Potenza Picena, lettera aperta della Lega al sindaco per chiedere le dimissioni dell'assessore Scocco
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma della Lega Potenza Picena
Egregio Sig. Sindaco del Comune di Potenza Picena,
inviamo questa lettera aperta a seguito di un comportamento sconcertante ed inaudito del suo assessore al turismo Paolo Scocco.
Sulla pagina facebook Ufficio Stampa Comune di Potenza Picena a seguito di un post riguardo i servizi pro turismo posti a corollario, l’assessore Scocco illustrava i risultati positivi ottenuti. Un concittadino, in un commento, ha chiesto all’assessore di fornire i numeri che riguardano l’utenza e l’utilizzo delle navette turistiche, così da rendere oggettiva una valutazione in merito al risultato ottenuto dall’iniziativa.
Sullo stesso profilo, ufficiale dell’ente comunale, lo stesso assessore rispondeva Paolo Scocco:
“Ale vista la nostra amicizia, 6 15 37 90 83 ruota di Genova ??????”
La risposta deve aver lasciato sgomenti i lettori tanto che poco dopo un altro intervento dava qualche spunto di giustificazione ed invitava a soddisfare le richieste del primo intervenuto. Purtroppo, a tutt’oggi, non è comparsa alcuna comunicazione da parte dell’assessore.
Questo comportamento di arroganza e strafottenza, ingiustificata e reiterata, è grave motivo di doglianza poiché pervenuto dal Sig.Scocco in veste di Assessore in uno spazio di comunicazione istituzionale del Comune di Potenza Picena.
Le richieste di un cittadino sono pertinenti e pertanto necessitano di risposta. Se non è possibile dare immediatamente la risposta si comunica e si rimanda ad una certa data.
Non è ammesso che un assessore prenda in giro un cittadino che ha posto una domanda, soprattutto se fatto in un luogo istituzionale.
Pertanto chiediamo un intervento immediato del sindaco atto a censurare l’operato dell’assessore Scocco ritirando ogni delega concessa per l’ufficio affidatogli e chiedendo le opportune dimissioni a causa della mancanza di rispetto verso i cittadini, di senso democratico e delle istituzione nella risposta, nonché per la mancanza di correttezza istituzionale e dello spirito di servizio che ha coinvolto tutto l’Ente comunale.
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