Macerata, l'amministrazione replica: "Servizio mensa partito regolarmente, basta polemiche"
"È triste continuare a vedere come l’argomento mense venga, ogni giorno, strumentalizzato e sia fonte quotidiana di polemica politica - queste le parole dell'Amministrazione Comunale di Macerata in merito alle polemiche sollevate dalla minoranza sul mancato servizio di refezione in alcune scuole comunali - si rischia in questo modo di far perdere di vista le questioni di merito, che sono poi quelle che interessano da vicino i nostri cittadini e soprattutto gli alunni.
La verità è che il nuovo servizio è partito tranquillamente e a pieno regime e i pasti vengono cucinati con metodologie nuove che garantiscono qualità e sicurezza della filiera produttiva (trasporto e refezione compresi) - inisiste l'amministrazione - dai primi riscontri che arrivano dalle cucine non emergono aspetti critici rispetto alla gradevolezza del pasto e il monitoraggio è comunque continuo e costante e siamo pronti a intervenire per correggere e migliorare qualora fosse necessario. Registriamo con soddisfazione anche la grande professionalità e disponibilità del personale quindi, per quanto riguarda le scuole primarie e dell’infanzia, si stanno rispettando tutte le procedure e le tempistiche prefissate.
Dal 1° ottobre inoltre, come ogni anno, partirà anche il servizio facoltativo di refezione nelle scuole primarie di secondo grado Mestica e Alighieri – quest’ultima realizzata dalla passata Amministrazione senza una mensa interna -; al momento stiamo registrando un aumento della richiesta ma non sono ancora pervenuti, dalle dirigenze scolastiche, tutti i dati degli studenti che usufruiranno del servizio.
Nonostante ciò - conludono dall'Amministrazione - al momento, numeri parziali alla mano, stiamo valutando la migliore organizzazione che possa garantire un servizio di qualità. L’articolazione del servizio infatti dipende essenzialmente da due fattori: il numero degli alunni che lo richiedono e gli spazi disponibili per questioni legate al Covid. Quest’ultimo fattore, come si può immaginare e come è stato anche nell’anno passato, è fortemente condizionante a causa dell’emergenza pandemica che richiede il distanziamento di un metro tra un alunno e l’altro. È proprio per questo che è necessaria, come avvenuto lo scorso anno, la divisione in più turni del servizio.Siamo a lavoro per poter garantire il servizio a tutti e accogliere più ragazzi possibili perché siamo vicini alle esigenze delle famiglie e alla tranquillità e serenità dei ragazzi"
Post collegati

San Severino, Guido Castelli verso la cittadinanza onoraria: il Consiglio comunale deciderà il 28 aprile

Commenti