Da Daniel Taddei, Silvia Spinaci e Manuel Broglia (segretari provinciali di Macerata di Cgil, Cisl e Uil) riceviamo
Il percorso di riorganizzazione delle Camere di Commercio sta entrando nella fase finaleo delle trattative cominciate dal 2014 ad oggi.
I sindacati della CGIL, CISL e UIL della provincia di Macerata, sono fermamente convinti che la riforma delle Camere di Commercio deve necessariamente avere l’obiettivo di rafforzare la capacità dell’ente stesso di essere aderente alle specificità del territorio e saperlo rappresentare, incentivare e sostenere in maniera adeguata, esigenza oggi imprescindibile per l’area meridionale delle Marche devastata dal sisma.
Sin dagli albori di questo difficile processo di riforma i sindacati hanno sostenuto la necessità di una riorganizzazione che garantisse per le Marche una soluzione che valorizzasse le specificità territoriali in un quadro di monitoraggio ed analisi puntuale di tutto il territorio e in questo senso l’articolazione in due Camere di Commercio (Marche Nord – Marche Sud). Nel dicembre 2014 le organizzazioni sindacali rappresentate nel Consiglio della Camera di Commercio di Macerata si sono fatte parte attiva per l’adozione di una delibera con cui il nostro ente camerale prendeva posizione a sostegno di questa ipotesi. Negli ultimi due anni e mezzo, abbiamo sempre sostenuto questa posizione con un’ampia e costante azione sindacale nel territorio, premendo sulla Regione e chiedendo a tutti gli attori in campo di giocare la propria parte con responsabilità e trasparenza, a partire dagli stessi vertici del sistema camerale.
Se l’opzione Camera di Commercio unica regionale sta prendendo quota, lo si deve, infatti, al poco condivisibile progetto di deterritorializzazione e semplificazione voluto dalla Regione Marche, ma anche all’incapacità dello stesso sistema camerale marchigiano di auto-riformarsi facendo sintesi su una posizione unitaria che garantisse la permanenza delle Camere di Commercio con un’articolazione di prossimità al territorio.
La richiesta degli organi sindacali della provincia di Macerata alla Camera di Commercio di Macerata, e di farsi parte attiva per promuovere un’iniziativa pubblica di confronto, con la partecipazione della Regione e almeno dei vertici delle Camere di Commercio di Fermo e Ascoli, che permetta di sostenere adeguatamente il progetto di riforma a due Camere ma anche di rendere trasparente l’informazione e il dibattito sul riordino.
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