creatività, integrando scienze umane e sociali, con lo sviluppo digitale”.
L'obiettivo principale dello spin-off è rendere il servizio di analisi armocromatica più accessibile, fondendo la consulenza d’immagine con l'acquisto di abbigliamento online, partendo da una app. Attraverso l'analisi delle caratteristiche fisiche degli utenti e algoritmi di intelligenza artificiale, l'app rilascia consigli personalizzati per scegliere outfit, capi d'abbigliamento e make-up. Servizi aggiuntivi saranno il guardaroba digitale e il Fashion Tips, che permette agli utenti di ricevere consigli da consulenti d’immagine esterni. La collaborazione con i brand della moda consentirà di personalizzare suggerimenti per gli acquisti.
Ulteriore obiettivo è adattare il servizio a diversi contesti culturali e linguistici, con un focus particolare sul mercato asiatico e cinese, così da supportare strategie di ingresso e posizionamento solide, basate su decisioni informate, aumentando le probabilità di successo in questi contesti. Sensibile ai temi di genere, diversità e multiculturalità, Moda Metrics crea servizi nuovi nel mondo del fashion, con un particolare focus sulla valorizzazione dell’individuo e sull'adozione di pratiche sostenibili. Sono soci della start up: Lorenzo Compagnucci, ricercatore di economia applicata, Paolo Sernani, di ingegneria informatica, Giorgia Vulpiani di diritto privato, Marina Paolanti, di ingegneria, Sixuan Liu, dottoranda in diritto e innovazione, Francesca Spigarelli, professoressa di economia applicata, oltre che Francesco Alborino, tra i fondatori di Aidapt, e Michele Wajchenberg, esperto di comunicazione.
Si è tenuta, nel pomeriggio di ieri in Ateneo, la cerimonia di consegna della prima borsa di ricerca in memoria di Clementina ed Ernesto Berdini ed erogata dall’Università di Camerino grazie alla donazione effettuata dalla famiglia Berdini.
L’iniziativa è nata dalla volontà della dottoressa Maria Clementina Colangelo Berdini, farmacista e laureata Unicam, che, in memoria della figlia Clementina prematuramente scomparsa nel 2021 ed anche lei laureata Unicam, e del marito Ernesto Berdini, ha voluto effettuare una donazione all’Ateneo camerte per un importo di 10.000 euro l’anno per dieci anni, da destinare all’erogazione di borse di studio annuali per attività di ricerca destinate a laureati e laureate dei corsi di laurea magistrale in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, per attività finalizzate a proseguire o perfezionare la ricerca oggetto della tesi di laurea su temi relativi a piante medicinali, nutrizione oncologica e tematiche afferenti a queste discipline.
La prima borsa di studio è stata assegnata alla dottoressa Arianna Caprodossi, per la sua tesi di laurea sul tema “Analisi fitochimica delle diverse popolazioni di Sommacco (Rhus coriaria L.) della Sicilia.
La borsa di studio è stata assegnata dalla commissione composta dal rettore Graziano Leoni, dal direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini e dai docenti della Scuola Rosaria Volpini e Filippo Maggi e dall’avvocato Angelo Salvatore Piscopiello in rappresentanza della famiglia Berdini, tutti presenti alla cerimonia di consegna.
"La Provincia ha sempre lavorato in silenzio per dare agli studenti di Recanati la migliore soluzione possibile, senza spreco di soldi pubblici". Il presidente provinciale Sandro Parcaroli e la consigliera delegata all'edilizia scolastica Laura Sestili intervengono per spiegare alcuni spostamenti che interesseranno le scuole superiori recanatesi dal prossimo anno.
"Come avevamo già detto più volte nelle scorse settimane, da gennaio le cinque classi del liceo 'Leopardi', trasferite temporaneamente per carenza di spazi da Palazzo Venieri alla scuola media 'Patrizi', saranno sistemate al vicino Iis 'Bonifazi'. La Provincia ha incontrato le dirigenti scolastiche dei due istituti e concordato lo spostamento, dopo un sopralluogo effettuato a novembre a cui hanno partecipato anche il sindaco Antonio Bravi e i tecnici comunali. Le cinque classi rimarranno al 'Bonifazi' fino al termine del corrente anno scolastico".
Da luglio 2024, invece, nell’immobile dell'ex Monastero dovranno partire gli interventi di miglioramento sismico e si valuterà con la ditta aggiudicataria dei lavori, il cui nominativo non si avrà prima di aprile, la possibilità di una cantierizzazione per blocchi.
"Per il prossimo anno scolastico 2024-2025, quindi, l'Iis 'Bonifazi' sarà trasferito nell’immobile in via Rodolfo Buschi, zona industriale Squartabue, dove il Comune di Recanati aveva già effettuato, nel 2020, dei lavori di adeguamento funzionale ad uso scolastico ai fini della prevenzione incendi - continuano Parcaroli e Sestili -. La superficie complessiva (oltre 1.600 mq) è in grado di ospitare tutto l'Iis Bonifazi e la sua palestra ma, seppur capiente, non le cinque classi del liceo che, tra l'altro, rimarrebbero troppo lontane dalla sede principale del centro. Per quest’ultime, quindi, si è preferito la soluzione dell'ex Monastero".
Il presidente e la consigliera spiegano anche perché è stato scartato l’immobile, visionato in un primo momento, dell'ex Agenzia delle Entrate. "Gli spazi non sarebbero sufficienti né per accogliere le classi del liceo, né eventualmente tutto il Bonifazi - spiegano gli amministratori -, senza considerare che la Provincia avrebbe dovuto pagare un affitto di oltre 120mila euro l’anno, fondi di cui l’Ente non dispone. La soluzione di Squartabue, invece, risulta essere idonea e immediatamente disponibile. La scelta di assumere la locazione per l'istituto 'Bonifazi', anziché per parte del liceo Leopardi, inoltre, troverebbe copertura per l’affitto nei finanziamenti stanziati dall’Ufficio Ricostruzione per il miglioramento sismico del fabbricato ex Monastero che, nel bilancio provinciale, provinciale, risultano già previsti".
Tempo di bilanci e sguardo al prossimo futuro all’Università di Macerata. Ieri, in occasione dello scambio di auguri con la comunità universitaria e cittadina, il rettore John Mc Court ha tracciato le traiettorie di sviluppo dell’Ateneo. “Abbiamo lavorato tanto, in un’ottica di condivisione e collaborazione, per tracciare la road map che ci guiderà nei prossimi anni”.
Per la prima volta dagli anni della pandemia, l’Ateneo registra un incremento incoraggiante nel numero di matricole, attualmente del 7%. “Dobbiamo far capire alle famiglie che una Università di dimensioni contenute assicura maggiore attenzione agli studenti e, allo stesso tempo, dobbiamo fermare l’esodo dei giovani fuori dalla regione Marche, dove fanno fatica a trovare un lavoro all’altezza della loro preparazione”.
In questo senso, Unimc è impegnata in molteplici progetti, da un social hub per dare evidenza alle attività di terza missione a un bando di prossima pubblicazione per incoraggiare l’imprenditorialità. Approvate due nuove spin off, “Gaia”, che ha l’obiettivo di fornire assistenza e supporto nello sviluppo di prodotti e di servizi basati su sistemi di intelligenza artificiale, e “Moda Metrics”, che utilizza tecnologie innovative per fornire servizi digitali alle aziende del settore moda, nonché il primo brevetto, il software “Disclosure applicabile in ambito forense. Aumentate anche le convenzioni e le attività svolte per conto terzi.
Accolta con soddisfazione la notizia del finanziamento da 14 milioni di euro per trasformare in uno studentato l’ex convento Corpus Domini, o delle “Monachette”, in via Armaroli. Ma suscita grande preoccupazione l’annuncio che la Giunta regionale taglierà 4 milioni di euro al budget dell’Erdis, l’Ente regionale per il diritto allo studio. “L’auspicio è che non si verifichi un conseguente taglio ai servizi”, rimarca il rettore Mc Court.
Per quanto riguarda la ricerca, il rettore ha ricordato il numero elevato di progetti di interesse nazionale, Prin, vinti da docenti e ricercatori Unimc: sono nove quelli che vedono l’Ateneo come coordinatore principale e altri 25 quelli che lo coinvolgono in collaborazioni con prestigiose realtà accademiche. “Ma dobbiamo puntare sui bandi Europei per il futuro che vedrà, temo, meno risorse nazionali a disposizione della ricerca”. In questo senso, è di grande importanza l’ingresso dell’Università di Macerata, unica tra gli atenei marchigiani, in un’Alleanza con altre sette università europee, per un finanziamento complessivo di quasi 13 milioni di euro tra tutti i partecipanti, poco meno di 1,3 milioni di euro per Macerata. Inoltre, saranno avviati percorsi formativi interni nell’ambito della progettazione europea.
Sul fronte del welfare, da segnalare la riqualificazione di spazi e biblioteche per gli studenti con la conclusione dei lavori alla Loggia del Grano e all’ex seminario in piazza Strambi, l’avvio dei lavori per i nuovi impianti sportivi a Santa Croce, la prossima firma, prevista a febbraio, per l’acquisto dell’ex sede della Banca di Italia. È stato approvato il primo Bilancio di genere e, dopo anni di blocco, sono state riattivate le progressioni verticali interne per il personale tecnico e amministrativo.
Nella giornata di ieri il rettore ha salutato con un brindisi le autorità civili e militari. Sono intervenuti l’assessore comunale ai rapporti con l’Università Katiuscia Cassetta, il viceprefetto vicario Emanuele D’Amico, il vicario del questore Rocco Carrozzo insieme alla dirigente della Digos Maria Nicoletta Pascucci, il presidente del Tribunale Paolo Vadalà, i comandanti provinciali dei carabinieri Nicola Candido e della guardia di finanza Ferdinando Falco, il comandante dei vigili del fuoco Mauro Caprarelli, il vicecomandante della polizia municipale Fabrizio Calamita. Incontro pomeridiano anche con i dirigenti scolastici o loro rappresentanti: Roberta Ciampechini per il Liceo scientifico Galilei, Angela Fiorillo per il Liceo Classico Linguistico, Roberto Gentili per l’Itis Divini di San Severino e Donato Romano per l’Istituto Filelfo di Tolentino.
Il professor Massimo Sargolini, direttore della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino, è stato tra i relatori del convegno “Ricostruire e riparare adattando ai cambiamenti climatici”, che si è tenuto nei giorni scorsi nel Padiglione Italia del COP 28 di Dubai, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Il modello di ricostruzione dei territori dell’Appennino centrale colpiti dalla sequenza sismica avvenuta nel 2016 tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria è stato riconosciuto come una best practice che risponde alla sfida dello sviluppo sostenibile: per questo la Struttura Commissariale Sisma 2016 guidata ora dal Sen.
Guido Castelli ha organizzato l’incontro al quale ha preso parte anche il professor Sargolini nella sua veste di esperto della Struttura stessa. Era presente all’incontro anche il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Nel corso del suo intervento, il professor Sargolini ha sottolineato come “si stiano vivendo profonde trasformazioni ecologiche, sociali ed economiche che hanno stimolato lo sviluppo di nuove visioni strategiche, volte alla transizione verso la sostenibilità. I cambiamenti climatici sono non solo lo scenario ma anche gli attori di queste trasformazioni: sono fenomeni ciclici che non possiamo fermare, ma di cui possiamo ridurre la rapidità agendo su alcuni specifici fattori della trasformazione territoriale”.
“L’area del cratere sismico del Centro Italia – ha proseguito il professor Sargolini – dove la ricostruzione post sisma 2009 e 2016 rimette in gioco gli assetti organizzativi delle città e dei territori, è divenuto un caso studio per molte di queste ricerche. Nell’Appennino centrale si sta sviluppando dunque un grande laboratorio sperimentale, da replicare, con gli opportuni adattamenti, in altre situazioni in ambito nazionale ed europeo”.
L'ex Monastero Corpus Domini di Macerata sarà acquistato e ristrutturato per diventare uno studentato universitario. È quanto stabilisce l'ordinanza speciale in deroga approvata oggi in cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli. L'investimento programmato è di 14 milioni di euro e a gestire l'intervento sarà l'ente regionale diritto allo studio (Erdis).
L’edificio del XVII secolo è uno dei simboli della città, si trova nel centro storico di Macerata e ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni. I danni subiti dalla struttura a causa del sisma 2016 hanno reso necessari interventi approfonditi. Si procederà, dunque, con un restauro conservativo mirato, che non solo ne preserverà il valore storico e architettonico dell'ex monastero, ma lo renderà anche sicuro e funzionale rispetto agli standard moderni, migliorandone la resistenza sismica e l'efficienza energetica.
L'ordinanza, inoltre, consente di semplificare le procedure, accelerando così i tempi di approvazione e realizzazione del progetto. Attraverso la Conferenza dei servizi speciale e procedure amministrative accelerate, il progetto avanzerà con tempistiche più rapide rispetto a quelle che normalmente caratterizzano i grandi interventi.
Per quanto riguarda il finanziamento, l'investimento di 14 milioni di euro è sostenuto dalla somma di fondi provenienti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (8,3 milioni di euro), dalla Struttura Commissario Sisma 2016 (3,9 milioni) e dall'Erdis (1,8 milioni).
La restituzione alla città dell’ex Monastero rappresenta una risposta concreta alla necessità di ulteriori alloggi per studenti universitari. Con 91 posti letto, suddivisi in 27 camere doppie e 37 singole, l'ex monastero si trasformerà in una residenza studentesca moderna e accogliente. Oltre agli spazi abitativi, il progetto prevede aree dedicate allo studio e al tempo libero, tra cui una biblioteca, una sala studio, una sala polifunzionale situata nella ex chiesa, spazi per la preparazione e consumazione dei pasti, depositi, lavanderia, archivio e un magazzino.
Vivacità intellettuale, fine sensibilità estetica, grande talento nelle arti (dal flauto traverso al disegno), passione per lo sport in generale e l’equitazione in particolare, bernoccolo per l'e-Learning, curiosità, tenacia, umiltà, organizzazione ferrea e spiccata generosità nello spendersi per gli altri. Questo il perimetro umano della migliore alunna del Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" nell'anno scolastico 2022/2023, Giada Quagliani, premiata con la prestigiosa Pagella d’oro, alla sua 61ma edizione, nel sontuoso frame del Teatro dell’Aquila di Fermo lo scorso 16 dicembre.
"Vorrei ringraziare in questo momento tutti i miei insegnanti: ho avuto la fortuna di incontrare docenti che hanno saputo far crescere le mie passioni e l’amore per lo studio". Tra gli oltre cento ragazzi e ragazze segnalati per il proprio valore dalle scuole secondarie di I e II grado di Macerata, Fermo, Ascoli, Ancona e Teramo, Giada Quagliani porta con sé la stima, senza eccezioni, di tutto il personale della scuola che ha avuto il pregio e la possibilità di conoscerla e vederla in azione, dal dirigente scolastico Roberta Ciampechini alla coordinatrice di classe Maria Chiara Paparelli, dall’educatrice Emanuela Storani, all’insegnante di flauto traverso Marta Montanari, dai docenti tutti ai collaboratori scolastici.
Il diploma di merito e il premio in denaro che vi si accompagna rappresentano non solo, com’è naturale, un trampolino di lancio per un futuro di successi, ma anche, in senso individuale e collettivo, il segno di un raccolto ben seminato nel passato, il simbolo e la soddisfazione di una formazione completa raggiunta al Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" che, nel panorama scolastico maceratese e marchigiano, si distingue proprio per l’interazione di molteplici linguaggi e la possibilità per i suoi studenti di sperimentare sé stessi nel confronto con gli altri, in una comunità educante che valorizza l’unicità di ogni discente.
Giada in tal senso ha vissuto a pieno, da semiconvittrice, tutte le risorse del Convitto Nazionale e in questa scuola ha saputo mettere in luce i suoi talenti, ottenendo risultati eccellenti in ogni disciplina e spendendosi in tutti i progetti: dall’Orchestra d’Istituto, in cui si è distinta per la sua abilità, all’Hackaton civico regionale “Students for sustainability", che ha potuto sperimentare insieme ai migliori studenti di classe terza; dalla vittoria con la sua classe del primo premio “Massimo De Nardo” a Macerata Racconta Giovani edizione 2021/2022 e del primo premio al contest “L’Europa per me” ed. 2022/23 fino all’affermazione nella Sfida “Campioni Digitali” del Progetto Red e ai tanti altri concorsi nazionali cui ha dato negli anni il suo prezioso contributo.
Dal Tour de France culturel organizzato dalla scuola al raggiungimento con buonissimi risultati delle certificazioni Pet, passando attraverso la sperimentazione CLIL, e DELF B1, esempio raro nella scuola secondaria di I grado; dai tornei sportivi di “Tutti in campo” e dai Campionati Studenteschi alle manifestazioni per Unicef e altri enti umanitari come “Gariwo”, il Giardino dei Giusti, toccando i tanti laboratori in Cooperative Learning che costellano la didattica di questa scuola. Il tutto con grande modestia, “sprezzatura” di rinascimentale memoria e abnegazione collaborativa verso i compagni, soprattutto quelli più in difficoltà, come testimoniano all’unanimità i suoi insegnanti.
Giada incarna lo spirito versatile e interdisciplinare del Convitto, esprimendone al massimo la mission educativa, e di questo il Dirigente Scolastico e tutto il corpo docente ringraziano l’ex alunna augurandole il meglio per l’avvenire, nella certezza che, con le sue qualità umane e quanto ha tesaurizzato, potrà sperimentare ancora grandi gioie, onorando se stessa e la scuola italiana.
Inaugurato dal rettore Graziano Leoni dell'Università di Camerino "il muro del no", sul quale ognuno potrà esprimere il proprio pensiero e contribuire a contrastare la violenza sulle donne. La parete, stante al di fuori del rettorato, d’ora in poi ospiterà una lavagna nera sulla quale ognuno potrà dire la sua e sensibilizzare sempre di più l’attenzione riguardo al tema della violenza sulle donne.
Presenti all’evento il rettore, il presidente del Consiglio studentesco Nicolò Palombi, la prorettrice alla Didattica, orientamento e formazione Giulia Bonacucina, la delegata alla Parità di genere Maria Paola Mantovani, la delegata all’orientamento Isolina Marota, la presidente del Cug Stefania Silvi, e una folta rappresentanza di studentesse e studenti componenti del Consiglio Studentesco.
“Un muro per continuare a dire no alla violenza sulle donne, ma soprattutto dirlo con continuità”. Queste le parole di Leoni, che ha voluto sottolineare come un tema così importante non vada ricordato solo durante la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, ma vada costantemente affrontato nella vita di tutti i giorni attraverso il confronto e il dialogo.
Da qui l’iniziativa promossa dagli studenti di Unicam, al fine di accendere un dibattito continuo e non lasciare che questa delicata problematica sociale rimanga trascurata.
“A nome di tutta la comunità studentesca dell’Università di Camerino – ha sottolineato il presidente del Consiglio studentesco Nicolò Palombi – voglio esprimere la più grande soddisfazione per avere potuto realizzare questo spazio di confronto, uno spazio fisico, una bellissima, parete in cui poter scrivere, lasciando quindi un segno permanente, i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre difficoltà e le nostre proposte. Ringrazio quindi il rettore e tutta la governance perché ci ha dato questa ulteriore opportunità di espressione”.
La prima firma è stata apposta proprio dal rettore, che ha poi invitato studenti, professori e personale tecnico amministrativo a fare la stessa cosa, scrivendo una frase significativa sul muro del No e rendendo il proprio gesto il più visibile possibile tramite i social e le pagine web dell’ateneo.
Finanziamenti per aziende private per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Nella mattinata di martedì 19 dicembre, presso la sala conferenze dell’Università di Camerino, il rettore Graziano Leoni e il direttore generale Andrea Braschi, hanno presentato il bando a cascata “Ecosistema Vitality”.
Il bando sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale attraverso l’erogazione di opportuni finanziamenti alle imprese e organismi di ricerca. Le agevolazioni possono essere richieste da Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI), in modalità singola o collaborativa, così come da Grandi Imprese (GI), in modalità collaborativa a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI.
Così il rettore Graziano Leoni ha presentato il progetto: “Parliamo di un momento importante, che rappresenta l’atto che ci consente di entrare nel territorio distribuendo un finanziamento attratto dall’Università tramite il progetto Vitality, uno degli undici ecosistemi nazionali che vede coinvolte tutte le università delle regioni Marche, Abruzzo e Umbria. In questa maniera l’università mette a disposizione di aziende private un finanziamento che ha avuto per sviluppare delle attività di trasferimento tecnologico. Per noi è un’esperienza unica, perché bandire progetti nei confronti di soggetti privati non è usuale per le università. Da qui infatti la dicitura “bandi a cascata”: riversiamo sul territorio qualcosa che abbiamo ottenuto partecipando ad un bando”.
La cifra complessiva messa a disposizione dall'Ateneo per il finanziamento è pari a circa 1.400.000 euro, ripartita in sei diversi ambiti di progetto: sistemi di monitoraggio indoor e outdoor nel governo del territorio, monitoraggio e sicurezza per i contesti urbani e gli edifici, sistemi di arredo e soluzioni innovative per gli ambienti di vita in eventi sismici, trafsormazione digitale nella casa e negli ambienti di vita, apporcci innovativi nell'agrifood e servizi per il benessere e la qualità della vita delle persone e delle comunità, modelli e strumenti innovativi nella formazione.
Le domande potranno essere presentate sulla piattaforma predisposta all’indirizzo bandi.fondazionevitality.it entro le ore 12:00 del 31/01/2024.
Le ragazze e i ragazzi della 5B e C del Progetto Sport dell'Ite "Gentili" di Macerata, nell'ambito dell'orientamento in uscita, hanno incontrato la professoressa Luciana Vallorani e il ricercatore Marco Gervasi dell'università di Urbino; la mattinata ha avuto come tema quello della presentazione dell'ateneo marchigiano e in particolare i percorsi relativi alla facoltà di scienze motorie.
I delegati hanno presentato agli studenti tutte le peculiarità della città del Montefeltro, la sua ricca storia e tradizione universitaria dopodiché si è passati allo specifico del corso di laurea, una delle possibili prosecuzioni del percorso di studi, come hanno sottolineato le tutor di orientamento, le professoresse di economia Eleonora Giannangeli e Silvia Pasquali.
Al termine dell'incontro i delegati hanno risposto alle diverse domande e curiosità degli alunni che hanno potuto anche eseguire alcune prove pratiche come il "test della forza" attraverso un misuratore manuale.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha evidenziato. "Le porte dell'Ite sono sempre aperte al dialogo tra alto livello di formazione e scuola secondaria superiore, in una tradizione di lunga data che si rinnova ed arricchisce anno dopo anno; un dovere fondamentale nella formazione, quello di fornire ai giovani tutte le scelte possibili per un futuro di piena realizzazione umana e professionale".
Questa mattina si è concluso il primo importante passo che porterà alla realizzazione della nuova scuola secondaria di primo grado "Falcone e Borsellino" di Montefano.
È stato infatti sottoscritto il contratto per la progettazione e direzione dei lavori tra il Comune di Montefano e la società S.P.M. S.r.l. di Roma, la quale si è aggiudicata l’appalto a seguito della procedura di evidenza pubblica curata dalla Cuc di Recanati.
L’iter che ha interessato la scuola media di Montefano è stato piuttosto tortuoso e complicato: a seguito degli eventi sismici del 2016 il Comune di Montefano è stato inizialmente assegnatario di un contributo di 1.400.000 euro per l’esecuzione dei necessari interventi sul fabbricato.
È stato necessario avviare un percorso con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione attraverso il quale l’importo complessivo del contributo è arrivato a 2.809.700,00 che serviranno per realizzare una nuova scuola, efficiente, funzionale e sicura per l’intera popolazione scolastica.
Questa rappresenta soltanto la prima importante opera montefanese finanziata grazie ai fondi stanziati per la ricostruzione post sisma 2016 ad essere avviata. Il Comune di Montefano ha infatti conseguito anche 3.400.000,00 euro per la costruzione di una nuova casa di riposo, 3.000.000,00 euro per interventi di miglioramento sismico e mitigazione dei dissesti fondali del civico cimitero e 460.000 euro per il miglioramento sismico del Municipio, per il quale è già stata affidata la progettazione. È stato avviato l’iter per l’affidamento della progettazione anche per la casa di riposo e il civico cimitero.
Il sindaco Barbieri ha espresso la sua soddisfazione per l’affidamento e commenta l’operato dell’Amministrazione “Nella mia qualità di Sindaco, desidero ribadire il costante impegno di questa Amministrazione nel reperire fondi per progetti di grande rilevanza pubblica, con particolare attenzione alla sicurezza dei nostri cittadini".
Ringrazio il senatore Castelli per "l'ottimo lavoro svolto dall’ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016 che guida, il cui impegno è stato determinante per il progresso di tali iniziative. La collaborazione tra l'amministrazione e l'ufficio Speciale ha rappresentato un passo significativo verso la realizzazione di opere cruciali per la nostra comunità”.