Macerata, Parcaroli incassa l'appoggio dell'Udc: "Un mecenate dal cuore grande" (FOTO)
"'Ma chi te lo ha fatto fare?!' Una litania che da sabato scorso, dopo la candidatura accettata con legittimo senso d'orgoglio (sottolineo), mi sento ripetere e che puntualmente zittisco così: Lo faccio per te e per i tuoi figli. E loro, sorpresi da questa dichiarazione d'altruismo, a torto ritenuta fuori dai tempi, finalmente tacciono". Parola di Sandro Parcaroli alla presentazione di 'tutti gli uomini dell'Udc' questa mattina a Vere Italie, suggestiva location del candidato che ha unito il Centro Destra alla conquista di Macerata.
Non solo parole, ma pure emozioni affioranti dal rigore della conferenza stampa quelle riportate agli astanti dal "lider maximo" del partito ('desaparecido' Pettinari) Luca Marconi riguardo al malpancismo giovanile riguardo alla politica.
"Ieri sera la mia terza figlia mi ha detto di sospettare gravemente che essa non sia, come dovrebbe, perlopiù al servizio della gente, ma dei singoli - racconta Marconi -. Che, eletti, curano invece i propri privatissimi interessi. Le ho risposto che se questo puo' talvolta e purtroppo succedere, certo non accadrà mai con un sindaco come Parcaroli. Un mecenate dal cuore grande come quello di certi 'patres' della storia risorgimentale maceratese. Lo ricordo in piedi, in silenzio, seminascosto all'inaugurazione del Centro delle Famiglie dei malati di Alzheimer, che pure deve tutto a Lui".
"A fine mese annuncero' il programma - rivela Parcaroli -. Pochissime pagine, costruire insieme ai maceratesi per far ritornare il capoluogo a quella città meravigliosa che era, tra le più belle d'Italia. Lo dico con sicurezza, io che ho girato il mondo e tutta l'Italia da Verbania a Trapani. Macerata deve tornare ad essere la citta' di tutti, sopratutto delle fasce più deboli: i bambini e gli anziani (quest'ultimi sono il 25/30% dell'intera popolazione). Ed ora stiamo, a questo fine, consultandoci con categorie, associazioni, tutti insomma. Nessuno escluso. Per Macerata ho tanti sogni e mi piace essere definito l'Ultimo Sognatore, deciso tuttavia a toglierli dal cassetto realizzandoli uno per uno".
E il senatore Antonio Saccone, da 6 mesi commissario regionale nominato da Lorenzo Cesa: "Caro Sandro, sei piaciuto tantissimo ai nostri iscritti e simpatizzanti. E' piaciuto il tuo garbo, l'equilibrio, il 'no' alle polemiche. E' piaciuto a noi cattolici il cuore che metti nell'impegno, l'amore per la comunità, la tua Macerata. Grazie per essere voluto scendere in campo e batterti per il futuro di tutti".
Al summit Udc anche l'ex presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, il medico fermano Gianni Catalini a capo dell'omonima lista civica, il primo presidente di Banca Marche Alfredo Cesarini, il segretario cittadino Massimo Pizzichini e il dirigente Sergio Tartari (gli ultimi due ringraziati personalmente dal coordinatore Paolo Cotognini).
Assenti 'eccellenti' tuttavia scontati: Ivano Tacconi passato a 'Macerata Rinnova' e il predecessore di Sacco ed attuale presidente della Provincia Antonio Pettinari, che qualche 'rumor' pronosticava candidato sindaco prima di Parcaroli. Marconi: "Non lo vediamo più da novembre, eppure gli mandiano regolarmente gli inviti a partecipare alla direzione del partito...".
A motivare l'endorsement al patron di Medstore Store, lo stesso Cotognini: "Ci piace il suo spessore umano, la fede, la concretezza, il volare alto, il pensare in grande. E' un protagonista del Fare. Da lui come da noi è lontano il concetto della gestione puramente casareccia della Cosa Pubblica. Lavoro, politiche per la famiglia, infrastrutture: ecco la scaletta delle condivise emergenze. Politicamente, di contro, in Narciso Ricotta non ci sono sfumature e riverberi che possano far pensare alla antica matrice dei Popolari ma tutte le sfumature del rosso dove certamente non ci riconosciamo".
E in conclusione, Cotognini ha citato una poesia di Margherita Guidacci, già docente all'ateneo maceratese, sulla 'necessità' del Sogno. Più prosaicamente il capogruppo Marco Foglia ha parlato della scaletta del programma: La terza corsia a Villa Potenza, l'ospedale provinciale di 1. livello ("No! deve essere di un livello e mezzo per consentire nuove specialità " lo ha corretto Marconi), i piani di Ricostruzione risalenti agli anni 80/90 mai davvero attuati. "E se abbiamo salvato il corso per infermieri professionali a Macerata si deve all'Udc".
Poi, sotto la tensostruttura di Vere Italie, il tempo dei brindisi e degli abbracci.
Commenti