Macerata, lievitano gli stipendi della Giunta Parcaroli. Contigiani incalza: "Avrebbero potuto rifiutare"
Continuano a crescere gli stipendi degli amministratori comunali. Scatta, infatti - come avvenuto lo scorso anno - l’incremento “automatico” stabilito nella legge di bilancio di fine 2021 che permette ai comuni di adeguare le indennità dei propri amministratori a quelle dei presidenti di Regione.
Non fa eccezione la giunta Parcaroli che con i suoi nove componenti arriverà a costare mensilmente 45mila euro in indennità, che volano fino a 6580 euro per il sindaco, quasi 5000 euro per la vicesindaco Francesca D'Alessandro, poco meno di 4000 euro per gli altri assessori e intorno ai 1600 euro per il presidente del Consiglio.
"Ricordiamo che gli assessori in questa amministrazione sono stati aumentati e portati da 7 a 8", sottolinea in una nota stampa la consigliera comunale dem Ninfa Contigiani. "Certo, l'aumento di stipendio è un adeguamento previsto dal governo con la Legge di Bilancio, ma gli amministratori maceratesi attuali si sono accomodati perché, per amore di precisione, l'aumento è progressivo dal 2022 al 2024 con i fondi statali. Mancano ulteriori specifiche per quando la norma entrerà a pieno regime: dal 2024 come andrà? Toccherà ai maceratesi pagare?, domanda la consigliera dem
"Non è vero - continua - come hanno già cercato di dire, che non si poteva rifiutare l'aumento perché in altre città (in Campania, come in Liguria) ci sono stati precedenti di rifiuto o di restituzione. La Corte dei conti ha sancito che il titolare della funzione può rinunciare. Non a caso infatti l'amministrazione Carancini non solo aveva le indennità sotto il massimo e un assessore in meno, ma se le è abbassate per due volte".
"Mentre si chiedono ai cittadini aumenti da ogni parte - conclude la consigliera PD - a partire da parcheggi e abbonamenti, questo adeguarsi della giunta Parcaroli fa venire qualche brutto pensiero".
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