Il sindaco di Recanati Antonio Bravi ha evidenziato i continui ritardi degli interventi della sanità regionale previsti sull’ospedale Santa Lucia in un incontro con la dottoressa Daniela Corsi, direttrice dell’Azienda sanitaria territoriale Macerata.
"Da diversi mesi abbiamo richiesto un incontro anche con l'assessore regionale Filippo Saltamartini senza alcun esito - ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi -. È vero che grazie ai fondi del Pnrr presto ristruttureremo un’ intera ala dell’Ospedale di Comunità Santa Lucia da destinare a Casa della Salute, ma nel frattempo devono essere ancora risolti i problemi urgenti relativi all’erogazione stessa dei servizi per cui non stanno arrivando soluzioni dai responsabili della sanità della regione Marche".
"I rappresentanti regionali si sono dimostrati sempre pronti al colloquio ma sono passati anni e non si è risolto quasi niente – ha affermato la consigliera con delega alla Sanità, Antonella Mariani -,intanto i cittadini soffrono con liste d’attesa che ci avevano promesso sarebbero state azzerate e invece sono inaccessibili, spingendo sempre più i pazienti, che se lo possono permettere, nel privato".
In merito alle ripetute richieste del Sindaco Bravi di avere urgentemente una nuova Tac in quanto quella ad oggi presente non funziona, la dottoressa Corsi ha evidenziato la mancanza di fondi, ma ha assicurato che "l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini sta cercando le risorse da dedicare al nuovo macchinario".
In questo ultimo incontro è stata riconfermata la volontà rafforzare le cure intermedie e portarle ad ospitare fino a 20-30 posti letto ma è stato messo in rilievo il problema di "trovare medici e personale nonostante i diversi avvisi di assunzione pubblicati dall’ Azienda Sanitaria stessa".
"Vista la richiesta dei medici di base del territorio di aggregarsi in un’unica struttura, una soluzione proposta è quella di offrire spazi adeguati all’Ospedale Santa Lucia e di chiedere loro di presidiare a turno il Punto di Primo Intervento nei giorni feriali, il sabato sarebbe presidiato dal 118 e la domenica dalla guardia medica" ha proposto il primo cittadino recanatese. A supporto dei medici di base l'ast metterebbe a disposizione un servizio di Telemedicina.
Il Sindaco Bravi ha inoltre evidenziato i problemi emersi in alcuni casi sui lunghi tempi di attesa del servizio del 118, citando i gravi episodi verificatisi di recente. Il problema scaturisce principalmente dalla mancanza di mezzi ed equipaggi in particolare di medici del 118, tra le possibili soluzioni quella di far specializzare gli infermieri a questo servizio.
L'Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata porta avanti il processo di implementazione della propria dotazione organica e di completamento del piano occupazionale. Con gli ultimi atti si è provveduto a colmare alcune carenze sul fronte del reclutamento del personale sanitario, a cominciare dal Servizio di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica dove sono stati assunti due dirigenti medici, la dottoressa Cecilia Acuti Martellucci a tempo indeterminato, mentre il dottor Mosè Martellucci, in quanto medico specializzando, a tempo determinato e con orario ridotto.
Per quanto riguarda le professioni sanitarie, sono stati assunti a tempo determinato e a titolo straordinario, con durata fino al 31 dicembre, eventualmente prorogabili, dieci infermieri mediante utilizzo della graduatoria dell’avviso pubblico, per esame, indetto in forma consorziata tra Ast Fermo, Macerata e Ascoli Piceno.
Il ricorso al reclutamento di tale personale consentirà di gestire in modo flessibile le esigenze emergenti di copertura dei turni presso le strutture carenti di personale per assenze dovute a malattia e aspettative.
Per sostituire il personale cessato a vario titolo dal servizio, a ripristino del turn-over, sono stati assunti a tempo indeterminato otto operatori socio sanitari, mediante utilizzo della graduatoria di concorso esistente nell'Ast di Pesaro Urbino.
Al fine di non disperdere le professionalità acquisite, nelle more del completamento della procedura di stabilizzazione (bando in scadenza il 23 p.v.) sono stati prorogati fino al 31 dicembre i contratti di lavoro a tempo determinato di tre assistenti amministrativi assunti a titolo interino, che erano in scadenza al 30 agosto.
"Diamo risposta alla crescente richiesta di personale - afferma il direttore generale dell'Ast di Macerata Daniela Corsi - assumendo all’interno della nostra azienda le figure professionali necessarie per garantire l’erogazione dei Lea e le esigenze delle varie Unità Operative. Lo facciamo nel rispetto della programmazione economica del fabbisogno triennale di personale 2023-2025 e nei limiti imposti dal tetto di spesa ivi previsto".
Nell’ambito del Dipartimento dei Servizi, infine, è stato attribuito al dottor Roberto Evangelisti, attualmente sostituto del titolare Maurizio Lucarelli collocato a riposo, l’incarico di durata quinquennale di responsabile dell’Uosd "Diagnostica" di Camerino e San Severino Marche.
L'Azienda sanitaria territoriale di Macerata ha prorogato per un periodo massimo di 12 mesi i contratti per nove professionisti del ruolo sanitario, tecnico, amministrativo e professionale che erano in scadenza nei mesi di agosto e settembre.
Si tratta, nello specifico, di quattro figure del ruolo sanitario: due psicologi, un ortottista e un educatore professionale delle Professioni sanitarie della Riabilitazione, tre operatori tecnici dell’Area del personale di supporto, un coadiutore amministrativo e un ingegnere clinico.
"I provvedimenti sono stati adottati per la necessità di garantire la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie richieste, e la valorizzazione delle professionalità acquisite nell’Ast di Macerata", afferma il direttore amministrativo Milco Coacci.
I servizi legati ai livelli essenziali di assistenza, in un'ottica di potenziamento degli stessi come recentemente previsto nel Piano socio sanitario regionale, impongono all’Azienda territoriale di assicurare non solo il regolare svolgimento dei turni di lavoro, ma anche la valorizzazione del personale assunto. Le proroghe rientrano nella programmazione economica del fabbisogno triennale di personale 2023-2025, e nel tetto di spesa previsto.
Continua anche nel mese di agosto, inclusa la giornata di Ferragosto, il supporto che la Casa della Carità di Civitanova offre alle persone più fragili e vulnerabili, grazie anche al sostegno dei fondi dell’8xmille e il contributo del Comune di Civitanova.
In un periodo tradizionalmente dedicato allo svago e al riposo, i volontari e gli operatori dell’organismo diocesano manterranno attivi i servizi del Centro di Ascolto, della mensa, del dormitorio: ci saranno solo con alcune modifiche nelle modalità di servizio, ma tutte le attività rimangono operative.
La mensa eroga circa 35 pasti ogni giorno, con alcune punte di 40 pasti erogati nei mesi di giugno e luglio; sono 13 le persone ospitate nel dormitorio.
Continua anche l'attività di recupero di alimenti da supermercati e negozi della città: per fortuna, anche alcuni ristoranti ed aziende agricole donano alimenti, assicurando un supporto importante. Il recupero di alimenti vicini alle scadenza, frutta, verdura e pane è molto importante anche per la sua valenza ambientale: infatti, il recupero e il suo riutilizzo permette di evitare che diventi rifiuto e gettato nella discarica. Questa attività è un esempio positivo di economia solidale.
Nel contesto attuale rimane alto il numero delle famiglie aiutate mensilmente: i pacchi viveri erogati sono oltre 350. Continuano anche le attività dello sportello sanitario, che offre ascolto, orientamento ed informazioni e distribuisce farmaci, grazie al coinvolgimento di medici, farmacisti ed operatori sanitari.
Ed è proprio solo grazie il coinvolgimento di tanti volontari che la Casa della Carità può continuare ad offrire un sostegno concreto alle persone e famiglie in difficoltà del territorio.
E' l'impegno di tanti volontari che permette essere vicini alle persone e creare una società più solidale. Un impegno collettivo, un lavoro di squadra che testimonia come si può investire il proprio tempo e i propri talenti gratuitamente per contribuire al bene comune.
Due giorni fa l’approvazione del Piano socio sanitario. Oggi l’apertura del Punto salute Inrca ad Appignano. Si tratta di un nuovo ambulatorio che grazie alle nuove tecnologie, compresa la telemedicina, porterà servizi, professionisti e strutture ospedaliere ai residenti delle aree interne.
Un approccio reale e innovativo – voluto dal presidente Acquaroli e dall’assessore Saltamartini- che si concretizza con l’apertura del nuovo Punto Salute.
Il taglio del nastro si è tenuto oggi, venerdì 11 agosto alle 17.30 in via Giovanni Falcone, alla presenza del vice presidente e assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, del vice presidente della Provincia Luca Buldorini, dei consiglieri regionali Monica Acciarri, Pierpaolo Borrioni, Lindita Elezi, Renzo Marinelli, Anna Menghi, Luca Santarelli, del direttore generale Inrca, Maria Capalbo e del rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori.
Il comune è stato scelto, perché ha un presidio sede ad Appignano, ma soprattutto perché esalta la missione dell’Inrca, Istituto di ricerca geriatrica e lo stesso Appignano ha il 26% dei suoi circa 4mila abitanti con più di 65 anni.
“Oltre a offrire un servizio di prossimità alla popolazione ne beneficerà anche il resto della regione e della Provincia – commenta la dssa Capalbo – -. La semplificazione degli accessi alle prestazioni sanitarie che avremo grazie a questi Punti Salute, che anticipano le Case della salute – ha detto il vice presidente Saltamartini- contribuirà a ridurre il numero di accessi impropri in pronto soccorso, alleggerendo la domanda sul sistema ospedaliero e favorendo l’abbattimento delle liste di attesa di specialistica ambulatoriale”.
L’assessore Saltamartini ricorda che la Regione Marche ha stanziato 9 milioni del suo bilancio per un reale rafforzamento dei servizi territoriali attraverso l’acquisto di nuove tecnologie a ciò predisposte. Il vice Presidente della Provincia Luca Buldorini sottolinea che per l’Inrca, quello di Appignano è il secondo Punto Salute regionale dopo l’apertura, lo scorso giugno, di un altro analogo presidio Inrca ad Acquasanta Terme (Ascoli), valorizzando la sua presenza sui servizi di ricerca e di prossimità alle persone.
Il Punto Salute Inrca di Appignano permetterà agli utenti, attraverso la presenza di personale sanitario, di avere accesso garantito a prestazioni come l’elettrocardiogramma, holter cardiaco e pressorio, spirometria, visite dermatologiche, esami del sangue, delle urine.
L’accesso è ammesso per chiunque, con la prescrizione del medico di medicina generale prenotando preventivamente l’appuntamento in loco o al numero 339.8768067 negli orari di apertura: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8 alle 14 e mercoledì dalle 13 alle 19. L’ambulatorio è rivolto all’erogazione di prestazioni con carattere di elezione, mentre sono escluse quelle di emergenza/urgenza.
“Il Punto Salute Inrca di oggi, ma ne attiveremo molti altri – aggiunge Saltamartini – anticipa la missione del rafforzamento dei servizi di prevenzione e territoriali del Pnrr che esplicherà i suoi effetti dopo il 2026".
"Nelle Marche anticipiamo anche per sopperire alla forte carenza di medici dovuta alla mancata programmazione dei Governi precedenti e rappresenta un approccio veramente innovativo perché coniuga nuovi modelli assistenziali, il miglioramento della prevenzione e della gestione delle problematiche di salute degli anziani con telemedicina e colma una parte di digital divide”.
I professionisti e i ricercatori dell’Inrca che scendono “digitalmente” sui territori garantiranno un’assistenza specialistica e multidisciplinare”. Il Punto Salute di Appignano sarà anche ambulatorio di medicina fisica e riabilitazione per pazienti anziani che presentano patologie croniche degli apparati muscolo scheletrico, neurologico (morbo di parkinson, post ictus, ecc), cardio/respiratorio.
All’interno del Punto Salute Inrca di Appignano è prevista inoltre la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria industriale e scienze matematiche dell’Università Politecnica delle Marche per le attività sperimentali Smart Village, attraverso il quale Inrca potrà analizzare le caratteristiche della persona dal punto di vista clinico, cognitivo e sociale, identificando strumenti e servizi più idonei e prevenire stati di vulnerabilità (ad es. aumento di rischio di cadute, emarginazione sociale, ecc.). Un progetto che ha l’obiettivo di prevenire eventi acuti e di migliorare la qualità della vita dei pazienti anziani.
“È da un nuovo modo di pensare all'assistenza domiciliare per le persone non autosufficienti che nasce il Progetto Smart Village – afferma il rettore Gregori - che monitora e assiste le persone anziane nei piccoli borghi dell’entroterra, grazie alla collaborazione tra istituzioni e medici di medicina generale. Si tratta di un monitoraggio costante per capire necessità sociali e sanitarie, con l’obiettivo di favorire l’autonomia delle persone anziane sole, che sono sempre di più nelle Marche, oltre che un modello per sviluppare una strategia sanitaria più ampia”.
Regione, Università e Inrca, fanno semplicemente partire i programmi delineati nel recentissimo Piano socio sanitario regionale appena deliberato dal Consiglio Regionale conclude Saltamartini
Nel nuovo polo diagnostico di Fisiomed, situato a Sforzacosta, si è tenuta questa mattina una conferenza stampa per presentare la partnership fra il Gruppo Medico Fisiomed e Civita Nova Energia. Le due realtà, unite dalla voglia di rappresentare un punto di riferimento per tutta la cittadinanza, terranno un Open Day Dermatologico il 26 agosto presso il Civita NovaEnergia Store di Civitanova Marche.
Aperta alla stampa la sala conferenze del nuovo polo diagnostico di Sforzacosta, uno spazio fortemente voluto dal Gruppo Fisiomed, che in futuro si augura di ospitarvi sempre più eventi ad opera di specialisti dedicati ad argomenti di interesse pubblico. Quest'oggi si è voluta presentare la nuova collaborazione fra il centro medico specializzato e Civita NovaEnergia, azienda produttrice di energia appartenente alla holding Marche Energia.
Alla conferenza, presentata da Fabrizio Scoccia, giornalista medico scientifico, hanno partecipato il Ceo di Civita NovaEnergia Luca Guglielmi, il direttore sanitario del Gruppo Medico Fisiomed Gianfranco Bonfili e lo specialista in dermatologia Massimo Ciccolini.
Dopo aver presentato la sua azienda, Guglielmi, ha spiegato come la partnership sia nata dal momento in cui le due realtà operano nello stesso territorio e condividono una visione simile del rapporto con il cliente.
In più, l'a.d. di Civita NovaEnergia è paziente Fisiomed da dieci anni. "Ho testato personalmente i servizi e la professionalità degli operatori. La partnership nasce innanzitutto da un'amicizia e sono sicuro che si svilupperà in diverse forme. Il primo evento che terremo insieme sarà a Civitanova Marche, dove cercheremo di far avvicinare i nostri clienti a quelle che sono le attività del rinomato Gruppo Medico. Anche se operiamo in due settori completamente diversi, alla fine entrambi abbiamo l'obiettivo di far prevenzione."
Ha preso poi la parola il dottor Gianfranco Bonfili, direttore sanitario del Gruppo Medico Fisiomed, entusiasta della nuova struttura di Sforzacosta e dei numerosi progetti portati avanti. "Fisiomed ha sempre ricercato una continua espansione. Siamo cresciuti parecchio, ma non vogliamo essere concorrenziali alla struttura pubblica, bensì essere per loro un supporto, sempre in funzione della salute dei cittadini. Ad oggi possiamo contare su circa 300 specialisti, con strutture tecnologiche all'avanguardia. Attraverso questa nuova collaborazione con Civita NovaEnergia vogliamo offrire al cittadino oltre che la sanità dal punto di vista strutturale e terapeutico, anche un supporto energetico. Una joint venture che porta una marcia in più alla Fisiomed".
In programma dunque il 26 agosto alle 9:30 il primo degli eventi organizzati in sinergia fra le due realtà, che si terrà presso il Civita NovaEnergia Store di Civitanova Marche, in piazza XX Settembre. La cittadinanza potrà rivolgere richieste e dubbi in materia di dermatologia allo specialista Fisiomed Massimo Cioccolini. Le sue parole: "Sarà un appuntamento importante, anche perchè si terrà in piena estate, per parlare in particolar modo del rapporto fra la nostra pelle e il sole. Un rapporto che è cambiato nel tempo. Se in passato è stata pagata un po' di sconsideratezza, oggi siamo riusciti a educare la popolazione ad avere un'esposizione al sole intelligente. Sarò dunque a disposizione dei cittadini per esaudire le loro richieste e per promuovere la collaborazione con Civita NovaEnergia. Chi produce energia deve avere la responsabilità di produrla in maniera consona al momento storico che stiamo vivendo e farlo in maniera pulita e meno dannosa possibile".
"In questa due giorni di Consiglio per l’approvazione del Piano Socio Sanitario 2023-2025 abbiamo assistito dal Partito democratico al festival della demagogia, nessun apporto da parte loro manifestato dalla mancanza di emendamenti, ordini del giorno e qualsiasi altro atto di indirizzo, nonostante l’apertura massima dimostrata in Commissione e in Aula, di cui hanno approfittato ordini professionali, associazioni dei malati, sindacati di categoria e società scientifiche". Queste le dichiarazioni del consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Simone Livi, a seguito dell’approvazione del Piano Socio Sanitario 2023-2025.
"È un segno preoccupante per un’opposizione che non ha idee, non è in grado di produrre progetti in favore dei marchigiani, rimanendo ancorati alla ricetta, nefasta, della Giunta Ceriscioli che è stata giudicata severamente non solo da noi - aggiunge -. Ma, oggettivamente, da due fattori oggettivi: la pandemia e la democrazia. La prima ha messo in luce come il perno della loro contro-riforma sanitaria caratterizzato da un accentramento dei servizi nei soli ospedali dei capoluoghi, sguarnendo la maggior parte dei territori regionali, in particolar modo le aree interne. La democrazia, invece, si espressa chiaramente con il voto popolare".
"L’aver deciso di abbandonare l’aula è stato l’ultimo tassello che ha offeso non certo noi, ma quei pochi elettori che li hanno votati per agire, non certo per andare sull'Aventino - sottolinea Livi -. Tutti i marchigiani hanno potuto vedere chiaramente come i loro rappresentanti siano stati pagati dai contribuenti per essere dei semplici spettatori. Il nostro è un Piano perfettibile, a differenza della Sinistra noi sappiamo bene che nessuno possiede la verità in tasca, che va in direzione diversa dai fallimenti delle precedenti amministrazioni".
"È un documento che ha una propria sostenibilità economica, che recepisce le falle messe in luce dalla pandemia, che favorisce e implementa una sanità diffusa e capillare, avvicinando i servizi a tutti i marchigiani a prescindere dal luogo di residenza - spiega Livi -. Un Piano che contribuirà ad elevare la specializzazione del personale e delle strutture, decongestionando i Pronto soccorso. Anche attraverso le borse di specializzazioni, con fondi regionali, in un numero mai visto prima. E i 9 milioni di euro per i centri di aggregazione medici/case di comunità per una vera capillarità".
"La sanità privata, che è stata dilatata all’incredibile nella scorsa legislatura, è nella necessità di essere rivisitata ben sapendo che è utile, ma all’interesse generale e non facendo concorrenza al pubblico nell’assunzione del personale - prosegue il consigliere di Fratelli d'Italia -. Si punta sulla Telemedicina e l’informatizzazione, settori non sviluppati in tutti questi anni, asset sui quali puntiamo in particolar modo. Si affronta il nodo delle Liste d’attesa, altra problematica ereditata dal passato ed acuita con la pandemia e la cronica carenza di personale sanitario assumibile, costringendo l’utenza a rivolgersi al privato".
"Si affronta lo sbilanciamento dovuto al buco nero della mobilità passiva, anche questo gravosa eredità delle Giunte di sinistra, 160 milioni di euro in uscita con 60 milioni di squilibrio rispetto alla mobilità attiva, soldi con cui invece si potrebbe assumere personale sanitario e investire su nuove tecnologie, aspetto questo a cui stiamo cercando di porre un freno concreto e veloce. Servirà del tempo per ottenere risultati, non per nulla l’arco temporale è di tre anni, ma siamo certi - conclude Livi - che la nostra visione di sanità riuscirà a centrare gli obiettivi prefissati. E per tutti questi motivi non posso che essere soddisfatto per il lavoro svolto, non solo come consigliere regionale, ma soprattutto come cittadino marchigiano”.
Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, con 21 voti favorevoli, il nuovo Piano sociosanitario 2023-2025. All'ultima parte della discussione in aula e alla votazione non hanno partecipato per protesta i Gruppi del Pd e del M5s (posizione seguita poi da Simona Lupini del Gruppo Misto), secondo cui il Piano "non dà risposte, illude i marchigiani e così come realizzato non era emendabile".
Soddisfazione è stata espressa in aula, nel corso dell'intervento conclusivo, anche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli.
La votazione finale è stata preceduta dall'approvazione di 7 emendamenti presentati dalla maggioranza (erano 29 quelli proposti di cui 22 ritirati) e di un ordine del giorno firmato dai capigruppo di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Civici Marche e Rinasci Marche che impegna la giunta, nel primo di vari punti, a "proseguire le interlocuzioni con gli organi centrali di governo affinché siano messe a disposizione le risorse finanziarie necessarie per il potenziamento del sistema sanitario nazionale ed inserire i criteri maggiormente flessibili di calcolo per i tetti di spesa del personale nonché - si legge nell'ordine del giorno approvato - delle dotazioni idonee dei posti letto nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie".
Nel secondo punto, articolato in 12 capitoli, pone la necessità di "valutare, prevedere e realizzare nel solco delle linee guida del Piano" alcune questioni che non erano previste nel testo, tra cui la "valorizzazione a livello nazionale dell'Inrca quale riferimento delle strutture geriatriche e gerontologiche".
In un punto dell'ordine del giorno, si impegna a "confermare i servizi tutti, nessuno escluso, oggi svolti da strutture di Comunità o simili esistenti e a trasformarle in Casa (Ospedale), di Comunità, una volta stabilito il definitivo numero di realizzabili nelle Marche"; ciò "valorizzando appieno, nell'ambito delle Ast, strutture sanitarie già esistenti a corollario di quelli previsti in rete per completare l'offerta sanitaria del territorio, così contribuendo a contrastare la mobilità passiva forte nelle zone, e a razionalizzare il servizio di Medicina Trasfusionale in relazione alla nuova organizzazione territoriale di Ast 5 in luogo.
La Giunta regionale ha assegnato 1,5 milioni di euro, del triennio 2023-2025, alle Aziende sanitarie territoriali (Ast) per la fornitura gratuita di farmaci non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale e dispositivi medici a favore delle persone affette da malattie rare. La ripartizione tra le Ast di Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno (500 mila euro per annualità) avverrà, annualmente, sulla base della spesa sostenuta nell’anno precedente.
Nel 2022 i pazienti marchigiani che hanno necessitato di questa assistenza, non solo farmacologica, sono stati 490. “Sono classificate come malattie rare – ricorda il vicepresidente Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità – quelle a bassa prevalenza nella popolazione, che colpiscono non più di un abitante su duemila. I malati hanno bisogno di piani terapeutici personalizzati, approvati dal Centro regionale malattie rare".
"Pur non rientrando nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), queste prestazioni, talvolta, possono rappresentare le uniche opzioni terapeutiche per trattare una malattia rara, le sue complicanze e le sue manifestazioni sintomatologiche".
"Sono prestazioni salvavita ed essenziali, che la Regione si impegna a riconoscere, comunque, gratuitamente”. Le forniture garantire dalla Regione riguardano, essenzialmente, farmaci di fascia C, dispositivi medici, alimenti speciali, integratori e, in alcuni casi, cosmetici indispensabili per le persone affette da malattie rare".
Esiste una patologia subdola, spesso silente ma che, stando ai dati dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), colpisce più di 422 milioni di persone nel mondo, determinando in maniera più o meno diretta circa 1,5 milioni di decessi. Stiamo parlando del diabete, condizione in crescente aumento anche nel nostro paese, dove si stima che i diabetici arriveranno ad essere 5 milioni entro il 2030.
Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, ovvero da livelli troppo alti di zucchero (glucosio) nel sangue. Essa può essere dovuta innanzitutto all’incapacità da parte del pancreas di produrre insulina, cioè l’ormone deputato al trasporto del glucosio nelle cellule dove viene utilizzato come fonte energetica: è questo il caso del diabete di tipo 1, malattia autoimmune (poiché è lo stesso sistema immunitario a distruggere le cellule pancreatiche adibite alla produzione di insulina) che, nella maggior parte dei casi, fa il suo esordio in età infantile o adolescenziale.
Ma nel 90% dei casi, la malattia diabetica si presenta come diabete di tipo 2, determinato da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas e/o dall’incapacità dell’organismo di utilizzarla correttamente.
Tale condizione emerge spesso in età adulta in soggetti predisposti per familiarità o stili di vita scorretti e, se non si agisce adeguatamente per riportare l’iperglicemia sotto i livelli di guardia, nel lungo termine può creare serie complicanze a tutti gli organi.
È per questo che nelle Marche i principali enti pubblici, in collaborazione con gli istituti di ricerca, hanno lavorato per allestire una rete diabetologica integrata, con 15 centri di diabetologia diffusi sul territorio regionale che fanno capo ad unico database clinico.
Sono 80.000 i marchigiani affetti, un numero in crescente aumento che quest’anno ha spinto la Regione ad aderire al progetto internazionale Cities Changing Diabetes, con l’obiettivo di valutare l’incidenza della patologia nelle diverse aree del territorio e definire un piano preciso allo scopo di salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia.
Obiettivo, quest’ultimo, che, nel nostro piccolo, anche noi intendiamo perseguire con la collaborazione del dottor Gabriele Maolo, endocrinologo consulente Associati Fisiomed, già direttore del reparto di Diabetologia dell'ospedale di Macerata.
Dott. Maolo, quali sono i principali sintomi del diabete?
"Esistono una serie di sintomi che possono considerarsi dei campanelli d’allarme: calo ponderale, dolore agli arti inferiori, astenia, fame e sete intense e frequenti, urine molto abbondanti, gengiviti, alterazioni della vista, difficile cicatrizzazione delle ferite e frequenti infiammazioni associate a prurito, soprattutto degli organi genitali.
Spesso i pazienti si presentano da specialisti come l’oculista o il dentista lamentando dei fastidi e sono loro stessi a sospettare la presenza della malattia diabetica, altre volte è in unità coronarica che si scopre di essere diabetici. Tutti dovrebbero essere più attenti ed ascoltare i segnali del proprio corpo, così che la diagnosi possa essere effettuata prima che insorgano complicanze croniche, soprattutto a carico di apparato cardiovascolare, reni, occhi, nervi e del piede".
Come avviene la diagnosi?
"Attraverso un prelievo del sangue. I valori di riferimento sono glicemia in qualsiasi momento > 200 mg/dl, glicemia a digiuno >= 126 mg/dl, glicemia dopo 2 ore dal carico orale di glucosio (OGTT) >= 200 mg/dl ed emoglobina glicosilata >= 6,5%".
Come curare il diabete?
"Innanzitutto occorre che la persona diabetica sia consapevole di dover affrontare una modifica radicale del suo stile di vita e seguire scrupolosamente la terapia farmacologica. I cardini della cura sono infatti la dieta, l’attività fisica ed i farmaci. Per quel che riguarda la dieta, non occorre eliminare intere categorie di alimenti, anzi, dovrebbe includere cibi che contengono carboidrati e non esistono evidenze che l’abituale apporto di proteine debba essere modificato se la funzione renale è normale.
I grassi saturi dovrebbero costituire meno del 10% dell’apporto energetico totale e la quantità di colesterolo dovrebbe essere < 300mg/die. A queste abitudini alimentari vanno associati l’assunzione regolare dei medicinali che lo specialista riterrà opportuno prescrivere e - fondamentale - una costante attività fisica. Questa dovrebbe essere aerobica, di intensità adeguata al singolo paziente, da praticarsi almeno tre volte alla settimana per minimo 30 minuti per seduta".
Immagino che i consigli relativi alla dieta e all’attività fisica siano validi anche parlando di prevenzione...
"Certamente. Prevenire una malattia significa innanzitutto conoscerla. I soggetti geneticamente predisposti devono sapere che la sedentarietà e un’alimentazione eccessiva, troppo ricca in zuccheri semplici, bevande dolci e alcooliche, grassi saturi crea una condizione di sovrappeso o di obesità che favorisce lo sviluppo del diabete mellito. Passa sempre tutto attraverso l’adozione di corretti stili di vita, anche nella prevenzione e cura di un particolare tipo di diabete come quello gestazionale".
Nuovo concorso per infermieri nelle Marche. Lo annuncia l'assessorato alla Sanità della Regione Marche: "Nei prossimi giorni verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dei concorsi e Bur delle Marche il bando per l'assunzione dei primi 47 infermieri, secondo le possibilità di assunzione delle singole Aziende (piano triennale e annuale del fabbisogno del personale), tenendo conto che c'è un limite di spesa pubblica fissato nella spesa relativa al numero dei dipendenti del 2004 meno 1,4% con qualche elasticità".
I posti saranno così suddivisi: 4 posti nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche; un posto all'Irccs-Inrca struttura Regione Marche; 3 posti per l'Azienda Sanitaria Territoriale Ancona: 5 posti per l'Azienda Sanitaria Territoriale Ascoli Piceno; 4 posti per l'Azienda Sanitaria Territoriale Fermo; 18 posti per l'Azienda Sanitaria Territoriale Macerata; 12 posti per l'Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro Urbino ("il concorso è stato affidato all'Ast di Pesaro per ragioni di efficienza ed economicità"). L'assessorato parla di una "vera rivoluzione di trasparenza e di certezza del posto per ogni azienda".
La bellezza e la salute sono sicuramente i due elementi della nostra vita a cui aspiriamo di più. Insieme sono diventati anche uno slogan pubblicitario molto efficace, a volte rappresentano la denominazione stessa di centri estetici, centri benessere e persino poliambulatori. Tra le due categorie ci sono sicuramente connessioni, parlarne ci può anche aiutare nella nostra particolare ricerca per essere "più sani e più belli”.
Ma cos'è la bellezza? È sicuramente una percezione sensitiva in cui la vista la fa da padrone, il tatto può portare il suo contributo, l’olfatto in certe situazioni ne può esaltare i particolari, il gusto mi pare non abbia alcun ruolo.
I canoni di bellezza, storicamente, sono cambiati ed evoluti rispecchiando quelle che sono le tendenze sociologiche e culturali racchiuse in quel termine abbastanza generico che è la "moda".
Quando si parla di bellezza la storia ci ha consegnato maggior attenzione verso le donne piuttosto che verso gli uomini, tutto perché magari la donna ha subìto nel tempo un’emarginazione sociale, relegata alla procreazione con quindi una maggior propensione a dover rappresentare anzitutto con la sua bellezza un’attrazione sessuale, fondamentale per la conservazione della specie.
L’uomo ha avuto sempre più opportunità per far valere, attraverso il lavoro ed il ruolo sociale, la propria identità. Per capire meglio quanto gli impulsi sociali condizionino i canoni di bellezza basta ricordare che fino a non molti decenni fa, quando ancora alimentarsi a sufficienza non era così scontato, la donna prosperosa e rubiconda e l’uomo in carne erano considerati belli, perché rappresentavano una buona locazione economica e quindi sociale.
Veniamo ai nostri giorni. I canoni di bellezza sono stati completamente sconvolti dal benessere diffuso ed anche la bellezza fisica dell’uomo ha acquisito una valenza che prima non aveva. Ciò è avvenuto certamente per l’emancipazione della donna, più indipendente, più inserita nel contesto generale e quindi con la possibilità di essere più attenta agli input dei propri sensi verso l’altro sesso.
Quello che però non è cambiato, e penso valga ancora di più oggi, è la necessità di una valutazione globale dei canoni di bellezza. I lineamenti del viso, i capelli, lo sguardo, il colore degli occhi, l’altezza, l’armonia del corpo, con qualche differenziazione tra donna e uomo, sono sicuramente gli attributi a cui fa riferimento il concetto di bellezza fisica.
La vita e tanti episodi che caratterizzano il suo svolgimento ci dà sempre l’occasione di constatare che questi attributi non possono essere i soli per definire bella una persona. Quali sono allora i valori che integrano la bellezza, che l’arricchiscono, che la conservano, che addirittura la possano creare quando nella percezione sensitiva non c’è?
L’intelligenza, la cultura, il buon senso, la simpatia intesa come attenzione, solidarietà e bontà verso gli altri, sono capaci di incastonare la bellezza in un involucro nuovo e indistruttibile che possiamo chiamare carattere, classe, personalità, fascino.
Sono questi i punti di arrivo davvero essenziali sia per la donna che per l’uomo e nel tempo è molto più facile riconoscere l’importanza per la propria bellezza degli elementi spirituali più che di quelli fisici. Quante donne, se non supportate da un bagaglio di forza interiore, crollano davanti ai segni del tempo che tendono a ledere la loro bellezza fisica?
Quante donne si chiudono in loro stesse perché si sentono brutte? Alcune donne, invece, pur non essendo belle ed anche non più giovani, riescono a proporre in maniera prepotente la loro personalità. Quante donne hanno dovuto subire l’umiliazione di constatare che i loro soli connotati fisici, anche se notevoli, non bastavano più?
E l’uomo? Negli ultimi anni l’estetica maschile ha avuto un boom inverosimile, ma mi pare ancora più umiliante che per le donne dover ad un certo punto percepire, se non c’è una personalità di spessore alle spalle, di essere un oggetto da guardare al massimo per un utilizzo temporaneo.
E la salute? La salute non è solo assenza di malattia, è anche ricerca di benessere e convivere in maniera soddisfacente con il proprio corpo non può essere che utile. La ricerca di bellezza però, se non passa attraverso il filtro dei nostri valori interiori, può rivelarsi deleteria anche per la salute.
Nell’era del "magro è bello", l’anoressia e la bulimia che ne è una conseguenza, sono diventate delle piaghe sociali, che compromettono la salute di adolescenti e non solo.
Una corretta alimentazione e soprattutto una costante attività fisica coniugano in maniera a virtuosa la bellezza del nostro corpo e la sua salute. L’utilità di certi interventi di chirurgia plastica va ricercata nella psicologia degli individui interessati, ma certo fa un po’ impressione vedere cambiare i connotati delle persone.
Vorrei chiudere questa piccola riflessione con degli esempi di bellezza che sono riusciti a prescindere da canoni, mode e tendenze. Il fascino è l’espressione giusta, l’amalgama positivo che una persona riesce a trasmettere agli altri, è la sublimazione della bellezza e può fare anche a meno dell’aspetto fisico: Madre Teresa di Calcutta, Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, semplicemente affascinanti.
Anna Magnani, Barbara Streisand, Meryl Streep, donne non belle, ma "bellissime" perché sopraffatti dal loro fascino. Bisogna avere la forza di creare questo fascino, di ricercarlo in noi stessi e di stimolarlo negli altri, soprattutto nelle donne che pensano di aver raggiunto la vetta con la bellezza che si vede.
Salgono a 155 le borse di studio per i medici di medicina generale che risulteranno ammessi al corso triennale di formazione 2023-2026. Cento verranno finanziate direttamente dalla Regione Marche, con 3,7 milioni di euro del proprio bilancio.
Saranno invece 34 quelle sovvenzionate dal Fondo sanitario nazionale, destinate alla formazione specifica in medicina generale, e 21 quelle sostenute con le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Lo scorso anno le borse erano state portate a 111, di cui 40 a carico della Regione. All’insediamento della Giunta Acquaroli, nel 2021, le borse sono state aumentare da 29 a 82, con un incremento progressivo garantito, negli anni, per rispondere alle esigenze di salute che provengono dal territorio.
“Per il terzo anno andiamo a invertire una tendenza che vedeva un numero di medici prossimi alla pensione molto più elevato rispetto ai medici in ingresso nel nostro circuito di medicina territoriale – evidenzia il presidente della Regione Francesco Acquaroli -. Questo investimento, ancora più significativo rispetto a quello dello scorso anno, ci consentirà di dare l'opportunità a tanti giovani laureati di potersi formare ed entrare nel sistema sanitario regionale. La mancanza di medici è un problema atavico che grava su tutto il sistema nazionale; in questo modo investiamo sui giovani e sul futuro anche in termini di nuovo personale per dare risposte ai cittadini”.
“Abbiamo operato un’inversione di tendenza totale nel campo della formazione dei medici di medicina generale – afferma il vicepresidente Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità - Il piano attuato garantisce che la nostra regione, nei prossimi anni, sarà in grado di superare le criticità che abbiamo trovato a seguito della scarsa programmazione passata. Dobbiamo affrontare ancora la scarsità di medici di famiglia e pediatri e l’affollamento dei Pronto soccorso, ma mettiamo a bando un numero di borse davvero rilevante".
"Sul fronte della medicina d’urgenza sfrutteremo le opportunità offerte dal DL 34 che prevede prestazioni aggiuntive, la cui tariffa oraria può aumentare fino a 100 euro lordi nei servizi di emergenza-urgenza”.
La pubblicazione del Bando in Gazzetta Ufficiale, preliminare alla presentazione delle domande, avverrà nei primi giorni di settembre. Le domande di ammissione alle borse di studio dovranno essere inviate con la procedura informatica sviluppata dalla Regione, come verrà precisato nel bando.
Con DM del 29 ottobre 2021 è stato inoltre eliminato il limite minimo di 60 risposte esatte per il superamento della prova. Il corso inizierà entro il mese di febbraio 2024 e comporterà un impegno dei partecipanti a tempo pieno.
I medici si formeranno nei cinque poli istituiti presso le Aziende Sanitarie Territoriali di Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Per il conseguimento del diploma di formazione i candidati dovranno sostenere un esame che si svolgerà presso la Regione Marche, di norma in due sessioni: una ordinaria e una straordinaria, al termine dei trentasei mesi di formazione.
È Marco Meconi il presidente neo eletto di Federfarma Marche per il triennio 2023-2026: l’investitura si è avuta nella riunione regionale delle cinque associazioni provinciali dei titolari di farmacia.
Meconi, 45 anni, contitolare della farmacia Lunerti di Marina di Altidona, è dirigente del sistema Federfarma di lunga esperienza nonostante l’età. È stato infatti consigliere per molti anni con il compianto presidente Pasquale D’Avella e, nell’ultimo triennio, vice presidente di Andrea Avitabile, ma anche componente del consiglio di amministrazione di Farmacentro e responsabile della società di servizi del sistema Federfarma Marche.
Prende il posto di Avitabile – di Senigallia - che ha guidato l’organizzazione rappresentativa dei titolari delle farmacie delle Marche in un triennio di grandi difficoltà per la pandemia e soprattutto per le fondamentali modificazioni. Avitabile lo ha sottolineato “il tema della salute e della tenuta del servizio sanitario regionale ha rappresentato per noi farmacisti un argomento scottante visto che la pandemia ci ha messo a dura prova, imponendo un nuovo modello di farmacia da testare e far accettare dalla politica, dalla popolazione ed anche dai colleghi”.
Con soddisfazione ricorda che “gli ultimi anni hanno attribuito ai titolari di farmacia una maggiore autorevolezza anche come professionisti proiettati a dare risposte al cittadino “. Meconi come presidente sarà affiancato dal predecessore come vice, da Ida Kaczmarek di Macerata come segretaria e da Patrizia Righetti di Ascoli Piceno come tesoriere.
Esprime “un sentito ringraziamento a coloro che lo hanno preceduto nell’impegno associativo , che rappresentano un esempio da replicare “, conferma anche la soddisfazione personale per avere “avviato la sperimentazione della farmacia dei servizi che ha imposto la nostra regione prima in Italia, coinvolgendo più di 290 farmacie in un percorso che potrà assicurare nuove risposte nei servizi alla salute anche per i cittadini delle aree interne, distanti dai poli ospedalieri dove le farmacie rurali svolgono un ruolo basilare”.
Un Consiglio Direttivo che ha idee chiare sul futuro percorso “le farmacie non sono più negozi del farmaco, ma hanno acquisito una evoluzione basilare nella professionalità, nel rapporto di fiducia con il cittadino, nella considerazione della politica verso le nostre attività che, nelle Marche, vogliono sperimentare un modello di farmacia che si attiva per la presa in carico del paziente, creando le condizioni per alleggerire le liste di attesa e frenare la mobilità passiva “.
L’AST di Macerata anche quest’anno accoglierà i turisti in trattamento dialitico, residenti fuori Regione e che trascorreranno un periodo di vacanza in provincia, nei centri Dialisi di Civitanova Marche, Recanati, Macerata e Camerino.
“La direzione Generale di Macerata ha recepito con propria determina il progetto di implementazione della dialisi turistica che la Regione ha voluto potenziare con Delibera di Giunta n. 544 del 2021” spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – vanno rimarcate quindi la professionalità e l’impegno del personale sanitario che si è reso disponibile”.
Il progetto prevede nei mesi estivi un turno serale il lunedì, mercoledì e venerdì nel Centro Dialisi dell’ospedale di Civitanova, mentre presso la struttura ospedaliera di Camerino si svolgerà un turno diurno nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì.
“Nei mesi di luglio e agosto- precisano i dottori Franco Sopranzi e Angelo Santoferrara, rispettivamente direttori delle Unità Operative Complesse di Nefrologia e Dialisi di Macerata e Civitanova - saranno accolti 27 turisti e verranno erogati 200 trattamenti emodialitici.
La dialisi turistica prevede, però, l’accoglienza dei pazienti fuori Regione anche nei restanti mesi dell’anno attraverso prestazioni dialitiche che saranno garantite negli ordinari turni diurni, compatibilmente con la disponibilità dei posti letto nelle strutture della nostra azienda sanitaria”. “È un progetto molto apprezzato – afferma il direttore generale Daniela Corsi – perché offre ai pazienti dializzati la possibilità di poter organizzare le proprie vacanze nelle Marche, senza rinunciare ai trattamenti sanitari indispensabili per la propria salute”.
L’informazione medico-scientifica e la prevenzione sono argomenti sicuramente affascinanti per i loro contenuti, per la competenza e disponibilità di professionisti illuminati che ci si dedicano.
L’interesse ormai generalizzato dei cittadini è evidente, tutti hanno più di un motivo per temere una malagestione della loro salute. Sicuramente encomiabile l’organizzazione di eventi dove si dà l’opportunità di sviluppare la cultura della salute individuale e collettiva con grandi benefici personali ed anche per l’organizzazione dei servizi a tutela del bene più grande.
Durante l’estate, se soprattutto afose come quelle di questi giorni, le serate nelle città, ma soprattutto nei paesi sono sonnolente, le piccole riunioni nei luoghi più freschi danno l’immagine di una socialità fatta di condivisione e solidarietà. In questo contesto solo qualche evento particolare, feste e sagre riescono a vivacizzare l’ambiente con una iniezione di serenità.
L’amministrazione comunale di Massa Fermana, in primis il sindaco Gilberto Caraceni proprio in una di queste serate, mercoledì 26 luglio, ha concesso uno degli spazi ludici del paese, presso il campo da tennis, per l’organizzazione di una serata dedicata all’informazione medico-scientifica.
Abbiamo incontrato il sindaco Caraceni per chiedere come mai abbia voluto organizzare una serata con argomenti impegnativi e non i soliti dell’estate.
Come è nata l'idea?
"Come amministrazione seguiamo attentamente tutto quello che riguarda la salute dei nostri cittadini. Questi sono tempi non facili per le persone che hanno bisogno di servizi sanitari. Il Servizio Sanitario Nazionale è in evidente difficoltà a soddisfare le esigenze. Semplici analisi, visite specialistiche, indagini diagnostiche hanno tempi lunghi per essere eseguite; nei nostri piccoli centri è persino difficile la copertura della medicina generale di base.
Partendo da questi presupposti ed avendo la possibilità di poter usufruire di professionisti davvero competenti per una buona informazione e che credono fermamente nella necessità di stimolare la prevenzione abbiamo organizzato questa serata, che aiuterà ognuno a prendersi cura della propria salute ed anche ad acquisire conoscenze per poter contribuire a risolvere i problemi del settore".
Cosa ha organizzato oltre alla serata di mercoledì 26 per i cittadini di Massa Fermana?
"Qui è tradizionale la festa del patrono San Lorenzo, il 10 agosto. Ci sarà una tre giorni in cui giochi, musica e sagre gastronomiche faranno da contorno alla celebrazione religiosa. Il 28 agosto ci sarà una giornata solenne dedicata al ricordo di Ada Natali, nostra sindaca del primo dopoguerra, la prima donna sindaco d’Italia".
Cosa si aspetta dalla serata dedicata alla cultura della salute?
"Nel programma di mercoledì prossimo saranno trattati soprattutto argomenti generali della prevenzione, un accento particolare sul ruolo del cappello, il nostro prodotto 'principe', solo una relazione su un argomento specifico: il colesterolo. Io mi aspetto che i cittadini apprezzino e ci chiedano l’organizzazione di altre serate con specialisti per la trattazione della prevenzione di altre tante specifiche problematiche patologiche.
Mi piacerebbe anche che sia un’occasione per stimolare una partecipazione sempre più ampia e diretta alla risoluzione delle problematiche davvero gravi della nostra tutela della salute".
“La struttura di Muccia è la decima opera realizzata dalla Croce Rossa Italiana dopo del sisma del 2016. Altre due saranno terminate entro la fine del 2023 e tre nei prossimi due anni. La CRI continuerà ad essere presente nelle aree terremotate. C’eravamo, ci siamo e ci saremo”, ha detto Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana, durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo centro polifunzionale della cittadina maceratese, che si è svolta oggi all’interno della costruzione.
“La parola chiave per la sua realizzazione è stata una sola: fiducia. Quella nella Croce Rossa, nei cittadini, nelle istituzioni e nei donatori, che ringrazio per il loro impegno a sostegno delle nostre attività per la ricostruzione. In questi luoghi abbiamo tanti Comitati della CRI che ci sono sempre, pronti a far fronte ad ogni necessità della popolazione. Per me è bello ed emozionante – ha concluso Valastro – vedere qui i presidenti dei Comitati CRI di tutto il cratere, uniti fraternamente da una esperienza tanto drammatica”.
“Il significato di questa giornata è di particolare valenza perché ricostruzione per noi vuol dire ricostruire meglio: rafforzare e attivare la comunità attraverso nuovi spazi e stimoli. Questo luogo ospiterà l’ambulatorio medico, la Pro Loco, le associazioni, la società sportiva. Servizi, spazi aggregativi di confronto, lavoro e svago. Anche questa è riparazione. Diciamo grazie a chi fa dell’accudimento e della difesa dei più deboli la cifra della propria vita. E lavoriamo costantemente per essere all’altezza di tutte queste testimonianze operose di buona volontà”. Così Guido Castelli, commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016.
“Ero stato qui cinque anni fa e ricordo la sensazione di disperazione e tristezza, con tante persone che stavano lasciando il territorio. Sono felice di essere qui, di constatare la determinazione della popolazione, delle famiglie che sono tornate in queste aree. Mi si scalda il cuore questa testimonianza di speranza e coraggio. Siamo tutti fratelli”, ha aggiunto Pascal Mathieu, vicepresidente della Croce Rossa Canadese.
“In Canada ci sono 1,6 milioni di persone di origine italiana. Il Canada è l’Italia. La speranza non deve mai svanire, non dovete mollare mai, non dobbiamo mollare mai. L’impossibile deve diventare possibile. Dobbiamo credere alla ricostruzione, a noi stessi, alla Croce Rossa e a noi che siamo pronti ad aiutare”, ha detto il senatore canadese, Tony Loffreda.
Il centro polifunzionale di Muccia è una struttura di 500 mq realizzata dalla Croce Rossa Italiana per sostenere le comunità colpite dal sisma. È suddiviso in due aree, una dedicata ai servizi (ambulatori medici ed uffici), una a disposizione della comunità, disponibile come piazza coperta da utilizzare per eventi e manifestazioni di carattere socio-culturale.
L’opera è stata intitolata al professor Cesare Angelucci Lami, esempio di carità e di grande umanità per la popolazione, in virtù delle attività svolte proprio in queste terre andando incontro alle necessità di quanti erano in difficoltà e per migliorare, in generale, le condizioni di vita delle fasce più deboli.
La cerimonia ha visto inoltre la partecipazione di: Guido Castelli, commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016, Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, Gianluca Pasqui, vicepresidente del Consiglio della Regione Marche, Mario Baroni, sindaco di Muccia, Giorgio Cancellieri, membro del Comitato dei garanti CRI, Rocco Gustavo Maruotti, membro del Comitato direttivo Centrale associazione nazionale magistrati, Antonio Sciascia, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC) Regione Québec.
L’opera è stata realizzata grazie alle donazioni fatte a Croce Rossa Italiana da Abbvie, Allianz, associazione nazionale Magistrati, comitato di Genova della Croce Rossa Italiana, Comunità italiana in Canada e Croce Rossa canadese, Global Giving e al Comune di Muccia da parte dell'Ente Nazionale di Educazione Ambientale (ENEA Onlus).
Al termine della cerimonia, il presidente del Comitato regionale della Marche della CRI, Andrea Galvagno, ha consegnato al sindaco di Muccia un nuovo defibrillatore ad uso pediatrico, donato da Poste Italiane SpA al centro polifunzionale di Muccia.
Undici letti elettrici e arredi, tra cui un armadio porta farmaci e cinque carrelli per un valore complessivo di circa 26.000 euro. È davvero importante la donazione che l’Associazione Ail sezione di Ancona-Macerata (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mielomi) ha voluto fare al Reparto di Ematologia, diretto dal dottor Francesco Alesiani.
La cerimonia e conferenza stampa di ringraziamento della Ast di Macerata si è svolta oggi a mezzogiorno, presso la sala riunioni della direzione medica dell'ospedale di Civitanova Marche. Presenti alla cerimonia l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il presidente Ail Pietro Leoni e il vice Riccardo Centurioni, ex primario di Medicina dell’Azienda Sanitaria maceratese, che hanno sottolineato come la donazione odierna corrisponda perfettamente alla missione che l'Associazione si è data, che è quella di far star bene i pazienti.
"Vorrei ringraziare in particolar modo l’Ail perché è sempre vicina ai nostri bisogni - sottolinea il Direttore di Ematologia Francesco Alesiani - e ricordare come il nostro reparto è un crocevia importante e punto di riferimento perché ha un bacino di utenza che comprende non solo la provincia di Macerata, ma anche Fermo, che è sprovvista di Ematologia. Ringrazio di cuore tutti i miei collaboratori, personale medico e infermieristico, per l’impegno profuso ad oltranza nella loro attività lavorativa".
"La nostra Ematologia è uno dei fiori all’occhiello dell’Azienda sanitaria territoriale - afferma il direttore generale Daniela Corsi - per l’alta professionalità dei medici e la qualità delle cure erogate. Con la prossima attivazione della Biobanca per la raccolta delle cellule staminali, l'unità Operativa di Ematologia sarà in grado di offrire un ulteriore e importante servizio all’utenza".
"Ho voluto essere presente nonostante sia in call con il Ministero per il riparto del Fondo Sanitario nazionale - ha affermato il titolare della Sanità - per esprimervi la vicinanza mia e della Giunta e ringraziare l’associazione Ail per la sensibilità dimostrata verso il reparto di Ematologia".
Poi ha continuato: "La Regione Marche è tra le Regioni benchmark per qualità del Servizio sanitario erogato, e naturalmente il merito è vostro", riferendosi ai Direttori delle Unità Operative presenti in sala e al personale infermieristico.
"Vorrei ricordare, infine, come il progetto di potenziamento dei Pronto Soccorso partito proprio da Civitanova, attraverso l’apertura di un ambulatorio a bassa criticità per la gestione esclusiva dei codici verdi e azzurri, per evitare sovraffollamenti e lunghe attese stia andando molto bene e presto verrà esteso anche alle altre aziende sanitarie della nostra Regione", ha concluso.
Novità importante per il gruppo medico Fisiomed. Tutte le sedi (Sforzacosta, Corridonia, Tolentino, Civitanova) rimarranno aperte per l'intero mese di agosto, in modo da dare ai pazienti la possibilità di accedere ai molteplici servizi offerti senza interruzione, anche in un periodo in cui solitamente si chiude per le ferie estive. Questo perché, come ha detto l’amministratore Enrico Falistocco, "l’obiettivo principale è la tutela della salute dei cittadini".
La significativa iniziativa è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa in occasione della quale è stato anche presentato in anteprima il nuovo polo diagnostico Fisiomed sito in via Giovanni XXIII, a Sforzacosta. Elemento peculiare sarà l'utilizzo di macchinari all'avanguardia.
Accompagnati nella visita esclusiva all'interno dei locali, abbiamo potuto notare la risonanza magnetica 1.5 tesla ad alto campo, capace di eseguire gli esami in tempi molto più rapidi; la Tac 128 strati ad altissima definizione attraverso una riduzione delle dosi di raggi x; il cone beam dentalscan 3D; la mammografia 3D con tomosintesi che permette di vedere in maniera nitida e accurata il seno risultando allo stesso tempo meno doloroso e molto altro.
Si è poi parlato anche del restyling di Fisiomedlab, il primo laboratorio Analisi e Poliambulatorio Fisiomed a Civitanova Marche, che è consistito in una direzione sanitaria nuova con un ammodernamento dei macchinari e dei processi che vengono utilizzati per fare le analisi oltre al servizio ambulatoriale e diagnostico che offre già una vasta gamma di prestazioni specialistiche.
Infine, è intervenuto il giornalista medico e responsabile della comunicazione scientifica del gruppo Fisiomed, Fabrizio Scoccia, che ha posto l'accento sull'importanza dell'informazione medica nell'ottica della prevenzione che può essere di grande aiuto per la salute globale e sociale. A tal riguardo è stata annunciata un’iniziativa che riguarderebbe una serie di conferenze per portare avanti l’opera di divulgazione medico-scientifica anche nei piccoli comuni.
Alle 12 di oggi è andato in scena il primo atto ufficiale della Cev Champions League 2024 con i sorteggi dei turni preliminari e dei gironi della main phase con modifiche last minute alle fasce per ranking.
Nell’anno del 50° anniversario della Cev, le urne dell’European Broadcasting Centre in Lussemburgo hanno tratteggiato il cammino della Cucine Lube Civitanova, al via nella fase a gironi da testa di serie. I cucinieri sono finiti nel gruppo E con il sestetto belga del Greenyard Maaseik, la formazione ceca del VK Lvi Praga e la migliore seconda del 2nd Round preliminare.
“Il sorteggio, come sempre, ci riserva delle incognite perché conosciamo poco il Maaseik rispetto alle altre squadre belghe, non abbiamo mai giocato contro Praga e non sappiamo chi ci raggiungerà dai Preliminari - commenta il dg Beppe Cormio -. Una formazione come la nostra non si può lamentare visto che, soprattutto in terza fascia, figuravano potenziali avversarie molto scomode. Il rischio era altissimo perché sulla carta Ziraat, Halkbank e Tours sono formazioni più esperte e insidiose rispetto a Praga. La certezza dell’approdo ai quarti si ha solo con il primo posto, ma guardando la composizione dei gironi possiamo esprimere un cauto ottimismo".
Sono quattro i precedenti in Cev Champions League con il Maaseik. La Lube ha incrociato il Club fiammingo nel girone eliminatorio dell’edizione 2009/10 con sconfitta al tie break in trasferta e vittoria netta per 3-0 in casa al ritorno.
Andando a ritroso spunta la doppia sfida dei quarti 2001/02. I biancorossi firmarono un’autentica impresa: sconfitti 3-2 nella gara di andata tra le mura amiche, Corsano e compagni staccarono il biglietto per la Final Four di Opole vincendo in Belgio con il massimo scarto. Il bilancio con il team belga è di 2-2. Faccia a faccia inedito con Praga, mentre in passato i biancorossi hanno sfidato altre formazioni della Repubblica Ceca.