Marche, con il Reddito di Cittadinanza oltre 7000 contratti di lavoro: "evitate tensioni sociali"
“Nella Regione Marche sono 7498 i percettori di Reddito di Cittadinanza che hanno firmato almeno un contratto di lavoro prima del 31 ottobre di quest’anno, un anno segnato dalla pandemia di Covid 19. Parliamo naturalmente dei percettori ‘occupabili’, cioè degli adulti tenuti a firmare un Patto per il Lavoro e che nei nostri Comuni sono in tutto 21361. Il numero dei rapporti di lavoro ancora in corso a fine ottobre è inoltre di 4083. E’ il segno che il Reddito di Cittadinanza sta sostenendo e riattivando un numero crescente di persone in difficoltà anche nei nostri territori”. Lo afferma la facilitatrice regionale per le relazioni esterne del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi.
“Come sostiene lo Svimez nel suo rapporto di ieri - fa notare Emiliozzi - ‘il reddito di cittadinanza ha evitato incontrollabili tensioni sociali durante il lockdown’ e, durante la pandemia, ha contribuito ad arginare situazioni di disagio economico in tutta Italia, aiutando nel contempo decine di migliaia di persone nella ricerca di una nuova occupazione” continua la facilitatrice regionale del Movimento 5 Stelle.
“Con il Reddito di cittadinanza e le prime azioni di potenziamento dei Centri per l’impiego, abbiamo raggiunto risultati concreti e su questa strada dobbiamo andare avanti. Per il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza ci sono pronti 4 miliardi in Legge di Bilancio, ma occorre rendere questa norma ancora più efficace e inclusiva. Allo stesso modo serve un’accelerazione sul fronte delle politiche attive, per le quali sono già previsti importanti investimenti per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, grazie a nuove risorse che si aggiungono al Fondo Nuove Competenze voluto dal Ministero del Lavoro”.
“Prevenire la disoccupazione dei lavoratori a rischio, agganciare la formazione alle politiche di sviluppo e puntare a un sistema di ammortizzatori sociali finalmente universale sono alcuni degli obiettivi strategici che intendiamo perseguire con decisione anche in Parlamento”, conclude la facilitatrice del Movimento 5 Stelle.
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