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Treia, Capponi replica alla Castellani

Treia, Capponi replica alla Castellani

"Strano, che alla Castellani sia andato bene tutto sino ad oggi e a 4 mesi dalla fine dell’amministrazione abbia scoperto un mare di difetti sui suoi collaboratori e sulla squadra che l’ha portata ad assurgere al ruolo importante di Vicesindaco senza averne comunque meriti per esperienze precedenti. 

Strano che una sfiducia così netta (tutta la maggioranza) non abbia prima di tutto stimolato in Lei un minimo di autocritica.

Con chi doveva condividere eventuali variazioni al programma votato dai cittadini e affidato alla squadra di Capponi dagli elettori se non con la maggioranza".

Sulle accuse al metodo “capponiano” risponde direttamente l'ex sindaco Franco Capponi. 

"Il metodo che la Castellani descrive e’ l’attribuzione che la  Legge da’ al Sindaco di organizzare i lavori degli assessori e degli Uffici; Il metodo e’ stato quello di mandare alla struttura messaggi precisi per migliorarne l’efficienza - spiega - Proprio la presenza in Giunta della Castellani ha generato  i primi black out in quanto avendo essa molto tempo a disposizione spesso ingolfava il funzionari preposti. L’indicazione quindi e’ stata quella che ogni assessore seguisse le sue deleghe senza ingenerare confusione e distorsioni nelle competenze di altri.

In merito alla brevità delle giunte debbo dire che se non avessimo nessun metodo, con la loquacità, l’indecisionismo e la forma discorsiva “Multitasking della Castellani” (Multitasking per dire che Lei dopo aver aperto un argomento apre altri 100 file – anche scollegati tra loro – per cui alla fine uno non ricorda mai da dove si era iniziato il discorso) non saremmo andati molto lontano. La mia raccomandazione agli assessori ~ stata sempre quella di leggere gli atti disponibili in Giunta in modo anche da immagazzinare la conseguenzialità degli atti che si prendevano".

Quanto al discorso “estetica”, "è meglio ora soprassedere. Il mio motto è: un bravo amministratore, non si giudica dalle foto che fa e che pubblica ma dai fatti e cioè dalle realizzazioni, dalle opere pubbliche necessarie,  dai servizi e dal coinvolgimento della comunità in queste scelte. 

Questi metodi di “buona organizzazione” ci hanno permesso di raggiungere risultati eccellenti in termini di efficacia di realizzazioni e di risposta ai bisogni della popolazione e moltissime opere pubbliche, più di quelle previste nel programma elettorale:

- realizzazione di decine di opere di messa in sicurezza post sisma 2016 (riapertura strade, messa in sicurezza vie di accesso e palazzi, trasferimento dell’organizzazione comunale e scolastica in luoghi sicuri, con tempistiche rapidissime) non bloccando i servizi alla popolazione ne’ l’economia della città;

- riqualificazione di tutta la viabilità del centro storico, completamento ed apertura dell’attracco meccanizzato (ora anche con l’avvio prossimo dei lavori di riqualificazione del parcheggio delle “Coste” a servizio dello stesso);

- asfaltatura di 14 strade in area rurale ed avviamento della progettazione per almeno altre 10 garantendo servizi essenziali alla popolazione rurale impegnata anche a difendere la bellezza del nostro paesaggio e delle produzioni agroalimentari di qualità;

- riqualificazione di 2 aree produttive (Santa Maria in Selva e Camporota);

- soluzione abitativa a circa 300 famiglie sfollate dal terremoto con la realizzazione di 8 SAE, l’acquisto di 26 immobili che rimarranno poi a disposizione del Comune e deciso di soddisfare le 40 richieste di alloggi sostitutivi anche con la realizzazione dei 4 alloggi presso la casa del Custode di Villa Spada;

- approvato circa 90 varianti urbanistiche di fatto sbloccando di fatto decine di iniziative imprenditoriali e quasi un centinaio di iniziative edilizie;

- organizzato in modo tempestivo, puntuale e trasparente la gestione delle iniziative post sisma come la gestione efficiente del CAS (almeno fino a giugno in quanto poi è stato bloccato dalla Castellani), la ricerca di alloggi sostitutivi e tutto quanto e’ stato necessario alla popolazione anche con il grande sostegno della nostra Protezione Civile".

In merito al fatto che "gli assessori, nel periodo in cui il Vice Sindaco Castellani, siano stati congelati nelle loro funzioni di proposta  e che gli stessi erano costretti a fare accesso agli atti per avere la documentazione necessaria per lo svolgimento del loro mandato può bastare già  da solo a condannare il suo modello e non il mio. La Castellani, anche se poi come dimostrato dai fatti non leggeva le delibere adottate (come quella della scelta di utilizzare le risorse dell’indennizzo assicurativo per coprire l’accollo del comune sulla parte di finanziamento mancante per la casa di Villa Spada), non ha mai dovuto chiedere nulla a nessuno per accedere agli atti del Comune, sempre disponibili per assessori e consiglieri.

In merito alla questione casa del Custode di Villa Spada il suo atteggiamento è stato assolutamente inadeguato sia per aver tenuto all’oscuro la maggioranza della sua decisone in modo del tutto illegittimo (si valuteranno nelle sedi competenti le eventuali responsabilità di natura contabile e penale della Castellani) che per aver disatteso atti (Delibere di indirizzo di Giunta e programma di mandato) ed affidamenti (progetto già realizzato con costi superiori a 40.000€.). Non è vero infine che il progetto è sospeso sino al 31 dicembre per cui può essere recuperato. L’USR ha comunicato che entro il 31 dicembre bisogna fare l'appalto progetto e questo sarebbe assolutamente impossibile se non si decidesse subito.

Sicuramente la maggioranza non ha mai deliberato di perdere 800000 euro,negare l’alloggio a 4 famiglie terremotate già assegnatarie degli alloggi (asseganti con una comunicazione di giugno dalla stessa Castellani!). Senza dire che tale scelta compromette anche il programma di riqualificazione di Villa Spada in avanzata fase d’attuazione (sono in esecuzione lavori per oltre 750.000 €.), la quale non è  la seconda casa di Capponi ma il Parco della Città, il fulcro dei Cammini lauretani, il caposaldo del progetto del PIL del GAL di 5 Comuni e di tutta la vallata del Potenza finanziato con risorse di oltre un milione di Euro e la seconda casa di tutti i treiesj

In merito all’Ente Disfida "la critica della Castellani è ingenerosa e sospetta. Infatti mai come in questi anni il Direttivo ha conseguito successi di pubblico, attrazioni di giovani a questo sport e rievocazione, attrazione di migliaia di turisti e realizzato tanti eventi come non mai. La Castellani non capisce la parola autonomia dell’Ente. Infatti l’Ente è retto da un direttivo formato da un Presidente, dai Presidenti dei 4 quartieri, dal Presidente della Pro Loco e da un rappresentante nominato dall’amministrazione ma per la mania di apparire che l’assillava ha voluto andare in contrasto anche con questo Ente. Il Comune da’ un contributo all’Ente (neanche il 15% delle spese sostenute da quest’ultimo) e non ci siamo mai entrati nella gestione ma ho messo a disposizione tutte le capacità del comune per la buona riuscita dei numerosi eventi svolti". 

 

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