Eventi sismici e illuminazione notturna, 'Prima Treia': "Serve ripristino totale del servizio"
Prima Treia torna a chiedere al sindaco Franco Capponi il ripristino totale dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne sul territorio comunale per "garantire la sicurezza della popolazione". Per i consiglieri Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini i recenti eventi sismici, con epicentro proprio su Treia, hanno resa evidente la necessità già richiesta dall'opposizione di garantire tale servizio senza alcuna interruzione.
"Torniamo a chiedere il ritiro dell'ordinanza come già fatto in consiglio comunale lo scorso dicembre, quando abbiamo sottolineato al sindaco di ritenere non conforme al piano di Protezione civile l’ordinanza - sostengono i rappresentanti di opposizione -, infatti, in caso di emergenza, negli insediamenti urbani si conserva l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche, prevedendo, ad esempio, aree di ammassamento di persone che invece, come accaduto col terremoto dei giorni scorsi, si sono ritrovate nello scenario prevedibile di girare al buio per il paese".
Va ricordato che, mentre si registrano ancora in queste ore episodi di minori intensità, la scossa più violenta, con magnitudo 3.8, si è verificata all’una e 7 minuti della notte del 21 febbraio, con una successiva replica con magnitudo 2.5 alle 4 e 42 minuti, entrambe percepite in modo significativo.
"Molti cittadini sono scesi in strada per la comprensibile paura - affermano i consiglieri -, alcuni di questi hanno poi scelto di provare a continuare a dormire nelle auto, altri si sono spostati a piedi o con i propri mezzi, al buio, in un contesto di generale insicurezza da non sottovalutare".
"Comprendiamo la necessità di ridurre l’impatto della spesa energetica sulle casse comunali ma non può essere fatto a discapito della sicurezza - ribadiscono i tre consiglieri -, per questo continuiamo a sostenere, chiedendo di essere ascoltati e purtroppo anche con fatti alla mano che per fortuna non hanno causato gravi conseguenze, come, insieme alle altre criticità già evidenziate nel recente passato sulla pubblica sicurezza nei nuclei urbani, tale ordinanza non sia compatibile con il piano di protezione civile".
Commenti