Elezioni, Acquaroli: "Umbria al centrosinistra? Nelle Marche trend diverso"
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del Consiglio regionale, riflettendo sui risultati delle recenti elezioni amministrative in Umbria e Emilia Romagna e sulle prospettive future per la sua regione. Il governatore ha osservato le differenze nei risultati elettorali tra le Marche e le altre regioni, evidenziando un’inversione di tendenza nelle Marche, dove molte città governate dal centrosinistra sono passate al centrodestra o a forze civiche vicine a quest'area politica.
Acquaroli ha messo in risalto il cambiamento nelle amministrazioni di alcune città umbre, come Terni, Spoleto e Perugia, dove il centrosinistra ha perso terreno, mentre in Emilia Romagna, secondo il presidente, il risultato è stato in linea con la tradizione storica della regione, che ha confermato la sua inclinazione verso il centrosinistra.
Per quanto riguarda l'Umbria, Acquaroli ha sottolineato come il voto abbia rappresentato una "discontinuità" rispetto al passato, indicando che i cittadini hanno espresso malcontento con l'amministrazione precedente, chiedendo un cambiamento. Un cambiamento che, a suo avviso, deve essere letto non solo come una conseguenza di dinamiche politiche, ma anche come un segnale chiaro di come la politica locale risponda alle istanze dei cittadini.
Un aspetto che preoccupa Acquaroli è la bassa partecipazione al voto, una tendenza che definisce "preoccupante". Il presidente ha sottolineato che, pur non mettendo in discussione la legittimità dei vincitori, è necessario affrontare il tema della partecipazione popolare, fondamentale per il buon funzionamento della democrazia. Secondo Acquaroli, "non si può continuare a ignorare un fenomeno che sta progressivamente allontanando i cittadini dal processo elettorale".
Acquaroli ha poi spostato l'attenzione sul lavoro svolto dalla sua amministrazione nelle Marche, esprimendo soddisfazione per i risultati raggiunti, soprattutto in ambito infrastrutturale e sanitario. Ha citato le importanti riforme messe in atto, tra cui la legge sul Governo del Territorio e le riforme delle aziende sanitarie, che, secondo il presidente, hanno contribuito a un miglioramento dell'efficienza del sistema sanitario regionale. In particolare, ha fatto riferimento alla riduzione delle liste d'attesa, evidenziando che, rispetto al periodo pre-pandemia, si stanno ottenendo risultati significativi.
Acquaroli ha anche sottolineato l'importanza degli investimenti fatti in infrastrutture e nella programmazione europea per il periodo 2021-2027, con la Regione che si distingue come una delle prime a livello nazionale per i pagamenti su fondi Fse+ e Fesr. "Stiamo vedendo i frutti di un lavoro intenso che va nella direzione di rendere le Marche sempre più competitive", ha dichiarato.
Il presidente ha concluso il suo intervento sottolineando che ogni regione ha dinamiche e specificità proprie che vanno considerate quando si analizzano i risultati elettorali. "Non possiamo leggere i risultati delle Marche senza tener conto del nostro contesto territoriale e delle vicende che ci riguardano", ha affermato, ribadendo che pur in un contesto nazionale e internazionale che può influenzare la politica locale, le Marche devono essere comprese in relazione alle proprie peculiarità.
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