"Sano a Sapersi" compie un anno: la rubrica per orientarsi nel mare magnum dell'informazione medica
Un anno fa aveva inizio la mia collaborazione con Picchio News per la realizzazione della rubrica "Sano a sapersi". Il fine del giornale e di chi come me ci ha lavorato e continua a lavorarci era quello di proporre una buona informazione medico-scientifica per alimentare la cultura della salute indispensabile per la prevenzione e ricerca del benessere.
In un anno sono stati proposti 43 servizi (qui potete trovarli tutti) coinvolgendo le migliori fonti per tutti gli argomenti trattati. Riteniamo di aver fatto un buon lavoro e per stimolare altrettanto interesse nel tempo che verrà voglio riproporre la presentazione di questo servizio di un anno fa con la speranza che possa essere un buon auspicio per tutto quello che abbiamo in mente di trattare in futuro e con la certezza di aver acquisito anche noi un’autorevolezza che ci permetterà di utilizzare ancora di più le migliori fonti nell’ambito della scienza medica.
++ Presentazione della rubrica "Sano a sapersi" marzo 2023. I principi e i valori da tener sempre presenti ++
L’INFORMAZIONE MEDICO-SCIENTIFICA DEVE ESSERE SICURA E DI QUALITÀ
L’ASMI (Associazione Stampa Medica Italiana) ne è la garanzia. L’Asmi ha caratterizzato la storia dell’informazione medica tutelandone qualità ed autorevolezza. Chi scrive è onorato di esserne un associato dopo aver dimostrato e avuto conferma che il suo lavoro di comunicazione medico-scientifica fosse degno ed idoneo per appartenervi.
Tutti, uomini e donne, sono consapevoli che la salute è la più grande ricchezza che si possa avere. Quando viene a mancare, ogni aspetto della vita ne risente negativamente e, se la malattia e le condizioni croniche di precarietà prendono il sopravvento, crolla tutto come fosse un castello di sabbia; il benessere economico, il benessere psicologico, la carriera, i piaceri e i più svariati interessi della vita subiscono un ridimensionamento drastico di fronte alla mancanza di una buona salute.
Ecco allora che, per preservare questo preziosissimo bene, ognuno di noi ha bisogno di costruirsi il proprio bagaglio culturale in merito, fermo restando che, al di sopra di tutto, deve sempre rimanere il parere degli operatori sanitari.
Bisogna conoscere quali sono i rischi e i benefici di determinati comportamenti, quali possono essere i danni ed eventualmente come è meglio ripararli. Naturalmente, come dicevo, in questa non facile opera ci sono delle figure preposte per aiutarci, consigliarci, prescriverci: sono i nostri medici di famiglia, i nostri specialisti di fiducia, tutto il personale sanitario qualificato.
La cultura del benessere, la conoscenza dei comportamenti da adottare nelle più svariate situazioni, gli stili di vita da prediligere per star bene, i segnali da riconoscere quando la salute è a rischio, sono elementi che, se presenti nei cittadini, aiutano in maniera determinante a sostenere il nostro Sistema Sanitario Nazionale e i professionisti che ne fanno parte. Per tutto questo c’è bisogno di essere informati…di essere ben informati.
L’informazione medico-scientifica negli ultimi decenni ha subito un’accelerazione di pari passo con il grande sviluppo dei mezzi di comunicazione, impressionante è l’immensa quantità di notizie ed argomenti che la rete internet riesce a divulgare con grande velocità e fluidità.
L’informazione medico-scientifica ha acquisito sempre più spazio nei giornali cartacei, radio e televisione, interferendo comunque quasi sempre anche con la rete online. Durante il periodo più nero della pandemia Covid, proprio partendo dai grandi rischi dell’infezione virale, il topic “sanità” ha di fatto invaso la nostra vita quotidiana.
Naturalmente tutto ciò non può essere che di grande beneficio per la cultura della salute che dicevamo. Possono però sorgere dei rischi e bisogna evidenziarli. L’avvento dei social network, in particolare, permettendo a chiunque di esprimersi e divulgare informazioni potenzialmente fruibili da tutti, spesso concede diritto di parola sui più svariati argomenti a chi non ha né le conoscenze né le competenze necessarie per disquisirne.
La sanità non fa eccezione, purtroppo, ma l’informazione medico-scientifica è troppo importante perché non sia controllata. Occorre sempre verificare provenienza e affidabilità delle fonti e valutare le modalità di proposizione dei contenuti. È qui che entra in gioco il giornalista medico-scientifico che, con la sua cultura e la sua esperienza, deve garantire la qualità dell’informazione basandola sulle migliori fonti: medici, biologi ed istituti di ricerca.
È esattamente quello che cercheremo di fare in questa rubrica: offrire a voi lettori un servizio chiaro, semplice e veloce, come richiede il mezzo virtuale che abbiamo a disposizione, ma anche sicuro e, per questo, realmente utile.
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