La minoranza di Treia: "Capponi ha immobilizzato di fatto la città su tutti i fronti"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dei gruppi comunali MeritiAmo Treia e Il Futuro nel Cuore in merito alla riapertura delle scuole di Treia capoluogo:
"I gruppi d'opposizione MeritiAmo Treia e Il Futuro nel cuore rispondono alla difesa della maggioranza nella vicenda delle elezioni provinciali. L'attività svolta a Treia a seguito del terremoto, infatti, rientra tra i doveri istituzionali del Sindaco, come previsto dalla legge, e non può essere annotata tra gli atti di "eroismo" amministrativo.
I toni trionfalistici non si adattano a questo momento in cui tutti fanno la loro parte ma si registrano gli sbandamenti di una Giunta che, oggi, 14 settembre, è ancora incapace di comunicare le date di inizio dell'anno scolastico per gli edifici del capoluogo (scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado), o che comunque lo farà in queste ore con assoluto ritardo rispetto ad altre realtà.
Tant'è che probabili soluzioni – individuate grazie all'apporto del Consiglio d'Istituto - sono state rese note soltanto ieri, 13 settembre, via stampa, ancor prima di essere ufficializzate.
Infastidito dal contraddittorio dei giorni scorsi con le opposizioni sulle provinciali, dopo un solo resoconto (1° settembre), il Sindaco ha evaso ogni ulteriore comunicazione, nonostante il protocollo (31 agosto), di una specifica interrogazione. Atto che andava portato in Consiglio comunale il prima possibile, per fare chiarezza e informare al meglio tutti i genitori treiesi. Necessità resa evidente da queste concitate ore che precedono il 15 settembre.
Sulle provinciali è ancora una volta la legge a smentire la maggioranza, avendo consentito la ricandidatura di Pettinari. Gli "inciuci" – documentati ampiamente dai giornali alla consegna delle liste - li lasciamo ai loro consiglieri, smentiti anche dalla rielezione del presidente con i voti di tutti gli schieramenti. All'arroganza di voler sapere "chi vota" e, addirittura, "per chi", rispondiamo che la natura civica delle opposizioni è stata evidenziata ancora una volta dalla capacità di sottrarsi a logiche estranee al bene della comunità. Col suo diktak "io o nessuno" Capponi, infatti, avrebbe soltanto favorito la scomparsa della città dal panorama provinciale: nel 2009 essere uniti per un treiese in Provincia andava bene, oggi no, perché? Sul trasformismo, poi, nessuno è secondo al Sindaco, che cambia schieramenti e partiti secondo convenienza dagli anni '80. Dopo aver "tradito" la fiducia di Udc, Forza Italia e Pdl, con i suoi toni da secolo scorso Capponi oggi disprezza addirittura gli elettori di quel centrodestra che gli ha permesso di sedere in Consiglio regionale e in Provincia. Fuoriluogo, infine, il riferimento alla passata Amministrazione, la quale era formata, con ruoli decisionali, da suoi attuali consiglieri e assessori, essendone stato tra gli autori per "correre" in Provincia. Le sue continue ingerenze sono ben note e, invece di contribuire a far realizzare il programma elettorale, in quegli anni Capponi ha immobilizzato di fatto la città su tutti i fronti, lavorando sottobanco per la sua rielezione. Un ritorno al passato, come dimostra l'operazione Villa Spada, fatta pagare ai cittadini 1,2 milioni di euro con la promessa, disattesa, di ristrutturla".
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