La Cgil insiste sulla sanità: "L'Area Vasta 3 mortificata rispetto ad altre" - FOTO
La Cgil non molla e rilancia. Dopo un primo dossier sulla sanità maceratese dove venivano evidenziate incompiute e sprechi, il segretario provinciale Daniel Taddei torna sull'argomento con altre situazioni simili a quelle messe in luce in precedenza e che riguardano Civitanova, San Severino, Camerino, Matelica e Montecassiano.
"E' con sconforto che apprendo, a mezzo stampa" spiega Taddei "la risposta dell'Area Vasta 3 alle nostre analisi riguardo lo stato della Sanità nel nostro territorio, devastato da incompiute, sprechi e condizioni intollerabili. Sarebbe stata utile una risposta propositiva e tesa al superamento ed alla soluzione di questa situazione inaccettabile, anche perché gran parte delle opere sono state ereditate dalle passate gestioni e sono riconducibili a responsabilità precise.
Continuiamo a fornire qualche altro elemento di discussione:
Montecassiano: Comunità Protetta di Salute Mentale. A seguito della chiusura, con relativa vendita per un importo di oltre 6 miliardi di Lire di allora, dell'Ospedale Neuropsichiatrico di Macerata nel 2000, i pazienti furono trasferiti “provvisoriamente” all'ex ospedale di Corridonia in attesa della sistemazione definitiva a Montecassiano, considerata la precarietà della sistemazione a Corridonia il trasferimento definitivo sarebbe dovuto avvenire massimo entro il 2003.
Oltre 4 milioni di euro impiegati, 15 anni di lavori tra sospensioni e rinvii, malati e familiari umiliati, Sindaco che requisisce la struttura visti i lavori di adeguamento della scuola primaria.
Civitanova: Ospedale Blocco Operatorio. La ristrutturazione delle sale C e D, dopo un'infinita serie di ritardi nei lavori e nel loro finanziamento, è stata completata; manca "solo" il collaudo che se è in linea con la tempistica sino ad ora attuata non sarà celere. Preoccupazione per eventuali lavori interminabili per le altre sale A e B, in quanto più grandi, che le rendano indisponibili per anni.
Civitanova: Dipartimento di Prevenzione. Con determina 607 del 27 maggio 2015 e successiva det. 696 del 18 giugno 2015 vengono presi in affitto, a partire da ottobre 2015, oltre ai locali al piano primo, anche dei locali a piano terra di proprietà degli stessi immobiliaristi che possiedono gli spazi già utilizzati. Vengono anche intrapresi dei lavori di ristrutturazione di tali locali al piano terra, di sistemazione dell'ingresso del primo piano nel quale viene ricavata una stanza aggiuntiva che dovrebbe ospitare lo sportello al pubblico, di installazione di un ascensore che dovrebbe garantire l'accesso ai disabili. L'ascensore sarebbe dovuto essere installato a spese della proprietà, in base all'accordo tra questa e l'ASUR. Poco dopo i lavori si fermano: sia quelli che dovrebbe fare ASUR, sia di quelli in carico alla proprietà. Risultato: al piano terra vi sono dei locali chiusi con un'evidente aria di abbandono, al primo piano l'ipotetico sportello al pubblico è diventato un semplice luogo di accumulo di arredi dismessi e rifiuti, dell'ascensore esistono solo le porte chiuse con dei cartoni fissati alle pareti con il nastro adesivo.
San Severino Marche. Ospedale. La cucina che serve anche i presidi di Matelica e Camerino, pur in eccellenti condizioni è cronicamente sotto organico e vede un progressivo depauperamento di risorse. Esiste il concreto rischio che si voglia esternalizzare e quindi dare in appalto il servizio.
San Severino Marche. Ospedale. Magazzini stracolmi di presidi sanitari da revisionare tanto che gli utenti non sono in grado di restituire quelli utilizzati.
Matelica: Ospedale. Una struttura nuova che vede sempre meno servizi garantiti. Radiologia inaugurata a novembre 2015, dopo nove mesi di lavori, ad oggi non garantisce il servizio in continuità causa mancanza di personale.
Camerino: Pronto Soccorso. Su cinque carrozzine in dotazione, tre sono inutilizzabili, delle altre due solo una è dotata di cestello per l'ossigeno. Su quattro barelle in dotazione nessuna è regolabile in altezza, tutte in condizioni generali scadenti, due sono prive di sbarre di protezione e di freni.
Camerino: Radiologia. In dotazione c'è un'unica barella che versa in pessime condizioni, pericolosa ed obsoleta : senza freni, le ruote non girano, le sponde laterali sono bloccate. Non esiste un carrello per il trasporto dalla farmacia e dal magazzino. La segreteria dell'unità operativa, da circa 4 anni, è aperta solo al mattino in quanto c'è un solo operatore che garantisce il servizio.
Camerino: Ospedale. Corridoio di servizio per personale interno. Situazione dal punto di vista igienico inaccettabile, ambienti insalubri e pericolosi.
Il piano di riorganizzazione" dice ancora Taddei "sta palesando tutte le sue incongruenze e ci apprestiamo ad affrontare la pausa estiva con la sovrapposizione della sospensione dei servizi che forse non riapriranno a settembre. In particolare la zona montana persiste nel suo avvilimento. L'Area Vasta 3 continua ad essere mortificata rispetto alle altre, occorre un atto di coraggio per difenderla ed ottenere maggiori risorse e servizi. Non possiamo permettere che la sanità privata si insinui e cresca grazie all'abbandono delle strutture e delle prestazioni pubbliche.
Non ci aspettiamo una difesa d'ufficio, che nega l'evidenza e che renderebbe le istituzioni ancora più distanti dai cittadini, dagli addetti e dalla realtà che giornalmente subiscono. L'auspicio è che ci siano risposte chiare, investimenti precisi, risorse stanziate ed una programmazione certa a difesa della sanità pubblica del nostro territorio.
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