"Insieme per il nostro territorio": un incontro con i candidati marchigiani di centrodestra
"Insieme per il nostro territorio". Questo il titolo dell'incontro organizzato ieri, 1° marzo, da Barbara Cacciolari ex vice coordinatrice regionale FI, presso il bar Filoni di Piediripa.
“Evento riuscitissimo - commenta Cacciolari -pieno di amici. Un momento politico importante, presentati i candidati della coalizione di Centro destra Eleggibili del nostro territorio”.
L'incontro pensato per sostenere i candidati di centrodestra eleggibili per il territorio Francesco Acqauroli sindaco di Potenza Picena, Giuliano Pazzaglini sindaco di Visso e Tullio Patassini funzionario di banca.
Tanti gli argomenti che hanno animato l'incontro dalla famiglia, alla Flat Tax, l'economia e il made in Italy e naturalmente il terremoto col quale, dopo oltre un anno, ancora si sta facendo i conti.
"Il punto focale - ha detto Pazzaglini - e che può ridare fiducia in un'ottica di ricostruzione sostenibile è quello di abbattere la burocrazia e di cercare di avere procedure più veloci e meno carte".
"Bisogna tutelare il made in Italy - il commento di Acquaroli - tramite riforme di sostegno per chi produce nel territorio italiano. Deve inoltre esserci un maggior controllo degli ingressi e l'introduzione di procedure di espulsione per tutti coloro che non hanno diritto all'asilo politico".
"Prima gli italiani è il fondamento di ogni politica che faremo in particolare nel settore impresa e lavoro" così Tullio Patassini che continua dicendo che la famiglia è il fondamneto della società, una condizione sociale che esiste prima dello Stato. "Nel 2017 si fanno meno figli che nel dopo guerra e proprio per questo, per mettere le famiglie in condizioni di avere anche più di un figlio senza difficoltà, bisogna lavorare sulle politiche di sostegno".
Barbara Cacciolari che per queste elezioni ha deciso di sostenere attivamente i candidati del territorio commenta così l'incontro.
"Insieme per il nostro territorio è il nome dell'incontro perché la mia scelta politica, che mi ha portato a lasciare il partito, è quella di sostenere i candidati che conoscono e si spendono per il territorio. Le Marche ai marchigiani significa questo, significa sostenere chi potrà fare qualcosa di concreto, chi potrà dare risposte concrete a bisogni altrettanti concreti che i marchigiani stanno manifestando da tempo. Significa che mi faccio portavice della necessità che i nostri territori siano rappresentati da persone che si sono distinte per l’attaccamento alla nostra terra, condizione necessaria sopratutto dopo il sisma del 2016, dal quale a causa di una pessima gestione ancora non vediamo riaccendere la speranza della ricostruzione. La politica questo deve fare: dare risposte certe alla popolazione con senso di responsabilità in modo propositivo anche in visione di una futura ricostruzione, non solo materiale ma anche sociale".
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