Le classi 3E e 4E del “Liceo della contemporaneità” dal 24 al 30 ottobre hanno vissuto le opportunità che l’Europa offre a chi con competenza e determinazione voglia varcare i confini nazionali.
Bruxelles e Bruges hanno ospitato ventisei giovani dell’Istituto maceratese nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, accompagnati dai docenti Dario Matteucci, Tiziana Riccardi, Claudia Lombardelli e Anna Maria Mazza.
Il Liceo Economico Sociale del “Ricci” porta il mondo di oggi nelle aule di Scuola e porta la Scuola nel mondo: da anni si premura di includere nel curriculum visite istituzionali arricchitesi per l’occasione con la partecipazione alle attività didattiche al “Parlamentarium” in cui vivere l’iter legislativo grazie ad un entusiasmante gioco di ruolo.
Sei giorni trascorsi tra seminari, conferenze tenute dai funzionari del Parlamento, della Commissione e del Consiglio Europeo per poi volgere alla scoperta dei luoghi riconosciuti patrimonio UNESCO, delle ricchezze artistiche di Bruxelles, dei siti che la simboleggiano fino a Bruges, percorrendo il fiabesco paesaggio che le Fiandre regalano.
Indimenticabile l’incontro delle ragazze e dei ragazzi con due ex alunne dell’Istituto maceratese stabilmente impiegate a Bruxelles: testimonianza di talento e intraprendenza, tangibile riprova che la curiosità intellettuale, l’elaborazione critica e l’impegno civile sono il bagaglio dei protagonisti di domani.
Nuovo appuntamento con i grandi nomi dello spettacolo all’Università di Macerata. Dopo l’incontro con Gianfranco Angelucci, biografo, sceneggiatore e collaboratore di Fellini, giovedì 15 novembre alle 14 al Polo didattico “Bertelli” l’Ateneo ospiterà una leggenda della produzione discografica italiana, Paolo Dossena: amministratore unico della Compagnia Nuove Indye, produttore discografico, compositore, musicista, editore musicale, ha scoperto e lanciato Riccardo Cocciante, ha collaborato con artisti del calibro di Francesco De Gregori, Paolo Conte, Luigi Tenco, che accompagnò in quell'ultimo Festival di Sanremo del '67, i francesi Dalida e Charles Aznavour. Ha lavorato per la Rca Italiana prima di fondare, insieme a Mario Simone, l’etichetta Delta e, negli anni Novanta, l'etichetta Compagnia Nuove Indye, con cui si è cimentato nella ricerca di nuove strade lanciando gruppi come gli Almamegretta gli Agricantus, i Radicanto, gli A3 Apulia Project.
Insieme a Dossena, prezioso testimone della storia musicale italiana degli ultimi cinquant’anni, ci saranno anche Manlio Mallia, già segretario del consiglio di amministrazione e vice direttore generale della Siae, e Domenico Sisto Panetta, musicista e direttore artistico della Compagnia Nuove Indye, per parlare della storia della musica “leggera” fra discografie e diritti d’autore. L’incontro, aperto anche la pubblico, sarà introdotto e moderato da Massimiliano Stramaglia, docente di pedagogia generale e sociale, che ha dedicato parte dei suoi studi alla cultura "pop" e mass-mediatica.
Il concorso, promosso dal comitato Antica Fiera di Santa Lucia di Piave (TV), riservato a tutti gli alunni di ogni ordine e grado di Europa, ha richiesto come oggetto della selezione la presentazione di uno studio sul Basso Medioevo, legato al territorio di provenienza. Il lavoro eseguito dalle cinque classi della scuola, nato come progetto interdisciplinare che si propone di recuperare la memoria storica del paese e del territorio nonostante il sisma del 26 – 30 Ottobre 2016, ha voluto valorizzare il tempo del dopo mensa come laboratorio espressivo al fine di garantire la piena espressione delle singole personalità degli alunni ricordando luoghi non più percorribili, ma pieni di ricordi vicini e lontani. I bambini hanno ricreato la storica sede della biblioteca Valentiniana e altri ambienti di Camerino con disegni che hanno fatto da scenografia alla rappresentazione. Gatti, topi e piccioni sono diventati il filo narrante di un recente difficile passato da non dimenticare e punto di partenza per il futuro.
Tra le pagine di una storia locale ricca, tra le pieghe di antiche pergamene e nella polvere che si deposita sui preziosi manoscritti della storia i bambini si sono avvicinati ad usi e costumi della nostra Camerino medioevale. L’argomento trattato ha visto gli studenti come soggetti attivi in un confronto continuo tra presente e passato.
Alunni, insegnanti e genitori, il giorno 10 novembre 2018, sono andati a ritirare il premio di 700 euro a Santa Lucia di Piave dove l’accoglienza è stata straordinaria, allegra, calorosa e sincera, un caldo ed affettuoso abbraccio fatto anche di pranzi e cene offerte da associazioni locali. Un’operazione corale che vede ogni anno tutte le associazioni del luogo riunirsi ognuno con il proprio bagaglio esperienziale per un fine comune: rendere veritiero ed indimenticabile l’evento dell’”Antica Fiera di Santa Lucia di Piave”. Niente è lasciato al caso: dai calzari al piatto dove degustare piatti dell’epoca.
Esperienza indimenticabile anche per le famiglie. L’organizzazione impeccabile ha permesso di conoscere la città di Conegliano Veneto, di vivere in un’atmosfera medioevale nella Fiera di Santa Lucia dove, dopo aver cambiato moneta, si poteva acquistare il formaggio appena preparato dalle abili mani della casara o degustare marmellate di elicriso e di cipolla e raboso, dove i rapaci aspettavano di esibirsi mentre il menestrello in rima ti chiedeva il nome e ti decantava sonetti, dove i frati preparavano pane e cipolla o trippa agricola, il nobile prosecco a bagnar le labbra degli assetati così come il brulè di mele o di sambuco. L’accampamento dei Tamburini con i giacigli dove pernottare la notte, la cucina e la tavola per il desinare … un meraviglioso tuffo in un tempo lontano!
Ringraziamo la Pro loco di Camerino e il Comune di Camerino, nella persona dell’assessore Antonella Nalli, per averci fornito il materiale informativo da portare in dono a chi ha voluto premiare per la terza volta l’impegno di chi vuole far conoscere alle generazioni future il passato in mille modi diversi, riportando in vita momenti medioevali diversi. La vincita ha reso gli alunni orgogliosi e soddisfatti del lavoro svolto insieme alle docenti. Al dirigente, professor Maurizio Cavallaro, vanno le congratulazioni per l’ennesima attestazione di merito per la scuola, nonché il plauso per la lungimiranza e l’entusiasmo con cui sempre promuove la professionalità e l’impegno dei docenti per il miglioramento di un’offerta formativa incentrata sulla multidisciplinarietà e la promozione dei livelli di eccellenza delle competenze degli alunni.
Venerdì 9 novembre, nella splendida sala del Teatro di Corte del Palazzo Reale a Napoli, con grande entusiasmo e soddisfazione, gli alunni della Scuola Primaria di Passo San Ginesio, accompagnati dalle docenti e dagli Assessori del Comune di San Ginesio Angela Maria Mari e Maria Alessandrini, hanno ricevuto, per il secondo anno consecutivo, unici nelle Marche, la medaglia d’oro stellata per il video con il quale hanno partecipato al prestigioso Concorso Nazionale “La Scuola adotta un Monumento”.
Mentre nello scorso anno era stata ricostruita la storia del monumento adottato, l’Ospedale di San Paolo detto dei Pellegrini, quest'anno si è posto l’accento sulla cittadinanza attiva e, quindi, sul cosa fare per averne cura e valorizzarlo.
Gli alunni, durante la cerimonia di premiazione, hanno illustrato tutto il percorso svolto ai presenti, ricevendo molti applausi e complimenti.
Hanno, poi, anche donato alla Presidente Mirella Stampa Barracco alcuni dei gadget da loro realizzati per diffondere la conoscenza dell’Ospedale sul territorio.
Il progetto, ideato 25 anni fa dalla Fondazione NapoliNovantanove, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dei Beni e delle Attività culturali, del CNR e dell’ANCI, ha visto coinvolte 1110 scuole provenienti da 450 Comuni italiani. Esso, riconoscendo alla scuola la centralità nella formazione dei futuri cittadini, ha la finalità di promuovere la conoscenza del patrimonio culturale del proprio territorio, così da rafforzarne l'amore, il rispetto e il senso di appartenenza.
Entrambi i video realizzati dalla scuola possono essere visionati sul sito www.atlantemonumentiadottati.it e sul museo virtuale https://artsandculture.google.com/partner/fondazione-napoli-novantanove.
Giovedì 15 novembre alle ore 11 all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi, la scuola di eccellenza dell’Università di Macerata, inaugura ufficialmente il nuovo anno accademico.
Ospite d’onore, chiamato a tenere una lectio magistralis sul tema “Democrazia e verità”, sarà Michele Nicoletti, già presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, attualmente professore ordinario di Filosofia politica nell'Università di Trento, si occupa di etica pubblica e di teoria politica.
La cerimonia si aprirà con i saluti del rettore Francesco Adornato e del direttore della Scuola Luigi Alici. Per l’occasione, oltre ad accogliere i nuovi allievi, saranno consegnati i diplomi a quelli del quinto ciclo della Scuola.
La prolusione di Nicoletti si inserisce nel solco del tema “Democrazia: risorse, saperi, limiti, partecipazione”, il filo rosso scelto quest’anno per i seminari proposti dalla Scuola. “Il nucleo tematico della democrazia attraversa e unifica ambiti di approfondimento diversi e complementari – spiega il direttore Alici -, che intercettano la questione delle risorse e dei saperi, collegandole ai limiti e alle possibilità partecipative della dinamica democratica”. Attorno a questa cifra tematica si sviluppano dodici seminari, affidati a docenti di chiara fama, con approfondimenti sulla salute e sull'alimentazione, sugli ambienti della politica nel mondo antico e sul rapporto tra letteratura e democrazia, sulla globalizzazione, le disuguaglianze, i rapporti tra economia, globalizzazione e giustizia transizionale.
La Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata è nata nel 2008 per coltivare il talento e le qualità dei migliori neo-diplomati delle scuole superiori. E’ un istituto universitario di studi superiori che si affianca ai corsi universitari con il compito di organizzare seminari avanzati di carattere innovativo ed interdisciplinare, al fine di favorire la più elevata e qualificata preparazione degli studenti e avviarli a specifiche attività di ricerca. Per mantenere lo status di allievo si richiede un elevato standard di rendimento nei corsi universitari e nei corsi interni.
L’Università di Camerino ospiterà domani mercoledì 14 novembre il vincitore di MasterChef 2018 Simone Scipioni, che sarà in Ateneo per una lezione agli studenti del corso di laurea in Scienze Gastronomiche aperta al pubblico.
L’evento si terrà presso l’Auditorium benedetto XIII con inizio alle ore 18 sarà aperto non solo agli studenti, ma anche alla cittadinanza e a quanti interessati a partecipare
A guidare il pubblico in questo percorso di sapori sarà Maurizio Socci presentatore e giornalista di È tv Marche. Interverranno il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, il Responsabile del Corso di laurea in Scienze Gastronomiche Gianni Sagratini, il delegato dell’Accademia della Cucina Italiana, sezione di Macerata Ugo Bellesi. Seguirà poi il cooking show a cura di Simone Scipioni.
L’evento è promosso dal Corso di Laurea Unicam in Scienze Gastronomiche in collaborazione con importanti aziende del settore agroalimentare del territorio, che hanno tra l’altro anche preso parte al comitato di indirizzo per l’istituzione del corso di laurea stesso, che metteranno a disposizione i propri prodotti con i quali Simone Scipioni realizzerà raffinate pietanze.
Nuovo progetto della FORM rivolto alle scuole. Per quattro giorni, da domani 13 novembre, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana si esibirà per gli studenti dell’alto maceratese: si parte con Camerino nell’auditorium della scuola “Salvo D’Acquisto”, quindi mercoledì a Belforte del Chienti, nel tendone della Croce Bianca-Protezione civile, giovedì nella sala polivalente “A. Tonelli” di Caldarola per concludere venerdì 16 novembre al Teatro Feronia di San Severino Marche.
Il programma inizia con I musicanti di Brema, la nota fiaba dei fratelli Grimm messa in musica nel 1957 con grande forza espressiva dal compositore americano Bernard Rogers per voce narrante e piccola orchestra. Dopo questa divertente e istruttiva storia di riscatto e libertà che vede protagonista anche Enrico Marconi come voce recitante, si prosegue con Ma Mere l’Oye (Mia madre l’oca) di Maurice Ravel; Peer Gynt di Edvard Grieg e Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, per trascinare i piccoli spettatori nel mondo della fantasia e dell’immaginazione. L’orchestra, in questi racconti musicali, viene diretta da Mirco Barani.
Il progetto, dal titolo Suoni per la rinascita, si inserisce nell’ambito di Marche InVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma, sostenuto dall’intesa Mibact e Regione Marche, con il coordinamento del Consorzio Marche Spettacolo, il patrocinio dei Comuni di Cessapalombo, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Camerino, San Severino Marche e la collaborazione degli istituti comprensivi “De Magistris” di Caldarola, “Ugo Betti” di Camerino e “Mons. Paoletti” di Pieve Torina.
.
Si è rinnovato, per l’ottavo anno consecutivo, l’appuntamento con i ragazzi che agli esami finali di Stato, del I ciclo di Istruzione, si sono distinti per l’ottimo risultato ottenuto: una premiazione che ha visto protagonisti: Christian Foglia, Sara Passarini, Beatrice Seri, Rita Vitali, Maria Sole Aliscioni, Elisa Capenti, Alice Gigli, Alessandro Manari, Irene Garbuglia, Silvia Ruggeri e Angelica Scriboni diplomatisi con 10/10 e lode; Sara Falconi e Giulio Parrucci con 10/10.
A questi studenti si sono aggiunti Francesco Fondati (percussioni), Maria Sole Aliscioni (flauto) e Irene Garbuglia (flauto) che hanno ottenuto 10/10 nello studio dello strumento musicale.
Molto coinvolgente è stato il momento della valorizzazione degli studenti dell'indirizzo musicale che hanno ottenuto il Primo Premio al XXI Concorso Musicale “P. Tacchi Venturi” a San Severino Marche esibendosi in un ensemble di nove chitarre: Ajradinoskj Edin, Federico Bellesi, Francesca Feliziani, Lorenzo Maccari, Veronica Orpello, Federico Draisci, Alice Gigli, Alessandro Manari, Anja Warnakulasuriya. A questi si aggiunge Giulia Carbini che ha vinto il primo premio con un’esibizione al pianoforte.
Quest’anno sono state inoltre premiate due eccellenze in ambito informatico: Francesco Fondati e Alessandro Manari che hanno conseguito l’ECDL.
La suggestiva cornice di quest’appuntamento è stato il Politeama, dove il Dirigente Scolastico Prof.ssa Lauretta Corridoni ha accolto le famiglie degli alunni premiati e le molte personalità intervenute: Fausto Pezzanesi, Presidente del Consiglio Comunale di Tolentino, Andrea Luzi, Presidente del Consiglio d’Istituto, Elvio Giannandrea, Presidente del Rotary Club, Lgt. C.S Giuseppe Losito, Mar. Magg. Gaetano Barracane in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, Loredana Leoni, delegata dalla Dott.ssa Carla Sagretti, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Ambito territoriale provincia di Macerata, la Sig.ra Oriana Forconi, titolare dell’emittente locale Multiradio, e alcuni membri del Consiglio d’Istituto. Ad applaudire i loro compagni erano presenti le classi terze della Scuola secondaria di I grado, accompagnate dai Professori.
Il Dirigente Scolastico e la Prof.ssa Roberta Carboni, Funzione Strumentale dell’Istituto per la Continuità e l’Orientamento, hanno introdotto l’evento con quella che è stata definita “una carrellata della memoria”, ovvero la proiezione multimediale di immagini delle precedenti edizioni della Giornata delle Eccellenze. È stato bello ripercorrere i momenti più significativi di questo ormai tradizionale appuntamento che, dagli esordi ad oggi, suscita emozione ed ammirazione per gli studenti che tanto si sono impegnati. Sono stati poi invitati sul palco gli alunni premiati per una breve intervista, le foto di rito e l’apposizione della firma nell’Albo d’Oro. I ragazzi hanno raccontato che un buon risultato scolastico è il frutto dell'interazione fra più componenti: lo studio graduale e costante, l’impegno e il “lavoro di squadra” con i Professori.
In questo clima di grande emozione e soddisfazione, si sono esibiti i ragazzi premiati nell’ambito musicale e ha piacevolmente concluso la manifestazione Sofia Acomordali, già studentessa del nostro Istituto, che ha coinvolto tutti con una bellissima esibizione al pianoforte.
Il Dirigente Scolastico ha, per i saluti finali, ringraziato gli ospiti intervenuti, rivolto un personale “in bocca al lupo” ai ragazzi premiati per un ottimo proseguimento negli studi e ha dato appuntamento a tutti al prossimo anno scolastico.
“Questo incontro ha fatto emergere che le diversità sono una ricchezza e che dobbiamo continuare con questi tavoli per costruire percorsi comuni anche per la responsabilità che abbiamo verso i nostri giovani di farli crescere in un sistema plurale”. Sono state le conclusioni del rettore Francesco Adornato al termine del seminario del ciclo “Una sola terra” che ieri – giovedì 8 novembre – ha riunito al tavolo esponenti delle tre principali fedi monoteiste: il Rabbino capo di Ancona e delle Marche David Sciunnach, l’Imam di Macerata Mohamed Tarakji e Alberto Quattrucci, segretario Generale di “Uomini e Religioni” della Comunità di Sant’Egidio intervenuto in sostituzione di monsignor Matteo Zuppi, trattenuto all’ultimo da impegni sopraggiunti. Hanno portato il loro saluto anche il presidente della Comunità ebraica di Ancona Marco AscoliMarchetti e il presidente dell’Università per la Pace Mario Busti. Gli interventi sono stati coordinati da Luigi Alici, docente Unimc di filosofia morale.
Un momento di grande intensità e coinvolgimento per i tanti presenti nell’aula verde del Polo Pantaleoni, con l’obiettivo condiviso di trasformare voci diverse in una polifonia.
"Dobbiamo dialogare non solo sulle cose che ci uniscono, ma anche su quelle che ci dividono. Siamo tutti diversi, ma tutti responsabili di ciò che ci circonda, con gli stessi diritti e doveri verso la società. Le religioni devono essere un mezzo per poter dialogare, per portare un equilibrio diverso nel mondo. Questo è un inizio: un tavolo dove poter parlare pur essendo tutti diversi". Queste alcune riflessioni offerte da David Sciunnach.
"Il vero obiettivo non è trovare soluzioni, ma avviare dei processi, delle risposte insieme. La pace non è la fine di una guerra, ma l’inizio di un cantiere da portare avanti giorno dopo giorno", ha ribadito Alberto Quattrucci
"L'intolleranza – ha sottolineato Mohamed Tarakji - è il primo nemico del pluralismo che cancella il pregiudizio, la miccia dell’inimicizia che porta alla guerra tra persone e nazioni. Noi religioni monoteiste abbiamo valori umani identici, siamo nella stessa linea per fare giustizia e difendere i deboli di qualsiasi nazione e religione siano. La religione è pace, tolleranza e perdono agli altri".
Il rettore Francesco Adornato ha ricevuto ieri in visita il comandante della Direzione Marittima delle Marche, il controammiraglio Enrico Moretti, entrato in carica a inizio d’anno, e il nuovo comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Patrizio Piacentini accompagnati dal direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli. L’incontro ha offerto l’occasione per discutere le possibili ulteriori linee di sviluppo della collaborazione avviata dalle due istituzioni nel 2017. L’intesa riguarda in particolare il corso di laurea triennale in Scienze giuridiche applicate, indirizzo in “Consulente dei trasporti”, e si inserisce nella politica di rafforzamento dei rapporti tra Unimc e le istituzioni del territorio, in questo caso per creare percorsi formativi altamente professionalizzanti.
E’ stato inaugurato ufficialmente questa mattina in Ateneo, il nuovo Unicam Science Bus, il pulmino per il Museo delle Scienze di Unicam acquistato grazie all’iniziativa “Adotta un Museo”, promossa da ICOM Italia.
Adotta un Museo prevede il sostegno ai Musei in difficoltà: strutture che sono state colpite da calamità naturali e che si trovano in situazioni di grave emergenza. ICOM Italia si adopera per trovare fondi a sostegno delle diverse necessità, per la riapertura delle strutture, per il restauro delle opere e per il riavvio di tutti i servizi per la comunità.
Tra le molte iniziative è stato scelto di sostenere il progetto “Un museo in movimento - Un Ducato per il Ducato”. Il Museo delle Scienze di Camerino, ancora chiuso dopo il terremoto di due anni fa, potrà così proseguire nel modo migliore le attività educative e le sue funzioni culturali e sociali direttamente nel territorio, grazie all’Unicam Science Bus. E’ stata l’Università degli Studi di Padova a raccogliere la richiesta di aiuto dei Musei di Ateneo di Camerino e a rispondere, nell’ambito dei contatti avviati con ICOM Italia, alla call del Sistema Museale dell’Università di Camerino con la devoluzione di una sostanziosa somma finalizzata all’acquisto del pulmino.
Il furgone, di cui è stato da poco completato l’allestimento, è stato inaugurato giovedì 8 novembre alle ore 11 presso la Sala convegni del Rettorato a Camerino. presenti per i saluti istituzionali il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la Prorettrice al Patrimonio Artistico, Musei e Biblioteche dell’Università di Padova Giovanna Valenzano, il Direttore del Polo Museale e Orto Botanico Unicam Gilberto Pambianchi, la già Direttrice del Sistema Bibliotecario e Museale di Ateneo Chiara Invernizzi. Sono poi seguiti gli interventi di Giuliana Ericani, Presidente del Comitato dei Probiviri di ICOM Italia e referente per il progetto Adotta un Museo, Fausto Barbagli, Presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, Alessandro Blasetti, Responsabile Staff del Polo Museale.
Il Sistema Museale dell’Università di Camerino ha fronteggiato nell’anno appena trascorso la grave emergenza legata alla crisi sismica dell’agosto-ottobre 2016. Mentre l’Orto botanico “Carmela Cortini” ha potuto riaprire al pubblico pochi mesi dopo le scosse, il Museo delle Scienze si è trovato nell’impossibilità di occupare la propria sede espositiva: il trecentesco Convento San Domenico, gravemente ferito dal terremoto.
Il baricentro dell’azione del Museo si è perciò spostato all’esterno sin dai primi momenti, con attività educative legate ai fenomeni sismici negli Istituti scolastici di Arquata del Tronto ed altri centri marchigiani, su diretta richiesta delle scuole, per rispondere alla pressante richiesta proveniente dal territorio di spiegare le cause del fenomeno tellurico.
Oltre a ciò, il Museo ha proposto nel periodo aprile - novembre 2017 l’esposizione temporanea “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!” organizzata in sei tappe presso altrettante città marchigiane e concessa in prestito dal Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna (Treviso) come sostegno per la ripresa delle attività del Museo di Camerino.
Proprio dalle esperienze maturate e dalle necessità emerse in un periodo tanto difficile e faticoso, nasce la collaborazione fra Università di Camerino ed ICOM Italia, promotrice dell’iniziativa Adotta un Museo volta a salvaguardare i musei danneggiati dal terremoto del 2016.
“Ringrazio l’Università di Padova, qui oggi rappresentata dalla collega Giovanna Valenzano, - ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che anche in passato ci è sempre stata vicina e con la quale siamo legati da rapporti culturali e scientifici. Un Ateneo che in maniera illuminata ha voluto sostenere un progetto mirato alla ripresa delle attività del nostro Sistema Museale. Ringrazio anche l’ICOM per aver voluto sostenere le attività del nostro Museo. L’Università per sua stessa natura non può che essere aperta alla comunità e al territorio: con l’Unicam Science Bus potremmo raggiungere le piazze e le scuole e proseguire nelle attività didattiche di avvicinamento alla scienza rivolte agli studenti delle scuole e alla popolazione più in generale”.
Tiziana Maffei, Presidente di ICOM Italia, nel ringraziare i Musei per aver testimoniato fattivamente l’esistenza di una comunità museale coesa e partecipe, evidenzia come le crisi nell’essere affrontate sviluppino spesso importanti progettualità “Per i musei svolgere l’attività culturale direttamente nel territorio, permette di agire culturalmente anche in rapporto a pubblici potenziali. Con la Carta di Siena ICOM Italia ha avviato un’importante riflessione su Musei e Paesaggi Culturali immaginando nuove prospettive museologiche in relazione al patrimonio diffuso e alle responsabilità che comunità e istituzioni hanno per assicurarne la salvaguardia. Con l’Unicam Science Bus il Museo potrà ampliare e sviluppare l’offerta culturale sperimentando in una situazione così difficile la possibilità di essere presidio di tutela attiva, anche nel contribuire a fornire strumenti di consapevolezza alle comunità di riferimento nel processo di ricostruzione post sisma.”
“L’inaugurazione del furgone donato dal Sistema di Ateneo di Padova con i fondi dell'Orto Botanico, monumento Unesco, alla comunità museale del Sistema Museale dell’Università di Camerino” sottolinea Giuliana Ericani, referente ICOM Italia per il progetto Adotta un Museo, Presidente del Collegio dei Probviri ICOM Italia e Membro del Consiglio Direttivo ICOM Europe “rappresenta un momento importante del progetto di ICOM Italia dedicato ai musei coinvolti nel terremoto del 2016 in Italia Centrale. È importante per la rilevanza dei soggetti coinvolti e perché interviene dando un nuovo significato e nuovi modi alle attività dei musei di Camerino, con il centro storico ancora inaccessibile e i musei chiusi, facendo ripartire il servizio educativo, uno dei principali settori di attività dei musei. Sono certa che la partenza di questo progetto farà da volano per altri progetti in preparazione, nella rete museali dei Sibillini nelle Marche, ma anche per nuovi progetti di rinascita, su nuove basi di sostenibilità fisica e operativa dei musei dell'area del terremoto.”
“L'Università di Padova è orgogliosa di aver aderito a questa importante campagna di ICOM Italia per sensibilizzare il più possibile la popolazione per un aiuto concreto in favore di una realtà museale universitaria quale quella dell'Università di Camerino che ha sofferto i danni del sisma, affinché possa continuare a svolgere le sue funzioni di didattica e di condivisione dei saperi nel suo territorio.” Giovanna Valenzano, Prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università di Padova.
La Regione Marche a difesa del nuovo Polo scolastico di San Ginesio. Ieri pomeriggio il presidente Luca Ceriscioli, insieme all’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, e al direttore dell’ufficio speciale per la Ricostruzione, Cesare Spuri, ha ricevuto una delegazione del Comitato ginesino a difesa del Polo nel centro storico per un importante momento di confronto e ascolto, da cui è emersa la ferma volontà della Regione di sostenere l’amministrazione comunale di San Ginesio e l’intera comunità nella complessa vicenda che ha visto bloccare la realizzazione delle nuove scuole per la presenza di un vincolo della Soprintendenza ai Beni culturali a tutela delle mura cittadine lo scorso 11 giugno.
“La Regione continuerà a seguire direttamente, così come ha fatto da quando è emersa la questione del vincolo, tutta la vicenda, perché sbloccarla è fondamentale per il rilancio di questi territori. Chiediamo ancora una volta un incontro alla presenza del ministro per risolvere in via definitiva il problema - ha commentato Ceriscioli - Se così non fosse questo sarebbe un duro colpo per il Comune e per tutto il territorio incostante”.
“Dopo quasi cinque mesi di incontri tra tutte le Istituzioni e gli enti preposti, dopo la richiesta di coinvolgimento di tutta la politica, chiediamo ancora uno sforzo unanime per trovare una soluzione a questo impasse devastante per il nostro paese, forti anche della comunione di intenti con il nostro sindaco Giuliano Ciaboccon - spiega il Comitato -. Come cittadini, un gruppo che oggi conta circa 900 aderenti, non ci fermiamo e continueremo a chiedere incontri con chi ha il potere e la volontà di superare questo enorme ultimo ostacolo per fare in modo che San Ginesio possa finalmente ripartire dopo il terremoto del 2016, puntando, come sempre nella sua storia, sull’istruzione e le scuole, unica “industria” che sostiene lo sviluppo sociale ed economico del centro storico”.
Tanti giovani e studenti animeranno il Teatro Lauro Rossi di Macerata per il debutto in prima assoluta giovedì 8 e venerdì 9 novembre di Aminta di Antonio Latella, regista della scena internazionale e direttore della Biennale di Venezia Teatro, che ha scelto Macerata per la residenza di allestimento del suo nuovo e atteso spettacolo inserito nel cartellone promosso dal Comune di Macerata con l’AMAT.
Anche in questa occasione grazie al progetto Scuola di platea voluto fortemente dal Comune di Macerata e ideato e condotto da AMAT, la proposta teatrale diventa occasione privilegiata per un progetto culturale di crescita della collettività e delle nuove generazioni: “Avvicinare i giovani al teatro, stimolare la loro curiosità, sviluppare e rendere più acuta la sensibilità critica è un obiettivo per la crescita della città” interviene il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde.
Il progetto Scuola di Platea si svolge con gli studenti degli istituti superiori di Macerata - Liceo Scientifico, Liceo Classico e Liceo Artistico – e con il coinvolgimento del sistema scolastico. Saranno circa 70 i ragazzi accompagnati dai professori che assisteranno nei due giorni alle rappresentazioni di Aminta dopo aver svolto nelle rispettive scuole incontri di preparazione alla visione dello spettacolo. Il momento conclusivo del progetto sarà venerdì 9 novembre - alle ore 18 presso la Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata - con Gente di teatro, incontro pomeridiano con la compagnia per approfondire la conoscenza dialogando con gli attori in scena.
Allo spettacolo saranno inoltre presenti circa 50 studenti provenienti dal Liceo Scientifico e Classico di Fabriano e partecipanti al corso di formazione Sipario bis bis che si sta svolgendo in questi giorni ad Ancona. Il teatro Lauro Rossi si conferma così luogo privilegiato per la crescita culturale e sociale di una comunità sempre più ampia che travalica i confini della città e si offre alla regione tutta.
Informazioni sullo spettacolo: biglietteria dei Teatri 0733 230735. Inizio spettacolo ore 21.
Anche Elena Testatonda tra coloro che martedì 30 ottobre hanno ricevuto la “Pagella d’Oro” sul palco del Teatro dell’Aquila di Fermo, nel corso della 56a edizione del premio organizzato dalla Carifermo S.p.a.e riservato agli studenti segnalati come migliori dalle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado.
Alla studentessa civitanovese, frequentante con lodevoli esiti la classe 4M dell’Indirizzo Turismo, sono stati consegnati il Diploma di Benemerenza e una somma in denaro messa a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
A Elena le congratulazioni da parte del corpo docente rappresentato per l’occasione dalla Coordinatrice di Classe Prof.ssa Manuela Bruscantini e del Dirigente Scolastico Rita Emiliozzi, mentori orgogliosi di vedere riconosciuti il talento e il merito, uno tra gli obiettivi del “Ricci” che storicamente sceglie con cura il setting didattico idoneo a innalzare la qualità dell’istruzione.
L’associazione Marche a Rifiuti Zero sarà presente all’incontro "Natura spaccata? Riflessioni e buone pratiche per l'ambiente" presso l'Istituto "Leonardo Da Vinci" di Civitanova Marche.
La biodiversità e la gestione dei beni naturali saranno i temi portanti dell’incontro divulgativo "Natura spaccata? Riflessioni e buone pratiche per l'ambiente" che si terrà il giorno 9 novembre dalle 15 alle 17 presso l’Istituto “Da Vinci” di Civitanova Marche, all’interno del progetto “Giornate delle Scienze”.
Nell’ambito dell’incontro, durante il quale alcuni alunni della scuola presenteranno il lavoro svolto nel corso dell’A.S. 2017/18, sono previsti una serie di interventi legati alla gestione e alla conservazione dei beni naturalistici di Civitanova e dintorni, con buone pratiche e spunti provenienti da altri territori costieri. Fra le associazioni e gli enti attivi sul territorio ci sarà l’associazione Marche a Rifiuti Zero che parteciperà con le relazioni della ricercatrice sanbenedettese Martina Capriotti, esploratrice National Geografic e ambasciatrice di Sky-Ocean Rescue, e di Marta Macrillanti del progetto Cupra per l’Ambiente.
L’associazione Marche a rifiuti zero ha per oggetto la tutela dell'ambiente dagli agenti inquinanti, anche in riferimento ai rischi per la salute, e la divulgazione dei principi dell’ecologia, dell'uso di fonti rinnovabili, del recupero e riciclo dei beni usati e delle pratiche per l’implementazione e il raggiungimento della Strategia Rifiuti Zero. L’associazione fa parte di una rete di associazioni (Zero Waste Europe) che da anni si muove a livello nazionale ed internazionale per sostenere attività in contesti culturali, didattici e sociali di sensibilizzazione ambientale finalizzate allo sviluppo sostenibile. L’appuntamento del 9 Novembre con l’istituto “Da Vinci” di Civitanova Marche si inserisce proprio nei progetti dell’associazione rivolti alle scuole che hanno come obiettivo la diffusione della cultura della riduzione dei rifiuti, del riuso e del riciclo e l’illustrazione del pacchetto europeo sull’economia circolare.
Come spiega la presidente di Marche Rifiuti Zero, Sabrina Petrucci “Far conoscere la Strategia Rifiuti Zero significa far prendere coscienza ai ragazzi della crisi globale del nostro Pianeta e della necessità di partecipare alla sua risoluzione da cittadini consapevoli e attivi, a vantaggio della salute della Terra e dei suoi abitanti. All’incontro di venerdì, in particolar modo sarà la ricercatrice sanbenedettese Martina Capriotti ad approfondire la problematica della plastica in mare e delle microplastiche, mentre Marta Macrillanti illustrerà ai ragazzi il progetto virtuoso del comune di Cupra Marittima, denominato ‘Cupra per l’ambiente’”.
Un’ottima occasione per gli alunni per confrontare il loro lavoro di conoscenza e monitoraggio dell’ambiente naturale di Civitanova Marche con gli aspetti legati alle problematiche ambientali, alla gestione dei beni naturali e alla conservazione di habitat e specie in generale.
Ancora successi per i giovani laureati Unicam. Il dott. Marco Ripani, classe 1988, laurea in Disegno Industriale presso la Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” ha ottenuto una menzione speciale nell’edizione 2018 della “Targa Rodolfo Bonetto”, il concorso per gli studenti delle scuole universitarie di design, dedicato al grande designer italiano Rodolfo Bonetto, per il progetto denominato “Air seed”.
“Da un attento studio aerodinamico scaturisce un piacevole oggetto/gioco dal design elegante” si legge nella motivazione per il premio al progetto del dott. Ripani, che nasce con l'idea di creare un oggetto ludico che potesse stimolare i bambini al gioco all'aria aperta.
“L’oggetto – sottolinea il dott. Ripani – è la riproduzione biomimetica del seme d'acero, ovvero quel seme che crea un volo auto stabilizzato ed elicoidale una volta staccatosi dalla pianta madre. Air_seed quindi è una monoelica che, una volta lanciata, torna verso il fruitore roteando su stessa; nella fase finale della discesa, la forza di gravità unitamente alla velocità di rotazione fanno rallentare notevolmente l'oggetto fino a fermarsi dolcemente a terra”.
E non è finita qui: Marco Ripani è risultato vincitore anche del Cappellini Design Contest 2018, concorso internazionale di design a cura di Istituto Marangoni Milano - The School of Design incollaborazione con Cappellini, che quest’anno aveva come titolo Tales and Tables: new technologies for a new conviviality, ed invitava i partecipanti a realizzare un tavolo che esplorasse i temi della “convivialità diffusa” e della “tecnologia”.
Ripani ha proposto il progetto “Con_vivo”, che suddivide lo spazio per ordinare le diverse funzioni e attività. Due le declinazioni dell’oggetto: una, analogica, pensata per l’uso professionale; l’altra destinata ai locali commerciali, utilizzati sempre più come uffici “volanti”, facilmente collegabile alla rete elettrica. Con_vivo vuole essere una risposta alla domanda di integrare nell’arredamento la moltitudine di funzioni che vengono svolte all’interno di questi luoghi, tra cui la predisposizione all’uso di smartphone e tablet grazie ad apposite intercapedini.
Il giovane designer si è aggiudicato una borsa di studio per il Master in Contemporary & Furniture Design offerta dall’azienda Cappellini.
La ricorrenza 2018 dell’Unità nazionale, la festa delle Forze armate e il centenario della fine della prima guerra mondiale sono stati festeggiati a Montelupone in modo solenne e particolare, grazie anche all’impegno della locale sezione dell’associazione nazionale Bersaglieri.
Deposta la corona al monumento dei caduti, la cerimonia si è svolta nel teatro “Nicola Degli Angeli” per evitare le intemperie.
Erano presenti le autorità civili militari e religiose ma, soprattutto, erano presenti tanti bambini e ragazzi delle scuole, che hanno riempito il teatro in platea e nei palchi.
L’edizione 2018, in occasione del centenario 1918 - 2018, si è connotata di commossa memoria e di sentita vicinanza agli otto ragazzi monteluponesi deceduti nella grande guerra. Erano ragazzi poco più che adolescenti che, partiti dal paese, non sono più tornati.
I loro parenti, uno alla volta, e nella commozione generale, hanno ricevuto una medaglia commemorativa per ogni ragazzo perito in quella lunga guerra di trincea che ha mietuto milioni di vittime e che ha conosciuto prima la disfatta, poi la resistenza, infine la vittoria per l’Italia.
I tanti ragazzi e bambini, presenti alla cerimonia, hanno conosciuto il sacrificio di ragazzi poco più grandi di loro e, nel dolore di quelle perdite ancora vivo nei famigliari, hanno riconosciuto l’immenso valore della pace e della convivenza tra i popoli. Una pace che va curata, tutelata e riconquistata ogni giorno, perché non è mai scontata.
Adottano una famiglia di Insetti Stecco, che conta sette esemplari di varia età e dimensioni: ci riferiamo agli alunni della classe 4^ C della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “R. Sanzio” di Porto Potenza, che hanno aderito al Progetto Ambiente.
La famiglia di Insetti Stecco, contenuta in apposito terrario realizzato dal genitore di classe signor Giannini, appena è stata portata nella scuola di viale Piemonte ha suscitato l’immediata curiosità degli alunni, inizialmente un po’ perplessi alla vista di semplici ramoscelli secchi, frutto del singolare mimetismo di quegli insetti che, nel fingersi morti, assumono la forma e il colore dei rametti o delle foglie su cui sono adagiati.
La famiglia di Insetti Stecco, che si nutre di foglie di nocciolo, rovo, lampone, melo, faggio, oppure di rose, è stata portata in classe in un terrario contenente una pianta di rose. Accudita e osservata dagli alunni, vi resterà fino a quando, a tempo debito, verrà liberata.
L’idea è partita dai genitori, in particolare dai signori Loi e Mandolesi, che hanno proposto al team docente l’ osservazione di una specie delicatissima e affascinante di cui prendersi cura durante l’anno, fino alla liberazione in natura a conclusione del percorso.
Le docenti e la dirigente Lautizi, che avevano approvato con immediatezza l’idea di un progetto di notevole connotazione pedagogica, che tra l’altro rappresenta un virtuoso esempio di corresponsabilità educativa scuola-famiglie, hanno accolto con interesse ed entusiasmo, al pari dei bambini, l’arrivo in classe dei simpatici e particolari Insetti Stecco.
Si svolgerà quest’anno a Macerata da giovedì a sabato, 8-10 novembre, l’annuale Convegno nazionale della Società Filosofica Italiana - Sfi, la più antica associazione filosofica del nostro paese: nata nel 1906 e ricostituita come libera associazione nel 1953, riunisce a livello nazionale e locale professionisti della ricerca, dell'insegnamento e della pratica della filosofia.
La tre giorni è organizzata in collaborazione con l’Università di Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata e i contributi di Dipartimento di Studi Umanistici, Ubi Banca e Scuola popolare di filosofia. “Siete piccoli ma intraprendenti, ci ha detto il presidente nazionale Emidio Spinelli, che così ha spiegato la scelta della sezione maceratese della società, che ha riaperto da appena due anni, per ospitare un evento tanto importante”, ha spiegato la presidente locale Arianna Fermani, coordinatrice scientifica e organizzativa del convegno, durante la presentazione del programma.
Tema del congresso sarà il binomio "Tradizione e innovazione" sul quale la Società Filosofica Italiana intende promuovere un dibattito culturale nazionale, una riflessione critica per mostrare la fecondità del passato e della tradizione filosofica per leggere il presente e le sue dinamiche e per costruire strategie future.
“Si tratta di una riflessione di altissimo valore scientifico – ha commentato il rettore Francesco Adornato - che riporta all’attualità, alle problematiche che attengono la centralità dell’uomo. L’endiadi del tema è anche alla base del nostro motto “L’Umanesimo che innova”. La tradizione propone tracce di futuro”.
Sono circa venti gli esperti che interverranno durante le giornate e almeno dieci le università rappresentate. A questi si aggiungono circa centocinquanta studiosi di filosofia di tutta Italia, studenti Unimc e studenti delle scuole superiori della Provincia, oltre a professori e insegnanti. La partecipazione è accreditata dal Miur per la formazione dei docenti.
“Questo progetto coinvolge non solo gli appassionati ma l’intera città – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla cultura Stefania Monteverde – per almeno tre motivi: novembre è il mese dedicato agli studi e alla ricerche filosofiche e nelle prossime settimane avremo altre sorprese; Macerata è una città che fa della cultura un incontro; un convegno del genere porta un turismo qualificato, che visita il territorio, i musei, creando indotto”.
Il tema di discussione e indagine sarà declinato nelle tre sessioni del convegno, dedicate al rapporto tra passato e futuro nella riflessione filosofica antica e medievale, moderna e contemporanea. Uno spazio importante sarà dedicato alla didattica, visto che una delle missioni della Società è proprio quella di avvicinare il mondo delle scuole a quello accademico. Il focus principale ci sarà venerdì pomeriggio con la tavola rotonda “Per una nuova didattica. Scrittura filosofica e progetto modulare tra tradizione e innovazione”. Nella giornata conclusiva di sabato si parlerà di passato e futuro nella filosofia e sarà presentato il volume “Un secolo di filosofia attraverso i congressi della S.F.I. 1906 – 2013”, a cura di Gaspare Polizzi e Mario Quaranta. Gli incontri, aperti a tutti, si terranno mattina e pomeriggio all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci. Il programma completo può essere consultato sul sito www.unimc.it.
Mercoledì 7 novembre alle 11 al Polo Bertelli, l’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo, in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, ospiterà la proiezione del film-documentario “Nel nome di Antea. L’arte italiana al tempo della guerra”.
Il film, che vede protagonisti Massimo Wertmüller e Letizia Ciampa, è stato diretto da Massimo Martella. “Nel nome di Antea”, uscito nelle sale quest’estate, racconta la storia di una giovane donna in prima linea durante la Seconda Guerra Mondiale, che riesce a salvare l’Antea del Parmigianino dalle incursioni naziste e dai bombardamenti.
L’evento sarà introdotto da Patrizia Dragoni, direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università di Macerata con all’attivo numerose pubblicazioni sulla cooperazione internazionale fra le due guerre e sulle operazioni di Protezione Antiaerea. Sarà presente il regista Massimo Martella, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, autore di cortometraggi e lungometraggi, come “Il tuffo”, con cui ha vinto il premio Kodak alla Settimana della Critica della Mostra Cinematografica di Venezia nel 1994. La partecipazione è aperta a tutti.