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Tolentino, vietati bivacchi e campeggi abusivi. Tolleranza zero: "Multe fino a 500 euro"

Tolentino, vietati bivacchi e campeggi abusivi. Tolleranza zero: "Multe fino a 500 euro"

Tolentino – Il Comune di Tolentino ha deciso di dire basta ai bivacchi e agli accampamenti abusivi nelle aree pubbliche. Con un’ordinanza firmata dal sindaco Mauro Sclavi e già entrata in vigore, l'amministrazione comunale introduce una serie di divieti tesi a contrastare fenomeni di degrado urbano sempre più frequenti negli ultimi mesi.

Il provvedimento, valido fino al 31 dicembre 2025 (salvo proroghe o revoche legate al superamento delle condizioni di allarme), mira a preservare il decoro, la sicurezza e la vivibilità degli spazi cittadini. Nel mirino del Comune ci sono in particolare le occupazioni improprie di parchi, marciapiedi, aree verdi e spazi monumentali, trasformati in bivacchi mediante tende, sacchi a pelo, coperte, oggetti vari e addirittura fuochi accesi liberamente.

Secondo quanto riferito dal comunicato ufficiale dell’Amministrazione, questi comportamenti non solo contrastano con l’immagine e la fruibilità della città, ma generano anche "una diffusa percezione di insicurezza tra residenti, esercenti e turisti", oltre a provocare danni ambientali e spese straordinarie per la pulizia e la riqualificazione urbana.

L’ordinanza vieta su tutto il territorio comunale il campeggio, bivacco e accampamento in spazi pubblici o aperti al pubblico mediante tende, coperture, costruzioni varie, sacchi a pelo, coperte e simili. È vietato anche il posizionamento di oggetti, attrezzature o veicoli che occupano spazi esterni alla propria sagoma.

Viene inoltre imposto il divieto di accensione di fuochi a fiamma libera, così come quello di abbandonare avanzi di cibo, bevande o rifiuti. Non sarà più tollerato l’uso improprio degli arredi urbani, come panchine utilizzate per dormire o fontane pubbliche adibite all’igiene personale.

Il provvedimento prevede anche il divieto di permanenza prolungata e non giustificata in spazi pubblici, se tale comportamento comporta un pregiudizio al decoro urbano e alla sicurezza pubblica. Sono inoltre vietati l’imbrattamento e il danneggiamento di beni pubblici o privati con scritte, disegni o altri segni.

L’inosservanza dei divieti sarà punita con sanzioni amministrative da 25 a 500 euro. Alla contestazione dell’infrazione, i trasgressori saranno tenuti a cessare immediatamente il comportamento illecito e, se possibile, a ripristinare i luoghi danneggiati a proprie spese. È previsto anche il sequestro cautelare e la confisca dei mezzi utilizzati per commettere la violazione.

Il Comune ha incaricato le forze dell'ordine e la polizia locale di vigilare sull’attuazione dell’ordinanza. Gli uffici comunali, inoltre, potranno agire legalmente per ottenere il risarcimento dei danni provocati al patrimonio pubblico, e nei casi più gravi potranno presentare querela nei confronti dei responsabili.

L’ordinanza arriva in risposta a una serie di episodi recenti che, secondo il Comune, hanno messo in evidenza la mancanza di strumenti normativi adeguati per contrastare il degrado legato all’uso improprio degli spazi pubblici.

Con questa iniziativa, l’Amministrazione comunale punta a riaffermare la centralità della legalità, del rispetto degli spazi comuni e della qualità della vita urbana: "La città è un bene di tutti e come tale va rispettata. Non possiamo permettere che comportamenti fuori controllo compromettano il decoro e la sicurezza dei nostri spazi pubblici", ha dichiarato il sindaco.

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