“Il 5 agosto sotto gli occhi di consiglieri di minoranza, dipendenti comunali e cittadini si è registrato l’ennesimo atto di tracotanza da parte di una maggioranza che, pervicacemente, diserta le regole stabilite dalla legge e dalla correttezza. Tutti fuori dell’aula del consiglio comunale in attesa che il sindaco sospeso Capponi terminasse una riunione sui consorzi stradali delegato dal facente funzioni Buschittari. Pur laureato in legge, evidentemente Buschittari della legge se ne infischia consentendo al suo mentore Capponi di essere sindaco di fatto in barba alla sospensione per la Legge Severino”. Non usa giri di parole Vittorio Sampaolo, capogruppo di Prima Treia, sul commentare quanto avvenuto nell'ultima seduta del consiglio comunale della città.
Durissima la denuncia di Prima Treia i cui consiglieri sono "indignati davanti alla sfrontatezza di una giunta che arriva ad agire palesemente fuori legge nonostante sia oggetto di ricorso al TAR per illegittimità. Se ne discuterà in udienza il prossimo 2 ottobre: in un analogo ricorso, proprio nei giorni scorsi, il TAR Lombardia ha riconosciuto fondate le eccezioni dell’opposizione."
“In tanti abbiamo constatato di persona la morte di Treia come Comune. È una signoria in cui il sospeso Capponi, che non solo non può fare il sindaco, ma non può assumere alcun incarico pubblico perché condannato in primo grado per peculato, viene addirittura delegato ufficialmente a rappresentare il sindaco. È lo stesso facente funzioni Buschittari a confermarlo consegnando agli atti un perentorio ‘l’ho delegato io’ che non gli fa onore – spiega il capogruppo di Prima Treia –. Si amministra palesemente contro la legge ed i treiesi dovrebbero continuare a tenersi una giunta che è priva non solo dei crismi istituzionali, ma di correttezza e del minimo senso del pudore?”
Prima Treia continua stigmatizzando "il tentativo puerile e scorretto di far incorrere la minoranza in una assenza ingiustificata convocando un consiglio comunale farsa a soli 12 giorni di distanza dal precedente e in pieno periodo di ferie. Un’intenzione dimostrata da un ordine del giorno con argomenti non certo urgenti come il benessere degli animali domestici, alberi per ogni nuovo nato, eliminazione della plastica usa e getta. Una strumentalizzazione bella e buona del consiglio comunale: i Capponi boys sono dovuti ricorrere persino ad una mozione sulla doppia preferenza di genere in vista delle elezioni regionali per rimpinguare gli argomenti in discussione – continua Sampaolo –. Nonostante fosse palese la provocazione, abbiamo partecipato e consegnato nuovamente la dichiarazione di illegittimità della giunta in attesa che la giustizia amministrativa e quella civile e penale facciano il loro corso”.
Oltre al ricorso al Tar, infatti, sono stati presentati in Procura due esposti e il terzo seguirà a brevissimo con le testimonianze sui fatti del consiglio.
“Come i treiesi siamo amareggiati per una condotta che ci offende da cittadini e sta portando Treia a vivere un medioevo istituzionale. Capponi e i suoi vassalli possono continuare la farsa convocandoci anche tutti i giorni, ma non ci faranno desistere dalla lotta per affrancare i treiesi da questo servaggio”.
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