Comi: "Ricci, Morani, Carrescia sono irresponsabili. Pensino alle Marche invece di polemizzare su tutto"
A tre giorni dalle elezioni amministrative, abbiamo fatto il punto della situazione con il segretario regionale del Pd, il tolentinate Francesco Comi, alle prese con risultati certamente non esaltanti. E Comi, solitamente mite e remissivo e schivo alle polemiche, stavolta non le manda a dire.
Comi, alle elezioni amministrative il Pd non è andato bene...
No. Inutile tergiversare. Meglio al primo turno, dove abbiamo confermato le città in cui governavamo, male ai ballottaggi dove la nostra proposta è rimasta isolata. Ora occorre impegnarci in un seria e non strumentale analisi sulle cause di questi risultati, ritrovare il senso di appartenenza comune, rafforzare in fretta una proposta politica che faccia riemergere il Pd come la vera forza del cambiamento
Hanno pesato le divisioni?
Ha pesato prima di tutto l'astensionismo poi le divisioni. Come dice Renzi: "le polemiche nel centrosinistra fanno vincere il centrodestra". Dal risultato elettorale dei ballottaggi emerge con chiarezza un dato che non può e non deve essere nascosto: il centrosinistra diviso ha subito una sconfitta parziale ma significativa. Il centrosinistra, non Renzi o il Pd soltanto. Si sono persi quasi tutti i capoluoghi di provincia e soprattutto le città simbolo che storicamente appartenevano alla sinistra ma tentare come si sta facendo di liquidarla come una sconfitta di Renzi o del Pd è sbagliato e non aiuta a capire e a trarre le conseguenze da questa tornata amministrativa.
Ricci, Morani e Carrescia chiedono ancora il congresso anticipato nelle Marche
"Che noia. Sono tre anni che faccio il segretario ed ad ogni occasione, mediamente ogni 60 giorni, chiedono il congresso anticipato: lo hanno fatto persino dopo la vittoria alle elezioni europee del 2014 e dopo la vittoria alle regionali del 2015. La loro azione di logoramento va avanti da anni e sta nuocendo soprattutto al governo regionale. Sono degli irresponsabili.
Pensando all'attacco di Ricci verrebbe da dire "chi mena per primo mena due volte"
Probabilmente Ricci, responsabile del PD nazionale per gli enti locali, sindaco di pesaro, vice presidente nazionale dell'anci, pensa in questo modo di schivare la sua quota di responsabilità. E poi è strano che dal suo privilegiato osservatorio nazionale veda solo la sua regione e solo qui proponga un congresso anticipato. In un partito un gruppo dirigente divide sempre la responsabilità dei successi e degli insuccessi. Ognuno per la sua parte.
Quindi?
Sto cercando responsabilmente di guidare un partito in una fase difficile, con un terremoto alle spalle, una seria crisi occupazionale seria, tanta sfiducia e mi aspetto che ognuno faccia la sua parte invece di fare solo polemica. Il congresso non è un tema mio ma di tutto il gruppo dirigente regionale. Gli unici soggetti titolati ad esprimersi sono infatti gli organismi regionali del pd e questi hanno già valutato due mesi fa loro richiesta come non opportuna e largamente minoritaria.
Non posso mica mettere al primo punto dell'odg di ogni direzione o assemblea regionale "congresso straordinario" solo per far contento qualcuno. Lo farò quando me lo chiederà la maggioranza regionale o quando lo chiederà la direzione nazionale. Fino ad allora lavorerò responsabilmente.
Ricci dice che il Presidente è solo, che non è supportato dal partito e dalla Giunta ma soprattutto che il governo regionale è inefficiente
Ricci pensa ai rimpasti. Ma questo non è il momento di pensare agli organigrammi. Personalmente cerco di dare una mano in tutti i modi al presidente e come me tutt'a la giunta ed il gruppo consiliare fanno altrettanto. Se Ricci è tanto preoccupato della solitudine del Presidente venga a tenergli compagnia con noi magari si sentirà meno solo.
Sei da tutti sempre stato considerato un grande incassatore ma questa volta sembri veramente arrabbiato...
Sono deluso da certe persone. Vorrei parlare e affrontare i problemi seri non queste stupidaggini.
Sono uno dei tanti terremotati che soffre il dramma del distacco dalla propria casa, dalle proprie abitudini, dalla propria città. Vedo intorno a me tante difficoltà a ripartire, tanta disperazione, ma anche tanta buona volontà delle istituzioni locali e regionali, di semplici cittadini. Queste polemiche non le sopporto più.
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