Potenza Picena, Gaballo (Pd): "L’ultima beffa prima del voto la farà il sindaco sabato sera"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Consigliere Comunale PD Potenza Picena Tommaso Gaballo.
"L’ultima beffa prima del voto di domenica ai danni dei cittadini di Potenza Picena la farà proprio il Sindaco Acquaroli sabato sera.
Acquaroli infatti decide di convocare il Consiglio comunale sabato sera alle ore 19.00, proprio in tempo per finire la sua campagna elettorale. Insomma… all’ora dell’aperitivo!
Acquaroli, al secolo Francesco, di professione candidato, visto che siamo alla terza candidatura in meno di quattro anni per tre ruoli diversi (Sindaco, Presidente di Regione e Deputato… e che cavolo! Decida cosa vuol fare da grande!) dopo un mese di intensa campagna elettorale sceglie di venire in Consiglio comunale ed approvare il Bilancio di previsione 2018-2020 alle sette di sabato sera. Una scelta fatta di certo per favorire la partecipazione dei cittadini!
Dopo un mese di assenza dal Comune, nel quale per altro è riuscito a fallire l’unico obbiettivo di mandato che aveva, e cioè riuscire ad approvare per tempo uno progetto per la scuola elementare di Porto Potenza così da poter usufruire degli spazi finanziari messi a disposizione dal Governo Renzi che tanto ha criticato negli anni, si fa prendere dalla fretta senza che vi sia alcuna scadenza in vista.
Non è riuscito proprio a resistere alla tentazione di anteporre la propria carriera politica all’impegno di Sindaco!
Non ce la faceva proprio a risparmiarsi un mese di campagna elettorale nel periodo più caldo del suo mandato amministrativo vero? Vuole per forza far finta di esserci anche se di Bilancio di previsione ha solo sentito parlare impegnato com’era a fantasticare sul suo futuro romano? E’ giusto prendere in giro in questo modo consiglieri comunali e cittadini, costretti a veder votare il Bilancio intorno alle 23.30 di sabato senza neanche poterne parlare?
E i suoi consiglieri di maggioranza non dicono nulla? Sempre pronti ad obbedire in silenzio anche quando metodi e scelte non li condividono.
Il Gruppo consiliare del Partito Democratico a questa presa in giro non ci sta, e non parteciperà alla seduta, nel rispetto in primo luogo di sé stesso, del Consiglio e dei cittadini".
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