Ripartenza sostenibile: se ne parla il 16 giugno all'evento dei Giovani Democratici di Macerata
Venerdì 16 giugno al CREAHUB di Macerata, via Antonio Gramsci 29, alle ore 21 si svolgerà l’evento “I giovani e la ricostruzione: attività culturali e lavorative per una sostenibile ripartenza” nato da un’idea di Agnese Perfetti e Francesca Meccarelli e promosso dal circolo dei Giovani Democratici di Macerata.
“Sentiamo l’esigenza di riflettere sul futuro dei luoghi colpiti dal sisma e sulle loro potenzialità, culturali e lavorative - dicono i ragazzi dei GD - per questo abbiamo deciso di promuovere questo incontro, occasione di riflessione e discussione”.
L'obiettivo principale è quello di aprire un dibattito sulle opportunità che si possono costruire insieme, per incentivare lo sviluppo e creare nuova occupazione giovanile nelle zone del cratere.
“L’idea dell’incontro nasce nell’ottica di raccontare, raccontarsi e confrontarsi - afferma Francesca Meccarelli - per trovare nuovi orizzonti verso cui guardare e in cui sperare, sia tra noi giovani che con l’aiuto dei più grandi”.
Aprirà l’incontro l’assessore Angelo Sciapichetti, che porterà i saluti della Regione. Ci sarà poi l’opportunità di riflettere sul futuro di questi luoghi con l’onorevole Irene Manzi, deputata di Macerata della VII commissione (cultura, scienza e istruzione) che parlerà di attività culturali e turismo; con la dottoressa Simona Reschini, presidente dei Giovani Imprenditori della provincia di Macerata, che parlerà di attività produttive; con il dottore Fabio Fraticelli, assegnista di ricerca in organizzazione aziendale presso l’Università Politecnica delle Marche. Sarà inoltre l’occasione, per amministratori locali e associazioni, di portare la propria testimonianza, raccontando come hanno risposto alle esigenze nei primi momenti di emergenza.
“Quando si ritorna nei luoghi colpiti dal sisma, territori feriti, custodi di ricordi per molti, quello che troviamo sono dei luoghi vuoti" sottolinea Agnese Perfetti. "Noi giovani abbiamo contribuito con tutte le nostre forze e con tutto il nostro entusiasmo per far fronte alle prime necessità, ma ora c’è bisogno di ripartire e di ripensare questi luoghi”.
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