Tapanelli: "Al gioco del volemose bene a Camerino non ci sto. La politica si fa anche sul terremoto"
Da Pietro Tapanelli, consigliere comunale indipendente a Camerino, riceviamo
Durante l’ultimo consiglio comunale del 19 aprile, il Sindaco Gianluca Pasqui ha fatto il punto della situazione sul terremoto a Camerino a seguito delle due interrogazioni del sottoscritto consigliere. Sulla prima interrogazione, avente ad oggetto il sisma, il Sindaco ha fatto sapere che su circa 4.200 richieste di sopralluogo ne sono state evase 4101, ai quali vanno aggiunti gli ulteriori controlli da fare nelle zone rosse che ammontano a circa 400 edifici. Per le casette di legno (Sae) sono state presentate 521 domande per un migliaio di persone che, successivamente, sono state confermate da 359 istanti. Saranno installate tra Vallicelle e Le Cortine. Per quanto riguarda i concittadini trasferiti negli alberghi, su circa 450 persone dovranno migrare presso altre strutture 134 utenti entro il 31 dicembre. In riferimento agli uffici comunali che sono provvisoriamente dislocati in varie strutture, compresa la sede del Contram, il Sindaco ha garantito che c’è la piena operatività degli stessi, seppur con evidenti difficoltà.
Sulla seconda interrogazione avente ad oggetto la farmacia comunale, è stato detto che si stanno cercando soluzioni alternative e che la vendita dei farmaci ha avuto una importante impennata dovuta all’esenzione ticket per i terremotati.
Ovviamente sono rimasto parzialmente soddisfatto dalle risposte, in quanto i dati forniti risultano essere orientati a sottolineare i pochi aspetti positivi di questi sei mesi di gestione dell’emergenza. Già durante il consiglio comunale del 27 dicembre 2016 dissi che la partenza non era assolutamente delle migliori e che non vedevo la luce in fondo al tunnel. Il tutto, purtroppo, è stato confermato dai fatti.
Ho sottolineato la latitanza della Regione Marche, che sembra non essersi neanche accorta del sisma che ha interessato principalmente il maceratese, con l’esclusione dell’assessore Sciapichetti, il quale ha il merito di essere sempre presente e di metterci almeno la faccia. Gli altri componenti della giunta regionale, eccettuata qualche sporadica ed obbligata apparizione del Presidente, non risultano pervenuti, compreso l’assessore Bora che, vista la delega alle attività produttive, con il suo staff avrebbe dovuto essere in prima linea.
La mozione sull’istituzione di una delega per la ricostruzione post sisma, come è stato fatto in Emilia-Romagna e presso il Comune dell’Aquila, tanto per citare qualche esempio, non è stata accolta. La maggioranza, votando contro, ha detto che tutti i consiglieri lavorano alla ricostruzione e quindi non c’è bisogno di un assessore dedicato. Il gruppo a maggioranza PD ha invece asserito, astenendosi, che non è opportuno indicare al Sindaco le deleghe da istituire, in quanto è esclusiva competenza del primo cittadino. Insomma, tutti fanno un po’ di tutto e il Sindaco decide senza contraddittorio. Avanti così.
Ho quindi evidenziato, consapevole delle enormi difficoltà e quindi senza gettare la croce addosso a nessuno, il patto di non belligeranza tra maggioranza, nella persona del Sindaco, che deve muoversi in punta di piedi con la Regione, onde evitare ripercussioni negative in caso di lesa maestà, e l’altra minoranza locale a colore PD che, inevitabilmente, si trova nella scomoda posizione di dover stigmatizzare l’operato della giunta regionale, anch’essa ad evidente guida PD. A questo gioco del volemose bene, teso a difendere anche l’indifendibile, con la principale argomentazione del “tutto sta procedendo secondo l’iter amministrativo previsto”, io non ci sto, ribadendo che la politica si fa anche sul terremoto: citando il famoso aforisma di Mahatma Gandhi, possiamo dire che “In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica”. Affermare il contrario, come fatto dal Sindaco Pasqui, significa sostenere che la politica non serve, dato che il famoso “iter amministrativo” lo gestiscono i tecnici. Spero che qualcuno torni a mettere al centro dei sui pensieri l’arte di governare la società, perché così non va proprio. AAA cercarsi artisti.
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