Dopo quella di Civitanova avvenuta nel 2019, Fisiomed ha appena completato la seconda acquisizione di un laboratorio analisi, rilevando lo storico Laboratorio Analisi “dott. Carlo Mocchegiani” di Tolentino.
In Piazza dell'Unità dunque verranno eseguiti analisi ed inviati i campioni per essere esaminati e fornire i dati per supportare il medico nella diagnosi e nel trattamento delle malattie. Sarà possibile avere i risultati di tantissimi esami, da quelli più comuni del sangue, ai tamponi, pap test, analisi sulle intolleranze e tanto altro.Dalla costa, Civitanova, all'interno del territorio maceratese con Tolentino: Fisiomed si allarga a coprire sempre più il territorio e a rispondere alle esigenze dei cittadini. Da polo diagnostico, specialistico e fisioterapico, Fisiomed diventa ora polo anche nei prelievi e analisi del sangue, con i due laboratori analisi a Civitanova e Tolentino, il Punto Prelievi di Sforzacosta e i tre punti prelievi dell'Ast gestite dal gruppo precisamente a Caldarola, Morrovalle e Montelupone.Ecco perchè è giusto parlare di rete.FisiomedLab porta il Gruppo Fisiomed in una nuova era spostando ed allargando un po' il fulcro di un'attività sempre più intensa e completa.Questi gli esami che potete svolgere nei Laboratori Analisi e Punti Prelievi di Fisiomed, suddivisi per aree di controllo: batteriologia, citologia, istologia, chimica clinica, ematologia, esame delle feci, esami per la fertilità, esami ormonali, esame urine, immunologia, intolleranze ed allergie, medicina del Lavoro, medicina dello Sport, screening epatite, screening oncologici, screening vaccini, virologia.Ecco l'ubicazione dei Laboratori Analisi e Punti PrelieviCivitanova Marche - Montelupone - Morrovalle - Sforzacosta - Tolentino - Caldarola.Invece i centri medici sono: 2 a Sforzacosta, Corridonia, Tolentino, Civitanova Marche - Casette d'Ete.
Donato un ecografo al Consultorio ostetrico-ginecologico di Matelica grazie alla sinergia messa in atto dalle Associazioni di volontariato Don Giovanni Cagnetti di Gagliole, Con Tatto di Castelraimondo, Help di San Severino e alla generosità di molti cittadini.
Un bellissimo gesto di solidarietà frutto anche di una raccolta fondi realizzata attraverso l’organizzazione di un concerto di beneficienza, svoltosi tempo fa presso il Lanciano Forum con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Castelraimondo.
Alla conferenza stampa di stamattina erano presenti molte autorità, tra le quali il vice presidente della Giunta e Assessore alla Salute della Regione Marche Filippo Saltamartini, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, i tre sindaci di Matelica Denis Cingolani con l’assessore alla Sanità Rosanna Procaccini, di Castelraimondo Patrizio Leonelli e di Gagliole Sandro Botticelli, il professore Andrea Spaterna di Unicam in rappresentanza del rettore, il comandante Orrù dei carabinieri della locale Stazione e il parroco Don Ruben.
Per l’Ast di Macerata la direzione strategica con il direttore generale Marco Ricci, il sanitario Daniela Corsi e il socio sanitario Giancarlo Cordani, la responsabile dei consultori dell’Ast di Macerata dottoressa Rosalba Zannini e il dootor Alessandro Ranciaro, direttore del Distretto di Camerino, mentre per le associazioni di volontariato la dottoressa Giulia Volpini presidente di Con Tatto, la presidente dell’Help Cristina Marcucci e la Don Cagnetti del presidente professore Andrea Violi, assente per impegni di lavoro.
“Ringrazio le Associazioni per questa importante donazione – dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci – la disponibilità di una nuova tecnologica per il Consultorio innalza la qualità delle prestazioni erogate dai nostri professionisti sanitari, permettendoci di soddisfare le aspettative di salute dell’utenza dell’area montana che vi si rivolge. Il Consultorio di Matelica afferisce ad un territorio vasto, di cui fanno parte ben 17 Comuni dell’entroterra montano”.
“Il gesto di queste Associazioni è un esempio straordinario di carità, intesa nel significato costituzionale di sussidiarietà orizzontale dei cittadini nei confronti dello Stato – ha affermato il vicepresidente della Giunta e assessore alla Salute della Regione Marche Filippo Saltamartini. – Nell’ospedale di Comunità di Matelica dobbiamo garantire l’assistenza territoriale e i servizi diagnostici di cui ha bisogno la popolazione di riferimento. La Regione Marche ha investito nel territorio e grazie ai fondi del Pnrr dal 2025 potremo assumere medici e infermieri per gli Ospedali di Comunità, tornando così ad investire nei territori montani. Stiamo anche potenziando le tecnologie, oggetto di un’intensa azione di ammodernamento che ci vede tra i primi in Italia, dopo la Provincia Autonoma di Bolzano, per le strumentazioni più innovative e meno obsolete” ha detto citando un recente report del Corriere della Sera".
"E prosegue- Il governo nazionale di centro-destra ha investito 134 miliardi nella Sanità, un più 19 miliardi rispetto a quattro anni fa, aumentando la formazione dei medici e garantendo così il necessario fabbisogno di personale per gli anni futuri. Per noi la Sanità è una priorità: se non c’è assistenza sanitaria delle zone interne, non ci può essere qualità della vita né investimenti sociali nei nostri territori”.
L’ecografo donato è un elettromedicale per la medicina preventiva, un portatile che può essere utilizzato per eventuali visite domiciliari. Il consultorio si arricchisce di uno strumento utile per lo svolgimento delle proprie attività, visto il ruolo che svolge come area di prossimità per il cittadino, con funzioni multidisciplinari che accompagnano la donna nei percorsi di salute, la coppia, ma anche gli adolescenti in età evolutiva.
I suoi professionisti, infatti, ostetrica, assistente sociale, psicologa-psicoterapeuta e ginecologo, attraverso azioni mirate alla prevenzione, stanno promuovendo percorsi divulgativi per i cittadini con la finalità di migliorare l’assistenza nel contesto sociale del proprio territorio.
Tali figure, in particolare, lavorano sulla Health Literacy della donna un processo di alfabetizzazione sanitaria che consiste nel dare informazioni sanitarie di base per accedere ai servizi in modo consapevole. La prima iniziativa di divulgazione delle attività del consultorio è stata già effettuata presso il Comune di Castelraimondo, ma si tratta di un progetto pilota che sarà itinerante per tutti gli altri comuni afferenti al consultorio familiare di Camerino, Matelica e San Severino.
L'azienda sanitaria territoriale di Macerata aderisce alla quarta edizione dell'(H) Open Week, previsto dal 21 al 27 novembre prossimi, e organizzato da Fondazione Onda Ets in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre.
Con la finalità di spronare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e ad avvicinarsi alla rete dei servizi antiviolenza per trovare risposte adeguate alla loro richiesta di aiuto, l'iniziativa coinvolge oltre 240 ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati.
In questa occasione saranno offerte gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, info point, e distribuzione di materiale informativo. "La nostra Azienda sanitaria vuole esprimere concretamente vicinanza e solidarietà alle donne vittime di violenza, offrendo loro per una settimana servizi gratuiti che potranno svolgere nei nostri ospedali, incoraggiandole in questo modo ad uscire dal silenzio e dalla solitudine del dolore", dichiara il Direttore Generale dell'Ast di Macerata Marco Ricci.
Di seguito il calendario dei servizi offerti nei vari presidi ospedalieri dell’Ast di Macerata, con specificata la modalità di prenotazione delle visite, che iniziano a partire da mercoledì 20 novembre:
Ospedale di Macerata
- Reparto di Urologia diretto dalla Dr.ssa Lucilla Servi: 6 visite urologiche in totale per incontinenza femminile, presso U.O.C. Urologia; 21 novembre 3 visite con orario 14:30 - 15:30 – 16:30; 25 novembre 3 visite con orario: 14 – 14:20 – 14:40. La prenotazione è obbligatoria a partire da mercoledì 20 novembre, telefonando dalle ore 9 alle 10 presso la Segreteria della Direzione Medico- ospedaliera, al numero 0733 – 2572311.
- Reparto di Malattie Infettive, Dr.ssa Eleonora Gabrielli: 5 visite in totale e Counselling sulle malattie infettive sessualmente trasmesse, presso l’ambulatorio di Malattie Infettive. Nei giorni 21-22-25-26-27 novembre dalle ore 13:30 alle 14:30. Per prenotarsi è obbligatorio inviare una mail a: eleonora.gabrielli@sanita.marche.it, a partire da mercoledì 20 novembre.
- Reparto di Ostetricia e Ginecologia Dr. Mauro Pelagalli, Ecografista Dr.ssa Maria Giovanna Piermartiri: 10 ecografie ginecologiche con visita in totale presso l’ambulatorio 1 ostetricia ecografia, 21 novembre dalle 14:30 alle 19.30. La prenotazione è obbligatoria al numero 0733-2572393, dalle ore 11 alle 13, a partire da mercoledì 20 novembre
- Reparto di Medicina Interna Dr. Roberto Catalini: 8 esami ecodoppler vasi collo in totale presso Medicina; 21 e 25 novembre dalle ore 10 alle 12. La prenotazione è obbligatoria a partire da mercoledì 20 novembre, telefonando dalle ore 9 alle 10 presso la Segreteria della Direzione Medico- ospedaliera, al numero 0733 – 2572311.
- Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, assistente sociale Dr.ssa Ilenia Sabbatini: 4 Counselling e orientamento nella Rete Antiviolenza Ospedale/Territorio Ast Macerata a donne vittime di violenza psicologica, fisica, sessuale, domestica. 21 e 27 novembre dalle 11:30 alle 13:30. La prenotazione è obbligatoria al numero di telefono 331-1415015, a partire da mercoledì 20 novembre.
Ospedale di Camerino
- Reparto U.O.C. Cardiologia, Dr.ssa Josephine Staine: 7 visite in totale ecg ed ecocardio presso ambulatori della Cardiologia, 26 novembre dalle ore 9 alle 12:30. La prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 0737-639390, a partire da mercoledì 20 novembre, dalle ore 15 alle 17.
L’ospedale di Civitanova Marche, invece, aderirà all’iniziativa offrendo gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, info point e distribuzione di materiale informativo in collaborazione con il Centro Antiviolenza Provinciale "Sos Donna", presente nel territorio del Distretto di Civitanova Marche con due sportelli situati a Civitanova e Porto Recanati. In particolare, le donne potranno fruire dell'Info-point nella mattinata del 21 novembre, dalle ore 11 alle 13, per avere tutte le informazioni e indirizzi a cui rivolgersi.
L’Ast di Macerata e Unicam insieme per il terzo anno consecutivo nella campagna mondiale di sensibilizzazione sull’uso consapevole degli antimicrobici, che si celebra nella settimana dal 18 al 24 novembre.
In programma sono previste diverse iniziative, a cominciare dalla Campagna di informazione di stamattina nelle scuole secondarie di secondo grado di Camerino, organizzate dall’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale montano, diretta dalla dr.ssa Anna Maria Schimizzi, in collaborazione con la Scuola di Scienze del Farmaco di Unicam.
“L’antimicrobico resistenza rappresenta oggi una delle più grandi minacce per la salute globale, secondo le proiezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).Si tratta di un processo naturale che avviene nel tempo attraverso modificazioni genetiche. – spiega la dr.ssa Anna Maria Schimizzi, Primario della Medicina Interna. –
L’emergenza e la diffusione sono accelerate dall’uomo attraverso l’uso non corretto ed eccessivo degli antimicrobici per trattare, prevenire o controllare infezioni umane, ma anche negli animali e nelle piante. Questo comporta che alcune infezioni diventano difficili da trattare, poiché gli antimicrobici usati diventano meno efficaci”.
Si stima, infatti, che il consumo di antibiotici nel nostro Paese è aumentato del 6,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Da un recente rapporto sull’Uso dei Farmaci in Italia, l’AIFA evidenzia come lo scorso anno quasi 4 persone su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico, con livelli diversificati tra il Nord, Centro e Sud.
Lo slogan della campagna 2024 è “Formare, sensibilizzare ed agire subito” per promuovere la consapevolezza nella popolazione e mettere in atto le migliori pratiche tra gli operatori sanitari, impegnati nel settore umano e in quello veterinario, per ridurre l’emergenza e la diffusione di infezioni causate da microrganismi multiresistenti.
Giovedì 21 novembre, dalle ore 11, avrà luogo un Expert Forum sull’Antimicrobico – resistenza presso la Sala Convegni della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” di Unicam, con la moderazione del giornalista Luca Guazzati, in cui è previsto il saluto del Sottosegretario di Stato alla Salute dott. Marcello Gemmato.
Venerdì 22 novembre, dalle ore 9 alle 13, presso le hall degli Ospedali di Macerata, Civitanova Marche, Camerino e San Severino si svolgerà una campagna di informazione alla popolazione sul contrasto all’antibiotico - resistenza attraverso la distribuzione di materiale divulgativo.
Unicam aderisce alla campagna “Go blue for AMR” dell’OMS illuminando di blu la sede del Rettorato.
“E’ fondamentale la campagna di sensibilizzazione organizzata dalla nostra Azienda sanitaria in collaborazione con Unicam, perchè l’antibiotico- resistenza oggi è uno dei principali problemi di sanità pubblica a livello mondiale.
Le sue implicazioni sono sia da un punto di vista clinico con aumento della morbilità e della mortalità delle persone, - dichiara il direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci - sia in termini di ricaduta economica per il costo aggiuntivo richiesto per l’impiego di farmaci, per l’allungamento delle degenze in ospedale e per l’utilizzo di procedure più onerose”.
Il piede è un elemento del nostro corpo dalla complessa struttura anatomica. Non può essere definito un organo perché non ha una fisiologia specifica e una funzione peculiare, ma essendo alla base e sopportando il peso del nostro corpo è determinante in più funzioni.
È fondamentale il piede nella deambulazione, fondamentale nell’equilibrio statico e dinamico dell’intero organismo con un rapporto sinergico e di "collaborazione" con l’intero scheletro. Importante e determinante l’impulso che nel camminare il piede dà al ritorno circolatorio del sangue venoso dagli arti inferiori tanto che i flebologi lo definiscono "il secondo cuore". Multipla e complessa l’anatomia del piede, multiple e complesse le funzioni.
Le insidie patologiche che ne compromettono il buon funzionamento sono soprattutto le fratture e le deformazioni strutturali. Negli interventi terapeutici è necessario cercare di ripristinare l’equilibrio della funzionalità iniziale. Ne parliamo con il Dr. Stefano Ferranti, chirurgo ortopedico che ha dedicato i suoi studi specialistici alle riduzioni delle deformazioni del piede e della caviglia con tecniche più conservative possibili, come la chirurgia percutanea, già sperimentate ed omologate. Il Dr. Ferranti, già responsabile medico in struttura pubblica, è oggi consulente in centri medici territoriali tra cui Associati Fisiomed.
- Dr. Ferranti, perché molte persone soffrono di dolori ai piedi?
"Il piede è una struttura anatomica molto complessa costituita da numerose ossa, numerose articolazioni, tendini e legamenti. Il piede deve sorreggere e permettere il passo e la corsa coinvolgendo quindi tutto il peso della persona. Questo determina un progressivo deterioramento delle strutture anatomiche suddette dipendente da fattori genetici, traumi, malattia artrosica, cambiamenti ormonali. La donna risulta essere il soggetto più colpito da questi cambiamenti".
- Quali sono le patologie più frequenti?
"Senza dubbio le deformità anatomiche riguardanti il piede sono: l’alluce valgo, il dito a martello, le metatarsalgie. Meno frequenti il piede piatto e il piede cavo. Le suddette patologie sono causa di dolore durante la deambulazione e difficoltà ad indossare la calzatura. Dopo ormai 45 anni di professione medica e di particolare attenzione alla patologia del piede, posso permettermi di dare un consiglio ai pazienti: è fondamentale curare in modo conservativo le suddette patologie e ricorrere alla chirurgia soltanto quando il trattamento conservativo risulterà inefficace.
- La chirurgia è sempre necessaria ed eventualmente che tipo di intervento?
"Quando il trattamento conservativo non produce effetti risolutivi è necessario ricorrere alla chirurgia. Oggi la chirurgia dispone di molte tecniche. Negli ultimi anni la chirurgia percutanea nata negli Stati Uniti d’America e portata in Europa da Mariano de Prado ha riscontrato un grande interesse.
Da circa venticinque anni, Il dottor Andrea Bianchi, in libera professione ed il sottoscritto, in ambito ospedaliero, sono stati i primi ad utilizzarla in territorio Italiano con ottimi risultati. La tecnica chirurgica attraverso l’utilizzo di strumentario dedicato e con mini incisioni, consente di correggere gran parte della patologia del piede. Possiamo dire che nel bagaglio culturale del chirurgo devono essere comprese più tecniche che possono essere attuate a seconda dei casi".
- Esiste una prevenzione?
"Purtroppo dobbiamo affermare che la prevenzione si può fare ma non potrà escludere una evoluzione sintomatica della patologia del piede. Si consiglia di utilizzare scarpe comode a pianta larga con tomaia morbida. Il tacco non deve essere superiore a 4/5 cm per non sovraccaricare le teste metatarsali. Anche le cosiddette scarpe "ballerine" sono sconsigliate in quanto causano una tensione eccessiva sul tendine di Achille e sulla fascia plantare.
Alla comparsa di dolore, tilomi alla pianta del piede, possono essere consigliati i plantari ricordando che il loro utilizzo modifica la postura e non sempre sono ben accetti. La prescrizione degli stessi deve essere attenta e responsabile".
Per la prima volta nelle Marche un convegno dedicato esclusivamente alle donne e alla gestione delle allergopatie in uno dei periodi più importanti della loro vita, quale la gravidanza e l’allattamento, è organizzato dall’Unità Operativa di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova, diretta dal dr. Stefano Pucci, e si svolgerà presso la sala convegni del Banco Marchigiano a partire dal primo pomeriggio di venerdì 15 novembre.
Il convegno, realizzato anche con il sostegno dell’associazione Noi Allergici e del Banco Marchigiano, vuole focalizzare l’attenzione sulle differenze di genere nella salute dell’individuo anche per quanto riguarda le allergopatie.
Evidenziare la differenza esistente fra uomo e donna relativamente alla salute permette di realizzare una medicina di precisione, reinterpretando ogni patologia secondo parametri influenzati da sesso, età, etnia, livello culturale, condizioni sociali ed economiche.
Alla parità di genere deve corrispondere anche parità di cura.
“E’ noto come il sistema immunitario e l’assetto ormonale rappresentino due parametri in grado di influenzare la risposta infiammatoria. – dichiara il dr. Stefano Pucci, primario dell’Allergologia dell’Ast di Macerata. – In età infantile le allergopatie hanno una prevalenza maggiore nei maschi, mentre in età adolescenziale più colpito risulta essere il sesso femminile.
Il sistema immunitario femminile sembra avere una maggiore capacità di attivazione: da un lato protegge la donna dalle infezioni, mentre dall’altro favorisce l’insorgenza di malattie autoimmuni-infiammatorie. Da qui l’importanza di considerare le differenze di genere anche in ambito allergologico”.
L’obiettivo principale di questo convegno, accreditato ECM, è quello di delineare e ottimizzare la gestione terapeutica della donna affetta da allergopatie, in particolare durante la gravidanza e l’allattamento e si rivolge a Ginecologi, medici di Medicina Generale, ostetriche e infermieri.
Si svolgerà venerdì 15 novembre presso il Cosmopolitan di Civitanova Marche la sesta edizione del congresso dedicato all'innovazione in medicina e oncologia, accreditato Ecm e intitolato "Non solo Moda", che ha come responsabili scientifici i primari dell'ospedale di Macerata, rispettivamente delle unità operative di medicina interna Roberto Catalini e dell'oncologia Nicola Battelli.
“Il titolo 'Non Solo Moda' del Congresso intende sottolineare come in medicina l'avvento di nuove procedure diagnostiche o di terapie innovative può comportare delle volte il verificarsi di vere e proprie 'mode' nelle nostre scelte, destinate poi ad affermarsi o ad essere abbandonate - spiegano i responsabili scientifici Catalini e Battelli -. L'avvento di nuovi farmaci è sempre accompagnato da aspettative e sfide, che dobbiamo saper cogliere adeguatamente valutando i vantaggi che possiamo ottenere nella cura dei pazienti".
Il meeting ha l'obiettivo di offrire una possibilità di confronto ad oncologi ed internisti in merito alle novità terapeutiche che si candidano a diventare punti di riferimento per i pazienti, e quindi vere e proprie mode permanenti. Il convegno si rivolge a tutte le figure professionali che ruotano intorno alla cura del paziente oncologico e internistico, tra le quali medici, farmacisti, biologi e personale infermieristico.
Domani, giovedì 14 novembre, in occasione della Giornata mondiale del diabete il Palazzo Comunale, in piazza Del Popolo, sarà illuminato di blu. L'amministrazione comunale settempedana ha infatti deciso di aderire alla campagna della Fand, l’associazione italiana diabetici, dedicata alla sensibilizzazione su questa malattia.
Il 14 novembre è una data significativa perché coincide con il compleanno di Frederick Banting, uno dei ricercatori che ha contribuito a rendere il diabete una malattia non più fatale grazie alla scoperta dell'insulina, meritandosi per questo il premio Nobel.
È importante sapere quali sono i disturbi che possono indirizzare verso la ricerca del diabete ma che spesso (soprattutto diabete tipo 2) non ci sono: urinare molto, avere molta sete con necessità di bere molto, sentirsi molto stanchi e avere difficoltà a concentrarsi, dimagrire senza aver cambiato il modo di mangiare ed avere infezioni frequenti.
Ci sono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1, che colpisce bambini, adolescenti e persone di giovane età perché il sistema immunitario attacca le cellule del pancreas che producono insulina, e il diabete di tipo 2, che colpisce gli adulti di età media e avanzata. In questo caso il corpo è meno sensibile all'insulina e questa non viene prodotta in quantità sufficiente dal pancreas. A questo difetto spesso contribuiscono un'alimentazione sbagliata e poco movimento.
Il diabete di tipo 1 non può essere prevenuto ma scoprirlo presto è utile per evitare che la situazione peggiori mentre il diabete di tipo 2 si può prevenire mantenendo normale il proprio peso con un’alimentazione salutare, facendo attività fisica e non fumando. Alimentazione salutare significa mangiare la verdura, i legumi, il pesce, la frutta fresca e quella secca, preferire i cereali integrali, limitare i dolciumi e le bevande zuccherate. Di certo prevenire il diabete e identificarlo precocemente quando è presente sono passaggi fondamentali per la vita di una persona.
Screening gratuiti alla popolazione nella Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra giovedì 14 novembre, organizzati dall’Ast di Macerata dalle ore 8:30 alle 12:30 del mattino con accesso diretto per i cittadini, senza prenotazione.
All’interno dell'ospedale di Macerata l’iniziativa sarà svolta presso l'ambulatorio della Diabetologia situato al secondo piano, nell’ala vecchia del nosocomio, dove a chi si sottoporrà all’esame sarà offerta la possibilità di controllare i valori della glicemia e del peso corporeo.
Quest’anno per la prima volta lo screening gratuito sarà esteso anche alle forze dell'ordine. All’interno della Prefettura sarà allestita una postazione dedicata in cui un medico ed un’infermiera saranno a disposizione per effettuare l’esame.
"Oggi si stima siano oltre 4 milioni le persone affette da diabete in Italia - afferma il dottor Gabriele Brandoni, primario della Diabetologia dell'Ast maceratese - mentre nella nostra Regione Marche sono circa 85.000 i pazienti diabetici seguiti dai Centri dedicati. Per parlare di numeri, nell'Ast di Macerata sono circa 15.000 i pazienti seguiti nei CAD e precisamente 9.800 seguiti dal Centro Antidiabetico di Macerata comprendente Recanati, San Severino, Tolentino e Loreto, 2750 in cura presso quello di Civitanova Marche e, infine, 2100 seguiti dal Centro Antidiabetico di Camerino, cui afferisce anche Matelica. La prevalenza di diabete si modifica molto con l’età, e se prima dei 50 anni resta sotto il 5%, dopo questa età sale rapidamente fino al 23% intorno agli ottanta anni".
Fumo, alcol, sedentarietà, stili di vita non corretti e sovrappeso rappresentano i principali fattori di rischio comportamentali implicati nell’insorgenza del diabete e della gran parte delle patologie croniche. In entrambe le patologie di diabete, di tipo 1 e di tipo 2, l’adeguata gestione della patologia da parte del paziente e del team diabetologico ne consente il controllo ottimale e la riduzione delle complicanze.
"Iniziative di sensibilizzazione come questa sono significative perché focalizzano l’attenzione della popolazione su una malattia molto diffusa e sulla necessità di fare prevenzione migliorando la consapevolezza e la conoscenza delle persone sui rischi del diabete. Rivolgo un ringraziamento particolare al Prefetto per la fattiva collaborazione dimostrata" dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci.
"Continuiamo a potenziare le iniziative di prevenzione per garantire il diritto alla salute dei cittadini marchigiani - dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Stiamo rivolgendo una grande attenzione alle persone con diabete, e proprio recentemente abbiamo accolto le richieste pervenute dai cittadini di estendere l'area dei trattamenti gratuiti, stanziando le risorse necessarie".
Nell'era digitale, consultare lo psicologo online è diventata una pratica sempre più diffusa per chi soffre di depressione e altri disturbi mentali. La psicoterapia online offre un supporto professionale accessibile da qualsiasi luogo, attraverso piattaforme di videochiamate o chat, rispondendo alle esigenze di coloro che non possono o non vogliono recarsi fisicamente nello studio di uno psicologo.
Servizi come Psicologo Online 24 si dedicano a fornire assistenza immediata e personalizzata, permettendo a chiunque di intraprendere un percorso di guarigione comodamente da casa. Di seguito, approfondiremo i numerosi vantaggi di questa modalità innovativa e come essa possa rappresentare un sostegno concreto nella lotta contro la depressione.
Vantaggi della psicoterapia online per chi soffre di depressione
La psicoterapia online presenta diversi vantaggi rispetto alle sedute tradizionali in studio, soprattutto per chi è affetto da depressione. Uno dei principali benefici è la maggiore accessibilità: chi vive in aree remote o ha difficoltà a spostarsi può comunque accedere a un percorso terapeutico professionale.
Questo servizio elimina le barriere geografiche, offrendo supporto a chi, in passato, avrebbe avuto difficoltà a trovare uno specialista vicino.
Un ulteriore vantaggio è la riduzione dell’ansia legata agli spostamenti e all’incontro faccia a faccia, che spesso rappresentano un ostacolo per chi soffre di depressione o altre forme di disagio psicologico.
La possibilità di partecipare alle sedute dal proprio spazio personale e familiare consente di affrontare il percorso con maggiore serenità, favorendo un ambiente di lavoro più rilassato e produttivo. Per questo motivo, consultare lo psicologo online si dimostra particolarmente efficace nel trattare i casi in cui l’ansia sociale o altre forme di insicurezza limitano il paziente.
Come consultare lo psicologo online per un percorso personalizzato
Iniziare a consultare lo psicologo online è un processo semplice ma che richiede alcune considerazioni per ottenere il massimo beneficio. È fondamentale scegliere professionisti qualificati, come quelli offerti da servizi affidabili quali Psicologo Online 24, per garantirsi un'assistenza specializzata e di alta qualità.
Il primo passo consiste nell'effettuare una valutazione preliminare insieme al terapeuta, per comprendere meglio le esigenze e le problematiche individuali.
A seconda dei risultati, lo specialista proporrà un percorso personalizzato che può includere terapie specifiche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), particolarmente indicata per affrontare la depressione, considerata non a caso il male del secolo.
L'approccio su misura consente di adattare le tecniche terapeutiche alla situazione personale del paziente, favorendo un recupero più efficace e mirato.
La flessibilità della psicoterapia online: adatta a tutte le esigenze
Uno degli aspetti più apprezzati della psicoterapia online è la sua estrema flessibilità. A differenza delle sedute in presenza, che richiedono appuntamenti prestabiliti e spesso non facilmente modificabili, le sessioni online permettono una maggiore libertà nella gestione degli orari.
Per chi ha una vita particolarmente frenetica o limitazioni di tempo, la psicoterapia online offre la possibilità di prenotare sedute anche in orari non convenzionali, come la sera o nei fine settimana, adattandosi così alle esigenze di ciascuno.
Questa flessibilità include anche la scelta tra diversi formati: sessioni tramite videochiamata, solo audio o anche semplici chat, che permettono di mantenere il contatto senza doversi esporre più del necessario.
In questo modo, la psicoterapia online diventa un'opzione valida per chi trova difficoltà a gestire appuntamenti in presenza, rendendo il processo terapeutico meno gravoso e più accessibile.
Percorsi personalizzati per affrontare la depressione
Un punto di forza della psicoterapia online è la possibilità di creare percorsi personalizzati per ogni paziente, utilizzando tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia dialettico-comportamentale (DBT), strumenti efficaci nel trattamento della depressione.
Il terapeuta, attraverso un approccio su misura, stabilisce insieme al paziente un piano di lavoro che risponde alle sue specifiche necessità e che può essere modificato in base ai progressi osservati.
Per garantire un supporto costante, il paziente può mantenere il contatto con il terapeuta anche fuori dalle sessioni, tramite messaggi o piattaforme di comunicazione sicure. Questa continuità offre una sensazione di sicurezza e aiuta a non sentirsi soli nei momenti più difficili, contribuendo a migliorare il benessere psicologico.
Nel caso della depressione, che negli ultimi anni ha colpito tanti giovani, la possibilità di avere un canale diretto e rapido con lo psicologo si rivela spesso un fattore determinante.
Come iniziare a consultare lo psicologo online
Avviare un percorso di psicoterapia online richiede pochi passaggi, ma è essenziale rivolgersi a piattaforme affidabili come Psicologo Online 24, che mettono a disposizione specialisti qualificati e competenti nel settore. Attraverso il sito, il paziente può facilmente trovare lo psicologo più adatto alle sue esigenze e prenotare una prima valutazione.
Il processo di selezione del terapeuta è importante per stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione, condizioni necessarie per un percorso di successo. Dopo la valutazione iniziale, si può procedere con l'elaborazione di un piano personalizzato, che può prevedere incontri a cadenza settimanale o bisettimanale, a seconda delle necessità individuali.
Consultare lo psicologo online diventa così un'opportunità per chi desidera iniziare il cammino verso la guarigione in modo rapido e senza complicazioni logistiche, permettendo di usufruire di un supporto psicologico adeguato anche in situazioni di emergenza.
La psicoterapia online rappresenta una risorsa fondamentale per chi cerca di affrontare la depressione e altri disagi psicologici in modo comodo e flessibile. La possibilità di consultare lo psicologo online elimina molte delle barriere tradizionali legate alla terapia, rendendo il supporto accessibile a un numero crescente di persone.
Servizi come Psicologo Online 24 dimostrano l’efficacia di questa soluzione moderna, offrendo assistenza personalizzata e un supporto costante. In un contesto in cui il benessere mentale è sempre più importante, la psicoterapia online si configura come una delle soluzioni più efficaci per coloro che cercano aiuto in modo discreto e adattabile ai loro ritmi di vita.
La Iasp (International Association for the Study of Pain - 1986) definisce il dolore come "un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno". Il dolore è un sintomo secondario di molte patologie di vario genere ed eziologia.
Alcuni tipi di dolore possono essere trattati e ridotti con interventi fisioterapici specifici e mirati, complementari a volte a trattamenti farmacologici, ma comunque sempre efficaci per una risoluzione delle cause che può essere definitiva e che, se ben attuati non comportano nessun effetto collaterale negativo. Ne parliamo con il fisioterapista Vincenzo Di Costanzo, operatore presso il centro medico Associati Fisiomed di Macerata.
Qual è il ruolo della fisioterapia nella gestione del dolore cronico?
"La fisioterapia è una risorsa fondamentale per la gestione del dolore cronico, che spesso riguarda condizioni come la lombalgia, la cervicalgia e le artrosi. Attraverso un approccio personalizzato, il fisioterapista combina tecniche come la terapia manuale, l’esercizio terapeutico e le terapie strumentali per alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita. In alcuni casi, vengono utilizzate anche tecnologie avanzate come le onde d’urto per ridurre l’infiammazione e favorire la rigenerazione dei tessuti. Inoltre, i fisioterapisti educano i pazienti a svolgere esercizi a casa per migliorare la mobilità e gestire autonomamente il dolore, riducendo la dipendenza dai farmaci".
Come la fisioterapia può aiutare gli anziani a gestire il dolore e migliorare la qualità di vita?
"Negli anziani, la fisioterapia svolge un ruolo chiave nella gestione del dolore legato a problemi muscolo-scheletrici come l’artrosi e le patologie degenerative. Attraverso esercizi di rinforzo muscolare, allungamento e tecniche di mobilizzazione articolare, il fisioterapista aiuta a migliorare la mobilità e ridurre la rigidità. Per il dolore cronico, tecniche come la terapia manuale e la laserterapia possono essere efficaci per ridurre le infiammazioni. Inoltre, i fisioterapisti specializzati in riabilitazione vestibolare possono lavorare e migliorare l'equilibrio, insegnano agli anziani movimenti sicuri per evitare sforzi eccessivi e prevenire le cadute, migliorando l’autonomia e la qualità della vita anche in età avanzata".
In che modo la fisioterapia contribuisce alla gestione del dolore negli atleti?
"La fisioterapia è essenziale nella gestione del dolore negli atleti, che spesso affrontano lesioni da sovraccarico o infortuni acuti. I fisioterapisti usano tecniche di terapia manuale per alleviare tensioni muscolari e migliorare la mobilità delle articolazioni, associandole a trattamenti con terapie strumentali e il taping neuromuscolare per ridurre il dolore e favorire la guarigione. Gli atleti ricevono anche programmi di esercizi personalizzati per rafforzare i muscoli coinvolti, prevenendo ricadute. La fisioterapia sportiva aiuta non solo a trattare il dolore esistente ma anche a ridurre il rischio di nuovi infortuni, permettendo agli atleti di mantenere una prestazione ottimale".
Quali sono i benefici dell’esercizio terapeutico nella gestione del dolore?
"L’esercizio terapeutico è una componente fondamentale della fisioterapia per la gestione del dolore, sia cronico che acuto. Attraverso movimenti specifici e progressivi, il fisioterapista guida il paziente a migliorare forza, flessibilità e resistenza, riducendo la percezione del dolore. Gli esercizi terapeutici aiutano a rafforzare i muscoli di sostegno e a stabilizzare le articolazioni, prevenendo ulteriori danni e favorendo un recupero più rapido. Inoltre, l’esercizio fisico rilascia endorfine, sostanze naturali che agiscono come antidolorifici, migliorando il benessere psicofisico. Questo approccio non solo allevia il dolore, ma aiuta i pazienti a recuperare fiducia e autonomia".
Le lunghe liste d'attesa per le prestazioni sanitarie continuano a rappresentare una grave emergenza nella Regione Marche, un fenomeno che mette in discussione l'accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini. Il caso, recentemente segnalato da Spi Cgil Macerata, riguarda un cittadino marchigiano con una prescrizione medica urgente (classe D), a cui è stato negato l'accesso alle cure entro i 30 giorni previsti dalla normativa, a causa dell'esaurimento dei posti disponibili.
Questo episodio non è un caso isolato, ma la punta dell'iceberg di una crisi sistemica che da mesi sta coinvolgendo la sanità regionale. La Regione Marche, attraverso l'Asur, si trova infatti nell'impossibilità di garantire le tempistiche di prenotazione stabilite, con una gestione inefficace delle risorse e una evidente carenza di strutture e personale. Una situazione che costringe molti cittadini a scegliere se rimanere in attesa per mesi o, peggio ancora, a rivolgersi a strutture private con il rischio di veder minato il principio di universalità della sanità pubblica.
"Le liste d'attesa sono un problema che mina profondamente il diritto alla salute di tutti i cittadini", ha dichiarato Romina Maccari, segretaria provinciale SPI CGIL di Macerata. "È inaccettabile che chi ha bisogno di cure urgenti debba subire ritardi che compromettono la propria salute, mentre la Regione continua a rimanere in silenzio. La sanità non è una merce: è un diritto che deve essere garantito a tutti, senza discriminazioni", ha aggiunto Maccari, ribadendo la richiesta di un intervento concreto e immediato da parte delle istituzioni regionali.
Questa denuncia si inserisce nel quadro della campagna “UnaVitaINattesa”, promossa da Spi Cgil Marche e Cgil Marche che da mesi raccoglie le storie e le segnalazioni dei cittadini marchigiani costretti a vivere con l'angoscia di una diagnosi o di una cura che tarda ad arrivare. "Le difficoltà nell'accesso alle prestazioni sanitarie non solo mettono a rischio la salute dei cittadini, ma stanno anche contribuendo a favorire un processo di privatizzazione “silenziosa” della sanità, dove chi può permetterselo si rivolge ai privati, mentre i più fragili restano in attesa", ha proseguito Maccari.
La risposta della Regione secondo i sindacati, è tardiva e insufficiente. “Chiediamo con forza che vengano messe in campo risorse adeguate per potenziare il sistema sanitario pubblico, per garantire l’accesso tempestivo alle cure e per ripristinare il rispetto dei diritti dei cittadini marchigiani", ha concluso Maccari.
La sala degli Stemmi del Palazzo Comunale di San Severino Marche, da poco riaperta al pubblico dopo i lavori post sisma, ha accolto l’ultima della assemblee promosse su tutto il territorio provinciale dalla Lilt di Macerata, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, presieduta dal dottor Nicola Battelli.
Oltre allo specialista, direttore dell'Oncologia dell'Ast 3, all’iniziativa, patrocinata dalla Città di San Severino Marche e promossa in collaborazione con l’Ast di Macerata, sono intervenuti il dottor Luca Faloppi, responsabile dell'Unità Operativa di Oncologia degli ospedali di San Severino Marche e Camerino, che ha parlato della genetica oncologica, e il dottor Paolo Decembrini Cognigni, responsabile della Senologia dell'Ast 3 di Macerata, che ha presentato la sua esperienza nella breat unit.
La conferenza si è inserita nell’ambito degli eventi che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori organizza, a livello nazionale, ad ottobre, in occasione del “mese rosa per la prevenzione”, e che porta avanti grazie alla campagna “Join the fight. Proteggi il tuo seno: lotta e vinci con la Lilt”. La stessa organizzazione, nel Maceratese, ha anche tenuto in questo periodo screening e incontri, oltre che a San Severino Marche, anche a Macerata, Civitanova e Camerino.
La voce del dottor Nicola Battelli è servita per dare una speranza: “Il tumore alla mammella, in particolare – ha detto – colpisce una donna su otto. Le percentuali di guarigione attualmente sono del 90%. Molto importante è però la prevenzione”.
Nell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” è attivo un ambulatorio di genetica oncologica rivolto a pazienti con storie familiari di neoplasie, in particolare di patologia mammaria. Una struttura, nata dall’idea del primario Luca Faloppi, piuttosto all’avanguardia dove, tra l’altro, ci si può sottoporre a test genetici e a consulenze oncogenetiche proprio per scoprire la familiarità o la predisposizione a determinati tipi di tumore.
Si svolgerà questo fine settimana, venerdì 8 e sabato 9 novembre presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la seconda edizione del Congresso cardiologico intitolato "L'arte del cuore", che vede come responsabili scientifici i primari dell'Ast maceratese, rispettivamente delle Cardiologie di Macerata Mario Luzi e Civitanova Marche Umberto Berrettini.
L’evento, accreditato Ecm, ha il patrocinio della Società Italiana di Cardiologia dello Sport (Sicsport) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ed è rivolto agli specialisti in Cardiologia, Geriatria, Medicina Interna, Malattie dell’Apparato respiratorio, Medicina Generale, Anestesia e agli infermieri.
"Il convegno si propone di fare il punto su vari argomenti, ancora dibattuti in ambito scientifico, analizzando i nuovi trial clinici aggiornati e le nuove classificazioni sulla ischemia e le coronopatie ostruttive - dichiara il primario della Cardiologia dell’ospedale civitanovese Umberto Berrettini -. Si parlerà anche di trattamenti antidislipidemici preventivi e conservativi post rivascolarizzazione alla luce delle nuove evidenze cliniche. Non saranno tralasciate le patologie come lo scompenso cardiaco, l’ipertensione arteriosa e la fibrillazione atriale affrontando il tema della terapia anticoagulante in quei casi di confine in cui viene coinvolta non solo la Cardiologia, ma anche l’Oncologia, la Medicina Interna e l’elettrofisiologo".
Il convegno ha la finalità di offrire una panoramica a tutto tondo sulle malattie cardiovascolari, rappresentando un’occasione importante di confronto e crescita culturale nei confronti delle varie figure sanitarie cui è rivolto.
Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche : la Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita salva una bimba da una cardiopatia congenita rara.
Questa è storia di Maria Giovanna (nome di fantasia), una splendida bimba di 5 anni, apparentemente in buona salute, giunta all’osservazione della Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita – diretta dal Dottor Sergio Filippelli - dopo il rilievo da parte della Pediatra curante di un soffio cardiaco nei mesi precedenti.
I genitori della piccolina hanno così deciso di rivolgersi all’ambulatorio cardiologico dell’ospedale Salesi. Un elettrocardiogramma patologico destava i primi sospetti diagnostici, orientando l’esame del dottor Alessandro Capestro verso la diagnosi di una cardiopatia congenita estremamente rara (incidenza di circa 1 ogni 300.000 nati vivi) e potenzialmente letale se non trattata. Veniva, quindi, disposto l’immediato ricovero presso la CCPC e, dopo una riunione collegiale, i medici hanno deciso di procedere al trattamento chirurgico della cardiopatia. Il dottor Sergio Filippelli, coadiuvato dalla sua equipe, eseguiva il delicato intervento di reimpianto della coronaria sinistra, spostandola dall’arteria polmonare all’arteria aorta (cioè dove nasce abitualmente). Successivamente, la bimba, veniva trasferita in reparto di degenza dove completava la ripresa e solo 12 giorni dopo la piccola è stata dimessa in condizioni eccellenti ed è tornata a casa.
Il neo direttore della CCPC – dottor Sergio Filippelli esprime la sua soddisfazione e dichiara: “Sono molto contento per la piccola Maria Giovanna e i suoi splendidi genitori che oggi possono tornare a casa più sereni, sono orgoglioso di dirigere il reparto di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita, che ha dato prova di poter offrire un servizio sanitario ai piccoli pazienti di qualità, di estrema attenzione nelle cure, un doveroso plauso va fatto al dottor Alessandro Capestro per la brillante diagnosi e per la gestione cardiologica del caso. In questi due mesi di lavoro qui, vedo l’attenzione, proattività ed entusiasmo in crescita e questa spirale positiva spero non venga mai meno e ci permetta di trattare in futuro molti altri pazienti”.
“Lo screening cardiologico effettuato in un centro dedicato alla cura delle cardiopatie congenite, come il nostro – sottolinea il dottor Alessandro Capestro - ha consentito di salvare la vita di Maria Giovanna, restituendo alla bimba una vita normale; da genitore prima che medico, voglio esprimere la mia gratitudine alla famiglia della bambina per aver avuto piena fiducia nel nostro ospedale sin dal primo momento, a tutti i miei Colleghi per il supporto necessario alla gestione del caso, agli Infermieri per le competenze e vicinanza che sanno manifestare ai nostri pazienti e alle loro famiglie”.
Il direttore generale – Armando Marco Gozzini – che ha appena ritirato il premio Agenas di Migliore Ospedale Pubblico d’Italia, specifica: “ è un riconoscimento all’opera chirurgica del dottor Sergio Filippelli, capace di riorganizzare in poche settimane dal suo arrivo come nuovo Direttore, una chirurgia di altissimo livello nella nostra regione. Gratitudine e riconoscenza a tutti i nostri operatori sanitari che operano con professionalità e umanità ; soprattutto quando si tratta di bambini e anziani”.
I genitori della piccola, molto commossi, dichiarano: “Difficile descrivere ciò che abbiamo vissuto, sinceramente in questo momento proviamo una profonda gratitudine nei confronti dei medici che abbiamo incontrato lungo il nostro sofferto percorso Tutto è iniziato per un presunto soffio al cuore e fin dal primo controllo siamo stati accolti dal dottor Alessandro Capestro con grande professionalità e umanità. La sua intuizione diagnostica ha portato la nostra bambina ad essere operata al cuore all’ospedale di Torrette in pochi giorni. Il primario Sergio Filippelli che ha fatto la “magia” al cuore, ha dato fin da subito dimostrazione di una forte umanità ed empatia, attitudine che ha aiutato noi genitori ad attraversare i momenti più critici. La sua equipe ci ha supportato in ogni momento delle lunghe giornate passate nel reparto. Ad alleviare le nostre difficoltà, oltre a tutto lo staff infermieristico, sono intervenuti alcuni professionisti della salute emotiva, che ci hanno regalato sorrisi e momenti di spensieratezza. Abbiamo vissuto un'esperienza che ci ha ulteriormente ricordato come la cura del corpo deve necessariamente convivere con la cura dell’anima: Restiamo umani”.
La nostra salute è influenzata dall’ambiente in cui viviamo e dalle nostre abitudini più delle cure mediche e della predisposizione genetica. Nel mondo l’inquinamento atmosferico è, infatti, al secondo posto come fattore di rischio per disabilità e morte, prima dell’ipertensione e dell’uso di tabacco.
Poiché l’innovazione corre incessante e i composti chimici prodotti dall’uomo si trovano ovunque nell’aria, nell’acqua, nel suolo e negli alimenti, oggi risulta difficile quantificare con precisione la porzione di malattie causate da uno specifico inquinante, perché tutte le patologie sono il risultato di molteplici fattori di rischio: stili di vita, attività fisica, fattori ambientali, psicosociali, per citarne alcuni.
Il compito di tutelare la salute umana dai rischi ambientali nella provincia di Macerata è competenza della U.O.C. Igiene Ambienti Aperti e Confinati del Dipartimento di prevenzione dell’Ast, diretta dalla dottoressa Maria Teresa Leoni.
“La multidisciplinarietà è il valore aggiunto del nostro lavoro,” dichiara la dottoressa Leoni “che raggiunge tutto il territorio dell’Azienda Sanitaria di Macerata. Siamo impegnati attivamente come soggetto competente in materia ambientale nelle varie fasi, anche interlocutorie, dei procedimenti autorizzatori a supporto della Regione, della Provincia e delle amministrazioni comunali, insieme all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA Marche).
I procedimenti ambientali che richiedono la nostra valutazione dell’impatto sanitario sono molteplici, a cominciare dai siti contaminati, come quello di interesse regionale del “Basso Bacino del Fiume Chienti”, inoltre, in materia di igiene ambientale per il rilascio di Autorizzazioni Integrate/Uniche Ambientali (AIA, AUA) all’esercizio di impianti industriali e artigianali, tra cui quelle per la gestione dei rifiuti urbani e speciali, fino alle Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) e alle Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS) relative al settore dell’urbanistica.
Emettiamo pareri sanitari per le modifiche dei Piani Regolatori Generali dei Comuni, per la mobilità sostenibile (PUMS) e per i grandi progetti, anche ministeriali, relativi alle modifiche e integrazioni infrastrutturali, associati alle energie rinnovabili con il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) o presentati nell’ambito del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Ogni anno la nostra Unità Operativa Ambienti Aperti e Confinati effettua controlli, partecipa a tavoli istituzionali ed emette pareri in numero superiore a mille, ai fini dell’istruttoria di oltre 700 pratiche”.
Dal 2024 l’attività della U.O.C. è in crescita per il lavoro del PNRR relativo alla ricostruzione delle zone interne della Provincia, per i grandi progetti infrastrutturali associati al PNIEC, ad esempio i parchi fotovoltaici ed eolici con le relative opere, nonché per i potenziamenti della rete viaria e ferroviaria.
Una parte importante dell’attività è poi rappresentata dai controlli sulle strutture sanitarie, nel 2023 ne sono state autorizzate 113 dopo aver verificato la rispondenza ai requisiti minimi per la qualità delle cure, ma anche le strutture ricettive, le piscine, o le scuole, di cui controlliamo le caratteristiche strutturali, igieniche e organizzative - spiega la direttrice della U.O.C Ambienti Aperti e Confinati.
A questo elenco si aggiungono la vigilanza sulle manifestazioni di pubblico spettacolo e l’attività di polizia mortuaria, la valutazione dello stato di conservazione dei manufatti contenti amianto, l’identificazione di industrie insalubri e la prevenzione delle Arbovirosi trasmesse dalle zanzare e delle patologie dovute al batterio Legionella.
“È strategica l’attività di prevenzione svolta dall’Unità Operativa Ambienti Aperti e Confinati della nostra Azienda per tutta la Provincia di Macerata, perché nella complessità rappresentata del suo ambito di competenza garantisce ai cittadini la salubrità di tutti gli ambienti di vita” – dichiara il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci.
“La Regione Marche è impegnata in un’opera di rafforzamento delle attività di prevenzione a tutela della salute pubblica – dichiara il vicepresidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Investiamo in prevenzione guardando al benessere e alla salute dei cittadini marchigiani e delle generazioni future”.
Con il mese di novembre, dopo una pausa, torna la rubrica “Sano a Sapersi” a cura del giornalista medico-scientifico Fabrizio Scoccia. La rubrica ha svolto e continuerà a svolgere il servizio di una corretta informazione medico-scientifica supportata da fonti scientifiche della ricerca e della clinica per la diffusione di una cultura della salute a sostegno della prevenzione della malattia e della ricerca del benessere.
Si è concluso il mese definito Ottobre Rosa dedicato alla prevenzione e sensibilizzazione sul tumore del seno, la patologia più diffusa, più insidiosa e pericolosa per il genere femminile.
Il tumore del seno colpisce una donna su 18 nell’età di massima incidenza (50-69 anni) e 1 donna su 8 considerando il corso dell’intera vita. Nel 2023 in Italia sono state stimate 55.500 diagnosi del tumore del seno nelle donne e anche 500 negli uomini. L’incidenza anno dopo anno sta aumentando, ma per fortuna sta diminuendo la mortalità.
Sono ben conosciuti i fattori di rischio legati alle cattive abitudini come quelle alimentari (abuso di alcol, consumo elevato di grassi animali e zuccheri) e fumo; importante inoltre il rischio ereditario con mutazioni dei geni trasmessi dai genitori. Fondamentale la diagnosi precoce dell’insorgenza del tumore per poterlo controllare e sconfiggere.
I programmi di screening attuati dal Servizio Sanitario Nazionale con mammografia biennale per le donne con età compresa tra i 50-69 anni, in alcune regioni estesa dai 45 ai 74 anni, sono la base del netto calo di mortalità. Nella diagnosi che necessariamente deve essere sempre più precoce un ruolo importante lo riveste il progresso tecnologico, l’ultima risorsa è l’esame di tomosintesi del seno.
Ne parliamo con la dottoressa Cesarina Giustozzi, già dirigente medico radiologo in struttura pubblica ed attualmente consulente del centro medico Associati Fisiomed dove è possibile effettuare l’esame di tomosintesi.
- Dottoressa Giustozzi, ci descriva l’esame di tomosintesi del seno.
La tomosintesi è un’applicazione del mammografo digitale. A differenza di tutti i mammografi precedenti durante l’esecuzione dell’esame il tubo di raggi X si muove tagliando il tessuto mammario in strati millimetrici con evidenza di lesioni anche minime e liberate da ogni sovrapposizione, dunque possiamo parlare di una TAC del seno.
- È previsto un aumento della dose di raggi X erogata alla paziente?
No, assolutamente, la dose finale corrisponde a quella erogata con il digitale.
- Quali sono le principali indicazioni della tomosintesi?
Le mammelle dense tipiche delle donne giovani dove si individua con questa tecnica il doppio dei tumori, poi le mammelle operate con visualizzazione ottimale della cicatrice, micro calcificazioni benigne e maligne, tumori multicentrici, la bilateralità molto frequente.
- Quale futuro per la tomosintesi?
La tomosintesi associata ad iniezione di mezzo di contrasto iodato, i tumori sono riccamente vascolarizzati e quindi assumeranno il mezzo di contrasto in modo marcato e caratteristico. Per concludere possiamo dire che la tomosintesi può accorciare di molto i tempi di diagnosi e quindi favorire una probabile guarigione.
Novembre è il mese dedicato alla prevenzione dei tumori maschili e la LILT sezione di Macerata del neo presidente dr. Nicola Battelli promuove in collaborazione con l’Ast di Macerata screening gratuiti rivolti a cittadini e a soci LILT presso gli Ospedali di Macerata, Civitanova e Recanati per sensibilizzare la popolazione sulle patologie tumorali della sfera genitale maschile, in particolare il tumore della prostata.
Si stima, infatti, che il tumore della prostata abbia un enorme impatto epidemiologico: è il primo per incidenza nel sesso maschile in Italia con 40.500 nuove diagnosi nel 2022 e 7200 decessi nel 2021.
“Gli uomini rispetto alle donne non hanno l’abitudine di sottoporsi a visite specialistiche periodiche, nonostante sia evidente l’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce- spiega il Primario dell’Unità Operativa di Urologia di Civitanova e Consigliere LILT Dr. Willy Giannubilo.
Per il tumore della prostata non esistono dei test di screening organizzati di popolazione, come avviene per il tumore della mammella, del colon-retto e della cervice uterina. Il Test del PSA rimane un test di screening opportunistico, individuale, e il soggetto si sottopone ad accertamenti periodici volontariamente o su suggerimento del proprio Medico Curante che valuta il caso specifico”.
“Le campagne di prevenzione a cui aderisce la nostra Azienda offrono ai cittadini la possibilità di intercettare la malattia precocemente, consentendo in questo modo di poter impiegare trattamenti molto efficaci in termini di guarigione e meno invasivi per il paziente” - dichiara il direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci.
“Il rischio di incidenza del tumore alla prostata raddoppia nei soggetti con un familiare di I grado, padre o fratello affetto da tumore della prostata, mentre il rischio aumenta di 5-10 volte se i familiari sono 2 o più di 2”- dichiara il dr. Giannubilo.
Lo screening è dedicato a tutti gli uomini con sintomi delle basse vie urinarie, oppure con macroematuria, cioè minzione con il sangue visibile, perchè questi segnali potrebbero essere indicativi di un tumore prostatico o comunque di altra patologia urologica che può trarre beneficio da una diagnosi precoce”.
Per accedere alle visite urologiche gratuite per i soci LILT sarà la stessa associazione a prenotarle, mentre per i cittadini, non soci LILT, è necessario prenotarsi a partire da lunedì 4 novembre, presso la segreteria della Direzione Medica di Macerata, telefonando dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 10 al numero 0733-2572311.
Giorni e orari in cui si svolgeranno le visite urologiche gratuite:
Ospedale di Macerata
7 Novembre a cura della Dr.ssa Lucilla Servi, Direttore della U.O.C. di Urologia
13 visite in totale, 10 a pazienti non LILT e 3 a soci LILT, dalle ore 9 alle12
Ospedale di Civitanova Marche
11 Novembre a cura del Dr. Willy Giannubilo, Direttore della U.O.C. di Urologia
10 visite in totale, 6 a pazienti non LILT e 4 a soci LILT, dalle ore 14:30 alle 17:30
15 Novembre due visite ogni 30 minuti, dalle ore 14:30 alle 17:30 – doppio ambulatorio
14 visite in totale, 8 a pazienti non LILT e 6 a soci LILT
Ospedale di Recanati (a cura del Dr.Willy Giannubilo)
13 Novembre dalle ore 9 alle 13:30
10 visite in totale, di cui 7 a pazienti non LILT e 3 a soci LILT.
Risultati importanti per l’ospedale di Macerata presentati da Agenas nell’edizione 2024 del Programma Nazionale Esiti, che monitora le performance assistenziali degli ospedali italiani, pubblici e privati, focalizzando l’attenzione su alcuni ambiti cruciali per la salute dei cittadini.
Stamattina alla conferenza stampa, organizzata presso la Sala Biblioteca dell’ospedale maceratese erano presenti l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il direttore sanitario dell’Ast di Macerata Daniela Corsi, il direttore della Cardiologia Mario Luzi, il primario della Cardiologia Interventistica dottor Francesco Pellone e la dottoressa Cinzia Mincarelli della Radiologia Interventistica.
Dall’analisi dello stato di salute delle strutture ospedaliere in Italia l’Unità Operativa della Cardiologia maceratese, diretta dal dottor Mario Luzi, si attesta tra le strutture in cui si è registrato un aumento della tempestività di accesso all’angioplastica coronarica (PTCA), entro 90 minuti, in pazienti affetti da infarto miocardico acuto.
Si tratta di un indicatore di efficienza del sistema molto importante. La tempestività di accesso alla Ptca è passata da un valore mediano del 57% nel 2022 al 63% nel 2023 e l’ospedale di Macerata supera la soglia del 60% indicata nel Dm 70/2015.
“Ieri al Ministero della Salute alla presentazione del Programma Nazionale Esiti dell’Agenas la Regione Marche, su otto tipi di patologie prese in considerazione dal Report dell’Agenzia, ha visto l’ospedale di Torrette come primo ospedale d’Italia, poi le strutture ospedaliere di Macerata e Pesaro si sono distinte per l’infarto e Jesi per la frattura al femore – dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -.
“L’ospedale di Macerata si distingue per la sua performance a livello nazionale per la tempestività di accesso all’angioplastica coronarica (PTCA) entro 90 minuti in pazienti affetti da infarto acuto. Questo dimostra come gli investimenti che la Regione sta facendo su Macerata con il nuovo ospedale e con le tecnologie che stiamo acquistando con i fondi Pnrr, ricordando che le Marche sono dopo Bolzano al secondo posto in Italia per tecnologie sanitaria all’avanguardia – sottolinea l’assessore - tendono a far sì che il Servizio Sanitario sia sempre migliore e, soprattutto, sia capace di far guarire le persone, anche affette da patologie molto gravi”.
Nel corso della conferenza è stato poi presentato un dispositivo innovativo e salvavita utilizzato per la prima volta nell’Unità Operativa di Cardiologia Interventistica, diretta dal dottor Francesco Pellone. Si tratta di un dispositivo di assistenza meccanica alla circolazione sanguigna a breve termine, denominato Impella, che aiuterà i malati con gravi patologie cardiache a sostenere interventi coronarici ad alto rischio e a uscire dalla fase più acuta della malattia.
Tale device allevia il lavoro del cuore, sostenendo la circolazione sistemica e il funzionamento degli organi periferici e operando in sicurezza in situazioni dove si corre il rischio della vita.“L’ospedale di Macerata dimostra ancora una volta, attraverso i risultati del Programma Nazionale Esiti l’eccellenza professionale dei medici che vi lavorano"- dichiara il direttore sanitario dell’Ast di Macerata Daniela Corsi-.
"Un plauso e un ringraziamento per le elevate competenze dimostrate da tutta l’equipe dei Reparti di Cardiologia, Emodinamica e Radiologia Interventistica dell’ospedale maceratese, che sono in grado di garantire ai cittadini prestazioni di altissimo livello, anche attraverso l’utilizzo di dispositivi innovativi e salvavita, come quello presentato oggi dal dottor Francesco Pellone”.
Due nuovi medici di famiglia prenderanno servizio nei comuni di Castelraimondo e Montecosaro. L'azienda sanitaria di Macerata, per evitare agli utenti file e disagi agli sportelli dell'anagrafe assistiti per il cambio medico, provvederà in automatico al passaggio dei pazienti ai nuovi dottori incaricati dell'assistenza primaria.
Dal 4 novembre, infatti, nel comune di Castelraimondo prenderà servizio il dottor Tommaso Serretti, in qualità di medico in convenzione con l'Ast maceratese in sostituzione del dottor Carducci Stefano, che cesserà l’attività per pensionamento.
Per garantire la continuità dell’assistenza sanitaria, i pazienti già iscritti con il dottor Carducci e a tutt’oggi non iscritti con nessun medico, passeranno automaticamente con il dottor Tommaso Serretti, senza necessità di spostarsi da casa per recarsi agli sportelli dell’anagrafe assistiti.
Agli utenti è stata già inviata lettera informativa in merito agli orari di apertura del nuovo ambulatorio. Sempre dal 4 novembre, invece, nel comune di Montecosaro prenderà servizio la dottoressa Clara Procacci, in qualità di medico in convenzione con l’Ast di Macerata in sostituzione del dottor Francesco Marangoni, che cesserà l’attività.
Quindi i pazienti già iscritti con il dottor Marangoni passeranno automaticamente con la dottoressa Procacci, senza necessità di spostarsi da casa per effettuare il cambio del medico di Famiglia.
Qualora i cittadini dei Comuni di Castelraimondo e Montecosaro interessati dal cambio del medico, invece, desiderassero essere assistiti da un altro professionista di fiducia rispetto ai dottori Serretti e Procacci, possono direttamente recarsi presso gli sportelli territoriali dell'AST oppure effettuare il cambio medico online, tramite Spid, Carta d’identità Elettronica (CIE), o CNS (TsCns) accedendo al seguente link: https://serviziweb.asur.marche.it/cambiomedico/.