Tutti contro il rinvio del bando delle periferie del Milleproroghe: Carancini e Mancinelli non ci stanno
L'emendamento della discordia è quello del decreto Milleproroghe che prevede il rinvio al 2020 dei finanziamenti per il Bando delle periferie, firmato nel dicembre 2017, che riguarda nelle Marche anche Macerata, Pesaro, Fermo e Urbino. E Macerata ed Ancona insorgono.
Romano Carancini porta all'attenzione la problematica che il rinvio creerebbe alla città di Macerata e soprattutto al progetto del Centro Fiere di Villa Potenza.
"Un progetto - dice - che approveremo entro fine agosto, finanziato per 12.000.000,00 di euro dai precedenti governi di centro sinistra con tanto di firma della convenzione tra tutti i comuni capoluogo italiani e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Progetto che per Macerata sarebbe andato al bando per i lavori già nel 2019. Ma che succede ora? Il governo delle "3 carte" Lega e 5 stelle con un emendamento notturno al Senato ha bloccato il tutto. Progetti già redatti, impegni di spesa assunti, principio di continuità amministrativa travolto e città depredate con destrezza".
Anche il Comune di Ancona si scaglia contro il rinvio.
"Vogliamo informare la cittadinanza su questo clamoroso errore - esordisce la sindaca Valeria Mancinelli rientrata d'urgenza dalle ferie dopo la diffusione della notizia -. L'11 settembre il decreto Milleproroghe sarà all'esame della Camera. Subito dopo Ferragosto convocheremo tutti i nostri deputati marchigiani affinché si impegnino a mettere una 'pezza' a questa gravissima situazione. Saranno adeguatamente informati su quanto sta accadendo - spiega - affinché siano in grado di esercitare al meglio la loro responsabilità. Il nostro obiettivo è far conoscere quanto sta avvenendo a categorie economiche, cittadini e parlamentari; se non verrà corretta questa anomalia assumeremo iniziative anche di carattere legale".
Commenti