Tagli ai servizi sociali a Potenza Picena, Tartabini: "Senigagliesi parla di numeri diversi rispetto alla realtà"
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Noemi Tartabini, assessore ai servizi sociali del Comune di Potenza Picena, che replica alle accuse di Franco Senigagliesi, Consigliere Comunale del M5S, nei confronti dell’amministrazione comunale circa presunti tagli ai Servizi Sociali.
"Il consigliere Franco Senigagliesi del Movimento 5 Stelle è completamente fuori strada: dà numeri e informazioni diversi rispetto alla realtà. Forse voleva scrivere che dal 2013 al 2017 nel settore Servizi Sociali c’è stato un incremento generale di circa 220 mila euro e più precisamente un incremento di circa 112 mila euro per le rette dei minori inseriti in comunità a seguito di provvedimento del Tribunale dei Minorenni, di circa 66 mila euro per contributi alle famiglie che hanno preso in affido dei minori, di circa 45 mila euro per i minori diversamente abili per garantire loro un educatore o un assistente all’autonomia a scuola e/o presso il domicilio.
Un’altra inesattezza espressa dal consigliere pentastellato consiste nel fatto che l’Amministazione Comunale avrebbe, a suo dire, delegato i servizi educativi agli Oratori. La situazione è ben diversa. Il Comune dà alle parrocchie un contributo totale di circa 33 mila euro annui per gli educatori che, insieme ai volontari, garantiscono l’apertura degli oratori; a questo si va ad aggiungere un nuovo progetto: il servizio educativo ai minori con difficoltà di varia natura da svolgere negli oratori stessi con altri educatori inviati dal Comune in base al numero dei bambini che ne usufruiscono. Decisione presa dopo un confronto proficuo con i parroci e i volontari. La collaborazione con le parrocchie e la scelta degli oratori la riteniamo fondamentale e di grande valore educativo e pedagogico, in quanto si mira all’integrazione e alla socializzazione, al lavoro tra Istituzioni che guardano al sostegno delle famiglie e alla prevenzione del disagio giovanile.
Va ricordato, inoltre, che gli uffici comunali preposti ad applicare la procedura per la selezione della cooperativa hanno lavorato in base alla vigente normativa; non è stato possibile continuare il servizio con la cooperativa che lo gestiva precedentemente perchè non aveva al momento i requisiti richiesti. Forse se il Consigliere Senigagliesi avesse approfondito la questione parlando con funzionari e amministratori avrebbe evitato di sparare illazioni e invenzioni a mezzo stampa. Un atteggiamento strumentale quanto superficiale che sortisce l’unico effetto di togliere credibilità alle Istituzioni Pubbliche quando, invece, avremmo bisogno, ora più che mai, di una seria assunzione di responsabilità da parte di tutti i suoi rappresentanti nel rispetto dei cittadini che rappresentiamo".
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