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Montecassiano, la minoranza sui pozzi contaminati: "Restano questioni irrisolte"

Montecassiano, la minoranza sui pozzi contaminati: "Restano questioni irrisolte"

I consiglieri comunali di minoranza del comune di Montecassiano Ludovico Giaconi, Simone Cingolani e Claudio Carbonari hanno firmato un comunicato stampa congiunto in cui chiedono approfondimenti sulla revoca dell'ordinanza di divieto di emungimento e utilizzo dell’acqua dei pozzi limitrofi all’ex cava Smorlesi firmata dal sindaco Leonardo Catena lo scorso giovedì 20 giugno. 

"A seguito delle dichiarazioni del nostro primo cittadino, riteniamo assurdo - dichiarano Giaconi, Cingolani e Carbonari - come una questione così delicata e di grande gravità stia filtrando come una semplice operazione di accertamento e controllo. Forse le attenzioni dovute non sono state messe in atto perché nei pressi dell’oramai “ex Cava Smorlesi” non ci sono residenti di “prima importanza”. Premettendo e sottolineando che la salvaguardia della salute dei nostri concittadini è la nostra priorità come lo è (speriamo) per il nostro Sindaco, vorremmo altresì, chiarire e rendere noti alla cittadinanza alcuni aspetti che alla data odierna l’amministrazione non ha ancora precisato".

In particolare i consiglieri pongono al sindaco Leonardo Catena sette domande su questioni tuttora irrisolte: 

- Il titolo unico rilasciato alla ditta utilizzatrice dell’area posta sotto sequestro, risulta completo in tutte le sue parti?

- Sono stati comunicati agli uffici preposti tutti i trasporti e la quantità di “rifiuti” che le società stavano scaricando nel sito?

- Come mai i risultati delle analisi presentate dalla ditta utilizzatrice dell’area risultano diversi da quelli dell’Arpam?

- Come mai il Prof. Catena ha dichiarato “abbiamo sempre seguito con la massima attenzione la vicenda” e la denuncia al NOE è stata presentata da un privato cittadino, nonostante i ripetuti solleciti inviati dai privati proprio al Professore?

- Se il privato cittadino non sarebbe intervenuto tempestivamente, quelle ditte che venivano da fuori ragione a scaricare “rifiuti” per quanto altro tempo avrebbero continuato a scaricare materiale non idoneo?

- Come mai le analisi delle acque sono state eseguite su pozzi a monte del sito incriminato e non sono state realizzate proprio sulle aree poste sotto sequestro?

- Quale sarà la destinazione dei circa 4000 mq di rifiuti speciali attualmente stoccati nell’area?

"Auspicandoci e sperando che tutto si risolva con il minor danno possibile per l’ambiente e che la salute dei residenti non sia stata messa a rischio, ma anche che chi ha le responsabilità di un disagio più grande di quello che il Sindaco vuole far passare paghi per i danni creati, invitiamo il Professore ad occuparsi di più al suo lavoro, dando risposte ai cittadini e a mettersi di più a disposizioni della popolazione invece di attaccare non si sa chi, e di continuare a seminare odio e divisione sui social" concludono i consiglieri nel comunicato. 

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