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Tolentino, le perplessità del Partito Democratico sullo spostamento della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte

Tolentino, le perplessità del Partito Democratico sullo spostamento della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte

"A fine aprile alla presentazione della 30^ edizione del concorso della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte nel centro storico il sindaco Pezzanesi disse: “La Biennale ha un valore culturale e turistico incredibile e per questo continueremo a lavorare nella direzione che i risultati di questi anni ci hanno indicato. La riqualificazione e valorizzazione del Centro storico cittadino passa anche attraverso l’ideazione di nuovi appuntamenti in grado di sviluppare, caratterizzare e potenziare l’antico spazio urbano”. Ed il vicesindaco Luconi affermò: “Le giornate di Biumor e della Biennale a Tolentino sono un’opportunità incredibile di promozione del territorio. Siamo di fronte ad un bilancio importante di questa amministrazione. Abbiamo assicurato con meno risorse appuntamenti formidabili per la cultura nazionale. Nel 2019 con la trentesima edizione del concorso ci attende una grande occasione di richiamo esterno attraverso un programma spettacolare, che solo la Biennale, un’eccellenza tolentinate a livello internazionale, può assicurare”. Proprio queste dichiarazioni ci hanno fatto sorgere alcuni dubbi così da presentare un’interrogazione discussa nell’ultimo Consiglio comunale, perché come Partito Democratico abbiamo alcuni forti dubbi sulla valorizzazione della Biennale come traino economico della città" così i dem della città tolentinate in merito a uno degli appuntamenti culturali più importanti della Città.

"Infatti il concorso artistico, ideato dal sindaco Mari, nei suoi 60 anni di storia e grazie all'impegno delle Amministrazioni che si sono succedute è riuscito a raggiungere una notorietà che di attesta a livelli internazionali. Circostanza che, quasi certamente, ne ha fatto il più importante evento del nostro Comune e ne ha fatto la ‘Città del Sorriso’ - continuano i rappresentanti del Partito Democratico -. Quindi non riusciamo a spiegarci il motivo per cui l’Amministrazione Comunale abbia deciso di posticiparlo nel prossimo novembre con l’accorpamento al festival ‘Popsophia’, che si è tenuto sempre a fine agosto, la cui decisione è stata assunta con la delibera n.109 del 01.04.2019. Se si voleva dare vita alla città incentivando le presenze turistiche era sicuramente migliore il periodo estivo-autunnale invece che quello invernale e sicuramente non ci fanno dormire ‘sonni tranquilli’ le dichiarazioni dell’assessore Tatò, che sempre nella presentazione ha detto: “Lavoriamo per costruire un piccolo miracolo organizzativo e culturale di cui andare fieri. Le serate di Biumor nel mese di novembre siamo certi avranno più che mai il giusto riscontro di pubblico e risonanza mediatica, per portare l’attenzione sulla vita culturale della nostra città. Le difficoltà del centro storico ci hanno visti impegnati ancor di più del solito e stiamo lavorando per costruire un programma innovativo con grandi ospiti e grandi spettacoli musicali dedicati alla filosofia dell’umorismo”. Quindi memori di precedenti inaugurazioni ed aspettando novità ci pare che l’Amministrazione si stia arrampicando sugli ‘specchi’ per mettere in secondo piano una ‘primizia’ della città, quale è la Biennale dell’Umorismo nell’Arte, a favore di un ‘contenitore’ come Popsophia."

"Quindi sarebbe stato, intuitivamente, più logico anticipare al periodo estivo la Biennale, accompagnandola ad eventi paralleli che se ambientati all’aperto non solo avrebbero reso vive le vie e le piazze, facendo pensare ad eventi realmente rivolti alla collettività, e magari posticipando a novembre Popsophia, in modo da avere due eventi in distinti momenti che avrebbero attirato più pubblico. Inoltre la Biennale dell'Umorismo nell'Arte avrebbe potuto trarre vantaggio dalla presenza di turisti richiamati anche dalla stagione lirica dello Sferisterio o da altre manifestazioni, con l’opportunità di attrarre sicuramente i turisti presenti nelle città costiere. Infine sembra superfluo ricordare che nel mese di settembre ricorrono a Tolentino le Festività di san Nicola e la biennale è stata tradizionalmente inserita tra le varie iniziative pubbliche programmate unitamente alla festività religiosa completando il cartellone del periodo autunnale che generalmente richiama molta gente. Anche la cifra stanziata è preoccupante per chi ha in mente il rilancio culturale della città: € 60.000, di cui € 21.000 per la 30^ edizione della Biennale ed € 35.000 per l’organizzazione di Popsophia, oltre ad € 4.000 per la direzione artistica. La cultura è altra cosa rispetto a quella propagandata a Tolentino" ha concluso il PD.

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