Sanità

Il cuore della Fimag Guzzini: donato un apparecchio radiologico digitale all’Area Vasta 3 (FOTO)

Il cuore della Fimag Guzzini: donato un apparecchio radiologico digitale all’Area Vasta 3 (FOTO)

La Fimag Guzzini, holding della famiglia Guzzini di Recanti, in questo momento di emergenza sanitaria che interessa ancora in pieno il nostro territorio, ha voluto dare un aiuto concreto per far fronte a tale drammatica contingenza, donando all’Area Vasta n.3 un apparecchio radiologico portatile digitale di produzione General Medical Merate di circa Euro 49.000,00 destinato alla Radiologia della struttura ospedaliera di Civitanova Marche. Lo strumento consegnato nei giorni scorsi al Reparto di Radiologia di Civitanova Marche, diretta dalla Dott.ssa Carla Belleggia, sarà di estremo aiuto per l’attività diagnostica della struttura ospedaliera poiché permette di effettuare l’esame direttamente sul posto di degenza del paziente. Il generoso gesto della Fimag Guzzini è il segno concreto della vicinanza di questa importante Azienda, riferimento per l’imprenditorialità marchigiana, al sistema sanitario del territorio e soprattutto ai pazienti e alle persone anziane e fragili. La direzione dell’Area Vasta 3 esprime un sincero ringraziamento all’Azienda anche a nome della Direzione Generale Asur e di tutti gli operatori impegnati in questa grave emergenza, anche per la celerità con la quale si è addivenuti all’acquisizione della donazione. 

06/05/2020 14:28
Civitanova, il dott. Brizioli: "a Villa Pini test anticorpali e tamponi utilizzati in parallelo per la diagnosi del virus" (VIDEO e FOTO)

Civitanova, il dott. Brizioli: "a Villa Pini test anticorpali e tamponi utilizzati in parallelo per la diagnosi del virus" (VIDEO e FOTO)

Per affrontare l’emergenza che si è venuta a creare a seguito dell’epidemia Covid-19,il Servizio Sanitario e Regionale a metà marzo aveva richiesto all'Aiop (Associazione Italiana Ospedaliera Privata) tutte le disponibilità di posti da mettere in campo per fronteggiare presso la sanità privata sia per i pazienti Covid positivi sia per quelli negativi. Ad aprire le loro porte furono da subito Residenze Anni Azzurri, Santo Stefano Riabilitazione e Villa dei Pini mettendo a disposizione posti letto in alcune proprie strutture marchigiane, finalizzati a consentire il trasferimento di pazienti dalle strutture pubbliche e liberare queste ultime per i crescenti casi emergenziali di pazienti affetti da Covid-19 che necessitano delle cure in fase acuta. I posti letto messi a disposizione sono stati complessivamente 188, tutti destinati a pazienti Covid positivi nelle fasi post-critiche e stabilizzati, sono suddivisi in 100 posti letto presso la Residenza Anni Azzurri Valdaso a Campofilone, 80 presso il Santo Stefano Riabilitazione di Villa Fastiggi a Pesaro e 8 presso la Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche. Le tre strutture del Gruppo Kos si sono attivate, con la massima attenzione per la salute di tutti, pazienti e personale, con personale formato e predisponendo tutte le misure e i dispositivi di protezione individuale necessari per la tutela del personale così come ha confermato l'amministrato delegato il dott. Enrico Brizioli che ora si troverà impegnato ad affrontare la Fase 2 di questa epidemia: "Villa Pini è stata da subito in prima linea nella gestione di questa emergenza - illustra il dott. Brizioli - la clinica in prima battuta si è resa disponibile di ricoverare i pazienti di altri ospedali per favorire la riorganizzazione degli stessi in ottica Covid, successivamente molti di loro una volta trasferiti si sono rivelati positivi al virus e quindi abbiamo preso la decisione di diventare anche noi una relata dedicata ai positivi al Coronavius". "Questa è stata una trasformazione importantissima, tant'è che ancora oggi abbiamo un numero di ricoverati paragonabile a quello degli altri ospedali e la clinica ha svolto un ruolo fondamentale anche con letti di terapia sub intensiva - continua Brizioli - ora stiamo andando verso la fase 2 ed entro il 15 maggio abbiamo in programma di dimettere progressivamente tutti i trasferiti nelle nostre strutture Covid e quelli che ancora dovranno completare la convalescenza andranno nella nostra struttura a Campofilone, che nel frattempo è arrivata ad ospitare 80 pazienti e sta lavorando a pieno ritmo" "Fatto questo procederemo con una sanificazione totale della clinica di Villa Pini, effetueremo tamponi e test anticorpali a tutti i dipendenti e da quel momento si potrà ripartire con l'attività ordinaria - annuncia il dottore - ovviamente sempre in condizioni di massima sicurezza, quindi con controllo della temperatura per tutti quelli che arriveranno e anche tamponi per tutti i nuovi ricoverati che arriveranno nella struttura". Una trasformazione che ha visto impegnata in prima linea la Direttrice Sanitaria di Villa Pini Nicoletta Damiani che ha raccontato così la gestione in questa fase emergenziale della clinica: "Oltre alla gestione della struttura abbiamo anche affrontato i rapporti con le famiglie dei pazienti ricoverati che non è assolutamente banale come tema- ha evidenziato la dottoressa - molti di loro non erano autosufficienti mentre altri erano affetti da demenza senile quindi era importante far mantenere loro un minimo di contatto con i familiari che al contempo avevano il diritto di essere informati su tutto in maniera celere". "Ovviamente la problematica più grande che abbiamo affrontato in merito è stata quella inerente al fatto che tutti pazienti della struttura non potevano avere assolutamente contatti con esterni per ragioni di sicurezza - ha spiegato la direttrice - la gestione clinica anche è stata molto complessa in quanto nei primi momenti dell'epidemia i protocolli terapeutici non erano così collaudati in tutti il territorio nazionale quindi è stata dura per tutti, a cominciare dagli operatori sanitari che lavoravano con addosso dei dispositivi di protezione per tutto il giorno e non è per niente semplice". "Quando ripartiremo con l'attività ordinaria forse ci sarà un pò di disagio per i pazienti che dovranno essere ricoverati - precisa la dottoressa Damiani - per via di questi controlli che sono mirati a certificare la negatività al virus ma queste procedure sono necessarie per tutelare la salute di tutti gli ospiti della struttura e anche degli operatori sanitari". Uno degli elemeti che hanno caratterizzato l'attività di Villa Pini è stato alzare il livello di protezione della struttura  anche alla luce della progressiva evoluzione delle linee guida e delle conoscenze su come contrastare l’epidemia sanitaria. "C'è una quota molto alta di persone asintomatiche che portano il virus con se e lo trasmettono agli altri in maniera inconsapevole - dichiara il dott. Enrico Brizioli - ad oggi l'unico modo per mappare la popolazione, in riferimento all'ingresso di una struttura sanitaria, è effettuare test e tamponi; per questo ci siamo dotati da subito sia dei tamponi che dei test anticorpali, in modo tale da essere autonomi e filtrare tutti i nostri utenti, avendo così anche un riscontro diretto di quelle che sono le condizioni di un paziente - e precisa - il tutto in parallelo con le attività del Sistema Sanitario Nazionale, che per ovvie ragioni non può arrivare ovunque" "Il tampone si effettua per via naso-faringea e dal risultato si ha la certezza se quel giorno il virus è presente all'interno dell'organismo - precisa Brizioli -  invece i test anticorpali sono degli esami del sangue che consentono di vedere come l'organismo ha reagito ad un'infezione; i risultati non sono immediati ma al contempo sono molto rapidi da effettuare e ci danno delle preziose informazioni aggiuntive ai tamponi". "Questa è la prassi che stiamo seguendo da diverso tempo sia nei confronti dei pazienti che degli operatori sanitati - sottolinea l'amministratore delegato del Gruppo Kos - combinando insieme test anticorpali e tamponi si riesce ad avere una lettura continua della diffusione epidemica della malattia e dal mio punto di vista sono delle misure che vanno usate assolutamente in parallelo - e conclude - questa è la strategia organica che la nostra clinica sta sostenendo in quanto ci teniamo affinché tutte le nostre strutture siano messe adeguatamente in sicurezza".            

05/05/2020 11:00
Covid-center Civitanova, visita "a sorpresa" di Bertolaso: "Entro il 12 maggio sarà pronto"

Covid-center Civitanova, visita "a sorpresa" di Bertolaso: "Entro il 12 maggio sarà pronto"

Altra visita al Covid-Center alla Fiera di Civitanova, da parte di Guido Bertolaso.  Questa mattina, l'ex capo della Protezione Civile, si è recato presso la struttura dove proseguono i lavori,  accompagnato dal sindaco Fabrizio Ciarapica, unitamente ad alcuni componenti della maggioranza comunale, tra cui l'assessore Giuseppe Cognigni.  "Il dottor Bertolaso ci ha accompagnati all’interno del cantiere facendoci vedere sia la sala operatoria che la Tac da 128 strati", ha spiegato in un post facebook l'assessore Cognigni. "Entro il 12 di maggio 'l’astronave' sarà pronta ad accogliere gli ammalati in terapia intensiva", ha aggiunto.

01/05/2020 19:46
Civitanova, è nata Stella: la bella favola del 1° Maggio che riporta il sorriso tra tutto il personale sanitario

Civitanova, è nata Stella: la bella favola del 1° Maggio che riporta il sorriso tra tutto il personale sanitario

Proprio oggi Primo Maggio 2020 un nuovo segno di speranza nel reparto di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, diretto dal primario Filiberto Di Prospero. Proprio ora che ci avviciniamo alla tanto attesa fase 2 è nata Stella. La mamma, residente in Provincia di Macerata, era già seguita presso la struttura civitanovese che è punto di riferimento regionale per tutte le donne in dolce attesa positive al Coronavirus. Ricoveratasi questa mattina per probabili sintomi prodromici del parto, si è visto poi che in realtà qualcosa non andava a livello della placenta e quindi è stata sottoposta subito a taglio cesareo. All’intervento riuscito perfettamente erano presenti i ginecologi: la dottoressa Rita Traini, la dottoressa Jessica D’Alessandro, l’Ostetrica Orietta Bevilacqua, l’Infermiera Carla Broglietti, il Medico Anestesista Stefania Ascenzi, la Strumentista Cinzia Valentini, il Tecnico Anestesista Erika Lupacchini, l’Infermiere di Sala Mauro Orsili, la Pediatra Alessandra Dieni. Una grande soddisfazione per tutti gli Operatori dell’Area Vasta 3. Mamma e bambina stanno bene. Stella attualmente è in Pediatria e sta effettuando tutti primi controlli di routine e si prevede che già nelle prossime ore inizierà l’allattamento al seno. Si tratta di un nuovo risultato positivo del Reparto di Ostetricia di Civitanova Marche, che dotato di tecnologie innovative, è stato tra l’altro una delle prime Unità Ostetriche Covid-19 italiane.

01/05/2020 16:47
Covid Fiera Civitanova, Ciarapica: "più di cento persone al lavoro, le opere sono già a un buon punto "

Covid Fiera Civitanova, Ciarapica: "più di cento persone al lavoro, le opere sono già a un buon punto "

"Più di cento persone stanno lavorando 24 ore su 24 alla riconversione del centro fieristico di Civitanova Marche che, di questo passo, sarà completata nei tempi prestabiliti": a dirlo all'ANSA è il sindaco Fabrizio Ciarapica. I lavori sono finalizzati alla realizzazione di un ospedale da 90 posti di terapia intensiva da mettere a disposizione della battaglia al Covid 19. "Sono in corso le tramezzature dell'ambiente e la predisposizione di tutti gli allacci - aggiunge il sindaco -. Già a fine settimana le opere saranno a un buon punto e quindi, tutto lascia sperare che il lasso di tempo di 15 giorni, indicato da Guido Bertolaso, possa essere rispettato". (Fonte: ANSA)

28/04/2020 17:03
Porto Potenza, “Ambulatori virtuali” al Santo Stefano: attivati percorsi in Teleriabilitazione

Porto Potenza, “Ambulatori virtuali” al Santo Stefano: attivati percorsi in Teleriabilitazione

“In riabilitazione non si può rimanere fermi a lungo, si rischia di vanificare i recuperi e tutto il percorso terapeutico svolto fino a quel momento”. E’ questa la preoccupazione principale, fin dai primi giorni dell’emergenza legata al Coronavirus, avuta dal direttore della rete marchigiana dei Centri ambulatoriali Santo Stefano, Antonio Bortone. Per questo si è pensato ad una serie di percorsi e soluzioni alternative per poter continuare, nonostante tutto, ad essere accanto a chi ha un bisogno riabilitativo. Persone che stavano svolgendo un programma di recupero funzionale post intervento chirurgico, famiglie con bambini che stavano svolgendo un percorso di organizzazione dello sviluppo neuromotorio e cognitivo-comportamentale, non possono interrompere a lungo la riabilitazione senza rischiare di veder vanificato tutto il recupero ottenuto ed ancor più pregiudicata l’aspettativa futura. Per questo, non senza poche difficoltà, in questi giorni, verrà attivata una serie di percorsi assistenziali in Teleriabilitazione, secondo il modello già noto della Telemedicina. Da Ascoli a Pesaro, passando attraverso San Benedetto, Civitanova, Macerata, Tolentino, San Severino, Camerino, Matelica, Fabriano, Filottrano, Jesi, e Porto Potenza Picena, i 13 centri ambulatoriali Santo Stefano ed il Myolab di Jesi (prevalentemente chiusi dallo scorso 6 marzo in ottemperanza alle restrizioni governative, fatto salve le urgenze), stanno attivando contatti capillari per interventi online finalizzati al monitoraggio continuo ed alla continuità del percorso terapeutico anche se a distanza. Dalla metà di marzo gli operatori Santo Stefano hanno attivato un servizio gratuito di consulenza riabilitativa e di supporto psicologico a distanza, utilizzando ogni canale di contatto disponibile: telefono, web, social ecc., per tutte le persone e le famiglie in carico alle rispettive Strutture territoriali. Tale iniziativa vede coinvolti tutti i professionisti che operano all’interno dell’Equipe Multidisciplinare; ci sono medici specialisti, psicologi, assistenti sociali, logopedisti, fisioterapisti, terapisti della neuropsicomotricità, educatori professionali, terapisti occupazionali ecc. Tutti a disposizione della popolazione regionale in base ad una precisa pianificazione dei contatti ed una puntuale programmazione delle sedute online. Di seguito alcuni dei percorsi in fase di attivazione: consulenze neuropsichiatriche infantili online supportate da invio di video e audio e relativo commento professionale; sportello pedagogico telematico a sostegno dell’impegno scolastico, anch’esso a distanza, che i nostri bambini e le rispettive famiglie, stanno affrontando in questa delicata fase; videotutorial per l’allenamento a domicilio del pavimento pelvico. C’è poi il mondo dello sviluppo linguistico e neuropsicomotorio, che riceveranno sostegno attraverso teleconsulti programmati e specifici, anch’essi supportati da videotutorial ed informazioni certificate dai nostri esperti.

27/04/2020 12:17
Gara d'appalto degli Ospedali Riuniti, la First Aid One Italia replica ad Anpas Marche

Gara d'appalto degli Ospedali Riuniti, la First Aid One Italia replica ad Anpas Marche

"Sono vacue e prive di fondamento, le argomentazioni che il presidente dell’Anpas Marche, Andrea Sbaffo, utilizza per colpire indirettamente, il nostro buon nome e le attività rese su scala nazionale, nell’ambito del trasporto infermi, cosi come dell’Emergenza Covid". Così la First Aid One Italia replica a quanto affermato dal presidente di Anpas Marche riguardo l'affidamento del trasporto in ambulanza dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona (leggi qui).  First Aid è un'azienda che opera nel servizio emergenza urgenza 118, nei trasporti sanitari e TNPS anche all’interno della Regione Marche (dove si trova anche la sede legale) ed è in possesso di specifica Autorizzazione sanitaria e relativo Accreditamento Regionale dal 2014.  "Le imprecisioni che sono a nostro avviso frutto di una malcelata volontà di confondere le acque a proprio vantaggio - sottolinea in un comunicato la First -. Ad iniziare dal contenuto della “gara ponte” di cui ANPAS Marche, attraverso Sbaffo, discetta fornendo solo una serie indizi, per di più, privi di verità oggettiva. Come possibile dimostrare in ogni sede. Atti alla mano".  Vengono definite "vacue" le tesi per cui il servizio reso dalle associazioni consorziate con Anpas sarebbe stato finora più vantaggioso per le casse pubbliche. "È esattamente il contrario" affermano da First Aid, evidenziando quanto segue:  - Attuale gara in proroga: tariffa chilometrica modificata in aumento rispetto alla gara aggiudicata all’RTA Croce Verde + Gialla Anpas € 1,50 SCADENZA 30/04/2020 (determina n. 902/Dg del 13/11/2019), aumento di circa il 65% rispetto all’importo aggiudicato ad € 0,92 al chilometro (determina n° 1115 del 01/12/2016); - Determina n. 831 del 30 Gennaio 2020; l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona nell’indizione della gara ha ritenuto di “non poter più procedere alla prosecuzione del servizio in favore del raggruppamento (RTA) delle Croci a causa delle “più esose condizioni economiche da questa modificate”; "A Sbaffo ricordiamo come, immotivatamente, nessuna delle associazioni da lui rappresentate ha partecipato alla gara ponte in questione - prosegue First Aid -, mentre alla gara indetta in agosto 2016 hanno concorso, presentando un offerta economica e non già un rimborso spese, ribassando l’importo a base d’asta da € 600.000,00 a € 552.000,00 dell’8% evidenziamo che oggi l'Aor paga il 65% in più sulla tariffa chilometrica".  "Da qui ne discende la confusione che Sbaffo intende ingenerare nell’opinione pubblica - si legge ancora nella replica -. A partire dalla tipologia dei servizi messi a gara e le modalità di selezione del bando. Che contrariamente a quanto asserito trovano fondamento nella selezione fatta sulla proposta più vantaggiosa per la stazione appaltante, e si ascrivono alla procedura negoziale che la Corte di Giustizia Europea e la Corte di Cassazione, hanno indicato a tutte le Regioni Italiane. Ovvero: l’obbligo all’osservanza delle leggi dello Stato e non della legge della regione Marche. O alle esclusive norme del Terzo Settore che Sbaffo, in tema di affidamento dei servizi extra ospedalieri, dimostra di non conoscere affatto. Diversamente avrebbe partecipato alla gara che contesta"  "In ultimo, al fine di sgombrare il campo ad altre ulteriori nauseanti illazioni, ricordiamo a Sbaffo ed all’ANPAS Marche che la First Aid è società leader al momento nella gestione del trasporto Covid, vantando una esperienza attuale, solida e professionalmente elevata in ambito nazionale anche nell’odierna attività di intervento, gestione e trattazione dei soggetti contagiati".                                               

25/04/2020 18:55
Macerata, la protesta degli operatori sanitari: "Ci definiscono eroi ma la sanità ci costringe a pagare il parcheggio"

Macerata, la protesta degli operatori sanitari: "Ci definiscono eroi ma la sanità ci costringe a pagare il parcheggio"

Dopo aver trascorso un duro pomeriggio di lavoro in corsia, soprattutto in questo periodo, essere costretti a pagare il parcheggio dell'auto in uno spazio che ti dovrebbe essere quantomeno garantito non è certamente una piacevole sensazione. Sono infatti state diverse le segnalazioni fatte degli operatori sanitari dell'Ospedale Civile di Macerata che, dopo la riduzione dei posti del parcheggio dipendenti in quanto  la palazzina ex malattie infettive è stata adibita ai pazienti Covid, ora per raggiungere il posto di lavoro sono anche obbligati a pagare il ticket per poter parcheggiare la propria auto. Non proprio un trattamento da "eroi" quindi, come tanto vengono definiti ultimamente, anzi oltre all'onere del duro lavoro, per i sanitari maceratesi si aggiunge anche quello pecuniario. Una situazione disagevole ma anche una dura realtà che fa venire qualche dubbio sulla reale considerazione che i vertici dell'azienda ospedaliera maceratese hanno per i propri dipendenti.

25/04/2020 12:29
Ospedale di Macerata, la generosità di Cover: donate mascherine al reparto Dialisi

Ospedale di Macerata, la generosità di Cover: donate mascherine al reparto Dialisi

Il Reparto Dialisi dell'Ospedale Civile di Macerata ha accolto con piacere la solidarietà della ditta Cover di Treia che nella giornata di ieri ha donato al personale sanitario delle mascherine. Un gesto importante, soprattutto in un momento così difficile dovuto all'emergenza Covid-19, dove tutti i reparti sono chiamati ad un grande sforzo sia fisico che mentale e questi dispositivi di protezione individuale sono quantomai fondamentali nel sostenerli a compiere il loro lavoro.

25/04/2020 11:13
Tre nuove ambulanze "super"  per i Pronto Soccorso del Maceratese

Tre nuove ambulanze "super" per i Pronto Soccorso del Maceratese

Mercoledì 22 aprile sono state consegnate al Sistema Emergenza Territoriale 118 dell’Area Vasta di Macerata, diretto dal Dottor Emanno Zamponi, tre nuove Ambulanze, acquistate dalla stessa Area Vasta, attraverso una gara sul Mercato Elettronica Nazionale. Tali mezzi di soccorso sono stati allestiti su veicoli FIAT Ducato euro 6 di cilindrata 2300 cc, potenza 180 CV, full-optional, con sospensioni pneumatiche autolivellanti. L’allestimento delle ambulanze è di ultima generazione a cura della ditta ORION, dotata di tutti i presidi sanitari ed elettromedicali per il Soccorso Avanzato Medicalizzato e di un centro mobile di rianimazione. Sono predisposte sia per il soccorso di pazienti pediatrici che per adulti anche bariatrici, con patologie mediche, chirurgiche, ostetriche e traumatiche. Questi mezzi andranno a sostituire tre ambulanze obsolete della flotta aziendale 118 e verranno utilizzati per il Soccorso Avanzato prevalentemente nelle PoTES (Postazioni Territoriali dell’Emergenza Sanitaria) 118 di Macerata e Tolentino. I nuovi mezzi saranno di grande aiuto, in questo particolare periodo, anche per potenziare la Rete Territoriale del Soccorso di tutto il territorio dell’Area Vasta 3. Le ambulanze del Servizio Emergenza Territoriale 118 dell’Area Vasta 3, destinate al soccorso e trasporto urgente complessivamente, nell’anno 2019, hanno percorso 216.000 Km, mentre le automediche hanno complessivamente percorso 98.000 Km. I mezzi del 118, pur controllati con un puntuale servizio di manutenzione, quando diventano obsoleti e non più affidabili, ai sensi della vigente normativa sono sempre sostituiti con veicoli di ultima generazione.  

24/04/2020 18:54
La Fondazione Andrea Bocelli dona 5.000 mascherine all'Area Vasta maceratese

La Fondazione Andrea Bocelli dona 5.000 mascherine all'Area Vasta maceratese

Ancora un significativo gesto di generosità e di vicinanza alla sanità dell’Area Vasta 3 da parte della Fondazione Bocelli che ha voluto donare 5.000 mascherine di tipo FFP1. Riguardo la destinazione, su proposta del Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, accolta con entusiasmo dalla Direttrice della Fondazione Laura Biancalani, i dispositivi saranno destinati a tutti i dipendenti dell’Area Vasta per uso personale, stante l’obbligo previsto da alcuni Comuni della Provincia di Macerata di farne uso. "Un grande e caloroso ringraziamento al Maestro Andrea Bocelli e alla sua Fondazione per questo ulteriore segno di solidarietà nei confronti del nostro sistema sanitario", afferma il direttore Alessandro Maccioni.

24/04/2020 18:22
Macerata, dispositivi sanitari per il reparto di Pneumologia: il dono dell'Inner Wheel Club

Macerata, dispositivi sanitari per il reparto di Pneumologia: il dono dell'Inner Wheel Club

Il Club Inner Wheel di Macerata ha voluto dare il suo contributo ai Medici e agli Operatori che ogni giorno si trovano a fronteggiare e gestire, nel migliore dei modi, con dedizione e coraggio, la grave situazione di emergenza sanitaria. Per questo sono stati acquistati ed inviati, in più spedizioni, tute, camici, visiere, scatole di guanti usa e getta, mascherine e termometri clinici a distanza, che via via venivano segnalati come necessari al Reparto di Pneumologia dell’Ospedale cittadino. “Il nostro Club- ha dichiarato la Presidente Marina Leombruni- ha contattato direttamente i fornitori per far pervenire direttamente agli operatori della Struttura Sanitaria i materiali più urgenti ed immediatamente disponibili”. “Non è la prima volta che realizziamo service sociali e culturali per il nostro territorio-prosegue la Presidente-ma questa volta la donazione all’Ospedale è stata particolarmente sentita e fortemente voluta da tutte le Socie. Restiamo sempre in contatto con gli Operatori Sanitari cercando di dare il massimo nei limiti delle nostre possibilità e seguendo quanto ci suggerisce il nostro motto internazionale di questo anno: together we can, oggi più attuale che mai".

24/04/2020 15:40
Ospedale di Macerata, installato il sistema di videolaparoscopia 3D donato dalla Fondazione Carima

Ospedale di Macerata, installato il sistema di videolaparoscopia 3D donato dalla Fondazione Carima

L’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del nosocomio maceratese si arricchisce di una nuova strumentazione all’avanguardia donata dalla Fondazione Carima. Si tratta di un importante aggiornamento tecnologico della colonna laparoscopica in uso presso il reparto con un innovativo sistema di visione tridimensionale Full HD, del valore di mercato di circa 180.000 euro. Introdotta da pochi anni nelle sale operatorie, la tecnologia 3D è un’evoluzione della laparoscopia tradizionale che, aggiungendo la dimensione della profondità, offre al clinico una visione più realistica del campo operatorio, facilitando l’individuazione dei piani chirurgici e il movimento degli strumenti manuali. Le telecamere e gli schermi ad alta definizione, insieme a un software dedicato e agli occhiali 3D, consentono infatti di migliorare la risoluzione delle strutture anatomiche e permettono un orientamento spaziale più preciso. Tutto ciò si traduce in una maggiore precisione dell’atto chirurgico, in una diminuzione della durata dell’intervento e, in ultima analisi, in più sicurezza per il paziente in termini di riduzione sia della sedazione che dei tempi di degenza. Per quanto riguarda l’ambito della ginecologia, la laparoscopia in 3D è particolarmente utile, ad esempio, negli interventi di endometriosi profonda e di oncologia ginecologica. Queste le parole del primario Mauro Pelagalli: “L’acquisizione della tecnologia 3D nella nostra sala operatoria ci porta al vertice della appropriatezza delle procedure endoscopiche avanzate eseguibili in un centro di riferimento oncologico e per l’endometriosi severa quale è ormai accreditata l’Unità Operativa di Ginecologia di Macerata. La possibilità di vedere con maggior definizione e soprattutto nelle tre dimensioni dello spazio, anche in condizioni di patologia molto complessa, consente una operatività maggiormente efficace e con tempi più corti rispetto al normale laparoscopio tradizionale. La tecnologia 3D rappresenta infine un utile sistema didattico per la formazione degli operatori più giovani, che accedono a queste metodiche operatorie in oncologia ed endometriosi. Ritengo inoltre che una volta iniziata l’esperienza con questo sistema sia molto difficile tornare alla vecchia laparoscopia, che comunque per tanti abbiamo utilizzato con successo”. La dotazione del nuovo sistema di videolaparoscopia si inserisce nel “Carima Healthcare”, il piano di donazioni ospedaliere in favore dell’Area Vasta n° 3 dell’ASUR Marche promosso dalla Fondazione Carima per il biennio 2019-2020. L’iniziativa prevede un programma di acquisti, concordato con la Direzione della predetta azienda sanitaria, di sedici apparecchiature mediche di ultima generazione destinate a cinque ospedali della provincia di Macerata, per il quale sono stati stanziati complessivamente 770.000,00 euro a fronte di prezzi di listino che nel complesso superano ampiamente il milione di euro. “La Fondazione Carima – spiega il Segretario Generale Gianni Fermanelli – sta mettendo in atto quella che ormai è una prassi consolidata, ovvero acquistare direttamente le tecnologie oggetto di donazione dalle aziende leader di settore, con il prezioso supporto dell’Ingegneria Clinica e delle altre funzioni competenti dell’Area Vasta n° 3, conseguendo un significativo risparmio economico nonché abbreviando sensibilmente i tempi di fornitura rispetto a quelli tipici degli enti pubblici”. Ad oggi buona parte del “Carima Healthcare” ha trovato realizzazione, nonostante la congiuntura sfavorevole a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha visto l’ente impegnato in prima linea. Sono già stati infatti consegnati e collaudati il sistema di monitoraggio dei parametri vitali per il Servizio di Cardiologia dell’ospedale di Macerata, che è stato integralmente sostituito, il letto ergometro e il treadmill destinati al Servizio di Cardiologia dell’ospedale di Civitanova Marche e, sempre per quest’ultimo, il portatile di radiologia ad arco a C per il Blocco operatorio. “L’innovazione tecnologica delle strumentazioni mediche in dotazione agli ospedali e il conseguente miglioramento delle prestazioni erogate – ha dichiarato la Presidente Del Balzo Ruiti – continua ad essere una priorità per la Fondazione Carima, perché è sinonimo di salute della nostra collettività di riferimento e di riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure. Le donazioni sanitarie sono frutto di un lavoro di squadra lungo e impegnativo, che però continuiamo a portare avanti con determinazione poiché sono in grado di generare un impatto forte e positivo sulla qualità di vita del territorio maceratese”. “Anche in questa fase di grave emergenza – conclude il Direttore Alessandro Maccioni – continua l’impegno della Fondazione Carima per sostenere gli investimenti programmati per potenziare l’offerta e la qualità dei servizi sanitari di eccellenza dell’Area Vasta n° 3.

24/04/2020 13:15
Anpas Marche, volontari osannati come “eroi” ma esclusi dai trasporti sanitari degli Ospedali Riuniti di Ancona

Anpas Marche, volontari osannati come “eroi” ma esclusi dai trasporti sanitari degli Ospedali Riuniti di Ancona

Nelle ultime settimane, in ogni occasione pubblica, il Volontariato è stato ringraziato, osannato sino ad essere definito “eroico” anche quando di eroico non c’è nulla nell’opera del volontario, ma vi è solo l’impegno disinteressato profuso da persone motivate per ragioni puramente etiche, e non viziate dallo stipendio o comunque da un qualsiasi tornaconto personale. Dall’ inizio della pandemia i 6000 Volontari delle 44 associazioni ANPAS delle Marche, formate da Croci Gialle, Croci Verdi, Croci Bianche, Croci Azzurre e Pubbliche Assistenze Avis, sono stati impegnati in prima linea per il COVID-19 nelle seguenti attività: mantenimento di tutte le postazioni “118” affidate alle Pubbliche Assistenze; effettuazione dei consueti servizi di trasporto sanitario programmato; attivazione di una postazione 118 aggiuntiva a Fano; monitoraggio temperatura dei passeggeri in arrivo all’aeroporto; reperimento di mezzi aggiuntivi specifici per trasporto COVID in tutta la regione; trasporto di equipe sanitarie per tamponi COVID a domicilio; presa in carico del supporto psicologico nell’attività del Numero Verde regionale; presa in carico dell’assistenza sociale a supporto del Numero Verde regionale; consegna spesa e farmaci a domicilio.Per tutta risposta, rispetto all’abnegazione dimostrata, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ha messo in piedi un discutibile e pasticciato affidamento del trasporto in ambulanza tagliando fuori di fatto le Associazioni di Volontariato dalla partecipazione ma soprattutto non rispettando la legge regionale vigente nelle Marche la  L.R. 36/1998 all’art. 10 bis “Gestione del trasporto sanitario”. “Sia nella normativa regionale, adeguata alle normative comunitarie europee che  nel recente DLgs 117/2017  Codice del Terzo Settore, viene confermata la volontà politica di non dare in pasto al mercato servizi così particolari ed essenziali quali sono il trasporto di ammalati proprio per salvaguardarne le peculiarità – ha dichiarato Andrea Sbaffo Presidente ANPAS Marche - servizi che avvengono anche in situazioni critiche e che necessitano di apporti molto qualificati, nonché della dinamicità necessaria per adattarsi alle diverse situazioni contingenti e che possono essere garantite tramite il fondamentale apporto del personale volontario, serbatoio inesauribile di risorse immediatamente disponibili.” Il mancato rispetto della normativa può far pensare solo ad una mera speculazione sul servizio di interesse generale e quindi sulla salute di tutti i cittadini marchigiani. L’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, infatti, invece di rispettare la normativa regionale e comunitaria, ha assoggettato l’affidamento del Trasporto Prevalentemente Sanitario al Codice degli Appalti, in totale difformità dalla L.R. 36/1998, e disattendendo senza alcuna giustificazione ed immotivatamente i regolamenti attuativi contenuti nelle Delibere di Giunta Regionale. Tale palese violazione del principio di affidamento incide direttamente anche sul costo del servizio.  Infatti, come già detto, alle Associazioni di Volontariato spetta solamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate senza sovra compensazione: considerato l’impiego per il servizio anche di personale non retribuito, né la previsione di un utile di impresa, il costo dell’associazione sarà necessariamente inferiore a quello di un’azienda, si ipotizza pertanto una lesione dei pubblici interessi alla corretta gestione delle disponibilità pubbliche, con possibili profili di danno erariale. A ciò si aggiunge una procedura di gara particolarmente pasticciata, se non irregolare che contiene una rilevante criticità: assomma nello stesso bando di gara due differenti tipologie di trasporti, cioè Prevalentemente Sanitari e non Prevalentemente Sanitari che, ai sensi della L.R. 36/1998, hanno invece due differenti modalità di affidamento. Accorpando in un unico lotto servizi che avrebbero dovuto essere affidati per una parte mediante convenzione alle Associazioni di Volontariato, e per l’altra parte legittimamente aggiudicati tramite gara d’appalto al miglior offerente, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ha anche reso necessario per l’accesso alla gara e soprattutto nella formulazione dei punteggi, e quindi per le prospettive di aggiudicazione, il possesso di requisiti organizzativi e strutturali più onerosi rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti necessario. In un momento così delicato di emergenza sanitaria dove la professionalità  è indispensabile, cambiare standard qualitativi ed organizzativi potrebbe comportare dei gravi rischi inutili, per questo motivo l’ANPAS ha deciso di ricorrere nelle sedi appropriate per richiedere che l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona annulli, previa sospensione, la gara di appalto e ottemperi alle disposizioni di legge nazionali e regionali.       

23/04/2020 18:00
Civitanova, in tanti rispondono all'appello di Giulio Silenzi: 400 mascherine donate all'Ospedale

Civitanova, in tanti rispondono all'appello di Giulio Silenzi: 400 mascherine donate all'Ospedale

Sono stati in tanti a raccogliere l’appello lanciato da Giulio Silenzi durante le sue dirette Facebook per rafforzare i meccanismi di sicurezza dei sanitari dell’Ospedale di Civitanova donando loro mascherine di tipo FFP2 che hanno la duplice funzione di proteggere se stessi e gli altri e sono pertanto la garanzia migliore per chi opera in ambienti Covid. Ne sono state donate 400 consegnate direttamente da Mirella Franco (in foto) ai responsabili dei vari Reparti per conto di quanti hanno aderito all’iniziativa. Nello specifico: 100 a Medicina Interna (Dottoressa Minnucci), 100 al Trasfusionale (Dottor Ribichini), 50 Otorinolaringoiatria (Dottor Carlucci), 30 ad Allergologia (Dottor Pucci), 50 al Servizio Infermieristico ADI (Dottoressa Pisauro), 40 a Cardiologia (Dottor Ninonà) e 30 al Poliambulatorio- Fisioterapia. I sanitari hanno ringraziato quanti, con la loro generosità hanno potuto permettere che ciò avvenisse. Un segnale tangibile di vicinanza molto apprezzato.  E vista l'attuale necessità di presidi di sicurezza da parte degli operatori dell’Ospedale e delle strutture sanitarie di Civitanova, la raccolta non si ferma.

23/04/2020 16:32
Pollenza, un carico di mascherine, tute e guanti per l'Area Vasta 3: la generosità di Alessio Ferri

Pollenza, un carico di mascherine, tute e guanti per l'Area Vasta 3: la generosità di Alessio Ferri

Il Signor Alessio Ferri titolare della “Alessio Ferri Restauri e Costruzioni” di Pollenza, ha voluto ancora una volta essere vicino agli operatori sanitari dell’Area Vasta 3, in questa difficile emergenza, donando 230 mascherine, vari dispositivi di protezione tra cui tute, mascherine FPP2 e chirurgiche, occhiali e guanti per un valore complessive di circa 7000,00 euro. Su esplicito desiderio del Sig. Ferri l’utilizzo dei dispositivi è demandato al Direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, sulla base delle necessità, in via principale, dei Presidi Covid.  

23/04/2020 15:50
Covid Fiera Civitanova, primi interventi di riconversione, Ciarapica: "pronto entro 20 giorni"

Covid Fiera Civitanova, primi interventi di riconversione, Ciarapica: "pronto entro 20 giorni"

Pavimentazione e colonne di acciaio dove appoggiare le pareti per dividere gli spazi: sono questi i primi interventi realizzati nel percorso di riconversione della Fiera di Civitanova Marche in un ospedale con 90 posti di terapia intensiva. A raccontarlo all'ANSA è il sindaco Fabrizio Ciarapica. "I lavori stanno proseguendo a ritmo serrato con tre turni da 8 ore che vanno quindi a coprire tutto l'arco della giornata - spiega -. Speriamo che procedano così in modo da arrivare nei tempi previsti alla fine del cantiere". Avviate la scorsa settimana, le opere si dovrebbero concludere nell'arco di 15-20 giorni, aveva assicurato Guido Bertolaso, che per conto della Regione Marche e del Cisom segue direttamente i lavori". (Fonte: ANSA)

23/04/2020 14:17
Macerata, la solidarietà del PD provinciale: 3000 mascherine donate all'Area Vasta 3

Macerata, la solidarietà del PD provinciale: 3000 mascherine donate all'Area Vasta 3

Il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni attraverso un comunicato ha tenuto a ringraziare il gesto di soliderità e di vicinanza del PD della provinciua di Macerata: "Un ringraziamento sincero alla Federazione Provinciale del Partito Democratico e a tutti i Circoli della Provincia di Macerata da parte del Direttore dell’Area Vasta 3 e degli operatori sanitari delle strutture coinvolte - si legge nella nota - per la donazione di 3.000 mascherine chirurgiche certificate CE che saranno destinate come da indicazioni, del segretario provinciale Francesco Vitali e della responsabile sanità Paola Castricini, agli Hospice di Macerata e San Severino Marche e ai Reparti delle strutture ospedaliere di Macerata e San Severino".  

22/04/2020 18:31
Civitanova, il primario Giuseppe Tappatà sul nuovo ospedale Covid: "La scelta ha 2 motivi incontestabili"

Civitanova, il primario Giuseppe Tappatà sul nuovo ospedale Covid: "La scelta ha 2 motivi incontestabili"

Sulla realizzazione dell’ospedale Covid di Civitanova Marche interviene il direttore del Dipartimento Emergenza urgenza UO Anestesia e rianimazione Asur Marche Giuseppe Tappatà. "La scelta dell’ospedale di Civitanova - afferma il dottor Tappatà - ha due motivazioni incontestabili: una recrudescenza non ci troverà impreparati; la struttura permetterà di riportare gradualmente alle normali funzioni gli ospedali Covid”. Il progetto Covid Civitanova servirà infatti a realizzare un polo ospedaliero per malati Covid. Rispetto alle strutture tradizionali, l’ospedale avrà una capacità di gestione molto più efficace in termini di capienza ed efficienza, che nessun'altra struttura presente nella regione è in grado di assolvere. “Nel contesto del momento che stiamo vivendo – aggiunge il professor Tappatà - tutte le opinioni sono accettabili, anche in ragione del fatto che non c’è una verità che possa guidare le nostre azioni. Ci sono tanti esperti che elaborano ipotesi e studiano possibili soluzioni sia in campo scientifico che in campo politico organizzativo. Tutte potrebbero essere valide finché non ci si avvicina a una possibile verità. Ma c’è bisogno di un tempo che non possiamo non utilizzare in modo costruttivo. Da clinico mi permetto due raccomandazioni: che il ritorno alla normalità di questi ospedali sia veramente graduale, non ci deve essere fretta perché le necessità sono ancora vive; che i sanitari che saranno chiamati a lavorare in questa struttura siano adeguati per numero e preparazione e che abbiano anche un riconoscimento economico particolare in ragione del loro impegno, che sarà intenso e continuativo, all’interno di questa struttura”.  

22/04/2020 14:06
Emergenza Covid-19, evitare la fila dal dottore: via alla ricetta medica digitale

Emergenza Covid-19, evitare la fila dal dottore: via alla ricetta medica digitale

Al fine di contenere i rischi legati all’emergenza Covid19, sono state semplificate e digitalizzate le procedure di rilascio delle prescrizioni mediche: si possono ottenere anche attraverso mail, sms o comunicazione telefonica, senza bisogno di recarsi fisicamente dal medico La prescrizione medica diventa completamente digitale e può essere inviata via mail, sms o attraverso Fascicolo sanitario elettronico.  È quanto prevede la recente ordinanza della Protezione civile, pubblicata in gazzetta ufficiale lo scorso 21 marzo e redatta con la collaborazione di Ministero della Salute, AgID, Ministero dell'Economia e delle finanze e Regioni.  L’ordinanza permette la completa dematerializzazione della ricetta medica e consente al cittadino di ottenere online il relativo promemoria, senza bisogno di recarsi fisicamente dal dottore.  La misura è stata introdotta a seguito dell’emergenza Coronavirus per limitare i rischi di contagio connessi ad assembramenti in luoghi pubblici e consente alle persone di disporre del numero della ricetta attraverso smartphone, tablet e pc, in piena sicurezza, evitando spostamenti e file nelle strutture sanitarie.  La ricetta medica digitale può, inoltre, essere scaricata dal cittadino attraverso il proprio fascicolo sanitario elettronico, aggiungendosi ai documenti già presenti e andando a popolare la propria storia sanitaria.  Come funziona la ricetta medica digitale:  Il medico comunica il numero della ricetta elettronica e la prescrizione attraverso uno dei seguenti canali, a scelta dell’assistito:   via Mail ordinaria o PEC; via SMS o con applicazioni di messaggistica istantanea, nel caso l’assistito indichi al medico il numero di telefono mobile; attraverso comunicazione telefonica: il medico comunica al telefono il numero di ricetta elettronica al paziente; - direttamente attraverso Fascicolo sanitario elettronico, nel caso l’assistito lo abbia attivato.  Una volta ricevuto il numero della ricetta medica elettronica, l’assistito può comunicarlo alla propria farmacia, insieme al numero del codice fiscale presente sulla tessera sanitaria personale, e acquistare i farmaci prescritti.  

22/04/2020 12:47
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