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Civitanova, Forza Italia torna a discutere le nomine del Paolo Ricci e la rappresentanza di genere nel CdA

Civitanova, Forza Italia torna a discutere le nomine del Paolo Ricci e la rappresentanza di genere nel CdA

Nell’incontro avvenuto ieri sera nella sede civitanovese del partito, gli iscritti a Forza Italia sono tornati a discutere circa le nomine del Consiglio d'Amministrazione, allo scopo di far luce sulle incomprensioni all’interno dell’assise comunale e meglio definire la guida dell'Istituto Paolo Ricci in vista del consiglio in programma martedì 11 ottobre.

“Forza Italia non ha al suo interno alcuna spaccatura - ha spiegato il coordinatore cittadino Paolo Giannoni - chi dice queste falsità, ripetendole da mesi senza alcun esito, sono persone che farebbero meglio a non parlare, elementi esterni al partito che rappresentano solamente sé stessi, quindi un parere individuale legittimo ma assolutamente falso. La nostra forza politica però, da sempre sostenitrice di un confronto aperto e democratico, non può esimersi dall’affermare nuovamente il suo disappunto non tanto verso i nomi emersi per la guida dell’ASP Paolo Ricci, ma piuttosto per le modalità che non hanno visto condivisione come invece è sempre avvenuto in passato, quando la lista era addirittura scelta senza voto segreto e all’unanimità dell’intero consiglio comunale”.

“Siamo stati accusati di essere interessati alle poltrone - prosegue la nota stampa diffusa da FI - ma questo è l’esatto opposto della verità. Se fossimo stati interessati alla poltrona avremo presentato i nostri nomi. Invece Forza Italia è stata leale all’impegno preso con gli altri partiti. Purtroppo, qualcuno ha voluto scavalcare questa decisione creando tutta l’inutile bagarre di cui si è parlato in questi giorni. Resta il fatto che il nome attribuito a Forza Italia, ovvero Monica Rendina, pur essendo una nostra iscritta e una persona che non abbiamo motivo di criticare, non è tuttavia espressione del partito poiché la nostra linea era di non presentare alcun curriculum. Siamo abituati a discutere sulle scelte in maniera concordata e trasparente, questa volta purtroppo non è stato così a causa di quello che abbiamo definito vizio di forma”.

Forza Italia è tornata a discutere anche sulla rappresentanza di genere: “Ci dispiace poiché il tema della parità tra sessi dovrebbe essere caro ad ogni forza politica - concludono i membri del partito - si parla tanto di questo e poi, quando c’è la possibilità di metterlo in pratica, ciò non avviene. Il CdA attuale è formato da cinque uomini e una donna, per noi è chiaro come il sole che il criterio dell’uguaglianza di genere non è stato rispettato. Questo non vuol dire che ci opporremo alla decisione del consiglio comunale ma semplicemente che siamo perplessi e avremmo voluto dotare il Paolo Ricci di un CdA che magari potesse anche essere d’esempio per le altre istituzioni”.

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