Caldarola, l'agenda del neo sindaco Fabbroni parte dall'estate: eventi, casette, ricostruzione del centro storico
A Caldarola da circa un mese si è insediata la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Fabbroni. Le situazioni e le problematiche da affrontare sono molte: rendere vivo il paese, far rinascere il centro storico e infine accogliere e lavorarare alle problematiche che arrivano dai cittadini, sopratutto da chi abita nelle unità abitative S.A.E.
E così nel pieno dell'estate, con eventi da organizzare per il paese e promesse elettorali da "mettere a terra", il sindaco ha raccontato le prime mosse che ha intenzione di fare.
“Il primo mese di amministrazione è stato molto laborioso, perché ovviamente essendo noi in fase post-elettorale tanti cittadini sono venuti, chi solo per congratularsi, ma anche tanti per esporre i problemi. - spega il sindaco Fabbroni parlando di questo primo mese di amministrazione - Quindi siamo stati molto impegnati, a ridosso del periodo estivo, con tanti eventi da organizzare. Ci siamo mossi per quello che potevamo nelle cose fondamentali e anche semplici che si potevano fare. Abbiamo lavorato per esempio sulla viabilità in via Roma, che era un provvedimento che i cittadini aspettavano da tanto tempo. Poi abbiamo fatto un calendario degli eventi, riunendo tutte le associazioni e facendo in modo che la città venisse a conoscenza anche di quello che si fa. Uno degli obiettivi che ci poniamo noi è quello di tenere informata la cittadinanza. Per il resto molte riunioni ed attività istituzionali che si fanno all'inizio di ogni mandato amministrativo per capire dove si può agire”.
“Abbiamo registrato che gli utenti delle casette, riscontrato anche in campagna elettorale, si trovano abbastanza bene, si sono organizzati, hanno fatto i giardinetti, hanno fatto gli orticelli, e vivono in armonia tra loro – continua il sindaco sulla situazione delle casette S.A.E. - anzi tante famiglie hanno anche chiesto di rimanere nonostante stessero aggiustando la casa, perché magari qui non hanno le barriere architettoniche, mentre nelle loro case del centro storico ci sono scale e spazi difficili da vivere. Per l’estate abbiamo preparato molti eventi. Però vorremmo pensare al futuro, cercando di avere un contatto più stretto con loro, visitarli spesso, tenere il polso della situazione e poi magari fare iniziative specifiche. Da settembre apriremo uno sportello sociale, gestito dagli amministratori, per aiutare le persone anziane. Due giorni alla settimana un consigliere sarà a disposizione per raccogliere le evidenze della popolazione che vive nelle casette. Hanno bisogno di un supporto quotidiano nelle piccole cose. Gia da ora Lella Chiola, consigliera che vive nelle casette, fa da portavoce delle istanze e delle problematiche. Cerchiamo di animare un po' la situazione, organizzando magari da settembre in poi anche qualche evento. Organizzarli con questo gran caldo, è abbastanza complicato perché la gente preferisce non uscire e starsene in casa”.
Il sindaco poi conclude sulla situazione ricostruzione del centro storico: “I lavori procedono piano, nel senso ad oggi noi stiamo facendo una ricognizione delle varie situazioni. Ci sono diverse opere in progettazione, come il Palazzo Comunale, l'Albergo Comunale, la Torre. Abbiamo contattato la Curia per la chiesa di San Martino, che è quella vicino al Palazzo Comunale. Abbiamo sentito anche qualche privato che ha le abitazioni. Ci sono progetti presentati, in corso istruttoria, purtroppo ci sono delle lungaggini perché molti di questi palazzi sono vincolati e quindi soggetti a parere della sovrintendenza. Istituzione che purtroppo rallenta molto le procedure, probabilmente per una carenza di personale. La nostra idea è quella, a partire da settembre, di fare dei focus specifici sulle varie situazioni, anche per quanto riguarda l'edilizia privata. Qualcuno nel centro storico è rientrato, pochissimi, qualcuno ha presentato il progetto. Tante situazioni sono ancora ferme, anche perché ci stanno delle difficoltà oggettive, come diversi proprietari o lavori comuni che rimangono bloccati per divergenze di opinione e idee. Quindi a settembre ci dedicheremo a questo lavoro, attraverso un contatto con i tecnici, con le famiglie, per cercare in qualche maniera di velocizzare i processi. È un problema che non c'è solo Caldarola, ma in tutti centri storici danneggiati dal sisma”.
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