L’amministrazione comunale non molla la presa sulla questione dell’installazione di un’antenna in un terreno tra via Brodolini e via Cimabue. Il Comune, infatti, ha presentato il ricorso alla Consiglio di Stato per opporsi alla sentenza con la quale lo stesso, ribaltando il pronunciamento del Tar, ha dato ragione all’azienda Inwit per l’installazione del traliccio (ma non dei ripetitori da montare su di esso), seppur questa non sia compresa tra quelle autorizzate all’interno del Piano antenne approvato dall’ente nel 2023.
«Avevamo prospettato all’azienda la possibilità di utilizzare un terreno poco distante, a circa 450 metri, per la realizzazione dell’impianto, terreno in quel caso individuato già come idoneo all’interno del regolamento comunale – spiega il sindaco Andrea Staffolani – Inwit però ha deciso di impugnare la sentenza del Tar che ci dava ragione e il Consiglio di Stato ha ribaltato la lettura data dal tribunale in primo grado. Il paradosso è che l’azienda è autorizzata solo alla realizzazione della struttura, del traliccio, ma non delle antenne vere e proprie. Il nostro ulteriore ricorso è volto proprio a confermare questa interpretazione».
L’amministrazione monitora la vicenda da tempo: nel Consiglio comunale del 28 giugno 2023 vennero approvate in via definitiva le localizzazioni individuate all’interno del regolamento comunale degli impianti per la telefonia mobile, atto che confermava il diniego alla Inwit di installare il traliccio in un’area non prevista all’interno del piano stesso fornendo un’area alternativa che invece non è stata presa in considerazione. «Non siamo per un no cieco e aprioristico all’installazione di questo tipo di impianti, sarebbe folle in un mondo in cui la tecnologia è sempre più importante in tutti gli ambiti della nostra vita – aggiunge Staffolani – ma vogliamo poter avere voce in capitolo sulla pianificazione territoriale dell’installazione di tali impianti, pianificazione che viene fatta attraverso studi scientifici da parte di aziende serie e preparate come la Polab, che ha lavorato per la stesura della nostra mappatura. Per cui, andremo avanti per far valere questo principio».
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