Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del candidato sindaco Stefano Ghio relativo all'incontro con i residenti del quartiere San Marone:
Continuano gli appuntamenti del candidato sindaco Stefano Ghio con i civitanovesi. Il 24 maggio scorso è stata la volta del quartiere San Marone, l'incontro molto partecipato si è svolto presso la galleria Migliorelli.
Si è discusso ancora una volta di sicurezza e dei problemi legati alla manutenzione ordinaria e alla viabilità. Ghio afferma che nei primi due anni di governo sarà necessario orientare le risorse alla manutenzione e al ripristino dei beni comuni. L'amministrazione uscente ha concentrato le manutenzioni ordinarie della città solo negli ultimi mesi del mandato. Senza una programmazione e una seria progettualità Civitanova non è destinata a progredire, occorre agire pensando a quello che la città potrebbe essere non tra cinque, ma tra vent’anni.
San Marone ha avuto la grande opportunità della zona Cecchetti che, da un punto di vista localizzativo, è stata progettata male poiché non si è provveduto a esaltare le potenzialità dell'area con conseguenti fenomeni di graduale degrado: il parco è stato ubicato sul retro a ridosso della ferrovia anziché sul lato della strada, questo ha creato isolamento e degrado rendendolo insicuro a causa della frequentazione di tossicodipendenti. Ghio sostiene che la progettazione degli spazi urbani va pensata per le esigenze relazionali, poiché chi progetta spazi progetta comportamenti, pertanto l'obiettivo è risanare quella zona attraverso la realizzazione di strutture ricreative come ad esempio un campo di bocce e un'area attrezzata di sgambamento per cani.
Sempre in tema di spazi verdi, anche il parco pubblico tra via Guerrazzi e via Boiardo ha problemi di degrado e di episodi vandalici, pertanto occorre intraprendere un'azione di trasformazione del luogo affinché possa essere fruibile da tutti. Ghio, a seguito di un incontro con l'Anffas, dichiara che c'era un progetto di riqualificazione dell'area verde, che è stato accantonato, dal costo di circa 200.000 euro e che necessita riprendere in mano questo interessante piano di lavoro al fine di approntare uno spazio dedicato all'accoglienza e all'inclusione sociale.
Un discorso a parte Villa Eugenia, un gioiello dimenticato. Non è pensabile, sostiene l'ex presidente dell'ordine degli avvocati, che l'amministrazione si rimetta solo all'autorità giudiziaria: è noto a tutti, infatti, il contenzioso che oppone da una parte il Comune di Civitanova e dall'altra la famiglia Giordani che ne è proprietaria. Un'ipotesi di soluzione per risolvere i conflitti va trovata, anche questa risulta essere una priorità nell'ottica di perseguire l'interesse pubblico dello sviluppo naturale della città che è il terziario ordinario.
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