Sanità

Ospedale di San Severino, emergenza Covid-19: il Sindaco chiede la riattivazione del Pronto Soccorso

Ospedale di San Severino, emergenza Covid-19: il Sindaco chiede la riattivazione del Pronto Soccorso

“La riattivazione del Pronto Soccorso all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche è un imperativo categorico d’obbligo. E’ assurdo che ancora non si sia proceduto in tale direzione in piena emergenza pandemia visto che questo è, ormai, l’unico ospedale No-Covid19 di tutta la provincia di Macerata. Mi chiedo perché non l’abbiano già fatto. A me sembra scontato farlo, ne vale la vita di tutti”. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è tornata a scrivere ai vertici della sanità regionale ma anche al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, per chiedere un provvedimento urgente per la struttura ospedaliera cittadina. “In questo particolare momento legato alla pandemia Covid-19, credo si debba pensare con la massima attenzione e celerità alla popolazione con un’attenzione dedicata anche alle altre emergenze, altrettanto gravi, che essa vive – scrive il primo cittadino settempedano, sottolineando nella sua missiva - Queste emergenze sono ancor più amplificate dall’assoluta mancanza di una viabilità adeguata, dalla presenza di persone molto anziane e spesso sole, colpite da malattie che richiedono un’alta ospedalizzazione. Tempo fa è stata presa per l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche, oggi unico presidio ospedaliero No-Covid dell’intera provincia di Macerata dove vengono trasferiti tutti i pazienti di diverse Unità Operative dai presidi di Camerino, Civitanova Marche e Macerata; l’assurda decisione di chiudere il Pronto Soccorso per trasformarlo in Punto di primo intervento. Quella che stiamo vivendo oggi, è una vera e propria emergenza nell’emergenza e richiede di rivedere questa organizzazione disponendo l’immediata riapertura del Pronto Soccorso con dotazione del personale necessario e di un’ambulanza medicalizzata H24. Una Unità Operativa – spiega ancora il sindaco nella sua richiesta - che sarebbe dedicata ai casi di emergenza e con spazi per la breve osservazione, con percorso “sporco” – “pulito”, dove verrebbero prestate le prime cure in tutti i casi di urgenza ed emergenza (traumi, infarti, ecc.) e dove si dovrebbe accedere in modalità di "ricovero urgente". L’ospedale “Bartolomeo Eustachio” - si chiude così la lettera appello del sindaco Piermattei - diventerebbe così un presidio No Covid-19 completo dove ricevere la necessaria assistenza”.

03/04/2020 12:54
Capodarca-Agostinelli: "Tamponi a tappeto, ai politici manca un progetto valido sulla sanità"

Capodarca-Agostinelli: "Tamponi a tappeto, ai politici manca un progetto valido sulla sanità"

"In un momento in cui l'articolo 32 della nostra Costituzione, che tutela il diritto alla salute, è più che mai discusso, non si determina una visione obiettiva dell'insieme perché, spesso, l'interesse dei politici si stratifica delegittimando di conseguenza il futuro in sanità, di cui non esiste un progetto valido, perché non policentrico". Così Giovanna Capodarca-Agostinelli, presidente del Comitato Provinciale Pro-Ospedali Pubblici, interviene, in piena emergenza coronavirus, per rivendicare le mancanze della politica nella gestione della sanità regionale e provinciale.  "Siamo convinti che gli ospedali, oltre ad essere potenziati, debbano interagire in una sorta di patto etico – di rete, come si usa dire - tra la costa e la montagna, patto che escluda la competizione campanilistica. Infatti - sottolinea Capodarca-Agostinelli -, tutti i nosocomi sono strategici e importanti, per cui è necessario avere una visione d'insieme che non includa il profitto".    "Le cliniche private dovevano, a nostro avviso, essere (se necessario) precettate per ospitare i pazienti “covid19” anche se spesso non hanno reparti di terapia intensiva, al massimo, di semintensiva. Ci sono state grandi perplessità nei trasferimenti dei pazienti - aggiunge la presidente del Comitato Provinciale -, costretti a fare pericolosa transumanza da una struttura sanitaria ad un’altra: inoltre, anziché spendere risorse per realizzare il progetto dell'ospedale in fiera sarebbe stato assai più opportuno attivare le cure domiciliari e spendere denaro per effettuare dei tamponi, se necessario porta a porta".  "I tamponi devono essere effettuati, per primi, al personale sanitario deve avere però, in ogni caso, i mezzi per difendersi, cioè tutti i presidi sanitari adeguati - chiede Capodarca-Agostinelli -.  Rivendichiamo la necessità di eseguire tamponi “a tappeto” e di conoscere se i posti letto – finita l’emergenza - saranno poi restituiti all’ospedale di Civitanova, nonchè di essere informati sulla fine che faranno i finanziamenti al privato se, malauguratamente, i previsti 100 posti non saranno realizzati".  "Intendo fare un doveroso ringraziamento a tutto il personale sanitario (medici, infermieri ,OSS, autisti) che - conclude Capodarca-Agostinelli -, con spirito di sacrificio ed abnegazione, fanno quotidianamente il proprio dovere pur correndo il rischio di contagiare i propri cari".       

02/04/2020 19:22
Emergenza Covid-19, la Marina Militare arriva a Jesi e inizia montare l'ospedale da campo (FOTO)

Emergenza Covid-19, la Marina Militare arriva a Jesi e inizia montare l'ospedale da campo (FOTO)

E 'arrivato al Carlo Urbani di Jesi il contingente della Marina Militare che ha cominciato a montare l'ospedale da campo che la Regione Marche ha richiesto e ottenuto dalla Protezione civile nazionale. L'ospedale avrà 40 posti letto di degenza gestiti direttamente dal personale sanitario della Marina Militare per un totale di 70 unità, e 4 letti di terapia intensiva, seguiti da un pool di medici e rianimatori che il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha riservato per la Regione Marche. Ad accogliere il contingente era presente, per la Regione Marche, l'assessora Manuela Bora, insieme al responsabile del Gores Mario Caroli,  il Dg di Asur Nadia Storti,  il direttore di presidio ospedaliero Stefania Mancinelli , il comandante della Marina Militare Beltrame e  il dirigente della Protezione Civile regionale David Piccinini. L’ospedale sarà operativo già dal pomeriggio di domani.  

01/04/2020 19:38
Ospedali Riuniti di Ancona, una storia a lieto fine: dimesso un neonato positivo al Covid-19

Ospedali Riuniti di Ancona, una storia a lieto fine: dimesso un neonato positivo al Covid-19

Si comunica che le condizioni cliniche del neonato SARS-CoV2 positivo, ad oggi ricoverato presso la Rianimazione Pediatrica dell’Ospedale Salesi, risultano stabili e in progressivo miglioramento. Il piccolo paziente respira in aria ambiente senza necessità di supporto alla ventilazione e ha iniziato l’alimentazione per os. Considerati la stabilità dei parametri vitali e il buon compenso clinico, si predispone per oggi il trasferimento in reparto a minore intensità di cure per la prosecuzione del monitoraggio. Il neonato è stato ricoverato in Rianimazione pediatrica in seguito a un intervento chirurgico addominale e nei primi giorni successivi all’intervento ha manifestato lesioni polmonari, all’ecografia toracica, compatibili con l’infezione da SARS-CoV2 senza però significative alterazioni della funzione respiratoria; è stato sufficiente, infatti, assistere la respirazione spontanea con modesto supporto di pressione e ossigeno in occhialini nasali. La gestione in sicurezza del piccolo paziente nella Rianimazione Pediatrica dell’Ospedale Salesi si è resa possibile grazie alla stanza di isolamento a pressione negativa, realizzata in tempi brevissimi dopo l’esplosione della pandemia, in seguito all’interessamento personale del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Dottor Michele Caporossi. Oggi il neonato viene trasferito in reparto a minore intensità di cure e questo rappresenta il secondo caso, nel nostro Paese, di storia a lieto fine per piccoli pazienti colpiti da SARS-CoV2.

01/04/2020 17:12
100 posti letto di terapia intensiva, Ceriscioli: "Ecco perché abbiamo scelto Civitanova" (VIDEO)

100 posti letto di terapia intensiva, Ceriscioli: "Ecco perché abbiamo scelto Civitanova" (VIDEO)

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha scelto di realizzare un video per rispondere a tutte le domande e le perplessità sollevate a seguito della decisione di costruire 100 posti nuovi letto di terapia intensiva alla Fiera di Civitanova Marche, per contrastare l'emergenza sanitaria in atto connessa al coronavirus. La realizzazione della nuova struttura viene giustificata dal governatore tenendo presenti due punti. Il primo è connesso alle previsioni riguardanti le curve epidemiologiche della Regione: "Secondo i nostri esperti il picco avverrà entro la metà del mese di aprile - ha sottolineato Ceriscioli -. Registriamo un rallentamento nella crescita dei casi, non una diminuzione. I casi continuano a crescere e in terapia intensiva si sta a lungo, non solo pochi giorni. Quindi la richiesta sarà costantemente crescente".  "È la scelta che permette di gestire un numero più importante di pazienti con il minor numero di personale". Questo il secondo punto portato da Ceriscioli. "Riadattare ospedali dismessi o cliniche private comporterebbe un'esigenza di personale di molto superiore a quella della nuova struttura. Avere uno spazio libero su un unico piano, grande, da organizzare ex novo permette infatti di organizzare quelli che sono gli aspetti di gestione del personale." "Proprio riguardo il reperimento del personale - prosegue il governatore -, già dai prossimi giorni arriverà nella nostra Regione un contingente di 22 medici aggiuntivi. Si tratta di una parte dei 70 che ci sono stati promessi".  Posizionare la struttura a Civitanova Marche, dopo la mancata idoneità tecnica delle soluzioni selezionate inizialmente ad Ancona, assolve - secondo Ceriscioli - all'esigenza di accogliere la richiesta proveniente dalle zone che "in questo momento stanno registrando la maggior crescita di casi: il territorio che va da Ancona a San Benedetto del Tronto. La scelta di Civitanova è baricentrica, anche perché vicina all'autostrada".  "La struttura verrà completata in 12 giorni, come quanto avvenuto a Milano. La realizzazione sarà rapida, speriamo di mantenere gli stessi tempi, proprio per questo abbiamo richiesto l'aiuto di Bertolaso - aggiunge Ceriscioli -. Il suo staff era già rodato e stava realizzando una struttura simile alla nostra" Altra tematica affrontata è quella relativa all'utilizzo del conto corrente dei Cavalieri di Malta per le donazioni: "Le Onlus hanno una velocità completamente diversa rispetto all'intervento pubblico - spiega il presidente -. La scelta dei Cavalieri di Malta è stata fatta da Bertolaso. Non avrebbe potuto farla la Regione attraverso un bando, altrimenti ci avremmo messo 3 mesi soltanto per scegliere la Onlus. Una strada più veloce di questa non c'è".  "Il materiale che verrà utilizzato nella nuova struttura non verrà smantellato al termine dell'emergenza, ma servirà per rinnovare quello presente all'interno degli ospedali regionali" rassicura infine Ceriscioli.  Ecco il video integrale: 

31/03/2020 20:25
La Pro Loco di Macerata dona 1000 mascherine all'Area Vasta

La Pro Loco di Macerata dona 1000 mascherine all'Area Vasta

Continuano gli importanti gesti di generosità da parte di singoli cittadini, enti, imprese ed associazioni del territorio. Nella giornata di ieri Luciano Cartechini, presidente della Pro Loco di Macerata, ha consegnato al Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni 1000 mascherine chirurgiche che sono state successivamente consegnate alla Farmacia Ospedaliera di Macerata. "Che dire? Questi sono importanti segni di solidarietà e vicinanza che incoraggiano tutto il sistema ad andare avanti ed a compiere fino in fondo il nostro lavoro. Un grazie di cuore alla ProLoco di Macerata" ha sottolineato il direttore dell'Av3 Alessandro Maccioni.  

31/03/2020 18:30
Pazienti trasferiti dall'hospice di Montecassiano a San Severino, Piermattei: "Vogliamo rassicurazioni"

Pazienti trasferiti dall'hospice di Montecassiano a San Severino, Piermattei: "Vogliamo rassicurazioni"

“Apprendiamo dalla stampa - scrive il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - che i pazienti dell’Hospice di Macerata saranno trasferiti da Montecassiano all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. (Leggi qui)  Mi dispiace per gli ulteriori disagi che gli stessi dovranno subire in questo momento di grave emergenza anche se siamo sicuri che la struttura settempedana risulterà accogliente ed efficiente per loro e per le loro famiglie. Ci chiediamo, però, se il trasferimento avverrà in sicurezza, per i pazienti stessi e per il personale medico e paramedico del nostro ospedale, memori di un’analoga operazione effettuata nelle scorse settimane dal nosocomio di Civitanova Marche e che ha già avuto, come conseguenza diretta, una serie di contagi. Cogliamo l’occasione per chiedere ai vertici dell’Asur, come ripetutamente già fatto in forma verbale e scritta in questi giorni, di conoscere l’esito dei tamponi che avrebbero dovuto essere stati fatti a tutti i medici, agli infermieri e agli operatori del nostro ospedale. Il “Bartolomeo Eustachio”, infatti, è l’unico ospedale no Covid-19 della provincia di Macerata e i cittadini dell’intera provincia dovrebbero poterne usufruire senza la paura di contrarre il contagio. Al suo interno sono perfettamente funzionanti la medicina, la lungodegenza, la week-surgery, la cardiologia, l’oncologia, l’oculistica, la radiologia, la dermatologia, il punto di primo intervento e tanti altri servizi”.  

31/03/2020 16:06
Emergenza Covid-19, l'ASUR si affida ad uno speciale software per monitorare l’evoluzione della pandemia

Emergenza Covid-19, l'ASUR si affida ad uno speciale software per monitorare l’evoluzione della pandemia

L’emergenza Covid-19 si contrasta anche con il supporto informatico. È quanto sta avvenendo nelle Marche, grazie alla collaborazione tra ASUR e un’azienda di settore (Selda informatica di Ascoli Piceno) che ha messo a disposizione un software per monitorare i pazienti in quarantena attraverso rilevazioni in tempo reale. Un gruppo di trecento operatori ASUR, una parte di quelli in campo, ha la possibilità di condividere ed analizzare l’epidemia in corso, seguire gli ammalati, predisporre analisi, ricercare dati per comprendere l’evoluzione e delineare scenari futuri. ASUR  e Selda già collaborano per gestire un patrimonio informativo con il quale, quotidianamente, vengono analizzati una gran mole di dati delle cinque Aree Vaste. Un’attività che consente di entrare nel dettaglio della singola prestazione e indispensabile per le indagini relative alle ‘Liste di garanzia’ attraverso le quali assicurare l’efficienza della sanità regionale nell’erogazione delle prestazioni mediche. Un bagaglio di conoscenze e competenze ora a disposizione, con questo progetto informatico, per digitalizzare il monitoraggio e l’evoluzione della pandemia in corso”.    

31/03/2020 10:14
La generosità del sindaco Gentili e della Giessegi: donazioni agli Ospedali di Macerata e Civitanova

La generosità del sindaco Gentili e della Giessegi: donazioni agli Ospedali di Macerata e Civitanova

Questa mattina il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili ha effettuato una donazione di 200 mascherine FPP2 da destinare alla UOC Rianimazione dell’ospedale Covid di Civitanova Marche e in parte al Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata. La consegna è avvenuta presso la sede amministrativa dell’Area Vasta 3.  "Un gesto importante di vicinanza agli operatori e di solidarietà nei confronti dei pazienti. Un caloroso ringraziamento al Sindaco e all’amministrazione comunale di Monte San Giusto" ha affermato il direttore Alessandro Maccioni. Un altro importante gesto di generosità è pervenuto dalla Ditta Giessegi spa di Gabriele Miccini, che ha donato all’Area Vasta 3 un apparecchio radiologico portatile digitale destinato alla Radiologia della struttura ospedaliera di Macerata del valore di circa 50.000 €. L’attrezzatura sarà utilizzata dalla U.O.C. Radiologia di Macerata diretta dal Dott. Leonardo Costarelli e sarà destinata a supporto del nuovo reparto COVID che sarà attivato nella palazzina ex malattie infettive della struttura con 45 posti letto.    

30/03/2020 16:39
Raccolta fondi lanciata dal Mind Festival: donati due ecografi all'Area Vasta 3

Raccolta fondi lanciata dal Mind Festival: donati due ecografi all'Area Vasta 3

Si è conclusa la campagna di raccolta fondi condotta dagli organizzatori del Mind Festival di Montecosaro, a favore dell'Area Vasta 3. La somma raccolta, grazie alle numerose e generose donazioni ricevute nella campagna online “Coronavirus- Insieme per le Marche” a cui ha aderito tra gli altri la famiglia Umberto Giorgi di Tolentino e la FinprojectS.p.a, ha permesso l’acquisto diretto e conseguente donazione all’Area Vasta 3 di un ecografo palmare VscanExtend e di un ecografo LOGIQ V2 per un valore complessivo di € 28.000. La Direzione dell’Area Vasta 3 aderendo alla volontà dei donatori, ha subito provveduto alla consegna delle stesse rispettivamente al reparto rianimazione dell’ospedale COVID di Camerino diretta dal Dott. Angelo Leo e all’unità operativa terapia del dolore dell’ospedale di Macerata diretta dal Dott. Giampiero Di Serafino. "Questi strumenti saranno di grande aiuto agli operatori sanitari anche dopo il superamento di questa emergenza che ci tocca tutti da vicino. Gli organizzatori del Mind Festival, nonché la Direzione dell’Area Vasta 3, ringraziano calorosamente tutti coloro che hanno contribuito a questo concreto segno di solidarietà" ha sottolineato il direttore Av3 Alessandro Maccioni.  

30/03/2020 14:45
Montecassiano, serve personale per pazienti Covid a Macerata: chiusura per l'Hospice "Il Glicine"

Montecassiano, serve personale per pazienti Covid a Macerata: chiusura per l'Hospice "Il Glicine"

La direzione dell'Area Vasta 3 ha valutato l'ipotesi di chiudere l'Hospice "Il Glicine", recentemente trasferito a Montecassiano dall'ospedale di Macerata. L'intento del direttore Alessandro Maccioni sarebbe quello di utilizzare il personale impiegato nella struttura per far fronte all'emergenza coronavirus, nel presidio ospedaliero di Macerata dove si trovano in cura i malati Covid. Una scelta motivata dalla necessità di rimpolpare ulteriormente la squadra di sanitari destinata a salvaguardare coloro che sono stati affetti dal virus, considerato il costante aumento dei pazienti ricoverati in provincia di Macerata così come nella Regione Marche.  L'incognita riguarda il luogo nel quale verranno trasferiti i pazienti oncologici e quanti si trovano ricoverati con malattie in stato avanzato all'Hospice "Il Glicine". Il loro spostamento è già iniziato nella giornata di ieri. La struttura, oggi, si presenta quasi deserta con gli infissi (solitamente aperti) chiusi. Un segnale che sembra preannunciarne la chiusura totale in tempi piuttosto ristretti. Si parla di domani, lunedì 30 marzo, come data.     

29/03/2020 16:45
Coronavirus, 19 nuovi casi in provincia di Macerata: sale il numero dei ricoverati

Coronavirus, 19 nuovi casi in provincia di Macerata: sale il numero dei ricoverati

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 3558 casi positivi riscontrati in Regione Marche sui 10431 tamponi effettuati: sono 1577 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1019 in provincia di Ancona, 476 in provincia di Macerata (19 in più di ieri), 246 in provincia di Fermo, 179 in provincia di Ascoli Piceno, 61 extra regione.  Sale a 1168 (15 in più di ieri) il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali, mentre sono complessivamente 168 i pazienti in terapia intensiva (2 più di ieri): 19 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (3 a Macerata, 9 a Civitanova, 12 a Camerino).  Continua a salire anche il numero degli operatori sanitari in isolamento domiciliare: 717, 22 più di ieri. Da registrare due nuovi guariti: sale a 12 il numero totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria.  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00: 

29/03/2020 13:54
Civitanova, 100 posti letto alla Fiera. Ciarapica: "Lavoriamo senza sosta" (FOTO e VIDEO)

Civitanova, 100 posti letto alla Fiera. Ciarapica: "Lavoriamo senza sosta" (FOTO e VIDEO)

"Visionate nella prima mattinata tutte le planimetrie della struttura fieristica di Civitanova Marche, gli elaborati progettuali dei tecnici, oltre al sopralluogo in sede per confermare con documentazione fotografica la certezza dell'idoneità della struttura". Lo riferisce il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, al termine delle consultazioni di questa mattina con l’ingegner Patrizia Arnosti, consulente tecnica di Guido Bertolaso, commissario straordinario per l’emergenza Covid della Regione Marche, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e il consigliere regionale Francesco Micucci. "Si tratta del terzo intervento di questo tipo in Italia realizzato da questa équipe dopo Milano e Bergamo – ha spiegato il Sindaco – e la struttura di Civitanova ha tutti gli elementi base necessari all'allestimento sanitario. Ogni ora che passa sono vite che possono essere salvate e quello che è emerso anche stamattina è che i dati tecnici di supporto ci sono e ci sono anche i primi finanziamenti da parte dei privati di cui si sta occupando la Regione. L'ingegner Arnosti ha già contattato le aziende per le forniture elettriche, sanitarie e strutturali e, ultimata la fase progettuale, il prossimo passo sarà l'inizio dell'allestimento con le pannellature d'acciaio a pressione negativa. Si creerà una bolla isolata all'interno che impedirà ogni contaminazione all'esterno per garantire la massima sicurezza”. Presente ai sopralluoghi anche il coordinatore della Protezione civile locale Aurelio del Medico, che nei locali della fiera aveva ricavato la sede della Protezione civile.  “La Protezione civile dovrà spostarsi – ha precisato Ciarapica – e abbiamo deciso che occuperà in maniera temporanea l'Ufficio turismo del Comune. La posizione è adatta ed ha il vantaggio di poter sfruttare la piazza per il parcheggio dei mezzi”. “Lavoriamo ininterrottamente – ha concluso Ciarapica – e Guido Bertolaso segue l'organizzazione anche in queste ore delicate che sta affrontando. La situazione di grande emergenza richiede risposte immediate e non deve trovarci impreparati. Per ora la Fiera di Civitanova rimane l’unica struttura che permetterebbe, grazie anche alle sue caratteristiche e alla disposizione dei pozzetti tecnici per gli allacci dei servizi (luce, acqua, ecc), di allestire nel giro di pochi giorni, 100 posti. A questo si affianca anche la posizione strategica viaria e infrastrutturale della nostra Città con i collegamenti di autostrada e superstrada. Ho anche ricevuto rassicurazioni e garanzie sul fatto che la fiera, terminato tutto, sarà riconsegnata esattamente come era. Mi auguro che il nostro gesto possa essere apprezzato da tutti i nostri corregionali. Civitanova Marche ancora una volta mostra la sua grande generosità e responsabilità”. (Foto Luigi Gasparroni)   

28/03/2020 16:41
Recanati, la consigliera Mariani e il dottor Vitali spiegano la situazione sanitaria della RSA e Ospedale di Comunità

Recanati, la consigliera Mariani e il dottor Vitali spiegano la situazione sanitaria della RSA e Ospedale di Comunità

"L'emergenza Covid -19 ha colto tutti noi, sanitari e cittadini, impreparati. Sapevamo dell'allarme dato dal nuovo Coronavirus ma nessuno, neppure tra gli organi di governo superiori, aveva previsto che sarebbe arrivato nelle nostre vite e nelle nostre case con tale velocità ed intensità. Non ho potuto, letteralmente, fare alcuna dichiarazione prima perché costantemente impegnata nella titanica impresa di seguire i malati di sempre, che pure ci sono, e i "nuovi" pazienti. Individuare i casi sospetti, monitorarli, alcune volte visitarli e attivare le procedure del caso, con una casella email ogni giorno piena di un protocollo differente o di nuove indicazioni, è stato ed è un lavoro molto impegnativo. Il giorno 26 marzo mi sono recata in Ospedale di Comunità, per svolgere il mio turno in corsia, dove erano stati spostati tutti i quattro anziani positivi e gli altri ancora in attesa di risposta del tampone. Subito mi sono adoperata affinché fossero prese, viste l'urgenza delle situazioni createsi, le precauzioni volte alla sicurezza degli infermieri, delle O.S.S. e alla individuazione di percorsi puliti. Il responsabile del servizio territoriale ha indetto una riunione per informare il personale sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione e per individuare i percorsi considerati puliti. Si è inoltre deciso di mantenere i covid positivi e di dimettere appena possibile i pazienti negativi o a domicilio o in altre strutture disponibili come ad esempio Villa dei Pini. La nostra preoccupazione, a livello personale in qualità di medici, è di proteggere nel miglior modo possibile il servizio di dialisi che si è organizzato per seguire, tramite percorsi puliti, i malati da tutta la Regione. Allo stato attuale il personale già presente all'Ospedale di Comunità è sufficiente a seguire i malati in esso ricoverati, non dovendo più scendere al Punto di Primo Intervento, dove le richieste si sono praticamente azzerate. Noi, medici di medicina generale, ci siamo resi disponibili ad assicurare la nostra presenza nella RSA per un attento monitoraggio sia dei pazienti covid che non-covid nell'intento primario di garantire la salute dei ricoverati e tranquillizzare i loro familiari.  Il Sindaco Antonio Bravi, che sta seguendo con grande attenzione e preoccupazione l'evolversi della situazione nelle due strutture sanitarie della Città, RSA e Ospedale di Comunità, esprime il pieno sostegno alla soluzione adotta che migliorerà la situazione sanitaria all'interno della RSA e il più sincero ringraziamento ai medici di medicina generale per la loro disponibilità, preziosissima in questo momento di difficoltà" Dott.ssa Antonella Mariani -  Consigliere con delega alla Sanità del Comune di Recanati Dr. Maurizio Vitali - Coordinatore Medici di Medicina Generale all’Ospedale di Comunità  

28/03/2020 12:45
Emergenza Covid-19: si intensifica il rapporto tra Ospedali Riuniti di Ancona e Taizhou Enze Medical Center

Emergenza Covid-19: si intensifica il rapporto tra Ospedali Riuniti di Ancona e Taizhou Enze Medical Center

Mentre si attende che tutte le procedure di autorizzazione vengano portate a termine e i sanitari possano così partire alla volta del capoluogo dorico, tra le due realtà è già iniziato uno scambio di informazioni utili a contrastare il Covid-19.  Nel corso di una  videoconferenza, alla quale erano presenti il Dott. Michele Caporossi (Direttore Generale di Ospedali Riuniti Ancona), il Prof. Marcello D'Errico (Direttore SOD Igiene Ospedaliera), il Dott. Marcello Tavio (Direttore SOD Malattie Infettive), il Prof. Abele Donati (Direttore SOD Clinica Anestesia e Rianimazione) e i direttori e gli esperti del Gruppo Enze, presente anche Xiaomei Yin president International Medical Exchange Center- Italy,  sono state affrontate diverse questioni. "Adesso è il momento più duro per l’Italia, ha detto Chen Haixiao, Direttore del Gruppo Enze:  noi lo abbiamo vissuto 6 settimane fa. Ne abbiamo fatto esperienza nell'arco di oltre 50 giorni, dal ricovero del primo caso sospetto alla dismissione di tutti i pazienti. E oggi tutti i nostri esperti combattono in prima linea per eliminare il virus." Quella del tempo decorso dall’esordio dell’emergenza in Cina al decadimento della stessa è una delle informazioni acquisite tra le più interessanti, i medici cinesi hanno parlato di 55 giorni per quanto riguarda la loro esperienza. Lo scorso 24 marzo sono state inviate alla volta di Ancona 27 scatole contenenti tute protettive, occhiali di protezione, mascherine mediche e guanti. La videoconferenza, che è durata circa un'ora e mezza, si è conclusa con un augurio da parte dei medici dell’Ospedale Taizhou, che ai loro colleghi del Bel Paese hanno detto, in italiano: "Forza Italia, forza Ancona!" NOTA Il Gruppo Enze ha firmato un accordo collaborativo con l’Ospedale di Ancona nel settembre 2013 e finora ha inviato 81 operatori medici in 33 reparti in Italia per la formazione, stringendo un'amicizia profonda con l’ospedale di Ancona

28/03/2020 12:21
San Ginesio, Ciabocco: "I nostri medici lavorano in condizioni di precarietà, l'Asur deve far loro i tamponi"

San Ginesio, Ciabocco: "I nostri medici lavorano in condizioni di precarietà, l'Asur deve far loro i tamponi"

Il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, si fa  portavoce della difficile situazione che stanno vivendo i medici del distretto sanitario di San Ginesio. "È assurdo- afferma il Sindaco- che entrambi i medici operanti nel nostro comune, il dottor Pietro Enrico Parrucci e la dottoressa Orietta Lattanzi, si trovino a lavorare in situazioni di estrema precarietà dovuta sia alla carenza dei dispositivi di sicurezza sia alla mancanza di collaborazione da parte della Asur di competenza territoriale, che sembra non voler rispondere alle loro richieste di aiuto.  Sono gli stessi medici, Parrucci e Lattanzi, ad aver rivolto al Sindaco il loro grido d’allarme dove la principale preoccupazione risiede nel fatto che l’Azienda sanitaria nega loro la possibilità di potersi sottoporre ai tamponi in assenza di sintomi ma pur essendo stati in contatto con pazienti risultati positivi, e in considerazione del fatto che già un medico di medicina generale residente a San Ginesio, il dott. Sauro Bruè è risultato positivo al COVID 19 ed è attualmente ricoverato. Dovrebbe essere un imperativo proteggere il personale medico non solo per salvaguardare la continuità delle cure e garantire l’indispensabilità del loro operato, ma per assicurarsi che i professionisti in questione non diventino essi stessi veicolo d’infezione. Il Sindaco Ciabocco in qualità di responsabile della tutele della salute di tutti i suoi cittadini rivolge alla Asur l’impellente richiesta di sottoporre i medici al controllo del virus per mezzo dei tamponi, anche se asintomatici.  “Si legge continuamente- rincara il Sindaco- di come con tanta celerità vengano effettuati i tamponi su personaggi di svariati ambiti professionali, dai politici ai VIP, dagli sportivi alle rappresentanze istituzionali ed è assurdo di come i nostri medici vivano nel paradosso: coloro che curano sono i primi a non essere curati”. "San Ginesio è un meraviglioso borgo di circa 3500 abitanti – per lo più anziani- ancora in piena emergenza post sisma a causa di una ricostruzione che non decolla e ora nuovamente sottoposto a doverne affrontare un’altra di più grande entità. L’Amministrazione comunale si è da subito adoperata per venire in soccorso delle fasce più deboli della popolazione: ha attivato il C.O.C. comunale e garantisce il servizio a domicilio per quanto riguarda la spese di generi alimentari e medicine, ma i nostri medici devono continuare a svolgere il loro lavoro in assoluta sicurezza e tranquillità sia per quanto riguarda gli orari di visita in ambulatorio che l’assistenza domiciliare", conclude il primo cittadino.

27/03/2020 16:43
Civitanova, la Fiera come struttura per i 100 posti di terapia intensiva: avviati i sopralluoghi

Civitanova, la Fiera come struttura per i 100 posti di terapia intensiva: avviati i sopralluoghi

Continua il lavoro dei tecnici che stanno valutando altre soluzioni, che possano garantire velocemente, senza interventi strutturali importanti, un'area di 5000 metri quadri sviluppata su un unico piano per ospitare la collocazione dei 100 posti letto di terapia intensiva ,indispensabili per la Regione Marche, per trattare i casi dei pazienti positivi al Coronavirus. Una decisione da prendere in tempi stretti ma anche con tutte le accortezze del caso ,dopo che l'esame di fattibilità, svolto nel tardo pomeriggio di ieri, aveva bocciato il Palaindoor di Ancona, in quanto i tempi per l'adeguamento della struttura sarebbero stati troppo lunghi rispetto alle attuali condizioni di emergenza. In tutto il territorio regionale si stanno cercando delle possibili strutture adeguate che rispettino tutti i canoni richiesti e una di queste, in cui è stato fatto un sopralluogo da parte dei tecnici specializzati, è stata la Fiera di Civitanova Marche. A renderlo noto è stato il Consigliere Regionale Francesco Micucci tramite un post pubblicato sulla propria pagina Facebook: "Proseguono a ritmo serratissimo i sopralluoghi per individuare nelle Marche lo spazio idoneo per un grande reparto di rianimazione con 100 posti disponibile da realizzare in tempi strettissimi, che aiuterà a salvare la vita di molte persone. Una struttura che, chiedono i tecnici per ovvii motivi, deve essere su un unico piano, vicina alle grandi vie di comunicazione, a ridosso di un ospedale, baricentrica a livello regionale e con altre strutture tecniche che purtroppo i vecchi ospedali chiusi o riconvertiti non hanno! Stamane è stata visitata anche la Fiera di Civitanova. I tecnici ne valuteranno l'eventuale fattibilità tecnica e funzionale. Un grazie al Sindaco e alla Protezione Civile di Civitanova che pur con tempi contingentati, si sono immediatamente messi a disposizione per il sopralluogo”  

27/03/2020 12:38
Coronavirus Marche, 100 posti letto in più: niente Palaindoor, l'esame di fattibilità lo boccia

Coronavirus Marche, 100 posti letto in più: niente Palaindoor, l'esame di fattibilità lo boccia

Dall'esame di fattibilità svolto nel pomeriggio con un sopralluogo al Palaindoor di Ancona, in base alle planimetrie e alla documentazione consegnata, il team di tecnici incaricati ha comunicato che neanche questa struttura può essere considerata idonea al progetto. I tempi necessari per l'adeguamento degli spazi alla collocazione dei 100 posti letto di terapia intensiva indispensabili per la regione Marche risulterebbero troppo lunghi rispetto alle attuali condizioni di emergenza. I tecnici stanno già valutando altre soluzioni, che possano garantire velocemente, senza interventi strutturali importanti, un'area di 5000 metri quadri sviluppata su un unico piano.

26/03/2020 18:38
Matelica, il sindaco scrive all'Asur: "Tampone per tutti gli ospiti della casa di riposo"

Matelica, il sindaco scrive all'Asur: "Tampone per tutti gli ospiti della casa di riposo"

Il sindaco di Matelica Massimo Baldini, insieme all'assessore alla sanità Rosanna Procaccini, hanno fatto richiesta al direttore Asur Marche Area Vasta 3 Dott. Alessandro Maccioni, per effettuare tamponi agli ospiti della Casa di Riposo T.De Luca-E.Mattei di Matelica.  La struttura, ad oggi, ospita 90 persone oltre al personale di servizio. "In questi giorni di emergenza sono state prese tutte le precauzioni previste dalle norme di legge per evitare il contagio dal virus Covid-19 - si legge nella richiesta formale inoltrata dal sindaco Baldini e dall'assessore Procaccini -, tuttavia alcuni pazienti sono rientrati da ricoveri ospedalieri dove si sono registrati casi di positività al virus".  "Per questo motivo, al fine di preservare la salute delle persone anziane e scongiurare casi di positività, si richieda che venga effettuato il tampone a tutti gli ospiti e al persone della struttura" concludono sindaco e assessore nella loro richiesta. 

26/03/2020 16:30
Attiva una raccolta fondi a favore della Croce Verde Macerata: come donare

Attiva una raccolta fondi a favore della Croce Verde Macerata: come donare

La Croce Verde di Macerata in questo difficile periodo è impegnata più che mai a garantire, oltre le sue normali attività di assistenza e di trasporto sanitario, anche le richieste del territorio che si traducono per esempio nell’attività di consegna di spesa e medicinali a casa. Lo sforzo che i dipendenti e i volontari della nota associazione benefica maceratese stanno compiendo è alto ma lo spirito è forte e la consapevolezza di poter aiutare i cittadini in questa fase così tragica e problematica rappresenta una motivazione che dà la spinta per tutto. È stata attivata una raccolta fondi a favore della Croce Verde proprio per sostenere questa attività. I fondi raccolti saranno utilizzati per l’acquisto di materiale sanitario (mascherine o detergenti) e per la sanificazione dei mezzi utilizzati, che in questa fase richiede degli interventi maggiori e più profondi. Tutti possono donare utilizzando l’iban che è indicato (vedi foto sotto e in copertina); anche piccole cifre rappresenteranno la testimonianza di chi nel territorio, vuol essere vicino alla Croce Verde. 

24/03/2020 12:02
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