Centro diurno Alzheimer a Civitanova, AttivaMente: "Ora è il momento di agire"
Negli ultimi giorni, si è riacceso il dibattito sulla necessità di un centro diurno per persone affette da Alzheimer a Civitanova Marche. Se ne è parlato in incontri pubblici, come quello tenutosi sabato 11 gennaio al Cosmopolitan, e sulla stampa locale, evidenziando un tema che tocca da vicino tantissime famiglie del territorio.
L’Associazione AttivaMente Alzheimer ODV, da anni portavoce delle istanze dei civitanovesi, sottolinea l'urgenza di creare un luogo dedicato ai malati di demenza. Questo centro dovrebbe offrire servizi socio-assistenziali mirati, non solo per i pazienti ma anche per le loro famiglie, che spesso affrontano un compito gravoso e complesso.
I dati sulla diffusione dell'Alzheimer sono impressionanti: in Italia si contano circa 1.100.000 persone affette da demenza; nelle Marche, secondo le stime regionali, i malati sono circa 30.000. A Civitanova, si registrano almeno 1.000 casi, una cifra che cresce ulteriormente considerando l'intero Ambito Territoriale Sociale 14, di cui la città è capofila.
"Con l’arrivo dell’Alzheimer, non si ammala solo il paziente, ma tutta la famiglia," sottolinea l’associazione. Questo fenomeno moltiplica il numero delle persone indirettamente coinvolte, rendendo sempre più evidente la necessità di strutture e servizi adeguati.
AttivaMente riconosce i progressi fatti negli ultimi anni dall’amministrazione comunale, che ha sostenuto laboratori per persone con demenza. Grazie all’ASP Paolo Ricci, per quattro mattine a settimana, i pazienti possono partecipare a sessioni di stimolazione cognitiva e socializzazione guidate da personale specializzato. Tuttavia, questi interventi non sono sufficienti a soddisfare i bisogni crescenti della comunità.
Per realizzare un centro diurno Alzheimer, è necessaria una collaborazione tra più attori istituzionali: l’amministrazione comunale, la Regione Marche e l’AST di Macerata. "Ora è il momento di concretizzare le intenzioni, perché i malati e le loro famiglie hanno bisogno di risposte immediate," afferma Barbara Mazzoli, presidente di AttivaMente.
L’associazione si rivolge a tutte le forze politiche, sociali ed economiche della città affinché si lavori insieme per rendere il centro diurno una realtà. "È adesso che le persone con demenza hanno bisogno del centro diurno. Ora è il momento di mettersi intorno ad un tavolo e organizzare una struttura che ormai da troppo tempo manca, perchè tante famiglie possano ritrovare una parvenza di vita 'straordinariamente' normale." ribadisce Mazzoli.
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