Al via la seconda fase del progetto “Scuole Sicure” in città; controlli questa mattina presso gli istituti scolastici e nei parchi e giardini cittadini con l’unità cinofila antidroga della Polizia locale di Ascoli Piceno per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
È partita oggi la seconda fase del progetto “Scuole Sicure” in collaborazione con la Prefettura, finanziato dal Ministero dell’Interno e portato avanti dalla Polizia locale di Macerata. Dopo il termine della prima fase, durante la quale sono state installate quattro telecamere presso il terminal bus e in via Cioci, si continua ora con i controlli presso gli istituti scolastici, i parchi e le aree verdi della città per contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti. “Scuole Sicure” infatti prevede sia la tutela dell’ambiente scolastico sia delle aree limitrofe agli istituti che possono essere identificate come luoghi a rischio di spaccio o di consumo di stupefacenti.
Questa mattina l’unità cinofila della Polizia locale di Ascoli Piceno, il pastore tedesco Ila, alla presenza dell’assessore alla Sicurezza Paolo Renna, del comandante della Polizia locale di Macerata Danilo Doria e degli agenti, ha effettuato dei controlli in alcune aree nevralgiche della città: dai giardini Diaz al terminal bus fino ai parchi.
«Oggi abbiamo compiuto un primo passo nel perseguimento di un obiettivo importante per l’Amministrazione: la tutela delle giovani generazioni e la lotta allo spaccio di stupefacenti – ha commentato l’assessore Renna -. Si tratta di un lavoro che sarà costante e continuo nel tempo a testimonianza dell’attenzione rivolta ai nostri ragazzi; parallelamente è partita un’attività di informazione tramite la distribuzione di un opuscolo presso gli istituti scolastici mirato a sensibilizzare i giovani sul progetto “Scuole Sicure”».
«Oggi la Polizia locale fa un grande balzo in avanti rendendosi sempre più pronta alle esigenze della comunità maceratese – ha aggiunto il comandante Doria -. La formazione, la professionalità e la disponibilità degli agenti stanno facendo la differenza in ogni attività di lavoro e in special modo in una attività così particolare e delicata come questa, indice di uno speciale legame con il territorio e con le persone. Ringrazio, oltre al sindaco Sandro Parcaroli e l'assessore Paolo Renna, tutta l'amministrazione comunale, il Prefetto Flavio Ferdani, il Questore Vincenzo Trombadore, il colonnello dei Carabinieri Nicola Candido e il Colonnello della Guardia di Finanza Ferdinando Falco. Abbiamo collaborato costantemente e fattivamente con tutte le forze dell’ordine impegnate ogni giorno in prima linea per contrastare lo spaccio di stupefacenti; quello di oggi è un grandissimo risultato che proietta il nostro ufficio in un futuro sempre più all’avanguardia».
Il ciclo degli incontri su Bullismo e Cyberbullismo, organizzati dalla scrivente per l’Istituto Comprensivo “V. Monti” di Pollenza diretto dalla dott.ssa Catia Scattolini, si è concluso con l'intervento del Cosmologo della Specola Vaticana, il gesuita P. Gabriele Gionti. Certo, viene da chiedere cosa centri un “Viaggio nell’Universo” con il bullismo.
E c'è anche la domanda di un mio alunno:
“Ma tu, Maestra, come fai a conoscere un Cosmologo?”
L’amicizia con Padre Gabriele è il frutto di un buon uso delle tecnologie.
Nel 2001 entrai per caso nella Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, dove è sepolto San Giuseppe Moscati, un medico che preferì dedicare la sua vita ai poveri e agli ammalati, piuttosto che trascorrere la sua vita ad insegnare.
Ritornata a casa, con un e.mail al Gesù Nuovo, chiesi notizie su questo grande uomo di fede. Mi rispose Fratel Egidio Ridolfo, un gesuita cinquantenne, gravemente ammalato; egli usciva solo per lavoro, quando la salute glielo permetteva. Fratel Egidio mi parlò di S. Giuseppe Moscati e anche di un giovane scienziato, P. Gabriele Gionti. Nel 2013 Fratel Egidio morì e io andai al suo funerale a Napoli. Qui ebbi l’occasione di incontrare Padre Gabriele. Rimasi affascinata dalla sua semplicità e disponibilità; gli chiesi:
"Non potrei venire a Roma con i miei nipoti per visitare la Specola Vaticana? E magari un giorno tu potresti incontrare i miei alunni".
Oggi, a distanza di otto anni, questo desiderio si è realizzato.
Con ciò voglio dirvi, cari ragazzi, che la tecnologia è uno strumento che ci aiuta a vivere bene, se usato nella giusta maniera: serve a conoscere nuove persone e l’Universo dove viviamo; ci aiuta a porci delle domande: "Esistono altre forme di vita nell’Universo? L’Universo è frutto della casualità, o di una mente che ha ordinato tutto? E a quale scopo?"
Le domande e le risposte sono tante e anche diverse; ma è importante mettere in moto la mente e cercare una risposta.
Padre Gabriele inizia, spiegando cos’è la Cosmologia: è la disciplina che studia l’Universo a larga scala, ossia al di là delle distanze galattiche; e si occupa di dare una risposta alla grande domanda: "Come si è formato l’Universo?"
Lo scienziato mostra un bellissimo video: la Terra fotografata da un satellite; ne illustra le caratteristiche astronomiche salienti, allargando lo sguardo verso il sole, i pianeti, le stelle: la Via Lattea, la nostra Galassia. L’Universo, ha spiegato lo scienziato, è molto grande e continua a crescere, ad espandersi così enormemente che, se guardiamo al passato, dobbiamo ipotizzare che all’inizio della sua esistenza, miliardi di anni fa, era molto piccolo: un atomo!
L’osservazione dello spazio avviene oggi con una vasta strumentazione scientifica: i telescopi spaziali, i satelliti che ruotano attorno alla Terra, i radar che captano le onde dello spazio, i viaggi nello spazio: questi dati permettono serie indagini scientifiche.
P. Gabriele ha parlato anche della teoria tolemaica e di quella copernicana: la teoria eliocentrica (il sole al centro del nostro sistema planetario), di cui il sacerdote Niccolò Copernico (1473 - 1543) ha dimostrato la verità.
P. Gabriele ha detto quanto sia stato difficile arrivare a questa evidenza. Per i popoli della Mesopotamia e quindi del Vecchio Testamento, la Terra era piatta, il Sole era sotto l’arco del firmamento e, al di là delle colonne del firmamento, si pensava che ci fosse l'acqua; al di sopra delle nuvole si immaginava che ci fosse Dio, sotto la Terra l’Inferno.
All’epoca di Dante, invece, si credeva che la Terra fosse al Centro dell’Universo e il Paradiso fosse una serie di Cieli disposti come sfere concentriche, ruotanti intorno alla Terra. Il primo Cielo è la Luna, poi Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno, per arrivare al Cielo delle stelle fisse e a quello che Dante chiama il Primo Mobile: oltre i nove Cieli si entra nella sede di Dio.
Ma ciò che interessa lo scienziato d'oggi è indagare sempre più profondamente l'Universo.
Un’audace bambina lo interrompe: "Perché stiamo andando su Marte?”
Padre Gionti risponde: "Il motivo è che cerchiamo se c'è vita, attuale o passata: questo pianeta è il più simile al nostro per tante caratteristiche. Non cerchiamo alieni, ma virus, cioè forme di vita".
Un ragazzo pone una domanda impegnativa: "Come vanno d'accordo scienza e fede?"
Padre Gabriele precisa che la Bibbia non dice Come è fatto il cielo, ma Come si va in Cielo. È la vecchia risposta di S. Agostino: "La Bibbia non è il libro dei Matematici, ma dei Credenti". Scienza dalla Fede, sono due campi diversi. La Genesi, scritta due millenni prima di Cristo, parla di un Dio creatore dell’Universo che crea dal nulla, ed è un discorso teologico; la Scienza non si chiede: "Chi ha creato l’Universo?", ma: "Come funziona?". Del resto, se S. Francesco d'Assisi cerca la significazione di Dio nel dizionario delle creature, Galileo Galileo dichiara espressamente di cercare nelle creature le Leggi impresse dal Creatore.
E ora, dopo questo Viaggio nell'Universo, una domanda è spontanea:
"Andiamo a cercare forme di vita fra le stelle e i pianeti; sappiamo amare il nostro vicino, il compagno di banco, l'inquilino della porta accanto? Che senso ha allargare le scoperte, se non allarghiamo il cuore?" Se la Scienza troverà nuove persone, la Fede ci dirà di amarle come noi stessi.
Grazie, Padre Gabriele. La tua disponibilità è già una prova di amore. Ed è un augurio:
"Che la ricerca di nuovi pianeti ci porti in quel mondo d’amore, in cui ognuno di noi spasima di vivere".
Nuova sede per la radio di UniMc. Locali ampi, luminosi e già pronti all’uso sono quelli che la Provincia ha messo a disposizione dell’Università di Macerata. La collaborazione tra i due enti si rafforza ulteriormente e porterà al potenziamento della web radio dell’Ateneo. Le tre nuove stanze, individuate al piano terra del Palazzo degli Studi con affaccio sul cortile di ingresso al liceo scientifico, permetteranno, infatti, di ospitare, oltre a un piccolo studio di registrazione, la redazione dell’emittente radiofonica.
Nonostante il lockdown imposto dalla pandemia, radio Rum non ha mai spento i microfoni, mantenendo uniti e coinvolti i giovani speaker che nei mesi scorsi hanno proposto programmi di informazione, dibatto e intrattenimento, non da ultime le dirette dedicate alle elezioni studentesche.
“E’ stato un anno impegnativo, che, però, non ha fermato in alcun modo il lavoro dell’Ateneo – è il commento del rettore Francesco Adornato -. La nostra ostinata fiducia nel futuro non ha avuto la minima flessione. Abbiamo investito oltre 38 milioni di euro per l'efficientamento energetico, la sistemazione antisismica, l’allargamento delle sedi. Grazie anche alla disponibilità della Provincia, ci stiamo ricollocando in centro storico, andando oltre ciò che il terremoto aveva lesionato. L’attività della radio ha contribuito a tenere unita la comunità accademica. I nuovi locali, nella speranza di un ritorno in presenza anche se regolato, offriranno ai nostri studenti uno spazio per mettersi alla prova e sperimentare insieme nuovi linguaggi e contenuti”.
Sulla stessa onda il presidente Antonio Pettinari: “Si è coniugato l’obiettivo di far diventare il Palazzo degli Studi cardine della vita cittadina con l’esigenza di occupare i vari spazi a disposizione. Il rettore aveva mostrato il bisogno di avere alcuni locali, oltre a quelli che l’Università già dispone in questa struttura provinciale, e abbiamo risposto prontamente, per favorire ancora di più il radicamento dell’Ateneo, quale anima culturale, nel centro della città. Aver trovato la giusta soluzione è fonte di soddisfazione, anche pensando all’importanza della formazione e della ricerca a beneficio delle nuove generazioni. Ora, nel Palazzo degli Studi, si rafforza la presenza di centri culturali come appunto l’Università e servizi pubblici come l’ATO sociale. Appena possibile, compatibilmente con l’uscita dalla pandemia, ripartirà anche il cinema. Nelle prossime settimane, infine, sarà emesso il bando per i due locali in corso Matteotti, ora non affittati (spazi ex Borbonese e ed ex sportello per il consumatore)”.
Lo scorso 13 maggio, la classe 5 I dell’ITE “A. Gentili” di Macerata è stata premiata presso la Mole vanvitelliana di Ancona, nel corso di una cerimonia, a cui hanno presenziato numerose autorità militari e civili, tra cui il direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale per le Marche Marco Ugo Filisetti.
Nonostante le problematiche legate alla pandemia, gli studenti, sotto la guida della professoressa Letizia Evangelisti, hanno partecipato al Concorso “Esploratori della memoria”, indetto dall’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, ottenendo il secondo posto.
Il lavoro dei ragazzi si è concentrato su un fatto storico devastante per la storia di Macerata, ossia il bombardamento del 3 aprile 1944, che costò un gran numero di vittime civili; ed è stato proprio a loro che gli alunni hanno voluto rendere omaggio, ripercorrendo le tappe essenziali di quel tragico momento, arricchendolo con le testimonianze e le foto di chi l’aveva vissuto in prima persona.
Per tale motivo, essi sono partiti dal censimento della “Pietra della Memoria”, collocata sul muro esterno dell’ex Caserma F. Corridoni, una lastra di ottone in ricordo della strage di Vicolo della Nana, in cui persero la vita ben otto rappresentanti della famiglia Scisci. La ricerca storica è poi continuata, attraverso l’esame del processo di liberazione, delle novità apportate dalla tecnologia militare, riguardanti non solo le armi, gli aerei, ecc.., ma anche i nuovi sistemi di decodificazione dei messaggi criptati.
Sono stati quindi evidenziati i momenti cruciali di quel tragico giorno, in cui oltre 100 persone persero la vita, mentre molti subirono mutilazioni e sofferenze provocate da un tale evento distruttivo.
Tutto ciò è stato poi riversato in un sito, che ha ricevuto i complimenti della Presidente dell’ Associazione, Silvana Giaccaglia, e dai membri della giuria del concorso.
(La foto sopra riportata ritrae alcuni membri della famiglia Scisci: tra essi Ubaldo (a sinistra) si salvò, perché in quel momento era lontano dal luogo devastato, mentre morirono Achille (al centro) e Giancrazio (a destra). Achille, di anni 6, fu tra le vittime più giovani del bombardamento)
Innovazione, specializzazione e diversificazione sono le chiavi per accrescere la competitività del sistema Marche anche nel settore dei servizi. Presso l’Auditorium dell’Università di Macerata la Regione ha coinvolto i protagonisti della ricerca e dell’innovazione presenti nel territorio per affrontare le nuove esigenze e le nuove sfide di che si aprono sul mercato nazionale e internazionale. Il tutto nell’ambito della Strategia della specializzazione intelligente 2021-2027: lo strumento di indirizzo che le Regioni devono adottare per concentrare gli interventi di ricerca industriale e di innovazione verso gli ambiti a maggiore potenziale di crescita.
Classificata come S3 (Smart Specialisation Strategy), viene utilizzata in tutta l’Unione europea per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche: è concepita a livello regionale, ma è valutata e messa a sistema a livello nazionale ed europeo. Il 1 febbraio scorso la Regione Marche ha avviato il processo di consultazione sul territorio con la convocazione dell’Osservatorio regionale per la strategia della specializzazione intelligente. Il confronto si è svolto, poi, per tavoli tematici.
All’Ateneo di Macerata si è riunito quello dedicato alla “Innovazione nei servizi”, con riguardo alle imprese, alla persona, alla comunità, alla pubblica amministrazione, ai settori manifatturiero, turistico, commerciale e sociale. “Abbiamo bisogno di una strategia condivisa, perché il territorio deve ritrovare una vocazione economica che si sta offuscando. Abbiamo bisogno di contaminazione che cerchiamo qui, nell’Università, che ha nel suo Dna la diffusione della cultura e la capacità di imprimere innovazione anche nelle idee – ha detto il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività economiche - Oggi siamo qua per continuare nel confronto e nell’analisi su quello che sarà la specializzazione intelligente. Molti hanno ancora la percezione di scelte prese dall’alto e calate dall’Europa attraverso le Regioni. Mentre in questa fase della programmazione 21-27 noi abbiamo voluto caratterizzarci fortemente per una decisione che parta dal basso, dalla condivisione e dalla contaminazione con i protagonisti del territorio. Se condividiamo il percorso, questo rende più facile costruire una strategia utile a crescere, perché beneficiari sono le imprese e i cittadini.
Sono loro che devono ritrovarsi in quelle scelte, per porre in essere quell’incremento produttivo e occupazionale di cui le Marche hanno bisogno”. L’Osservatorio, ha sottolinea il rettore Francesco Adornato, “rinsalda la collaborazione tra Regione, Università, enti e aziende del territorio in relazione a quei processi culturali ed economici che vedono, nella digitalizzazione, la dinamica del futuro: un settore, su cui il nostro Ateneo sta investendo fortemente in termini di offerta formativa”.
John Francis McCourt, docente ordinario di lingua e letteratura inglese, è stato eletto nuovo direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata per il triennio 2021/2024. Entrerà in carica dal primo novembre 2021.
Grande esperto joyciano, specista in letteratura irlandese del diciannovesimo e ventesimo secolo, John McCourt, dopo il dottorato in letteratura inglese conseguito nel 1997 al University College di Dublino, è stato docente nelle Università di Trieste, Udine, Graz e professore associato di letteratura inglese nell‘Università di Roma Tre.
È autore di numerosi studi, pubblicati in diverse lingue, tra i quali “James Joyce. Gli Anni di Bloom” ed è cofondatore e direttore della Annual Trieste International Joyce School.
Lo scorso 10 maggio è stato ospite di Rai Cultura nel programma “Maestri” dove è intervenuto su James Joyce e Jonathan Swift.
Nell’ambito del progetto sistemico "Civitanova Città con l'infanzia", l’Assessorato ai Servizi Educativi e Formativi ha ritenuto opportuno offrire a tutti gli istituti comprensivi la possibilità di un momento dedicato alle classi quinte, che, per le conseguenze della pandemia, non potranno organizzare la consueta gita scolastica di fine percorso.
A tal riguardo, l’assessorato ha presentato il progetto di un evento ludico-educativo, sostenuto interamente dalla Amministrazione comunale in una data da concordare con gli istituti comprensivi cittadini, che hanno aderito unanimemente alla iniziativa.
L'iniziativa consiste in una esperienza virtuale che i bambini potranno fare, con l'utilizzo di visori a 360°, su argomenti quali lo sbarco sulla Luna o su Marte e l'esplorazione della nostra galassia, oppure un viaggio nel corpo umano e la lotta contro batteri e virus. L’evento sarà gestito in piena conformità con la normativa anticovid, nel rispetto di tutte le disposizioni di prevenzione e con particolare riferimento alla sanificazione degli ambienti e dei visori.
“In un periodo fortemente condizionato dalla diffusione della pandemia che ha portato i nostri piccoli a rinunciare davvero a tanto – ha dichiarato l’Assessore Barbara Capponi – il nostro obiettivo è assicurare ai bambini un momento di serenità e apprendimento divertente, esattamente come avviene per le gite di istruzione. Continuiamo a costruire la nostra città con l’infanzia con piccoli e grandi progetti in modo continuo e concreto”.
Parte lunedì 17 maggio con un evento in diretta dalla Sala Cesanelli “MaggiOrienta”, la serie di open day dedicati alle lauree magistrali: sei giorni per conoscere l’Ateneo e i suoi percorsi di laurea magistrale.
Il primo appuntamento sarà trasmesso lunedì in diretta social dalle 15 sui canali Facebook e YouTube di UniMc e servirà per conoscere il campus universitario attraverso le parole degli studenti stessi. Si parlerà delle prospettive internazionali, del legame con la Cina, dell’attualità della formazione umanistica, dei servizi per rendere UniMc sempre più inclusiva, del legame con la città. Tutto questo attraverso il confronto diretto con uno studente magistrale di Genova, un dottore di ricerca impegnato nella digitalizzazione di documenti leopardiani, un futuro tirocinante dell’Expo di Dubai, oltre che con docenti sulle attività di respiro internazionale.
I giorni seguenti alle 18 si terranno webinar interattivi dedicati alla presentazione dei singoli corsi di studio magistrali: Economia e Diritto, 18 maggio; Giurisprudenza, 19 maggio; Scienze della Formazione, dei beni culturali e del turismo, 20 maggio; Studi Umanistici con lingue, mediazione, storia, lettere e filosofia, 21 maggio; Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, 24 maggio. È possibile avere altre informazioni sul programma e registrarsi alle presentazioni di proprio interesse collegandosi a unimc.it/openday
Agli Open day online si affianca la ripresa anche delle attività di orientamento in presenza. Proprio nei giorni scorsi, il Dipartimento di scienze della formazione, beni culturali e turismo ha accolto studenti dell’ultimo anno dell’istituto alberghiero “Einstein-Nebbia” di Loreto interessati ai corsi in turismo. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare la sede. Alcuni di loro sono arrivati in treno utilizzando la fermata “Macerata Università”, inaugurata lo scorso anno e situata proprio in corrispondenza del polo didattico Bertelli. Ad accoglierli, la direttrice del dipartimento Lorella Gianandrea, il presidente del corso di laurea Simone Betti e i docenti Mara Cerquetti e Pierluigi Feliciati.
Con il webinar “Le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo”, il Centro studi costituzionali dell’Università di Macerata ha avviato l’omonimo progetto di ricerca COSTE coordinato dalla professoressa Angela Cossiri. Il progetto si propone di analizzare, da diverse prospettive scientifiche, il contesto giuridico europeo, nazionale e locale che concerne le concessioni balneari e di rilevare gli interessi fondamentali individuali e collettivi implicati, nella prospettiva di trovare un adeguato bilanciamento.
Nel corso dell’incontro, studiosi ed esperti hanno fornito un’analisi scientifica degli elementi normativi e giurisprudenziali più attuali, indicando prospettive per azioni concrete che potrebbero agevolare la soluzione dei conflitti.
Il progetto proseguirà con la pubblicazione di un volume open access, che raccoglierà saggi scientifici selezionati attraverso una raccolta di contributi diffusa in ambito nazionale. L’obiettivo è fornire ai decisori pubblici soluzioni concrete e percorribili scientificamente validate.
Al seminario, presieduto da Giovanni Di Cosimo, hanno partecipato Matteo Paroli, autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Antonio Tarasco, Ministero della cultura, Giuliano Vosa, Centro di studi politici e costituzionali di Madrid, oltre ai docenti UniMc Stefano Pollastrelli, diritto della navigazione, Benedetta Giovanola, filosofia morale, Simone Calzolaio e Angela Cossiri, diritto costituzionale, Fulvio Costantino, diritto amministrativo. Le conclusioni sono state tratte da Giulio Salerno, coordinatore del Centro studi costituzionali e direttore dell’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie “Massimo Severo Giannini”.
La registrazione del webinar è disponibile per gli studenti UniMc online al link https://tinyurl.com/vwr8jw6w.
Nell’ambito della collaborazione tra Istituzioni, in particolare tra la Polizia di Stato e l’Università di Camerino, è iniziato oggi un ciclo di seminari dedicati agli studenti della Scuola di Giurisprudenza tenuti dal Questore della provincia di Macerata Vincenzo Trombadore e da altri Funzionari della Questura di Macerata.
Gli incontri che si svolgeranno in modalità didattica mista, dunque sia in presenza per un numero contingentato di studenti sia in streaming con la formula della didattica a distanza, si svilupperanno secondo il seguente programma:
12 maggio 2021, ore 15.00-18.00
Sistema Sicurezza Italia – relazione del Questore Dott. Vincenzo Trombadore
La gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica – introduzione e presentazione del Questore e con relazione del Vice Questore Dott. Edoardo Polce
26 maggio 2021, ore 15.00-18.00
Immigrazione. Attività amministrativa di pubblica sicurezza, con presentazione e introduzione del Questore e con relazioni del Primo Dirigente Dott. Giuseppe Marchetti e del Vice Questore Aggiunto Dott. Lorenzo Commodo
10 giugno 2021, ore 15.00-18.00
La Polizia Amministrativa. Violenze di genere e strumenti di prevenzione, con introduzione e presentazione del Questore e con relazioni del Primo Dirigente Dott. Giuseppe Marchetti e del Vice Questore Patrizia Peroni
Ad ogni incontro saranno presenti e parteciperanno al dibattito anche i professori Paolo Bianchi (ordinario di Diritto Costituzionale), Sara Spuntarelli (ordinario di Diritto amministrativo), Tatiana Guarnier (associato di Diritto costituzionale) e Francesco Rizzo (ordinario di Diritto privato).
Porrà i saluti il Magnifico Rettore Prof. Claudio Pettinari.
Nel corso degli incontri verranno richiamate tematiche connesse alla sicurezza pubblica, pianificazioni di emergenza e misure di prevenzione adottate dall’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. In particolare verranno approfonditi gli aspetti riguardanti l’attività della Polizia di Stato non solo nell’ottica delle attività tipiche della Polizia Giudiziaria per la prevenzione e repressione dei reati, ma anche e soprattutto al fine di sviluppare il concetto di una sicurezza partecipata.
Gli interventi verteranno, quindi, nei settori del Diritto penale, amministrativo e civile, con l’obiettivo di creare, in sinergia con l’Università di Camerino, un network capace di stimolare attraverso i diversi metodi di comunicazione, interventi e iniziative di utilità sociale anche diversificate per i differenti target.
Essi costituiscono un grande impegno soprattutto nella sensibile vicinanza della Polizia di Stato ai cittadini, come Istituzione fatta da cittadini, con una auspicabile ricaduta positiva in termini di informazione e prevenzione, per gettare solide basi per una cultura della partecipazione attiva alla legalità.
La “Innovazione nei servizi” sarà al centro della discussione dell’Osservatorio regionale sulla specializzazione intelligente, convocato a Macerata venerdì 14 maggio, alle ore 15 presso l’Auditorium dell’Università (Via Padre Matteo Ricci).
Dopo l’avvio formale dello scorso 1 febbraio, l’Osservatorio ha iniziato i tavoli tematici per stimolare un dialogo con i protagonisti del sistema produttivo marchigiano. L’obiettivo, ricorda il vice presidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive, “è definire una progettualità condivisa, che consenta di delineare strategie e priorità per affrontare le sfide necessarie a ridare slancio all’economia regionale, sostenendo gli sforzi delle categorie produttive”.
“Il nostro Ateneo, che sta intraprendendo un percorso qualificante verso un umanesimo digitale, ha competenze e conoscenze per porsi come punto di riferimento e partner di Regione, Comune e enti/imprese del territorio, per costituire insieme soluzioni innovative e sostenibili nel settore dei servizi alla persona, alla comunità e alle imprese”, ha affermato il rettore Francesco Adornato. La Strategia regionale di Specializzazione intelligente per ricerca e innovazione 2021-2027 è lo strumento di indirizzo che le Regioni devono adottare per concentrare gli interventi di ricerca industriale e di innovazione verso gli ambiti a maggiore potenziale di crescita. Classificata come S3 (Smart Specialisation Strategy), viene utilizzata in tutta l’Unione europea per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche: è concepita a livello regionale, ma è valutata e messa a sistema a livello nazionale ed europeo.
Presso l’Università di Macerata verranno coinvolte le imprese innovative, start up, ricercatori, giovani talenti ed esperti dei settori dell’innovazione e ricerca per raccogliere suggerimenti e indicazioni necessari a delineare la strategia marchigiana.
Il Comune di Civitanova Marche parteciperà ad un bando interministeriale per realizzare la nuova scuola materna del quartiere IV Marine. Nella seduta di ieri, la Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo del nuovo plesso redatto dall’Ufficio tecnico comunale, per una spesa prevista di 995.000,00 euro, richiamando la normativa in vigore, in particolare quella relativa al Fondo del Ministero dell’Interno destinato ad “Asili nido e scuole dell’Infanzia”.
Entro il prossimo 21 maggio, l’Ente potrà partecipare al bando per interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione o costruzione di edifici destinati ad asili nido o scuole dell’infanzia, presentando l’opera inserita nella programmazione annuale e triennale.
“L’Amministrazione comunale è intenzionata a costruire una nuova scuola dell’Infanzia nel quartiere IV Marine – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – L’Ufficio tecnico ha già redatto il progetto definitivo per la realizzazione del nuova polo scolastico, un progetto che non è mai venuto alla luce per mancanza di fondi.
L’intervento permetterebbe di alleggerire la pressione scolastica nelle limitrofe scuole di via De Pinedo e via Saragat mediante la realizzazione di una struttura che potrà ospitare 75 alunni (ampliabile sino a 125 alunni), ad un solo piano per una superficie lorda di 590 mq caratterizzata da tre aule didattiche, sala insegnanti, archivio, spazio teatrino, palestra e refettorio”.
Il progetto candidato si riferisce ad un area di proprietà pubblica del Comune di Civitanova Marche. La spesa complessiva di euro 995.000,00 sarà finanziata interamente con fondi interministeriali di cui al bando approvato con DM del 21 marzo 2021. Il Responsabile del Procedimento è il Geom. Antonio Frapiccini Responsabile del V settore.
Il bando sostiene la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all’attivazione dei servizi integrativi che concorrano all’educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo.
I nuovi spazi della Andrea Bocelli Foundation hanno accolto questa mattina il Magnifico Rettore della centenaria Università degli Studi di Camerino Prof. Claudio Pettinari, una visita che si è conclusa con la firma di un protocollo di intesa tra le due parti con il fine di instaurare e sviluppare una cooperazione didattico-scientifica per favorire una collaborazione che si concretizzi in attività didattiche, eventi, corsi di formazione che evidenzino sinergie culturali tra le afferenti discipline negli ambiti tecnico-scientifici e artistico-musicali.
“ABF opera in particolare in ambito educativo, cercando di creare percorsi didattici innovativi formali e informali, che possano permettere ad ogni individuo di poter esprimere al meglio il proprio potenziale” – dice Laura Biancalani Direttore Generale ABF – “E’ proprio in tale ambito che si inserisce il Protocollo di Intesa con UNICAM, operare insieme sia sul territorio del cratere del sisma centro Italia 2016 dove da tempo ABF lavora che oltre, in Italia e all’estero, con l’obiettivo di potenziare la qualità dei progetti già attivi in campo e arricchire la discussione sui progetti sperimentali”.
La relazione con la Università di Camerino nasce in parallelo con gli interventi che ABF dal 2017 porta avanti nelle zone del sisma dove la Fondazione ha ricostruito due scuole pubbliche, a Muccia e Sarnano e l’Accademia della Musica di Camerino. ABF sia nelle scuole che ha ricostruito, sia in luoghi diversi su territorio nazionale e internazionale si occupa di educazione e ricerca con particolare attenzione per materie come arte, musica e mondo digitale.
“E’ con grande soddisfazione – dichiara il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che l’Università di Camerino avvia la collaborazione con la Andrea Bocelli Foundation, nella convinzione che l’Ateneo debba essere luogo deputato non solo alla formazione, ma alla diffusione della cultura nella sua accezione più ampia, per consentire alle nostre studentesse ed ai nostri studenti di diventare giovani di valore. L’Ateneo, inoltre, potrà mettere a disposizione della ABF le competenze scientifiche dei docenti e ricercatori per progetti innovativi”
Nelle scuole italiane pubbliche che ABF ha creato e restituito alla Comunità e nelle scuole in ospedale (3-14 anni), ABF è presente con proprio personale e proprio coordinamento pedagogico. ABF attraverso le proprie persone, tutte selezionate nei territori di riferimento, affianca ed accompagna lo staff degli insegnanti pubblici e allo stesso tempo potenzia i programmi extracurricolari dei ragazzi con laboratori digitali, arte e musica. Per i giovani con età ricompresa tra i 16 e i 25 anni ABF ha creato una scuola vocazionale sita in Firenze, “ABF GlobaLAB”, che li supporterà nel percorso che va dall’individuazione del proprio talento all’entrata nel mondo del lavoro. Oltre a ciò ABF lavora a fianco del mondo dei giovani ricercatori in ambito tecnologico per realizzare devices che possano migliorare la qualità della vita delle persone.
L'Università di Camerino è uno degli Atenei in Italia e nel mondo con più antica tradizione, oltre 680 anni di storia, e attraverso le varie competenze delle Scuole di Ateneo ha tra le proprie finalità anche quelle di divulgare la cultura, l'alta formazione e la pratica musicale, ritenendole fondamentali strumenti di aggregazione e socializzazione tra studenti, docenti, personale tecnico - amministrativo e società civile, senza barriere di razza e ceto sociale. Tra gli studi, le ricerche e le attività didattiche condotte dall'Università trovano spazio anche alcune aventi per oggetto tematiche proprie delle Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nonché delle Scienze Informatiche, Giuridiche, della Comunicazione e Digital Media, applicabili ad una molteplicità di aspetti scientifici e tecnologici, tra i quali la scienza dell'acustica applicata, la musica e gli strumenti musicali. Dal nuovo anno accademico, inoltre, Unicam attiverà il corso di laurea in “Informatica per la Comunicazione digitale”, attraverso il quale sarà possibile coinvolgere studenti e docenti in attività seminariali o laboratoriali su tematiche che potranno essere in sinergia con le attività di ABF a Camerino.
Nell’ambito del protocollo ABF e UniCam lavoreranno insieme per individuare e definire delle attività di studio sperimentali e di ricerca, così come potranno collaborare per la creazione di opere multimediali ad esempio che coinvolgano le discipline del design computazionale, dell’informatica, della comunicazione digitale. Inoltre è volontà poter organizzare manifestazioni e convegni che possano essere oggetto di sinergica collaborazione al fine di condividere risultati, progettazione e idee.
Mercoledì 12 maggio, alle ore 21:00, i genitori delle alunne e degli alunni dell’Istituto Comprensivo “G.Leopardi” di Potenza Picena saranno i protagonisti del percorso di formazione, già avviato con i docenti, verso una pedagogia delle emozioni condivisa tra Scuola e Famiglia.
L’incontro sarà un’importante occasione per riflettere su quel “vaccino” per la cura del disagio dei minori rappresentato dall’empatia e dall’accoglienza dell’adulto: una terapia preventiva che aiuta a sostenere la frustrazione con consapevolezza, accettazione e spunto per migliorare.
“Si tratta di un percorso formativo già programmato lo scorso anno e procrastinato per l’emergenza Covid” spiega la Dirigente Scolastica dell’Istituto Alessandra Gattari, “che rafforza e corona un impegno da anni profuso dalla Scuola applicando la didattica delle emozioni quale modus operandi quotidiano, oggi più che mai urgente".
"Le grandi professionalità di Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani, noti ideatori della Didattica delle Emozioni, nei loro incontri con i docenti hanno fatto comprendere l’emergenza di dotare gli alunni di una valigia di sicurezza attrezzata (cit.Schiralli) per fronteggiare le avversità che inevitabilmente l’esistenza propone a tutti, indistintamente, e alle quali spesso i giovani rispondono - o meglio non rispondono – rifugiandosi nell’alcool e in altre illusorie vie di fuga. Qui, la sinergia tra Scuola e Famiglia che condividono una pedagogia delle emozioni, diventa inderogabile” sottolinea ancora la dirigente.
L’evento, aperto a tutti, può essere seguito su piattaforma Meet, collegandosi al link pubblicato sul sito dell’Istituto www.icpotenzapicena.edu.it, nella sezione “Emozioni nello zaino”.
“È necessario portare a sistema l’attuale disponibilità delle singole università per quanto riguarda le persone in condizione di detenzione”.
È la riflessione del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, chiamato come segretario generale della Crui a tenere l’intervento finale al webinar odierno “Il diritto degli studi universitari in carcere”, organizzato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane e dalla Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari.
“In accordo con l’amministrazione penitenziaria - aggiunge Adornato - bisogna partire da politiche specifiche e predisporre protocolli condivisi per rendere omogenee le regole e le modalità didattiche, allargare la no tax area ed eliminare le tasse accessorie, oltre a esonerare totalmente i detenuti ammessi al patrocinio gratuito, perché privi di risorse finanziarie”. Il rettore ribadisce, infine, l’esigenza che siano predisposte risorse ministeriali per l’attuazione di queste politiche e che sia utilizzata la didattica a distanza nei casi che rendano difficoltosa la formazione in presenza.
Le Università devono garantire a tutti coloro che lo desiderano e hanno i requisiti la possibilità di esercitare il diritto di studio universitario e, in particolare, mettere in campo attività per quanto riguarda i detenuti. A questo scopo, nel 2018 è stata istituita la Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari. La Conferenza è organo di rappresentanza della CRUI nel confronto con il Ministero della Giustizia e con ogni altra istituzione competente, per la definizione delle condizioni che, all’interno degli istituti penitenziari e più in generale per le persone in situazioni di limitazione della libertà personale, rendano fruibile tale diritto, in maniera omogenea e per tutti coloro che intendano esercitarlo.
Saranno chiuse da lunedì 10 maggio fino a venerdì 14 tutte le scuole di ogni ordine e grado, con la sospensione delle attività didattiche in presenza anche per l'asilo nido.
Lo ha comunicato il primo cittadino di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi dopo che nei giorni scorsi è stata registrata la positività di una docente delle scuole medie che ha portato allo stato di isolamento tre classi dell'istituto da parte dell'Asur Marche.
Inoltre, il Sindaco Spiganti per l'11 maggio, a partire dalle ore 8.30 presso l'area container in località 'Il Piano', ha predisposto una campagna di screening gratuita e su base volontaria volta a verificare eventuali positività al coronavirus attraverso un test antigenico rapido rivolto ai cittadini residenti e domiciliati nel comune di Visso.
Sono esclusi dallo screening tutti coloro che sono inseriti nel programma tracciamento sanitario ASL ovvero i soggetti sottoposti a quarantena obbligatoria o isolamento fiduciario.
I ricercatori dell’Università di Camerino Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci hanno descritto una specie nuova per la scienza: si tratta di una Leguminosa denominata Anthyllis apennina e dedicata alle montagne in cui vive, in quanto è stata trovata nell’Appennino centrale in Abruzzo e Lazio.
La ricerca è stata finanziata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e ha richiesto l’esplorazione del territorio appenninico e il confronto con specie affini di altri territori italiani e paesi del Mediterraneo.
La nuova pianta è endemica dell’Appennino centrale e cioè in tutto il mondo si rinviene solo in questo territorio e si aggiunge alle altre 299 endemiche italiane che vivono in Abruzzo.
I ricercatori dell’Università di Camerino hanno stilato una classifica delle piante endemiche italiane per regioni. In questa classifica di originalità e importanza della flora ci sono le isole al comando: Sicilia e Sardegna, seguite dalla Calabria che, grazie alla nuova specie descritta, viene affiancata dall’Abruzzo.
Le grandi isole e la Calabria hanno potuto evolvere una flora endemica proprio per il loro grado di isolamento.
La ricchezza dell’Abruzzo va interpretata come la somma di flore di massicci montuosi assimilabili a un arcipelago di isole.
Questo dato avvalora e supporta la scelta verde che l’Abruzzo ha fatto istituendo tre parchi nazionali, un parco regionale e numerose riserve.
Dal 10 al 14 maggio si terrà la IV Settimana di Eccellenza «L’innovazione pedagogica e didattica nel sistema formativo» organizzata nell’ambito delle attività didattiche di alta qualificazione promosse dal Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università degli Studi di Macerata. In programma seminari e laboratori per studenti e dottorandi e un convegno nazionale di studi.
L’iniziativa si terrà in modalità telematica attraverso la piattaforma Zoom e gli interessati potranno collegarsi al seguente link: https://zoom.us/webinar/register/WN_vv1dpIZsQmyZ0ICUBzAW5g. Per informazioni: www.3i4u.unimc.it, settimanadieccellenza2020@unimc.it .
A inaugurare la settimana saranno – lunedì 10 maggio alle 15.00 – Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo, Michele Corsi, professore emerito di Pedagogia generale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell’Università di Macerata e Roberto Sani, coordinatore scientifico e organizzativo della Settimana di Eccellenza.
Martedì 11 maggio alle 9.00 si apriranno i lavori del convegno nazionale di studi sul tema «L’innovazione pedagogica e didattica nel sistema formativo italiano dall’Unità al secondo dopoguerra» al quale parteciperanno docenti e studiosi di numerosi atenei italiani.
Nella sessione mattutina interverranno Edoardo Bressan (Università degli Studi di Macerata), Fulvio De Giorgi (Università degli Studi di Modena e Reggio), Giorgio Chiosso (Università degli Studi di Torino), Maria Cristina Morandini (Università degli Studi di Torino), Marta Brunelli (Università degli Studi di Macerata), Roberto Sani (Università degli Studi di Macerata) e Simonetta Polenghi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Nella sessione pomeridiana – presieduta da Giuseppe Trebisacce (Università degli Studi della Calabria) – si susseguiranno gli interventi di Hervé A. Cavallera (Università degli Studi di Lecce), Tiziana Pironi (Università degli Studi di Bologna), Maria Tomarchio (Università degli Studi di Catania), Juri Meda (Università degli Studi di Macerata), Lorenzo Cantatore (Università degli Studi di Roma Tre), Carla Ghizzoni (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Fabio Targhetta (Università degli Studi di Macerata), Renata Bressanelli (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Chiara Meta (Università degli Studi di Roma Tre).
I lavori riprenderanno mercoledì 12 maggio alle 9.00 con la terza sessione presieduta da Alberto Barausse (Università degli Studi del Molise). Interverranno Carmen Betti (Università degli Studi di Firenze), Carmela Covato (Università degli Studi di Roma Tre), Giuseppe Zago (Università degli Studi di Padova), Anna Ascenzi (Università degli Studi di Macerata), Luigiaurelio Pomante (Università degli Studi di Macerata). La quarta e ultima sessione – prevista nel pomeriggio – sarà presieduta da Mirella D’Ascenzo (Università degli Studi di Bologna). Parteciperanno Benedetto Vertecchi (Università degli Studi di Roma Tre), Francesca Borruso (Università degli Studi di Roma Tre), Paolo Alfieri (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Cristiano Corsini (Università degli Studi di Roma Tre), Edoardo Puglielli (Università degli Studi di Roma Tre), Monica Galfrè (Università degli Studi di Firenze) e, infine, per le conclusioni, Roberto Sani (Università degli Studi di Macerata).
Nel programma anche diversi appuntamenti riservati a studenti e dottorandi dell’Università di Macerata. Lunedì 10 maggio, alle 16.00, Francesco Tonucci (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche) proporrà un incontro sul tema «Si può insegnare a fare innovazione didattica?», mentre giovedì 13 e venerdì 14 – dalle 9 alle 12.00 – il Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca» organizzerà il laboratorio di alta specializzazione con Fabio Targhetta e Marta Brunelli (Università degli Studi di Macerata) e Francesca Davida Pizzigoni (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).
Giovedì 13, dalle 15.00 alle 18.00, si terrà il seminario di alta specializzazione «What is educational innovation? A critical look from history» con María del Mar Del Pozo Andrés (Universidad de Alcalá – Spagna) e Sjaak Braster (Erasmus Universiteit, Rotterdam – Olanda). Il seminario si svolgerà in lingua inglese e sarà tradotto simultaneamente in lingua italiana.
Prorogato al 30 giugno il termine di presentazione delle domande per la selezione dell’assegnazione di borse di studio a sostegno delle spese sostenute dalle famiglie degli studenti che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2020/2021.
Si ricorda che possono presentare domanda i genitori o gli altri soggetti che rappresentano il minore, ovvero lo stesso studente se maggiorenne, residenti nel Comune di Macerata, che appartengano a famiglie il cui ISEE 2021 sia inferiore o uguale a 10.632,94 euro.
È possibile inviare il modulo di domanda, reperibile nella segreteria delle scuole, al servizio Scuola del Comune di Macerata e alla portineria dell’Ente in viale Trieste, 24 o nel sito www.comune.macerata.it.) compilato e firmato, all’indirizzo ufficioscuola@comune.macerata.it
Per informazioni gli interessati possono rivolgersi al Servizio Scuola del Comune di Macerata, viale Trieste, 24 (tel. 0733256453/534), e mail ufficioscuola@comune.macerata.it
Si scrive ABRIOPACK, si legge “Il biopackaging in una filiera avicola industriale a basso impatto ambientale nel rispetto dell’economia circolare”: parliamo del progetto che ha ottenuto un finanziamento di 324.735 euro nell’ambito del PSR-Programma Sviluppo Rurale Marche 2014/2020 e che vede come capofila la Società cooperativa agricola Carnj (gruppo Fileni) ed un partenariato composto da Università di Camerino, Novamont S.p.A. Società Benefit, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche (IZSUM), Società Agricola Sorriso Srl, Società Agricola Biologica Fileni Srl, Arca Srl Benefit.
Avviato nel febbraio 2019 con durata triennale, il progetto ha l’obiettivo di sostituire i materiali tradizionali utilizzati nel packaging agroalimentare con un packaging biodegradabile adatto alla conservazione delle carni avicole ottenute con metodi di produzione antibiotic-free e valutare l’effetto dei materiali di scarto di questo processo (bioplastiche biocompostate) sui suoli destinati alla produzione della materia prima agricola, in ottica di economia circolare.
Segue la strategia delle 3 R (Ridurre - Riutilizzare - Riciclare) e punta, quindi, a diminuire l’impatto sull’ambiente e a salvaguardare le risorse naturali in un’ottica di economia circolare.
L’incontro di presentazione dei primi risultati del progetto, che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 4 maggio, è stato aperto dai saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura Regione Marche Mirco Carloni, dell’Amministratore Delegato Carnj S.C.A e Vice Presidente della Fileni Alimentare spa Massimo Fileni, dell’Amministratore Delegato Novamont S.p.A. Società Benefit Catia Bastioli.
Sono poi seguiti gli interventi di Alessandro Tramontano Gruppo Fileni, Francesca Blasi dell’IZSUM, Giacomo Rossi, Gianni Sagratini e Antonietta La Terza di Unicam, Daniele Turati di Novamont S.p.A. Società Benefit, Marco Ricci di CIC, Bruno Garbini Presidente Arca Srl Benefit, Francesco Petretti, biologo.
“Siamo capofila di questo progetto, che ci sta dando davvero delle grandi soddisfazioni - ha affermato Massimo Fileni, Amministratore Delegato Carnj Società Cooperativa Agricola - perché sta già portando benefici molto importanti per la nostra produzione, sia dal punto di vista dell’allevamento, con l’eliminazione degli antibiotici, sia dal punto di vista del packaging. Un progetto, quindi, che seguo davvero con interesse e che sicuramente porterà al raggiungimento di obiettivi importanti”.
Alessandro Tramontano, Project Manager Filiera Estesa Fileni, ha poi introdotto Abriopack in tutta la sua complessità, presentando nel dettaglio le finalità, i partner e le attività svolte dall’avvio dei lavori. “Questo è un progetto interdisciplinare che permetterà di promuovere un modello agroindustriale circolare volto alla riduzione dei rifiuti indifferenziati, al recupero di materia organica e ad un fine vita virtuoso e sostenibile. Le parole chiave che potrebbero riassumerlo, infatti, sono: riciclo, rigenerazione, eco-design e agricoltura”.
Per Unicam sono coinvolti nel progetto i ricercatori delle Scuole di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, di Bioscienze e Medicina Veterinaria e di Scienze e Tecnologie con il coordinamento dei professori Gianni Sagratini e Giacomo Rossi.
“Gli studi condotti – hanno sottolineato il prof. Sagratini ed il prof. Rossi a nome di tutto il team Unicam coinvolto – attestano che il nuovo packaging compostabile, biodegradabile e prodotto a partire da biopoliesteri è in grado di conservare la carne avicola antibiotic free durante tutta la sua shelf life (14 giorni) con la stessa efficacia di una classica vaschetta in Polietilene Tereftalato (PET). Un’innovazione tecnologica molto importante dunque, che va nella direzione di rispettare l’ambiente e allo stesso tempo di preservare la sicurezza del consumatore”.
“Con questo progetto si conferma ancora una volta – ha affermato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – non solo la vitalità dei nostri ricercatori, ma anche l’importanza delle attività di trasferimento tecnologico dell’innovazione prodotta all’interno dei nostri laboratori a beneficio dello sviluppo economico del territorio, attraverso il sostegno alle imprese che in esso vi operano, in questo caso a beneficio della valorizzazione dell’agroalimentare con un attenzione particolare alla sostenibilità ed alla circolarità dell’economia”.
I dati raccolti dal gruppo di ricerca Unicam e IZSUM suggeriscono nuove soluzioni per la riduzione della resistenza antibiotica negli allevamenti, attraverso interventi per modulare la flora microbica intestinale nei primi giorni di vita del pulcino. In attesa di una standardizzazione della procedura, le prove condotte mostrano una riduzione significativa della colonizzazione da parte di germi antibiotico-resistenti accompagnata da un miglioramento della salute intestinale negli animali.
Bruno Garbini, Presidente di Arca Srl Benefit, partner di Abriopack, ha illustrato brevemente il Progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), ribadendo l’importanza di un suolo sano per ottenere cibi sani, che fanno bene alle persone e, quindi, al pianeta. “Terra buona, cibo sano, infatti, è lo slogan del Progetto ARCA - ha dichiarato Garbini - perché tutto dipende dal suolo che, se curato e rispettato, ha la capacità di preservare l’eco-sistema. Ecco perché ARCA promuove un’agricoltura bio rigenerativa, che va oltre il biologico tradizionale e che utilizza tecniche e tecnologie per rigenerare il terreno in termini di microflora, microfauna e humus. Un progetto, quello ARCA, che punta inoltre alla costruzione di una filiera innovativa. Filiera che inizia in campo e arriva direttamente al mercato, all’interno della quale viene valorizzata la figura dell’agricoltore dal punto di vista economico e sociale per il suo ruolo di presidio e gestore del territorio”. Garbini, infine, ha espresso soddisfazione per la recente costituzione del Distretto Biologico Regionale, proponendo di porre la futura sede a Camerino, anche come segnale di rilancio per le aree interne in difficoltà.
Francesco Petretti, biologo, ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura amica dell’ambiente, poiché almeno il 50 % della biodiversità europea in qualche modo è collegata alla gestione degli ambienti agricoli. Chiudendo il cerchio, rappresentato dalla sostenibilità dei sistemi agricoli, dalla qualità del prodotto per i consumatori, dalla conservazione della biodiversità e dal benessere degli animali allevati, l’agricoltura diventerà veramente il pilastro della gestione sostenibile del nostro territorio.