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Politica San Severino Marche

San Severino, nota congiunta del Centrosinistra e di Fratelli d'Italia: "Vogliamo risposte sulla scuola Luzio"

San Severino, nota congiunta del Centrosinistra e di Fratelli d'Italia: "Vogliamo risposte sulla scuola Luzio"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa congiunto a firma Francesco Borioni (Centrosinistra per San Severino) e Tiziana Gazzellini (Fratelli d'Italia San Severino): 

Torniamo, nostro malgrado, sull'argomento ‘’nuova scuola Luzio’’ con una nota congiunta del Centrosinistra per San Severino e del circolo Fratelli d’Italia di San Severino Marche, due forze politiche e sociali abitualmente lontane e dalle vedute divergenti, che hanno trovato una convergenza nel sottolineare ancora una volta il comportamento inadeguato ed irrispettoso dell’amministrazione Piermattei nell’affrontare un tema tanto delicato.

Pur più volte sollecitata a gestire in maniera più limpida e aperta la questione, con il coinvolgimento delle minoranze e dei cittadini, l'amministrazione prosegue col suo modus operandi, inaccettabilmente. Perché qui si tratta di affrontare un percorso che va a tracciare le vie di sviluppo di una comunità, il suo impianto sociale, economico, urbanistico. La scuola non è un giardino, un’ aiuola, un monumento che si può collocare dove meglio si crede, in un luogo che vale l’altro.

La scuola è uno dei poli gravitazionali attorno a cui si muove la comunità, con i suoi equilibri delicati. Le recenti linee guida del ministero dell’istruzione vorrebbero una scuola “sempre aperta” attiva ed accogliente anche  oltre l’orario scolastico, dove sperimentare progetti di inclusione, miglioramento, cittadinanza, non solo per gli studenti, ma per tutta la comunità. È evidente che la collocazione di questo organo pulsante nell’ambito del tessuto urbano e comunale, non è un fattore di secondaria importanza.

Per questo, il ragionamento che attiene all’individuazione di un area, di una progettualità, non può essere fatto escludendo tutte le parti sociali. Tanto più perché si tratta di un processo che muove, impegna e grava per  svariati milioni di denaro pubblico, che non si possono gestire come se fosse affar proprio.

Il sindaco ci scrive “non si ritiene opportuna l’eventualità di discutere l’argomento in una pubblica assemblea” e ancora che “il progetto esecutivo… sarà condiviso con le Istituzioni scolastiche… si instaurerà un confronto anche con i componenti della minoranza” .

Ma quando? Quale minoranza è stata coinvolta?

Invitati ad intervenire ad una assemblea pubblica che aveva l’intento di sollevare nei cittadini una riflessione sulle conseguenze di un possibile decentramento del plesso scolastico, i rappresentanti dell’amministrazione hanno dichiarato che nessuna decisione era stata presa, che erano in corso i processi valutativi delle diverse opzioni possibili…. E dove sono queste valutazioni? Cosa è stato preso in considerazione, quali opzioni sono state considerate fattibili e quali no? Perché, diciamocelo, qualcuno avrà lavorato per questo, no? E dove sono i risultati di questo lavoro?

Sicuramente nella formulazione di una strategia, a seguito di una progettazione di fattibilità tecnico – economica,  l’amministrazione avrà dovuto, e voluto, interloquire con altre istituzioni, ed in che maniera ci si è rapportati con le istituzioni coinvolte? In quali termini, per cosa?

Perché tanto riserbo? Perché in una tal questione mica si tratta di essere discreti, in democrazia vige l’obbligo di restituire con chiarezza, trasparenza e onestà il proprio operato ai cittadini, tanto più quando questi richiedono a gran voce di essere informati.

Richieste di accesso ad atti disattese, atti non ufficializzati, voci, indiscrezioni… osiamo dire “soffiate” sulle  intenzioni, progetti e movimenti sono una indegna rappresentazione dell’impegno di questa amministrazione nell’affrontare un tema tanto delicato.

Abbiamo richiesto maggiore chiarezza e trasparenza e torniamo a farlo.

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, negarsi ancora è a questo punto inaccettabile.

 

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