È guarita dal coronavirus la mamma che, positiva al Covid-19, lo scorso 6 aprile è stata sottoposta a parto cesareo in regime di urgenza all'ospedale Salesi di Ancona, a seguito del rapido peggioramento delle sue condizioni (leggi qui). La donna, proveniente dall'Ostetricia di Civitanova Marche, è stata trasferita nel capoluogo dorico lo scorso 4 aprile, proprio a causa dell'aggravarsi della propria condizione di insufficienza respiratoria.
La signora, in stato di gravidanza alla 30a settimana di età gestazionale, è stata presa in carico dall’equipe della Rianimazione Pediatrica, in collaborazione con la Clinica di Ostetricia e Ginecologia diretta dal prof. Andrea Ciavattini e la Neonatologia diretta dal prof. Virgilio Carnielli.
Il neonato, invece, è stato assistito dall’equipe neonatologica e successivamente ricoverato in isolamento presso la Rianimazione Pediatrica.
Le condizioni cliniche del piccolo si sono sempre mantenute buone e il tampone per la ricerca del SARS-CoV2, eseguito il giorno successivo alla nascita, è risultato negativo.
Sono stati eseguiti due ulteriori tamponi, a 9 e 10 giorni dalla nascita, entrambi risultati negativi. Il neonato è rimasto in Rianimazione Pediatrica insieme alla madre con la quale non è mai venuto in contatto perché entrambi ricoverati in stanze di isolamento e il 16 aprile è stato trasferito nel reparto di neonatologia.
"Il decorso clinico della paziente - sottolinea la Direzione Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona - si è caratterizzato da una prima fase di rapido peggioramento, che ha richiesto il passaggio dalla ventilazione assistita non invasiva all’intubazione tracheale con ventilazione meccanica e il parto cesareo in urgenza per evitare, al feto, ripercussioni dell’insufficienza respiratoria materna; in una seconda fase abbiamo assistito a una stazionaria criticità del quadro clinico, soprattutto respiratorio in quanto alla polmonite interstiziale da SARSCoV2 si è verosimilmente sovrapposto un processo infettivo di origine batterica, gestita in collaborazione con la SOD Malattie Infettive diretta dal dott. Marcello Tavio".
La gestione della ventilazione della donna è stata ottimizzata sul quadro clinico, valutando costantemente la risposta alle manovre e riadattando le impostazioni del ventilatore sulla base del monitoraggio. A periodi di miglioramento clinico si alternavano quadri peggiorativi.
"Nella terza fase - specifica la Direzione Generale -, la funzione respiratoria della paziente si mostrava progressivamente migliorativa con riduzione del supporto meccanico fino al 14 aprile, quando la paziente è stata estubata per iniziare immediatamente il trattamento fisioterapico e un supporto ventilatorio non invasivo".
Per il progressivo ulteriore miglioramento delle condizioni generali, nel pomeriggio di sabato 18 aprile la paziente ha lasciato la Rianimazione Pediatrica ed è stata trasferita, per il proseguimento delle cure, nel reparto COVID-3 dell’ospedale di Torrette, diretto dalla dottoressa Lina Zuccatosta. Il tampone eseguito il giorno stesso è risultato negativo così come un secondo, eseguito nel centro COVID-3.
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