Covid e costi energetici, l'sos dei centri di riabilitazione: "Siamo in difficoltà, nessun accordo con la Regione"
Il grido di allarme è stato lanciato dalle strutture private che assicurano, nella nostra Regione, le prestazioni di riabilitazione. Prima il Covid 19 che ha comportato una riduzione delle prestazioni a fronte di un incremento dei costi dovuti alla adozione di protocolli anti-pandemia, poi l’incremento dei costi delle fonti energetiche e di tutti i materiali di consumo. A parlare è Paolo Moscioni, presidente dell’Aris, l’associazione che rappresenta le strutture sanitarie e socio-sanitarie di matrice religiosa.
All’Aris aderiscono le strutture del Santo Stefano facenti capo al Gruppo Kos, la Lega del Filo d’Oro, la Comunità di Capodarco, la Fondazione Don Gnocchi, il Villaggio delle Ginestre, la Buona Novella.
Identica preoccupazione riguarda anche le altre strutture di riabilitazione come l’Asp “Paolo Ricci”, le strutture Anfass di Macerata e Grottammare, il Centro Montessori e l’Istituto Mancinelli. “Tutte queste strutture – prosegue Moscioni – hanno assicurato e assicurano ai cittadini della nostra Regione, una risposta qualificata e puntuale ai bisogni riabilitativi”.
“Nel corso della pandemia di Covid 19, ad esempio, per venire incontro soprattutto ai pazienti in età evolutiva, per i quali una sospensione troppo lunga delle prestazioni avrebbe comportato perdita di autonomie raggiunte, le strutture hanno attivato percorsi di Teleriabilitazione, sostenendo il costo degli investimenti sia in materiale hardware che software”.
Il presidente dell’Aris aggiunge poi che oltre alle problematiche sopra citate,”i centri di riabilitazione sono fortemente preoccupati non avendo ad oggi, non solo concordato e programmato con Regione ed Asur le attività dei prossimi anni ma addirittura non avendo sottoscritto con la Regione l’accordo relativo all’anno 2022, pur essendo ormai arrivati alla fine dell’anno”.
L’Aris e tutte le altre strutture di riabilitazione auspicano, quanto prima,”l’apertura di un tavolo di confronto con al Regione per la programmazione delle attività del 2023 e seguenti e la chiusura degli accordi relativi all’anno 2022”.
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